Processo a Stampa pei Furti di S. Agata
Vol. I.--Ferculo / Parte I.--Interrogatori
D. R. Ê vero che io vendetti all'orefice Amendolia, alquanto argento in verghe e fu precisamente quello proveniente dal furto alla bara di S. Agata, e dalla fusione che si fece in casa di Pasquale Cacciola, giusto quanto dichiarai alla S. V. nei miei precedenti interrogatorii.
Però non è vero che io in seguito mi fossi recato un'altra volta presso Amendolia e gli avessi offerto un'altra quantità di argento.--Io dallo Amendolia per vendere argento non mi recai che una sola volta.
D. R. Non ricordo se quando mi recai dallo Amendolia a vendere detto argento io fossi in compagnia di Francesco D'Aquino e di Pasquale Cacciola.
D. R. Non ricordo con precisione a qual prezzo io vendetti quell'argento, mi pare però che lo avessi venduto al prezzo di L. 2. 50 l'oncia.