Story
(sorry but, only in italian language)

 

 

L’utilitaria intesa come "oggetto d’uso", venne presto 
ribattezzata Topolino.
L’albero genealogico della 500 risale al 1915 con un primo 
prototipo ed un secondo nel 1919 con un motore da 760 cm3. 
Altri studi e prototipi furono realizzati dalla Fiat fra 
il 1920 ed il 1933, ma soltanto l’anno successivo apparve
maturo il momento per lanciare in grande serie la 
"vetturetta per il lavoro e per il risparmio".
"Ultimo prototipo, di una lunga serie del 1934"01.jpg (5357 byte)                  
Il problema della vettura leggere a due posti, si è presentato, 
si può dire col sorgere stesso dell’automobilismo perché risponde 
ad una effettiva necessità del pubblico. Fu così che parallelamente 
all’affermarsi della vettura utilitaria a 4 posti si assistette,
specialmente all’estero, ad una vera e propria fioritura di
piccoli veicoli a 2 posti, a volte bizzarri di concezione e
troppo sovente caratterizzati da una notevole scarsità di 
requisiti che devono invece essere posseduti da una automobile.
Vediamo quale è stato l’indirizzo della Fiat nella risoluzione 
del problema della piccola vettura. 
02.jpg (5528 byte) "Permise la motorizzazione anche del gentil sesso"
Il primo requisito da ottenere era la leggerezza, alla quale 
si pervenne logicamente con la riduzione delle dimensioni generali
e più particolarmente con la riduzione del passo e della carreggiata.
Ma ciò doveva implicare diminuzione di abitabilità, in modo che i
passeggeri si trovassero a loro pieno agio.
I posti equidistanti dagli assi delle ruote, con evidente beneficio
di comfort di marcia, permettevano di utilizzare al massimo 
la larghezza della carrozzeria: vale a dire che i sedili furono
portati in avanti rispetto alla posizione che più comunemente 
occupano nelle vetture a due posti. Ciò ha obbligato a portare 
sensibilmente in avanti anche il motore, che, con originale 
disposizione, fu montato di sbalzo rispetto alla robusta traversa 
anulare che lo sopporta e sulla quale , a somiglianza di certe 
incastellature dei motori di aviazione, vengono a concentrarsi 
tutti gli sforzi principali, comprese, in questo caso, le reazioni 
dello sterzo e delle sospensioni. Di modo che l’unico compito che 
compete ai leggeri longheroni costituenti la rimanenza del telaio 
è quello di sopportare esclusivamente il peso della carrozzeria 
ancorata a mensole laterali. 
"ben presto venne realizzata una versione furgnata"03.jpg (4275 byte)
Ne risultò un interno di dimensioni incredibilmente generose, 
tanto in senso longitudinale che trasversale e tale che anche 
i passeggeri di taglia superiore alla media potevano comodamente 
alloggiarvisi, mentre posteriormente rimane un amplissimo spazio 
per i bagagli. La vettura pareva molto bassa e ciò comportava 
anche l’abbassamento del baricentro. 
Tale caratteristica era considerata come prezioso fattore della 
stabilità in curva. 
04.jpg (4988 byte) "il motore a sbalzo fù la grande novità"
Con il nuovo sterzo, la sospensione anteriore 
a ruote indipendenti e la razionale ripartizione dei pesi fu 
risolto il problema della tenuta di strada in ogni condizione 
di fondo e a qualsiasi velocità. Se aggiungiamo che il cambio 
era a 4 marce con la terza silenziosa e sincronizzata, che i 
freni erano del tipo idraulico , che la carrozzeria era completamente 
aerodinamica e completissima di accessori , che le prestazioni erano 
oltremodo brillanti, dobbiamo ammettere che non rimaneva più nulla 
da desiderare circa la realizzazione del veicolo atteso da oltre 
venti anni.
Fessia.jpg (5576 byte)      

"Ing. Fessia"

Alcuni dati tecnici:
motore a 4 cilindri di 570 cm3 di cilindrata, con testa riportata 
di alluminio; valvole laterali; potenza di oltre 13 Cv a 4000 giri/min. 
Frizione a monodisco a secco, cambio a 4 marce + RM. 
Telaio a longheroni alti. Sospensione anteriore a ruote indipendenti 
con molla trasversale a balestra e ammortizzatori idraulici. 
Sospensione posteriore con molle a balestra e ammortizzatori. 
Freni idraulici sulle quattro ruote.
06.jpg (6209 byte) "gruppo motore, frizione e cambio"

 

La 500 venne presentata in due versioni: trasformabile e berlina. 
La carrozzeria era interamente metallica. Il parabrezza e le finestre 
laterali di grandi dimensioni permettevano la massima visibilità. 
Nella prima foto di destra il prototipo 500 realizzato verso la 
fine del 1934. 
08.jpg (2849 byte) "la strumentazione era a fondo nero come la Balilla"

 

E’ evidente la decisa ispirazione al frontale della 1500. 
Fu l’ultimo della lunga serie di prototipi: 
l’anno successivo iniziò la produzione nella 
versione definitiva.

 

"il copriruota di scorta era un accessorio"  10.jpg (2189 byte)

 

 

dalla Fiat 500A alla 500C...