L'ANGELO
FA PARTE DELLA LEGGENDA O DELLA REALTA'?
È logico credere negli Angeli?
Milioni
di creature spirituali si muovono, non viste, sulla Terra, quando siamo
svegli come quando dormiamo.
John
Milton, Il Paradiso perduto.
Se
l'universo ha un senso, una razionalità, un'armonia, un fine, allora è
chiaro che gli uomini (e con essi animali e piante), che ne abitano un
infinitesimo frammento, non sono necessariamente le uniche creature
possibili, le uniche a essere presenti. Anzi, se così fosse, potremmo
parlare di stranezza, di anomalia.
È
perfettamente logico che, assieme agli uomini, esistano altre creature,
con fisionomia e caratteri diversi, magari all'interno di mondi diversi
e paralleli, immersi in dimensioni sconosciute, che esulano dalle
tradizioni entro le quali siamo relegati a condurre la nostra vita
terrena. Il fatto che queste entità possano avere una consistenza
eterea e puramente spirituale, o siano prive di quella materialità che,
almeno in parte, ci caratterizza, non dovrebbe sorprenderci più di
tanto.
Soprattutto
da quando la fisica contemporanea ci ha insegnato che la materia, così
come era concepita in passato (ovvero solida e indistruttibile), in
realtà non esiste, perché, in effetti, non è altro che una parte
condensata, parziale e temporanea, di quell'energia che pervade tutto
l'universo.
Diamo
dunque spazio agli Angeli, percepiamoli accanto a noi, riconosciamoli
come fratelli, in quanto figli di uno stesso Padre, compagni di strada
in questo viaggio affascinante e misterioso che è l'esistenza.
Come
possiamo definire un Angelo?
La
giusta definizione è "messaggero" o "ministro"
(dall'ebraico mal'akh), con un senso specificamente religioso di
essere sovrumano, intermediario fra il cielo e la terra, fra Dio e gli
uomini, di cui Dio si serve per annunciare agli uomini e per fare
eseguire sulla terra la Sua volontà (Treccani). Il termine ebraico è
stato tradotto in greco con anghelos, da cui deriva il nostro
"Angelo".
Gli
Angeli sono gli abitanti di un regno intermedio tra Dio e l'uomo e come
tali colmano un vuoto e, nel loro contatto col mondo umano, possono
assumere forme assolutamente imprevedibili.
Forse
il nome stesso, Angelo, è improprio rispetto alle immense possibilità
di questi Esseri. Pur derivando dal greco "anghelos", che
significa nunzio, messaggero, vedremo strada facendo, che gli Angeli
sono molto più che semplici portatori di notizie. Sono veri e propri
esecutori della volontà divina. Troveremo sotto la loro giurisdizione
ed il loro controllo, ogni cosa che esista nell'immensità della
creazione.
Il
termine orientale "Deva" con cui le creature Angeliche vengono
definite, esprime con grande efficacia la loro essenza.
"Deva", deriva dal sanscrito "risplendente", o più
precisamente: "essere di luce". La sua radice etimologica è:
"dyaus" che, nella nostra lingua, si può tradurre con
"piccola divinità". In effetti, nella concezione orientale,
il Deva è una sorta di divinità minore, legata molto spesso alle cose
ed alle forze della natura.
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