Per circa due anni sono stato Assistente alla Direzione Lavori della Grande Viabilità Triestina,
anche con compiti di coprogettazione prima (la progettazione era a cura di una società di Udine) e gestione poi del sito ufficiale dei lavori,
tutto per conto del comune di Trieste.
L'importo iniziale dei lavori al netto del ribasso d'asta era di Euro 84.684.791,38.
INQUADRAMENTO GENERALE
Attualmente, per raggiungere la città di Trieste, dopo aver superato la barriera autostradale di Monfalcone - Lisert, si deve percorrere un tratto di circa 35 chilometri gestito dall'ANAS e poi, all'altezza del paese di Padriciano, inserirsi nella S.S. 202, a corsia unica.
Stessa strada in senso opposto per uscire dalla città.
Il nuovo tracciato tende invece a collegare direttamente l'attuale tratto della Grande Viabilità, che arriva sino allo svincolo per il nuovo Ospedale di Cattinara, con il raccordo con l'autostrada A4 sopra menzionato.
DETTAGLIO DELLE OPERE PRINCIPALI:
GALLERIE "CATTINARA"
VIADOTTO CATTINARA
GALLERIE "CARSO"
Per conseguire questo risultato è previsto un tratto stradale, circa parallelo alla S.S. 202 fino all'abitato di Cattinara, che viene sottopassato con una galleria a doppia canna di 300 metri in naturale (con due corsie di marcia più la banchina per la sosta di emergenza - gallerie "Cattinara"), quindi un viadotto di 340 metri in acciaio tipo CORTEN caratterizzato da quattro campate di grande luce (fino a 90 metri) che, dopo una curva di 630 metri di raggio, entra in una galleria a doppio foro di circa 2700 metri in naturale (con due corsie di marcia più la banchina per la sosta di emergenza - gallerie "Carso") in calcare carsico, fino a sbucare a Padriciano.
Le connessioni con la viabilità primaria e secondaria saranno concentrate nei cosiddetti svincoli di Cattinara, Castelliere e Padriciano.
GALLERIE CATTINARA
Le gallerie "Cattinara" sottopassano l'abitato forando un crinale in flysch con debolissimo ricoprimento.
Per questo non vengono usati esplosivi.
Indicativamente la sezione ha raggio interno di circa 6,30 metri, larghezza massima interna di circa 12,60 metri e altezza massima interna di circa 10 metri.
Si procede prima all'apertura di due "cunicoli pilota" di dimensioni ridotte che poi si allargano con la tecnica ODEX.
Prima di scavare i cunicoli si rendono necessarie delle iniezioni di consolidamento, a raggiera ed al fronte, tramite CEMILL e SILACSOL che impongono rigorosi controlli sulle miscele, sia in cantiere sia di laboratorio.
GALLERIE CARSO
Le gallerie "Carso" vengono aperte con l'uso di esplosivi e mezzi meccanici.
Le caratteristiche geometriche della sezione, di tipo policentrico, sono: raggi interni di circa 6,30 e 8,40 metri, larghezza massima interna di circa 11,50 metri e altezza massima interna di circa 8 metri.
Sono previsti vari tipi di rivestimento di prima fase (per esempio con o senza centine, diverso numero di bulloni) a seconda della qualità della roccia e/o della presenza o meno di cavità carsiche.
A questo proposito, alla fine del 2004 è stata scoperta nel corso degli scavi della galleria Carso una enorme grotta, piena di stalattiti e stalagmiti, battezzata "Grotta Impossibile", visitata e studiata fin da subito da speleologi e ricercatori universitari dell'Università di Trieste, muniti di permesso.
Queste gallerie prevedono anche un tratto iniziale ed uno finale in artificiale.
Quello a nord, in zona Padriciano, è costituito da una copertura in travi in cemento armato precompresso di varie dimensioni preparate in cantiere.
I miei compiti principali:
* ispettore di cantiere per le opere in sotterraneo ed accessorie
* responsabile della Direzione Lavori per le prove di cantiere
* contabilità lavori
* stesura di tutti i verbali
* rilievo, insieme ai geologi, dei fronti di scavo
* responsabilità amministrativa ed informatica di ufficio
* coprogettazione e gestione dati portale internet dei lavori
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