PROTOCOL #45 - Save her
- Ciao, Neo.-
- Tu...- l’Eletto si voltò, riconoscendo quegli occhi cinerei e freddi.
- Vai a trovare l’Oracolo?- fece di nuovo Moloch, avvicinandosi di un passo.
- Come... lo sai?- replicò l’altro, volgendosi completamente verso l’interlocutore, nella strada semi illuminata.
- Prima o poi l’avresti fatto. Prima o poi lo fanno tutti. Ho solo calcolato la sera giusta.- la voce di quel bambino suonava irreale. Tetra, minacciosa, inadatta ad un individuo così giovane.
- Chi sei?- mormorò l’uomo dai capelli scuri, assumendo un’espressione risoluta. Forse, comprendendo chi fosse quel ragazzino, avrebbe capito il motivo per cui li aveva aiutati a fuggire dagli Agenti e gli aveva rivolto parole estremamente incoraggianti l’ultima volta che si erano incontrati.
- Sono qui per un motivo differente dallo svelarti la mia identità.- ribatté pacatamente Moloch - Ed anche se lo facessi, non capiresti. Ci sono molte leggende e molte realtà che ancora non conosci, ma se sei così curioso puoi domandarlo all’Oracolo o a Morpheus, loro ti sapranno dare le risposte che cerchi.-
L’assenza di rumori divenne stabile dopo poco. Neo rimase a guardarlo in silenzio, nell’attesa di conoscere il motivo per cui quel bambino l’aveva contattato.
- Sono qui perché conosco i tuoi sogni.- esordì di nuovo Moloch, spezzando la quiete. Neo sussultò. I suoi... sogni?
- Quando tu chiudi gli occhi per indurti al sonno e cominci a sognare, io ho le stesse visioni pur essendo sveglio.- chiarì l’altro.
- Vuol dire che... hai visto Trinity morire?- il respiro dell’uomo si ruppe nella sua stessa gola al ricordo di quel doloroso incubo che ogni notte lo tormentava.
- L’ho vista combattere. E cadere.- annuì Moloch.
L’Eletto zittì. Perché quel sinistro bambino vedeva il suo sogno, la sua angoscia?
- Ho da dirti una sola cosa, Neo.- riprese poi l’altro, senza dargli la possibilità di replicare - Se ti ricorderai di quel cucchiaio che non esiste al momento giusto, lei vivrà.-
- Il...- fece per cominciare l’altro, quando Moloch mosse qualche passo indietro, sparendo nel buio che lo avvolse.
In quel momento Neo poté vedere soltanto i suoi inquietanti occhi di cenere.
L’ultimo sussurro giunse alle sue orecchie prima che anche i lumi opachi delle iridi del bambino sparissero.
- Salvala.-