La vita che ho vissuto sino al mio Risveglio nel Pathos non e' stata ne' agiata ne' sicura.
A volte rido di fronte alla disperazione altrui pensando che e' proprio vero che ognuno si lagna di cio' che ha.
In realta' per me adesso e' tutto molto piu' chiaro e non potrei narrarvi quello che e' stato in maniera che vi soddisfi, lascero' quindi voce alla piccola Silvia Cini perche' lei e' la vera protagonista di questa storia.

Non giudicate, non condannate:
colei che vi parla e', in fondo, solo una bambina.
"25/12/79
Oggi Suor Amelia mi ha portato nella sua stanza e mi ha dato questo quaderno:
ha una bella copertina rossa di stoffa e tante pagine bianche che in questo momento mi guardano in maniera cattiva Lei è preoccupata perché non ho amici a causa del mio "carateraccio" e per qusto vuole che scriva su questi fogli quello che direi ad un mio imaginario compagno di gioci così dice lei. Ho deciso che ti chiamerò Dari anche se penso che questo sia poprio stupido
Io mi chiamo Silvia Cini e vivo nella casa "Bambin Gesù" di Perugia con tante signore vestite di nero che si chiamano tutte Suor e qualcosa ho sei anni e sono nata il 15 agosto mi piace quando festegiano il mio compleanno perché è tanto caldo e io sto bene. Adesso invece è freddo e io odio il freddo e sono avvolta nella mia coperta e seduta sul mio letto e mi sembra che non sentirò mai più caldo.
Insieme a me ci sono tanti alti bambini alcuni più grandi e alcuni più piccoli. Non mi piacciono perché mi sembra che non abbiano niente da ridere ma loro lo fanno sempre dopo un po' che sono cqui. Non abbiamo genitori e a noi ci pensano le suore perché nessuno ci vuole mi dici cosa cè da ridere? Certo loro sono buone con noi ma lo fanno solo perché qualcuno vuole che loro lo siano e gli ubbidiscono sempre ci fanno pregare questo Dio per ringraziarlo di essere così fortunati ma a me non va di ringraziare nessuno.
Mi piace qundo è natale perché accendono il grande fuoco nel camino della sala grande e io mi siedo lì davanti e sento caldo e mi piace il colore del fuoco e anche il rumore che fa. Penso che mi picerebe parlare con lui chissà quante belle cose sa e penza e sicuramente non è stupido come Benedetta e Serena che dormono con me e non sanno parlare altro che di giocattoli o eroi che le rapiscono e le sposano. Adesso non sono cui perché stanno giocando con le nuove bambole che babbo natale gli a portato
I bambini anno imparato a lasciarmi stare e pensano che io non mi accorga che dicono che sono cattiva ma a me mi va bene perché così non sono obbligata a parlare e ridere con loro. Le suore ci insegnano a leggere e a scrivere e tante altre cose non mi piace molto ma non ho niente di più divertente da fare
D'estate mi piace stare in giardino sotto il sole che è così caldo e luminoso adesso invece è tuto buio e noioso. Mi chiamano lucertola e mi prendono in giro cercando la mia coda e le scaglie ma solo quando sono tanti e forti senno io li picchio, una volta li o picchiati anche se erano tanti e mi anno fatto molto male ora sto più attenta e non li ascolto, non mi importa di quello che pensano tanto sono stupidi.
Adeso sono stanca di scrivare e mi sembra tutto ancora più stupido
Ciao

12/05/80
So che non esisti Dari ma adesso ho proprio bisogno di parlarti per raccontarti una cosa. A volte passano di qui due persone che vogliono un bambino e ne portano via uno ma a me non mi è mai successo perché sono cattiva. Oggi però ne sono arrivati ancora e le suore gli hanno detto che io sono una bambina così sola e sfortunata. Pensano che io non le capisca o non mi interessi e così hanno parlato con me lì. Gli hanno detto che la bambina ha perso i suoi genitori quando era tanto piccola perché la loro casa ha preso fuoco e li ha uccisi mentre la bambina si è salvata senza rimanere ferita sicuramente per un miracolo di Gesù e della Madonna.
Non è possibile che il fuoco che mi piace tanto mi abbia fatto questo quindi penso che in realtà i miei genitori fossero cattivi e lui li abbia puniti e mi abbia salvata. Lui è il mio eroe delle fiabe e l'unico amico che esiste sul serio che ho anche se lo vedo così di raro.
Insomma la coppia si è commossa e ha detto che aveva già adottato dei bambini dificili e che sarebbe stato molto bello avere ed aiutare una bimba così carina.
Non so se ero più spaventata curiosa o arrabbiata e così gli ho detto che non mi prendessero perché sono cattiva e nessuno mi vuole per questo. La donna mi ha sorriso e poi abbracciato e devo dire che ha un buon odore e una bella voce quando mi ha detto che adesso ci avrebbero pensato loro a me e che saremmo stati tutti molto felici.
Allora c'è qualcuno che mi vuole o fanno solo finta e è un dispeto?
So solo che oggi mi vengono a prendere e io ho appena finito con Suor Guliana di fare la borsa con le mie cose e ti ho ritrovato in fondo al casseto dei calsini. Non posso mica dire alla suora o alla bella signora che ho paura allora lo dico a te che tanto non mi dici che sono stupida e non puoi raccontare niente a nesuno finche ti tengo nascosto.
La machina è arrivata, poi ti dico.
Sono nella camera che Babbo e Mamma vogliono che usi penza una stanza tutta mia piena di belle bambole. Stasera hanno fatto una grande festa con tanti dolci e cose buone da bere per darmi il benvenuto hanno detto e così ho conosciuto i miei fratelli. Sono più grandi di me ma di poco e uno ha i capelli rossi e la faccia piena di macchioline mentre l'altro ha i capelli neri e la pelle scura. Loro non hanno ancora imparato e non anno paura di me e mi hanno preso in giro per i miei vestiti ma mamma li ha brontolati tanto abbracciandomi e dicendomi che i miei vestiti erano belli ma che se ne volevo di diversi ci saremo divertiti molto a sceglierli. I miei fratelli non mi piacciono perché non anno ancora imparato ma babbo e mamma sono molto buoni e penzo che mi piacciono.

14/05/80
Oggi mamma mi ha portato in tanti negozi dove delle persone gentili mi hanno fatto provare tanti vestiti e mi sono tanto divertita. Ne ho comprati tanti e poi mamma mi ha comprato un gelato buonissimo e si è messa a ridere quando mi sono macchiata perché una goccia è caduta sulla camicia nuova. Ero tanto spaventata perché credevo che mi battesse invece poi ho cominciato a ridere anchio e non riuscivamo più a smettere. Stasera abbiamo organizato una sfilata per babbo e i fratelli e lui è stato tanto felice e ha detto che sono proprio bella.
Marco e Tomaso però sono venuti in camera mia più tardi e mi hanno detto che anche se mi metto dei vestiti belli rimango sempre una poveracia non so cosa volessero dire ma ho capito che volevano prendermi in giro e allora gli sono saltata adosso tanto erano solo due. Hanno cominciato a urlare e sono arrivati mamma e babbo che erano molto arrabbiati con tutti e tre e ci hanno scridato per tanto tempo. Io mi sono messa a piangere perché non voglio che delle persone così buone siano arrabiate con me e non riuscivo a smettere neanche quando mamma mi ha abbracciato e mi ha detto che mi vuole ancora bene ma che non devo picchiare gli altri bambini. Adesso sono così stanca perché non ho mai pianto tanto e così forte e penzo che se non ci fossero Marco e Tomaso sarei sempre felice.

30/05/80
Mi hanno tradito come i cattivi delle fiabe e sono dinuovo nella mia stanza con Benedetta e Serena.
Babbo e mamma mi hanno riportato qui oggi tanto arrabbiati e spaventati. Dari non cè proprio speranza che qualcuno mi voglia bene e non abbia paura di me. Tu sei solo un diario e così non puoi scappare e io non posso perderti.
Tomaso e Marco hanno continuato a prendermi in giro per tanti giorni e a farmi dispeti cattivi ma io non li ho picchiati perché non volevo che babbo e mamma si arabbiasero. Ieri mattina siamo partiti per una gita in campagnia e io ero così contenta perché il sole era caldo e cèra tanta luce. Ci siamo seduti tutti sulle erba e aveva proprio un buon profumo mamma poi ha preso una tovagla e ha sdraiato anche lei sulle erba e ci ha appogiato tante cose buone da mangiare. Abbiamo riso ma Tomaso e Marco hanno riso di me e babbo li ha brontolati. Non sapevo perché erano tanto cattivi con me e perché non mi vogliono ma quando siamo rimasti soli perché babbo e mamma sono tornati alla macchiana a prendere il dolce mi hanno detto che non volevano che io portassi via il loro babbo e la loro mamma e che allora mi avrebbero fatto male. Hanno preso dei bastoni e mi hanno detto che così non li potevo picchiare io e loro potevano mandarmi via. Mi sono arrabbiata tantissimo perché non voglio che nessuno mi porti via babbo e mamma e ha cominciato a fare veramente caldo. Mi sono sentita sempre più forte e sempre più arrabbiata come non lo ero mai stata e faceva sempre più caldo allora ho urlato forte forte e i fratelli hanno falto un salto indietro spaventati e le loro teste hanno cominciato a fumare, erano proprio buffi ma non avevo voglia di ridere. Hanno cominciato a urlare anche loro quando i loro capelli si sono accesi come un camino e il mio amico li ha puniti per me. Ero veramente felice ma ho sentito le urla di babbo e mamma subito dietro di me hanno lasciato cadere la bella torta e sono corsi a spengere il mio amico che mangiava i capelli di quegli stupidi.
E adesso sono qui sola e ho tanta voglia di piangere perché Tomaso e Marco hanno vinto anche se sono stati puniti e l'unica punita forze sono io.

12/11/82
Oggi è successo qualcosa che mi ha fatto pensare a lungo. Suor Carmela teneva la sua solita lezione di cucito che io odio con tutte le mie forze, non mi riesce proprio fare punti e ricami ordinati, ed eravamo tutte raccolte nella sala grande.
Mi dava un po' di tristezza vedere quel camino spento ma la legna costa e quindi eravamo tutte con la coperta sulle gambe.
Comunque mentre ero lì che combattevo con un ricamo a punto in croce mi sono bucata con l'ago facendomi veramente male. Non ci ho "visto più" e mi sono alzata di scatto facendo cadere la mia sedia ed ho gettato quell'insulso pezzo di stoffa nel camino urlando che ero proprio stufa di quelle cose inutili. Ho sentito tutto il calore della mia rabbia e ho avuto la netta sensazione di scagliare questo calore contro quel relitto bianco che ha immediatamente preso fuoco ed è bruciato in un'unica accecante vampata. Le Suore si sono spaventate ma hanno spiegato il tutto dicendo che probabilmente le braci del camino non erano spente come sembrava e la presenza di un oggetto infiammabile e lo spostamento d'aria causato dal mio gettarlo dentro ha riacceso la fiamma.
Ora io mi chiedo Dari, se la mia sensazione non sia stata una semplice coincidenza o qualcosa di più. Sono andata in giardino e ho cercato di farlo di nuovo ma non sono riuscita ad arrabbiarmi a quel modo e non ho sentito nessun calore. Certo che la cosa è strana e ora sono qui che mi torturo sui miei ricordi e sulla convinzione che ho sempre avuto da piccina che il fuoco fosse mio amico. Non è che io lo posso chiamare in mio aiuto? No dai sono proprio pazza, lo so adesso che il fuoco non ha una propria volontà ma è solo uno strumento che usiamo per scaldarci e che ci vuole un fiammifero per accenderlo. E se io fossi un fiammifero? Boh, ora me ne vado a letto e lascio stare queste stranezze.

07/02/83
Oggi è successa una cosa troppo bella, un giovane volontario che si chiama Federico si è offerto di dare alle ragazze più grandi lezioni di arti marziali. Lui la chiama Tai Chi e dice che non serve per combattere ma che ci farà fare una buona ginnastica e che ci darà molto più equilibrio. Ha fatto subito la prima lezione ed è stato bellissimo muovermi come faceva lui e immaginare quello che mi diceva. Verrà a darci lezioni due volte la settimana e non vedo l'ora che torni!!!

09/02/83
E' successo di nuovo e credo proprio di essere una specie di fiammifero.
Federico è tornato e abbiamo fatto una lezione più lunga di quella dell'altra volta. Durante alcune delle posizioni ci dice che dobbiamo immaginare di creare e delimitare una "sfera di fuoco" che rappresenta la nostra energia. Quando la lezione è finita mi sentivo come se non avessi avuto mai così caldo in vita mia e piena di energia.
Sono andata nella stanza da studio perché dovevo finire un disegno per la lezione di tecnica di domani ma avevo solo voglia di correre e di ridere. Avevo quasi finito di ripassare il tutto con il pennino a china quando ho urtato il vasetto e ho versato l'inchiostro sulla pagina. Allora mi sono arrabbiata e il calore che mi stavo portando dietro dalla lezione mi è svuggito. Sono rimasta come ipnotizzata a guardare il disegno che iniziava a piegarsi e a diventare marrone lungo i bordi, poi ha preso fuoco e si è spento solo quando è diventato tutto cenere. Sul tavolo è rimasta una macchia di bruciato a testimoniare che non ho sognato. Quando ho chiamato le suore mi hanno accusata di aver nascosto dei fiammiferi e mi hanno detto che è molto pericoloso giocare con il fuoco. Non so proprio con chi parlarne e chi mi potrebbe aiutare, forse Federico ci può capire qualcosa di più. Quando torna glielo chiedo.

13/02/83
Oggi è tornato Federico e prima della lezione gli ho detto che gli devo parlare di una cosa seria. Lui mi ha ascoltato con attenzione cosa gli descrivevo di aver provato dopo la lezione (non gli ho raccontato della fine del disegno, non voglio che mi prenda per matta). Mi ha detto che è normale perché il Tai Chi ha lo scopo di armonizzare le nostre energie e quindi prima le accumula e poi le scarica, Mi ha chiesto se ero stata male dopo e io gli ho detto che male no ma mi ero sentita molto strana. Allora mi ha chiesto scusa e ha detto che non si aspettava che ci fosse tra noi qualcuna così sensibile e che avrebbe fatto in modo di terminare sempre la lezione con me, anche in privato, in maniera che non succedesse più.

28/06/83
Adoro le lezioni che Federico mi da, mi fanno sentire bene e mi aiutano a tenere sotto controllo il mio caratteraccio. Anche le Suore sono molto contente dei miei cambiamenti ed hanno preso accordi con lui perché trovi una palestra che posso frequentare assiduamente in maniera da aumentare i benefici che sto traendo dall'attività fisica.
Lui mi ha detto di scegliere tra alcune arti marziali e quando io ho risposto che per me andava bene qualsiasi cosa ha detto - Allora tutte, no? Un passo per volta e poi così potremo continuare a allenarci insieme -
Mi piace proprio, è come un fratello maggiore per me.

03/04/84
Grazie agli insegnamenti di Federico e alle mie visite in palestra riesco finalmente a tenere sotto controllo il fuoco! Ieri sera mi sono arrabbiata veramente con uno degli stupidi ragazzi dell'istituto, Marco, ma non è successo niente: niente calore, niente forza, niente fumo e, soprattutto, niente fuoco! L'ho "pestato" con somma gioia!

29/10/85
E' sparito! Il fuoco che mi bruciava dentro si è spento come se avesse finito tutto il combustibile. Me ne sono accorta oggi durante gli esercizi di Tai Chi che faccio tutte le mattine: quel punto dentro di me che toccavo e modellavo in quei momenti è scomparso. Adesso che è svanito posso finalmete rilassarmi e gioire di quel poco che la vita ha da offrire."

"Estratto fedelmente dal Diario di Silvia Cini"

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