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Godiva
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skills e malus |
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resistenza al sonno - sensi elfici -
spregio elfico - diffidenza umana |
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allineamento: legale/buono | |
carattere e tratti fisici: | |
equipaggiamento: lancia aldateur, spada lunga, scudo piccolo, armatura ad anelli di ferro | |
la storia di Godiva |
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Pensando
lungamente ho deciso di raccontare la mia triste storia. Provengo da una
popolazione abitata esclusivamente da elfi,ed essendo io un mezzelfo ho
vissuto la mia infanzia e adolescenza in compagnia di sole amicizie false e
ingrate. Mia madre Syris era la regina del popolo ed in gioventù fu rapita e
seviziata da un uomo. Da quella violenza naqui io, la figlia dello scandalo,
il "mostro" chiamata così da tutta la popolazione. Mia madre per la vergogna
mi tenne chiusa in uno scantinato e di tanto in tanto mi venivano buttati
gli alimenti per la sopravvivenza. L'unica cosa che mi faceva compagnia era
la mia spada e mi allenai nel buio combattendo contro il vuoto e contro la
mia natura di mezzelfo. All' età di 16 anni fui buttata fuori da quel buco
per essere venduta a degli orchi che avrebbero fatto di me una schiava.
Mentre mi incatenavano arrivò un uomo e mi liberò dagli orchi. Mi portò in
una radura vicino al mio villaggio e mi chiese insistentemente di portarlo
al castello di mia madre e se non l'avessi fatto mi avrebbe uccisa. Allora
disperata lo portai di nascosto di fronte all'entrata del castello. Con un
coltello puntato alla gola l'uomo mi costrinse ad avanzare con lui.
Arrivammo davanti alla porta della stanza di mia madre e con un calcio
l'uomo la aprì con ferocia. Mia madre era in piedi, sconcertata, alla mia
vista e a quella dell'uomo. L'uomo si mise a gridare e ancora quelle parole
mi rimbombano nella mente.....disse "la vedi questa? La vedi com'è bella TUA
figlia? la vedi com'è bella NOSTRA figlia??" Mia madre si mise ad
urlare....quelle urla.. quella donna che mi aveva procurato così tanto
dolore urlava...mio padre rideva...rideva...io allora presi la spada che mi
fece da amica e sorrisi...i due mi guardavano ...ridevo...puntai la spada al
cuore di mia madre e infilzai il suo petto con tutta la rabbia che avevo
dentro...sangue sul mio viso...!Sentii un forte dolore alla spalla..una
freccia di mio padre mi aveva ferita in profondita.. mi girai verso di lui e
lo colpii a morte..era lui il colpevole della mia nascita....gli tagliai la
testa che rotolò vicino al corpo esanime di mia madre...ridevo..il vestito
zuppo del sangue del mio sangue... entrò una guardia del castello e alla
vista dell'accaduto chiamò i rinforzi che mi portarono nelle segrete del
castello. Dovevo essere giustiziata, ma riuscii a scappare dalla cella. Sono
passati 4 anni dall'accaduto ed ora mi trovo circondata da persone splendide
che hanno saputo accettarmi per la mia natura...spero di vivere in
tranquillità in questa splendida isola chiamata Avalon. |
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