Il
Programma
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PROGRAMMA PER IL GOVERNO DELLA PROVINCIA
del Candidato Presidente Maurizio Visponetti
Il
programma che presentiamo è inevitabilmente parziale, doverosamente
e volutamente parziale. L'amministrazione che vogliamo offrire ai cittadini,
infatti, è soprattutto fatta di una rete di opportunità
per le comunità locali, e di una grande disponibilità a
collaborare per creare progetti di sviluppo, di lavoro, di servizi alla
persona sul territorio della provincia di Pavia.
La nostra comunità è ricca di beni da valorizzare: il saper
fare, la capacità e la voglia di lavoro, il gusto di fare impresa.
E' anche una comunità ricca di valori da riscoprire e rafforzare,
quali la solidarietà e la coesione sociale, il senso dell'orgoglio
di appartenenza ad un territorio e alle culture in esso presenti.
E' una comunità che deve imparare a salvaguardare le relazioni
umane che formano e danno senso alla società locale, quelle relazioni
che non devono essere sacrificate all'individualismo crescente ed alla
cultura della competizione .
E' anche una comunità che non vuole una crescita disordinata, insediamenti
residenziali senza qualità della vita e insediamenti produttivi
o di terziario che stravolgono il paesaggio, che cambiano o impongono
nuovi segni di riconoscimento e di identità al territorio.
Dobbiamo costruire insieme una comunità consapevole della propria
identità, alternativa per cultura e per pratica ad una concezione
oggi prevalente di "moltitudine di individui" che condividono
un territorio.
La Provincia deve essere un organo di governo e di amministrazione, ma
anche il punto di riferimento della comunità provinciale e insieme
garante del fatto che non si verifichino fenomeni degenerativi del territorio,
del sociale e della sua economia.
Il nostro territorio è ricco per la sua estrema diversità,
che lo rende attraente ed attrattivo, dall'Oltrepo al Pavese, alla Lomellina.
E' una diversità che può essere una risorsa anche economica,
e quindi capace di produrre reddito, mantenendo intatti i principi della
compatibilità e della sostenibilità dello sviluppo. Ma questa
diversità che è ricchezza diventa debolezza se non viene
attuata una politica di difesa e di valorizzazione attiva. Ciò
richiede una grande capacità di coordinamento delle politiche urbanistiche
- territoriali attuate dai Comuni. Il Piano Territoriale di Coordinamento
(PTCP) è lo strumento che il sistema delle autonomie locali ha
a disposizione e può utilizzare per realizzare gli interventi di
governo dei processi di crescita urbana , delle scelte di localizzazione
degli insediamenti industriali e commerciali, di misure di salvaguardia,
tutela, promozione dell'ambiente come parchi e riserve naturali, costruendo
necessari momenti di condivisione delle regole e delle scelte.
L'
economia di questa provincia da anni ha subito processi di deindustrializzazione
e di declino, di cambiamento nella composizione della occupazione. Il
patrimonio vitale delle piccole imprese, pur tra mille difficoltà,
ha saputo mantenere la propria capacità di produzione e quindi
anche di tenuta di una parte dell'occupazione. Esiste una rete di piccole
realtà che devono essere supportate con attenzione da parte della
Provincia, al fine di mobilitare risorse finanziarie e capacità
di utilizzare servizi innovativi disponibili che aumentino le competitività
delle imprese stesse. E' una economia dove il peso della agricoltura è
rilevante. Le nuove competenze delegate prevedono che la Provincia diventi
parte attiva e concreta nel fornire sostegni e incentivi, garantendo che
il tessuto sociale delle comunità rurali non subisca ulteriori
e irrimediabili lacerazioni, promuovendo la presenza di quei servizi che
rendono vivibili certe zone critiche del territorio.
Esistono peraltro spazi non ancora adeguatamente e concretamente valorizzati
per lo sfruttamento della potenzialità turistica che la diversità
della provincia contiene ed offre: storie, culture, natura, beni monumentali,
eno-gastronomia che sa coniugare sapori e genuinità-salute in alternativa
ai cibi omologati. Spazi da scoprire o da riscoprire, attraverso iniziative
sostenute in parte dalla Provincia in parte come offerta di opportunità
di fare impresa, soprattutto per giovani operatori privati .
Nell'economia della provincia di Pavia, vino e riso costituiscono le punte
di eccellenza trainanti per altri prodotti, capaci di aiutare a fare reddito
aggiuntivo ed a determinare anche nuove e qualificate occasioni di lavoro
per giovani tecnici, imprenditori o lavoratori autonomi.
Una economia che deve avere fiducia nei propri mezzi, ma anche saper valorizzare
meglio e di più le proprie dotazioni con una strategia efficace
e fortemente innovativa della comunicazione e del marketing territoriale.
Questa economia per crescere deve vedere la Provincia soggetto capace
di alimentare con i fatti e l'impegno concreto la concertazione tra i
soggetti che compongono la comunità, per fare emergere le idee
ed i progetti di sviluppo che da soli i singoli attori fanno fatica a
realizzare.
Questa economia deve maggiormente utilizzare i fondi della Unione Europea,
dal Fondo Sociale ai programmi per l'ambiente, a quelli per la cultura,
per i beni monumentali, per le politiche settoriali, per le imprese produttive,
presentando progetti validi, credibili, supportati tecnicamente dalla
Provincia. Sono progetti fattibili, che necessitano solo di una parte
di risorse finanziarie, essendo le altre risorse mobilitate sul territorio.
IL PROGRAMMA È PRIMA DI TUTTO UN PROGETTO.
Siamo convinti che un territorio nel quale non si costruisce e non si
condivide un progetto complessivo di sviluppo che sia sostenibile e compatibile,
è solamente un perimetro amministrativo che racchiude uno spazio
fatto di una moltitudine di soggetti , di tante piccole isole che non
comunicano tra loro e che sono incapaci, perché deboli, di agire
efficacemente per migliorare le condizioni di vita e di lavoro.
Il progetto condiviso diventa invece un vero e proprio contratto tra cittadini
ed amministratori.
Il nostro progetto di sviluppo, proprio perchè condiviso dai cittadini,
è un elemento fondante della nostra comunità locale: gli
amministratori si assumono impegni precisi sui tempi e modi per affrontare
e risolvere i problemi.
Il programma vuole essere una risposta complessa ma efficace alla sfida
che i cambiamenti impongono alla comunità provinciale.
E' tempo di progetti coraggiosi, rigorosi, che coinvolgano in primo luogo
la comunità provinciale, che sappiano dotarsi di strumenti, di
donne e di uomini, di idee, di risorse, per governare la complessità
dei cambiamenti in atto sia a livello sociale ed economico che politico-amministrativo.
E' tempo di lavorare per costruire una provincia che sappia contare di
più nel contesto territoriale ed economico regionale, che sappia
valorizzare le sue risorse, che sappia imprimere una forte qualità
all'idea di sviluppo possibile e sostenibile per il territorio.
E' tempo di cambiare non solo velocità ma anche direzione se si
vuole imprimere una sterzata al lento ma inesorabile declino dell'economia
della provincia che rischia di neutralizzare anche le punte di eccellenza
che ancora sono presenti.
I punti metodologici del programma e gli obiettivi per il governo della
provincia sui quali fondiamo la nostra concezione della qualità,
dello sviluppo e della crescita sono :
COESIONE
ISTITUZIONALE - Costituisce un bene ed un valore fondante della comunità
provinciale, che va difeso, valorizzato e rafforzato. La coesione istituzionale
è la premessa perché lo sviluppo socio-economico sia improntato,
caratterizzato dalla solidarietà .
Dobbiamo esaltare le specificità locali che sono e saranno sempre
più opportunità per trasformarsi anche in risorse economiche
e insieme superare le divisioni campanilistiche che rendono fragile ed
indifesa la provincia. Si deve iniziare ad operare partendo dalla specificità
della provincia che riguarda le aree territoriali in cui si articola (Pavese,
Lomellina, Oltrepo) .
Si deve continuare a favorire i processi di aggregazione degli Enti locali,
in particolare dei piccoli comuni così massicciamente presenti
in provincia di Pavia, che oggi non sono più in grado di affrontare
da soli i problemi che investono le loro comunità .
Si deve facilitare il ruolo di rappresentanza delle varie associazioni
delle imprese e dei lavoratori che contribuiscono a "fare sistema"
tra la moltitudine di realtà sparse e non comunicanti tra loro
di cui è ricca la provincia.
CONCERTAZIONE,
COORDINAMENTO E SUSSIDIARIETA' - Se i soggetti che operano sul territorio,
dalle imprese ai cittadini, dalle istituzioni alle aggregazioni sociali
non sono messi in condizione di concertare le azioni da intraprendere
per favorire la crescita, si disperdono energie, risorse e si perde l'occasione
di dare alle idee, ai progetti, la forza necessaria per portarli a compimento.
Noi ci impegnamo ad adottare questo metodo di lavoro e a proporci come
motore di tale processo per migliorare di fatto le relazioni con il territorio
e le sue espressioni e rappresentanze, a cominciare dai Comuni e dalle
loro aggregazioni.
SVILUPPO
E OCCUPAZIONE - La Provincia deve svolgere un ruolo strategico nel costruire
le condizioni (progetti, servizi, infrastrutture) che favoriscano lo sviluppo
economico. Infatti l'economia diffusa è ad una svolta, ha bisogno
attorno a sé di una società e di una pubblica amministrazione
ben attrezzate ed efficienti: dall'attività dei distretti industriali
ai centri servizi, dal parco tecnologico che colpevolmente le precedenti
amministrazioni non hanno saputo creare, a vere e proprie agenzie territoriali
di sviluppo.
Il nostro obiettivo è quello di far emergere un progetto forte
attorno al quale costruire un patto concertato che preveda l'attiva collaborazione
tra enti pubblici e soggetti privati per l'innovazione. Grande attenzione
sarà rivolta ad una delle attività fondamentali per la nostra
provincia, l'agricoltura, attraverso l'assistenza tecnica alle aziende,
la promozione dei prodotti tipici, la difesa delle nostre produzioni su
scala europea e gli incentivi all'agricoltura biologica.
Il commercio deve diventare, come gli altri settori economici e produttivi,
una questione di rilievo provinciale sul quale costruire una programmazione
territoriale che permetta alla piccola impresa di mantenere un ruolo attivo
attraverso la modernizzazione della rete distributiva.
Bisogna difendere il tessuto economico già lacerato dalle crisi
delle grandi imprese ormai scomparse, svolgendo come Provincia sia una
azione di pronto intervento, con una vera e propria task force tecnico-organizzativa
sia di sostegno anche finanziario, nei punti critici che si potranno manifestare.
Bisogna creare opportunità nelle imprese locali di lavoro qualificato
, lavoro capace di facilitare i necessari processi di ammodernamento ,
sia nella organizzazione aziendale che nei prodotti , delle imprese stesse
. L'obiettivo è quello di permettere alle professionalità
alte ( in molti casi si tratta di veri e propri talenti) che con i corsi
di laurea e post laurea si formano nella Università di Pavia ,
di trovare anche nelle imprese che operano sul territorio provinciale
, occasioni di lavoro.
Pavia può scommettere e puntare su una nuova fase di industrializzazione
che sia basata sulle nuove tecnologie . microelettronica e informatica.
Uno dei pilastri , assieme alla Università , dell'economia locale
è la Sanità. Di qui l'esigenza di un collegamento stretto
sul piano istituzionale con il Policlinico San Matteo che deve proseguire
la sua attività scientifica di avanguardia realizzata in questi
anni.
SOLIDARIETA'
E SERVIZI SOCIALI - Un'altra priorità della nostra azione sarà
l'impegno a favore dei più deboli. L'ente provinciale può
svolgere, in collaborazione con i Comuni, una efficace azione di coordinamento
e di sostegno. In primo luogo va difesa e valorizzata l'attuale offerta
di servizi socio-sanitari, messa a rischio dalla riforma sanitaria lombarda.
Inoltre vogliamo aiutare le mille esperienze di volontariato attive sul
nostro territorio, realizzando consulte permanenti per coordinare con
efficacia l'azione di enti pubblici, associazioni e privati. La Provincia
potrà esercitare una azione di vigilanza e monitoraggio per garantire
la qualità dei servizi, in particolare a sostegno di giovani, anziani,
famiglie in difficoltà, categorie svantaggiate, disabili e handicappati,
intervenendo laddove è necessario, con proprie iniziative solidali
e con spirito di sussidiarietà.
CULTURA
E FORMAZIONE - Per quanto riguarda gli interventi culturali la Provincia
si è mostrata, negli anni passati, inadeguata e non ha saputo dispiegare
a pieno le proprie potenzialità.
E' necessario un serio coordinamento per sostenere le risorse ed i servizi
messi in campo dai singoli Comuni per realizzare una vera e propria rete
permanente tra educazione, istruzione e formazione. Bisogna quindi progettare
un sistema di "formazione continua" che consenta a tutti di
aggiornare le proprie conoscenze per entrare e per rimanere nel mondo
del lavoro.
In questo quadro assume una particolare rilevanza il ruolo dell'Università
ed in generale della formazione superiore.
In campo culturale la Provincia deve rafforzare il sistema bibliotecario
e dei centri culturali diffusi sul territorio, rendendoli veri e propri
poli di animazione della pluralità, inoltre creando un circuito
teatrale provinciale, sostenendo le attività di produzione artistica
e riscoprendo i valori della tradizione popolare.
TRASPORTI
E VIABILITA' - E' indispensabile immaginare uno sviluppo ed una modernizzazione
di questa provincia, nelle tre realtà specifiche di Lomellina,
Pavese e Oltrepo, attraverso efficaci collegamenti stradali tra Pavia
e i principali centri della provincia, potenziandone il ruolo di cerniera
tra Milano, Genova, verso Novara e la Malpensa come verso Cremona e Piacenza.
Ancor prima è indispensabile garantire la manutenzione e l'adeguamento
della rete viaria provinciale con particolare attenzione ai collegamenti
con l'Oltrepo montano. Ciò faciliterà la necessaria riorganizzazione
del trasporto pubblico locale, integrando il servizio autolinee con la
rete dei trasporti ferroviari, consapevoli dell'importanza di un servizio
efficiente, celere e sicuro per i numerosi pendolari della nostra provincia.
Una provincia aperta ed accessibile dai territori contigui , necessita
di infrastrutture che sappiano far fruttare la posizione geografica e
logistica favorevole e di grande vantaggio che Pavia ha nel contesto regionale
ed interregionale (autostrade, aereoporti Linate e Malpensa ,vicinanza
area metropolitana, ecc).
La accessibilità permette di rendere attrattivo il territorio per
investimenti produttivi. "Investi in provincia di Pavia" è
una opportunità reale oltre che una campagna di doveroso marketing
territoriale ma lo è anche per una fruizione del patrimonio storico
culturale monumentale delle citta. L'accessibilità della provincia
consente al sistema produttivo pavese, dai prodotti della agricoltura,
dell'industria, dell' artigianato, di essere più competitivo e
di conquistare posizioni sui mercati facendo crescere le opportunità
di lavoro.
AMBIENTE
e TERRITORIO - L'integrità dell'ambiente e la difesa dell'equilibrio
ecologico saranno le condizioni imprescindibili di qualsiasi intervento.
A tale scopo è indispensabile la redazione di un Piano territoriale
di coordinamento provinciale che possa fornire regole precise per ogni
trasformazione urbanistica e territoriale con la predisposizione di rigorosi
piani delle acque, delle cave e dell'aria. Riteniamo inoltre che il Parco
del Ticino sia una esperienza da difendere e valorizzare. Ci impegnamo
ad effettuare interventi preventivi per il riassetto idrogeologico dell'Oltrepo
e uno studio complessivo per la messa in sicurezza del territorio provinciale
con particolare riferimento al fiume Po e ai suoi affluenti.
La Provincia deve avere altresì un ruolo importante nel coordinare
ed incentivare le forme di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti,
secondo le più moderne tecnologie, promosse da Comuni, Consorzi,
società di servizi e ASM. Nel settore ambientale e nel ciclo integrato
delle acque, la Provincia deve saper esprimere una sua linea di indirizzo
attorno cui coinvolgere i Comuni, con la garanzia di servizi efficienti,
di qualità, a tutela della salute dei cittadini e a difesa dell'ambiente
e della natura.
TURISMO
e TEMPO LIBERO - I beni ambientali e storico monumentali, di cui la provincia
è ricca, devono essere tutelati e valorizzati sia per il loro intrinseco
valore culturale e sociale che come occasione di promozione turistica
che tutto il territorio può offrire: dalla Certosa ai centri storici,
ai castelli della Lomellina e dell'Oltrepo, alle bellezze naturali e paesaggistiche.
In questo quadro e partendo da questa ricchezza occorre predisporre un
piano per le strutture del tempo libero, dell'agriturismo e dello sport.
Il turismo può diventare una risorsa economica, purchè utilizzata
bene. Fino ad ora è totalmente mancato un momento di coagulo, di
coordinamento tra operatori privati e pubblici, la Provincia in primo
luogo . E' un settore che necessita dell'azione di molti soggetti, per
favorire l'affermarsi di una cultura della accoglienza come presupposto
di un vantaggio anche economico. La provincia può svolgere un ruolo
insostituibile nello sviluppare iniziative forti per elevare la qualità
dei prodotti e dei servizi turistici .
La concorrenza è tra territori diversi e il confronto è
sul terreno delle qualità . E' un campo sul quale è necessario
attivare un impegno straordinario perché i ritardi accumulati sono
enormi.
L'impegno della Provincia è di operare per mantenere forti i caratteri
attrattivi del territorio attraverso una campagna sistematica e coordinata
per connotarlo e posizionarlo tra le aree di interesse turistico regionale
e nazionale.
Elevare la cultura della accoglienza è anche garanzia perché
la risorsa territorio non venga sottoposta a sfregi e a sfruttamento eccessivi
non compatibili .Una cultura che renda consapevoli gli operatori del loro
ruolo non solo economico ma anche sociale.
OBIETTIVO MIGLIORARE LA VIVIBILITÀ DELLA POPOLAZIONE ANZIANA.
La situazione demografica della provincia, con delle forti differenze
fra le zone del territorio, vede la crescita degli "over 60enni"
a percentuali molto elevate superiori comunque al 30% di anziani stimato
per l'intero paese fra pochi anni.
Per "qualificare" lo sviluppo da dare alla economia e alla crescita
della comunità provinciale, la terza età con le sue istanze
costituisce una grande opportunità ed un terreno sul quale misurare
le qualità ed i contenuti dei diversi tipi di sviluppo che si possono
ragionevolmente e compatibilmente costruire.
Non è solo più servizi di assistenza, strutture ecc., ma
anche un grande progetto di integrazione attiva e responsabile degli anziani
nella comunità, un grande impegno di solidarietà, una significativa
utilizzazione di risorse che gli anziani rappresentano, una realtà
da tenere positivamente in conto per definire la qualità delle
scelte che devono riguardare lo sviluppo socio-economico. La Provincia
ha una funzione sussidiaria rispetto agli Enti Locali nelle politiche
attive e concrete per le categorie più deboli come gli anziani
e deve essere presente con propri progetti e con proprie risorse nel campo
del sociale. Lo sviluppo economico è una priorità ma ancora
di più lo è la sua qualità, cioè le caratteristiche
che esso può assumere: la solidarietà verso le categorie
sociali più deboli, le risposte al disagio sociale che coinvolge
tante persone possono indicare il senso della marcia che vogliamo dare
allo sviluppo della società.
OBIETTIVO SVILUPPARE LE INIZIATIVE PER FAVORIRE L'INTEGRAZIONE, IL LAVORO,
LA RESIDENZA, I DIRITTI DI COLORO CHE SCELGONO DI VIVERE E LAVORARE NELLA
PROVINCIA.
Se la concentrazione della immigrazione regolare è ancora contenuta,
pari a circa 7.000 persone, i dati e le previsioni relative a questo tipo
di presenza confermano una tendenza all'aumento, oltre che nelle città,
anche nelle campagne. Sono necessarie iniziative che possano sviluppare
i sentimenti e i comportamenti dell'accoglienza e della integrazione rispettando
e facendo rispettare le diversità: nelle scuole, sui posti di lavoro,
nella vita di comunità. La conoscenza delle diversità spesso
è una pratica che allontana l'insorgere di pregiudizi che inquinano
la convivenza civile. La provincia non può essere latitante in
questa campo che riguarda da vicino la realtà che una società
aperta affronta nel suo cammino di crescita. Accanto a questo impegno,
la Provincia deve anche coordinare sul territorio, con la collaborazione
dei Sindaci, l'azione di segnalazione nei confronti della immigrazione
clandestina. Più controlli e migliore presidio consapevole e responsabile
del territorio.
OBIETTIVO SICUREZZA DEI CITTADINI
Se non siamo una isola felice, non possiamo neanche realisticamente affermare
che siamo stati contaminati dal virus che sembra avere attecchito in tante
parti della regione e del Paese e che minaccia vistosamente la sicurezza
dei cittadini .
La sicurezza è, assieme ad altri fattori, uno dei beni che fanno
di un territorio un luogo appetibile per lavorare, viverci, far crescere
i propri figli. E' un bene che va difeso facendo una capillare prevenzione
e attuando una costante attenzione a tutti i segnali di minacce che possono
presentarsi. Non si può su questo terreno mollare la presa e lasciare
posto all'indifferenza o al permissivismo, o allo sfogo irruento e pericoloso
a fronte di fatti di cronaca, o pensare solo di aumentare i mezzi e le
misure di repressione.
La sicurezza è un bene che va difeso capillarmente sul territorio
con rigore e fermezza, coinvolgendo i cittadini.
Occorre favorire un concreto coordinamento di tutti gli apparati preposti
alla sicurezza al fine di evitare possibili situazioni di emergenza: è
una questione prioritaria da mettere all'ordine del giorno dei lavori
della Provincia.
A questo momento insostituibile di coordinamento che costituisce la strada
maestra per non cadere nelle facili illusioni che su tale terreno ci siano
delle scorciatoie, cioè di fare a meno di chi è preposto
alla sicurezza e pensare al "fai da te", si debbono affiancare
tutte le diverse energie, corpi, ecc. che operano con mansioni settoriali
ma riconducibili al tema generale della sicurezza, presenti sul territorio
provinciale, riscoprendo l'importante ruolo della vigilanza urbana che
deve essere organizzata e presente in ogni piccolo Comune.
Questa mobilitazione organizzata può essere ottenuta con la ridefinizione
di alcune funzioni e di alcuni compiti nell'ambito di un progetto prevenzione
per la sicurezza
L'obiettivo sicurezza richiede chiarezza di ruoli, di strumenti e di responsabilità,
ma anche coinvolgimento ed alta responsabilizzazione di tutti, da ottenersi
promuovendo una vera e propria campagna culturale di sensibilizzazione,
di maturazione dei cittadini cominciando dalle scuole, attorno al valore
della sicurezza e ai modi e agli strumenti da utilizzare per garantirla,
senza indulgere in spettacolarizzazioni della difesa della sicurezza che
sarebbero oltre che dannose anche inefficaci. La Provincia si deve porre
come soggetto attivo con compiti di coordinamento dei Sindaci e costruire
un tavolo operativo perché alla priorità sicurezza vengano
assicurate concretezza, continuità di attenzione e risorse adeguate.
OBIETTIVO
CONCERTAZIONE TRA LE DIVERSE COMPONENTI DELLA COMUNITA' PROVINCIALE E
COORDINAMENTO DELLE ISTITUZIONI LOCALI.
Sono due modi di essere della Provincia che vogliamo .
Su di essi si costruisce una forte identità locale , una forte
coesione tra soggetti che fanno con molto impegno , ma anche con molta
fatica , il loro dovere per favorire lo sviluppo.
Non possono esser lasciati soli : la Provincia è il soggetto motore
di questo cammino che deve essere fatto assieme , riconoscendo a tutti
pari dignità , unendo le forze . Intendiamo favorire i processi
di aggregazione dal basso , di cui i "circondari" sono uno degli
esempi proposti e poi accolti nello statuto della Provincia.
Vogliamo una Provincia tra la gente. Perciò apriremo due sedi istituzionali
decentrate a Voghera e a Vigevano per stare di più sul territorio
e con la gente.
Vogliamo una Provincia attenta ed impegnata a costruire una maggiore coesione
locale , perché da questa nasce inevitabilmente una maggiore consapevolezza
delle proprie forze quando si tratta di negoziare risorse finanziarie
aggiuntive con altri livelli istituzionali come la regione e lo Stato
centrale. Ma non sarebbe sufficiente tutto ciò se al contempo non
ci fosse un impegno reale , concreto , alla sussidiarietà nei confronti
di quei livelli decisionali che non sono messi in grado di prendere decisioni
o assumere atti che sono necessari per lo sviluppo e per la crescita dell'economia
come della società locale.
La concertazione è un lavoro tenace pragmatico che deve mettere
in moto le presenze sul territorio di Enti , associazioni che operano
in modo scollegato tra loro ed in modo purtroppo spesso inefficace per
lo sviluppo . Concertare significa individuare assieme gli obiettivi e
gli strumenti per raggiungerli .Significa partecipazione alle scelte che
riguardano il futuro della nostra comunità provinciale.
Il territorio provinciale con le sue aziende , i suoi beni monumentali
ed ambientali, le sue produzioni tipiche come il riso e il vino , la sua
cultura e le strutture di eccellenza come Università e Policlinico
, deve pesare di più nel contesto regionale
La Provincia ha l'obiettivo prioritario di porsi come momento che valorizza
tutto il tessuto del sistema provinciale : avrà più peso
la provincia se tutti gli enti locali e le forze sociali del lavoro e
dell'impresa peseranno di più .
La Provincia deve avere la autorevolezza necessaria per organizzare la
partecipazione di tutti gli attori dello sviluppo locale attorno a questo
obiettivo: contare di più per ottenere anche risorse aggiuntive
necessarie per sostenere i progetti di sviluppo socio-economico
L'ISTITUZIONE PROVINCIA : OBIETTIVO COMUNICAZIONE.
Non solo fare bene ma "comunicare ai e con i cittadini" costituisce
un altro obiettivo che può fare la differenza tra diverse concezioni
della crescita della comunità provinciale. L'informatica e la telematica
permettono rapporti informativi con i cittadini fino a poco tempo fa impensabili.
La Provincia deve costituire un momento di impulso a questo processo di
modernizzazione e di maggiore diffusione delle informazioni e conoscenze.
Può esserlo innanzi tutto appropriandosi essa stessa delle tecnologie,
superando ritardi che sono stati accumulati da anni, investendo in attrezzature
ma anche in formazione del personale e promuovendo un significativo progetto
di alfabetizzazione dei nuovi linguaggi per il personale degli Enti Locali
e formulando un progetto speciale per le scuole con una meta possibile
da indicare per recuperare ritardi e svantaggi accumulati: un computer
e un accesso a Internet per gli studenti.
Una rete e nuovi linguaggi, nuove professionalità e nuove opportunità:
questi sono obiettivi possibili della Provincia che vogliamo.
L'ISTITUZIONE PROVINCIA: AMMODERNAMENTO DELLE TECNOLOGIE E MOTIVAZIONE
DEL PERSONALE COME CONDIZIONI ESSENZIALI PER EROGARE SERVIZI EFFICIENTI
ED EFFICACI.
Per raggiungere gli obiettivi, perché essi siano fattibili, è
decisivo costruire un Ente provincia moderno, cioè al passo con
i tempi rapidi che oggi hanno i cambiamenti sociali ed economici.
Un Ente moderno nelle attrezzature ma soprattutto motivato nel personale
e nella dirigenza che vi lavora. La risorsa umana dei lavoratori nell'Ente
è una risorsa che, nell'interesse della comunità, va valorizzata,
garantendo al dirigente effettiva autonomia e assunzione di responsabilità
decisionale.
Il lavoro è cambiato ed è destinato a cambiare ancora rapidamente.
Alle persone che sono impegnate nelle varie strutture della Provincia
è doveroso dare garanzie assumendo impegni chiari di investimenti
in formazione che consenta loro di elevare sempre di più gli standards
qualitativi delle prestazioni e dei servizi, per aumentare il grado di
soddisfazione dei bisogni dei cittadini.
Formazione, aggiornamento e recupero delle motivazioni, clima di lavoro
da ricostruire su basi nuove, con regole certe e da reimpostare su sistemi
premianti diversi da quelli adottati in questi ultimi anni, sono condizioni
indispensabili per creare relazioni nuove tra Amministrazione, Personale
e Cittadini per il raggiungimento degli obiettivi programmatici e strategici
che ci siamo dati.
Questa
è la Provincia che vogliamo.
Maurizio Visponetti
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