Il Melzì Scientifico - Galilei
- Galilei, st. Setta ebraica, fondata da Giuda di Gaulonite, nell'anno 10 d. C. Si sollevarono contro le imposte gravose decretate da Augusto, e tale lotta finì solo quando Tito distrusse Gerusalemme (69).
- Galilei Galileo, b. Insigne astronomo e matematico, considetato quale fondatore dela Fisica sperimentale; n. a Pisa, m. in Arcetri. Scoprì le leggi dell'isocronismo del pendolo e la teoria della caduta dei gravi; inventò il canocchiale, il termometro, la bilancia idrostatica, il microscopio; riconobbe ed affermò il movimento della Terra attorno al Sole; studiò i Satelliti di Giove, gli anelli di Saturno, le fasi di Venere, le macchie del Sole. Per suoi Dialoghi sul moto della Terra, e per le teorie cui aprivano il varco, incompatibili con le dottrine bibliche, e per la tenacità con cui difendeva le sue scoperte, fu trascinato davanti al tribun. dell'Inquisiz.
La « prigione oscura » cui sarebbe stato condannato (1633), fu, invece, il delizioso palazzo Sinceri, che Galileo cambiò, pochi giorni dopo, per trasferirsi nel magnifico palazzo Medici (vic. al m. Pincio). Il Buonamici, amico di Galileo, in una lettera del 1633 scrive appunto che Galileo, ritornato a Firenze, si mostrò « assai soddisfatto di non aver dato ascolto a color che l'avean sconsigliato d'andar a Roma »: è quindi naturale che molti abbian sostenuto, con prove, che la prigionia, la tortura, la ritrattazione e l'« Eppur si muove! » è semplice leggenda. Il cardinale Bellarmino, in una sua lettera (1636), dichiara che Galileo « non ha fatto alcuna ritrattaz. e non subìto nessuna penitenza ». D'altronde, nessuno potè vedere il testo della fam. « sentenza », chè trovasi nell'Archivio segreto del Vaticano. Si cita che, prima di Galileo, i pitagorici insegnavano il sistema di Copernico e di Galileo. Ma neanche essi eran gli invent. Pitagora, iniziato ai misteri sacerdotali egizi e guidato dal prete Perenide, avea potuto ammirare negli arcani penetrali del tempio d'Iside, le grandi macchine cosmolog., dove moveansi gli astri secondo i divini insegnam. di Orfeo: e, in Babilonia, dove andò a conversare coi magi, avea potuto egualmente esaminare, nel tempio di Bel, la sfera siderale girante.
Nel Zohar, uno dei libri ebraici più ant., che certo almeno fu compilato prima della distruz. di Gerusalemme, si legge: « La terra gira sopra sé stessa, in un'orbita, in ragione di tal movim. particol. a tutti i corpi sferici ».
Nel 1637, Galilei divenne interam. cieco, e passò gli ult. giorni nella sua villa, In Arcetri, dettando ancora preziose dottrine scientifiche.
È considerato fra i più grandi prosatori italiani; lettore e ammiratore dell'Orlando furioso di Ariosto.
Op. princ.:
- Il Saggiatore;
- Dialoghi sui due massimi sistemi;
- Discorsi su due scienze nuove;
- Del flusso e riflusso del mare;
- Considerazioni sulla « Gerusalemme liberata », ec.
1564 † 1642.
- Galilei Vincenzo, Padre del grande Galileo. Fu tra i primi a scrivere Monodie, nel quale stile musicò il canto di Ugolino. Pubblicò pure un celebre Dialogo sulla musica antica e moderna. 1533 † 1599.
- Galilei Vincenzo, Figlio del grande Galileo. Coltivò le lettere, e tradusse, in versi, le poesie di Merlin Coccaio. Dicon che abbia, primo, applicato il pendolo agli orologi; ma, questa gloria è dovuta a Huyghens. 1600 † 1649.
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