Sardegna 2002
Le Foto del nostro viaggio di nozze in Sardegna con il TDM (Giugno 2002)
Distanza: 357,0 km
Tempo totale del viaggio: 5 ore, 38 minutiOre
di guida: 4 ore, 38 minuti
Costo: € 35,70
Partenza da Serravalle RSM il 09.06.02 alle ore 08:35,
puntuali come un orologio svizzero, così come il tempo che quando noi si parte
per le vacanze, piove.
Piove, piove, guarda come piove, guarda come viene
giù….mai canzone fu così azzeccata, inutile aspettare, ci infiliamo la nostra
attrezzatura nuova nuova, regalo di nozze, e via vediamo subito se regge
l’acqua. Tiene e per fortuna che
tiene perché fino a Fano viene giù che è un piacere. Il percorso originario
prevedeva il Passo di Viamaggio e poi giu’ sulla E45 fino a quando era
possibile, ma il tempo ci ha fatto
preferire la Gola del Furlo e poi diretti sulla Flaminia. Devo dire che la
decisione è stata a noi favorevole perché appena lasciata l’autostrada ci ha
lasciato anche la pioggia. Meglio precisare non è che la pioggia sia finita,
semplicemente il temporale ci precedeva di una manciata di minuti, quel tanto
che bastava per tenerci all’asciutto fino a Civitavecchia.
Traghetto Sadinia Ferries
Civitavecchia ore 16.20
Golfo aranci
ore 19.55
Siamo arrivati al porto di Civitavecchia in perfetto
orario sulla nostra tabella di marcia, così ne approfittiamo per una visita alla
nave scuola per allievi sott’ufficiali Palinuro.
Ore 16:20 il nostro traghetto parte puntualissimo, dopo aver caricato con molta fretta tutte le auto e moto in attesa d’imbarco. Piacevole attraversata sul comodo traghetto veloce della Sardinia Ferries, non è per pubblicità ma devo dire che non mi aspettavo un traghetto comodo, con tanto di aria condizionata, e proiezione di film a bordo, sembrava piu’ un aereo che un traghetto.
Golfo Aranci 20.00 - Arzachena 20.33
Distanza: 33,9 km
Tempo totale del viaggio: 33
minuti
Ore
di guida: 33 minuti
Costo: €
4,00
Ore 20:00 arrivo sul suolo sardo di Golfo Aranci, chiamato così non per gli agrumi , che per altro non ci sono, bensì per il colore arancio del mare dato dai coralli. Partiamo subito per il nostro albergo sito a Arzachena, pochi chilometri di strada e siamo arrivati all’Hotel Albatros. Ottima struttura alla periferia di Arzachena a pochi chilometri dal mare. Non c’è la piscina, peccato aspetteremo ancora un giorno per poter fare il bagno direttamente nel mare della Sardegna. Accogliente l’albergo e abbondante la cena, anche se non proprio caratteristica
Hotel Albatros - Via Costa Smeralda.28 – Arzachena -
(SS) tel: 078983333
Distanza: 114 km Tempo totale del viaggio: 2 ore, 9 minuti Ore di guida: 2 ore, 9 minuti Costo: € 14,81
Hotel Maria Rosaria – Via Grazia Deledda.13 – Orosei
(NU) – tel:078491230
Lungo il percorso Posada pag.45, Siniscola pag.200,
Castello della Fava.
Sveglia alle ore 8:00, lauta colazione all’hotel
Albatros, brioches, pane burro e marmellata,latte caffe, frutta …insomma
abbastanza per tirare fino a sera. Partenza per Orosei sulla ss125 Orientale
sarda a parte noi sulla strada nessun altro ma il fatto che la strada sia a 4
corsie fa presagire che a ferragosto ci sia un diverso
traffico.
Lungo il percorso ci fermiamo a vedere il Castello della
Fava in località Posada, merita una sosta solo per il paesaggio che si vede dal
castello, unica altura in mezzo ad una distesa pianeggiante lungo la
costa.
Arrivo ad Orosei verso le 12:00, tempo di infilarsi il
costume e siamo già in spiaggia a farci rosolare dal sole già alto. Finalmente
il sole a preso il posto delle nuvole che da diversi giorni incombevano sulla
zona, ma il vento non ci da’ tregua . Pensiamo così all’acquisto di una tenda da
spiaggia , la “rondinella” una sorta di mezzo igloo che ripara dal vento. Acquisto che per altro non useremo più
per il vento, ma solo per ripararci dal sole, poiché ovviamente il vento non si
farà più sentire per tutto il viaggio.
L’hotel Maria Rosaria è molto più accogliente delle
nostre aspettative, ad attenderci in camera un bel cesto di frutta, la camera
con vista sulla piscina e’ dotata di tutti i confort, frigo bar, aria
condizionata ed un letto discretamente comodo.
La cena non ci delude il vino e discreto e finalmente assaggiamo il Vementino di Gallura tanto decantato dalle guide vinicole, unitamente ad un’ottima cena a base di pesce.
Distanza: 77,5 km Tempo totale del
viaggio: 1 ora, 34
minuti Ore
di guida: 1 ora, 34 minuti Costo: € 26,10
Orosei 43, Marina di Orosei, Cala liberotto, Cala Gonone
72, Grotta del bue marino, Grotta di ispingoli, Dorgali 86, Villaggio nuragico
Serra Otis.
Ore
8:00, sveglia di buon ora e colazione abbondante, partiamo alla volta della
grotta del Bue Marino, cosi’ definita dai pastori sardi per la presenza della
foca monaca. Ci imbarchiamo da Cala Gonne per la visita guidata della grotta,
molto suggestiva da non perdere assolutamente. Decidiamo di non visitare la
spiaggia di Cala Luna con il traghetto perche’ il tempo e’ tiranno e dovendo
scegliere proseguiamo in moto, dopo un pranzo al sacco, per visitare Serra
Orrios un complesso nuragico a pochi chilometri di distanza. Sulla strada per
tornare a Orosei, ci fermiamo a visitare la grotta di Ispingoli molto suggestiva
la vista, si scende in una specie di caverna sotterrane a più di 40 metri dalla
superficie, qui si erge la stalagmite più alta d’Europa. La visione ci lascia
abbastanza interdetti come il nome originario della grotta definito “l’abisso
delle vergini”, per una sorta di leggenda per altro smentita dai
fatti.
Ritorniamo in albergo e visto che la cena non e’ ancora pronta facciamo due passi per il centro di Orosei e assaggiamo le Seadas. Una sorta di panzarotto con interno di formaggio e limone che la signora Mimma, proprietaria di una rosticceria vicina al nostro albergo cucina in modo delizioso.
Distanza: 112 km Tempo totale del viaggio: 2
ore, 42 minuti Ore
di guida: 2 ore, 12 minuti
Costo: €
13.96
Cosa
Vedere
Orgosolo, Nuoro.
Giorno di mare, approfittiamo per visitare la spiaggia
Cala di Osalla a pochi chilometri dal
nostro albergo, vicino ad una suggestiva pineta. Spiaggia di sabbia grossolana
un po’ fastidiosa per noi romagnoli abituati alla sabbia fina, ma decisamente il
mare è stupendo. Acqua limpidissima e abbastanza gelata, per via della
profondità gia a pochi metri dalla riva il colore blu fa’ presagire un fondo di
diversi metri. Nessun bagnante nel raggio di diversi chilometri facciamo due
passi, e non incontriamo anima viva, bella la spiaggia così non riusciamo ad
immaginarla affollata nel periodo ferragostano.
Verso le 12 ci raggiungono due BMWisti un po’ attempati
che restano in disparte, il sole adesso si fa’ sentire e la nostra tendina non
basta a ripararci dai suoi raggi, così rientriamo in albergo per il
pranzo.
Nel
pomeriggio belli rosolati dal sole mattutino optiamo per un giretto in moto
piuttosto che tornare a spiaggia. Destinazione Orgosolo, una strada da brivido
per arrivare in un paesino arroccato su diuna pendice a diversi chilometri da
Nuoro. Il paese pero’ merita una visita per ammirare gli innumerevoli murales
sparsi per le vie impervie disegnati dai ragazzi del luogo.
Distanza: 293.6 km Tempo totale del viaggio: 6 ore, 49 minuti Ore di guida: 5 ore, 34 minuti Costo: €37.96
S.Antioco -
Calasetta – Hotel Luci Del Faro tel:…………. Via………….
Barumini 63 Su nuraxi, Mandas 111 Isili, Laconi 100,
Aritzo 59, Fonni 90, Gavoi 95, Nuoro 115, Cagliari 67, Doglianova 86, Sanluri
193, Oristano 117 Tharros
Il
percorso che ci attende oggi e molto lungo così decidiamo di partire di buon
ora, che per noi vacanzieri significa 8:30. Decidiamo per una strada diversa
dall’orientale sarda che abbiamo già sperimentato, scartata la carlo felice che
e’ tutta superstrada optiamo per la centrale sarda, che costeggia tutto il
Gennergento passando per il centro della sardegna. Una scelta non proprio
azzeccata, strada da pistaioli amanti delle curve bello il paesaggio, e stupendo
il manto stradale che porta ad affrontare le curve con un po’ più di manetta di
quanto si dovrebbe. Alla fine però arriviamo a Barumini abbastanza cotti sia dal
sole che dalla strada percorsa, così decidiamo per una sosta ristoratrice e ci
guardiamo una partita in uno snak-bar. Gia’ la partita dell’italia perche non ce
ne siamo neanche accorti ma e’ periodo di mondiali, partita Italia Messico
visione abbastanza difficile perche’ gli isolani fanno piu’ rumore della TV.
Alla fine del primo tempo decidiamo di visitare il nuraghe di Barumini famoso e
riportato su tutte le guide, visita per noi molto deludente ripartiamo subito,
visto il caldo se ne poteva fare a meno, a questo punto dritti fino a Calasetta.
E dritti non era un euforismo, se la strada fin qui era tutte curve, la strada
da Barumnini a Calasetta e tutta un rettilineo, ma attenzione perche’ in fondo
al rettilineo ce’ sempre una curva a 90 gradi, le strade sembrano disegnate con
riga e squadra. Lungo la strada per chi volesse affrontare questo percorso vi
consiglio di fare il pieno appena possibile perche’ i distributori neanche a
farlo a posta sono tutti molto vicini e poi per chilometri e chilometri non ne
esistono piu’, di fatto abbiamo percorso una parte della strada ai 50 allora, in
riserva per limitare i consumi e riuscire ad arrivare a Villamassargia per fare
di nuovo il pieno. Finalmente
arriviamo aCalasetta molto stanchi, ma non e’ finita scopriamo che il nostro
albergo e’ bello ma in capo al mondo. Risulta essere l’ultimo albergo di
Calasetta e quando si dice ultimo e’ proprio l’ultimo ci si arriva tramite una
strada bianca in mezzo ai boschetti di mirto, grande pregio pero’ la piscina, ci
facciamo subito un bagno per toglierci la polvere e la stanchezza di dosso in
attesa della cena.
Primo giorno a Calasetta e visti i chilometri del giorno
prima decidiamo di fare una giornata di spiaggia. Sole e uno splendido mare per
la mattinata, ma ora il caldo e’ veramente insopportabile così decidiamo di fare
un giro nella penisola, in cerca di qualche spiaggia da vedere. Ci infiliamo in
un paio di calette che non sono niente male, quello che e’ male e’ la strada che
fa’ il giro della penisola. Ghiaia e sassi sempre più grossi e tenere il TDM in
piedi e’ una gara dura tra sassi grossi come meloni e sabbia fina che si infila
da tutte le parti. Arriviamo a concludere il giro un po’ cotti e insabbiati,
quando un miraggio compare all’orizzonte, un concessionario Yamaha. Acquisto il
grasso per la catena e chiedo dove trovare un gommista per gonfiare le gomme che
ho opportunamente sgonfiato nel percorso precedente.
Il conce mi indica dove trovare il gommista e mi fornisce anche una indicazione opportuna per mangiare qualche cosa. Sono le 16:00 ma la fame si fa’ sentire gonfiamo le gomme riempiamo la pancia e ….via si prosegue per l’albergo. Arrivati in albergo doccia per me e zavorrino, spray per il TDM che egregiamente ci ha riportato in albergo, anche sullo sterrato e….ci si legge domani perché oggi ho proprio finito le batterie
Oggi ci apprestiamo a varcare la soglia della penisola
di Calasetta verso la più affascinante isola di Sant’Antioco. Tanto decantata e
pubblicizzata a più riprese dalle guide la raggiungiamo con un traghetto dal
porto di Calasetta.
Al
porto in attesa di imbarco incontriamo anche quattro motociclisti più fighetti
che motociclisti direi. In sella alle loro BMW, indossano caschi da un milione
di dollari e con il prezzo del giacchettino (rigorosamente marcato BMW) e dei
loro guanti ci scappa quasi tutto il nostro viaggio.
Un
saluto furtivo mentre loro fanno finta di niente e ci imbarchiamo,
l’attraversata dura veramente poco e appena sbarcati cerchiamo l’Isla Diving,
non per fare immersione ma perche’ si mangia molto bene ed il posto e’ veramente
carino. Prenotiamo per la cena e la proprietaria nostra amica ci indica cosa
andare a vedere sull’isola, spiagge, spiaggette, una stazione eolica, una
miniera abbandonata, ma quello che ci attira maggiormente e’ il ritorno
dell’ultima mattanza, della stagione.
Andiamo cosi per prima cosa a vedere la tonnara , e con
nostra grande sorpresa scopriamo che anche’ qui’ i giapponesi la fanno da
padrone. Infatti i tonni sbarcati dalle barche vengono selezionati dal signor
occhi a mandorla che decide quali spedire sul mercato del sol levante e quali
scartati finiscono sulle tavole degli italiani. Non sperate pero’ di mangiare
questi tonni in olio d’oliva, perche anche se scartati dal piccolo uomo in
giallo (il colore della tutta da lavoro..non era un tono offensivo), vengono
macellati e finiscono al mercato ittico di calasetta per essere consumati
freschi.
Finita la mattanza partiamo per il giro dell’isola
dopodiche’ cena all’isla diving. Decisamente la miglior cena di pesce che
abbiamo fatto fino ad ora, stupendo il posto e cordiali le cameriere. Il conto
non e’ dei piu’ leggeri ma ….vabbe’ siamo in vacanza.
Distanza: 191.9 km Tempo totale del viaggio: 4 ore, 22 minuti Ore di guida: 3 ore, 37 minuti Costo: €24
Porto Pino, Capo Teulada e il porto, Capo spartivento e
la spiaggia di Ghia.
Partiamo di buonora per riuscire a visitare Porto Pino e
la sua tanto decantata spiaggia, arriviamo e con nostra immensa delusione, la
spiaggia e’ veramente molto bella ma, oggi e’ Domenica e sembra proprio che gli
isolani siano tutti qua. Sembra di stare a Rimini il giorno di ferragosto così
un po’ demotivati facciamo quattro passi lungo la costa per andare a vedere la
grotta dei baci, un suggestivo dirupo subito dopo la fine del porto, al termine
della pineta. Qualche foto di rito e poi una bibita ghiacciata al baracchino, ci
fa’ maturare la decisione di spingerci con la moto fino a capo Teulada. La
strada e’ veramente bella, peccato che tutto il capo di Teulada sia una grossa
base militare, interdetta ai turisti. Visitiamo il porto e facciamo il punto
della situazione, vista la strada e visti i magnifici paesaggi decidiamo di
tornare il giorno dopo, sperando di arrivare alla spiaggia di Baia Chia, di cui
tutti ci hanno parlato, e speriamo domani ci sia meno gente di oggi.
La decisione maturata ieri di tornare a visitare le spiaggie dopo Capo Teulada, è stata decisamente la migliore scelta fra le due possibili. Un po’ pentiti di non riuscire a visitare la zona del Sulcis con le rovine delle miniere Sarde, ci siamo inoltrati sulla strada costiera che da Capo Teulada porta fino a Pula. Pochi paesini e molti centri turistici, ma le varie spiaggia e calette che si aprono lungo la strada sono un vero spettacolo. BaiaChia, e’ una spiaggia bellissima bianca con una torre che sovrasta la baia. Abbiamo passato la mattina sulla spiaggia principale e dopo qualche foto dalla torre ci siamo incamminati per un giro lungo la costa. Cosa dire di piu’ se non che meriterebbe di allungare il viaggio e rimanere qui per altri giorni. Purtroppo il tempo e’ tiranno e così un altro giorno e’ passato e noi siamo di nuovo in viaggio verso il nostro albergo. Cena a lume di candela sotto il portico dell’albergo mentre ammiriamo uno splendido tramonto sul mare, devo dire che qui ci hanno proprio viziato, tutte le sere un menu’ diverso e sempre a base di pesce. Si per lo piu’ tonno in tutte le versioni, ma fortunatamente mai in scatola.
Distanza: 311.9 km Tempo totale del viaggio: 6 ore, 38 minuti Ore di guida: 5 ore, 23 minuti Costo: €37
Castelsardo -
Hotel Costa D’oria (non riporto i dati perché fa’ decisamente schifo …non
andateci mai)
Resoconto
Decisamente una tappa molto troppo lunga, abbiamo
sofferto un caldo tremendo nonostante la partenza all’alba da Calasetta. La
superstrada non ha di certo il fascino delle strade che abbiamo percorso fino ad
oggi lungo la costa, ma’ il caldo torrido (40° gradi all’ombra sigh!!) l’asfalto
rovente, l’attrezzatura da moto che si infuoca sotto al sole ci forzano ad una
tappa per il pranzo verso Oristano, dove ci fermiamo in un campeggio sotto gli
alberi in attesa di un’ora piu’ consona per finire il nostro lungo percorso di
spostamento verso la costa nord.
Un
appunto di viaggio per gli amanti delle spese all’ultimo minuto, vi consigliamo
di fermarvi a Serrammassargia, un pesino vicino a Iglesias dove ci sono, ad ogni
angolo di strada, dei laboratori artigianali di tappeti sardi. Il costo e’
decisamente inferiore rispetto ai negozietti da turisti che si trovano nei
paesini della costa e la lavorazione e’ davvero
interessante.
Ripartiamo dal campeggio nel tardo pomeriggio ma il
caldo si fa’ ancora sentire, una lunga tirata sulla superstrada fino a
destinazione ci costera’ la quadratura delle gomme del nostro TDM. Il caldo e
l’asfalto sardo uniti al peso dei nostri bagagli hanno limato letteralmente le
gomme, cerchiamo di non strafare sulle curve della litoranea fino a Castel
Sardo, dove arriviamo giusti giusti per cena.
Tremendo l’albergo di uno squallore disarmante, ma
purtroppo anche l’agenzia non puo’ farci niente, dopo un po’ di tira e molla con
il proprietario riusciamo a farci cambiare camera con una meno fatiscente,
comunque ben al di sotto del minimo di decenza. Anche la cena non e’ delle
migliori così decidiamo che sara’ la nostra unica cena fatta in questo albergo,
da domani cena al ristorante.
Troppo stanchi per vedere il paese ci fermiamo dopo soli
100metri dal nostro albergo, e poi dritti in camera, il tempo della buonanotte e
gia’ ronfiamo fino all’alba.
Distanza: 67.8 km Tempo totale del viaggio: 1 ore, 34 minuti Ore di guida: 1 ore, 19 minuti Costo: € 8.14
Castelsardo 78,Porto torres 130,Stintino
201
Resoconto
Partiamo in tarda mattinata perche’ ne approfittiamo per
fare una vista al borgo vecchio di Cstelsardo. Arroccato su uno sperone di
roccia con il suo castello da cui prende il nome, il borgo vecchio del paesino
e’ molto caratteristico ricco di negozi per turisti, in cui si trova veramente
di tutto, ed il tutto e’ appeso in bella mostra fuori dai negozi piccoli ed
arroccati nei vicoli ricorda molto San Marino.
Lungo la strada litoranea che ci porta verso Stintino
notiamo che le spiagge non sono molto grandi e confinano con la pineta che
costeggia la strada, con buona andatura arriviamo fino a Stintino. La spiaggia
“Le saline”, che si presenta lungo la strada e’ molto piu’ bella in lontananza
che da vicino, ci rincuora il colore del mare e la spiaggia detta della “Pelosa”
quando arriviamo proprio sulla punta piu’ a nord. La spiaggia e’ molto
frequentata con tanto di dependance di un grande albergo che con il prato
inglese si stende fino a livello del mare, ci adattiamo sopra uno scoglio e
decisamente invogliati dal colore del mare che qui’ assume molteplici sfumature
ci tuffiamo in un bagno ristoratore. Purtroppo ci raccontano degli isolani, la
spiaggia va’ e viene a seconda delle maree invernali, quest’anno non ce ne’
quasi per niente, ma visto il caldo che fa’, meglio rimanere in acqua e farsi
una passeggiata con i piedi in ammollo. Si riesci a piedi ma’ in acqua a
raggiungere anche un isolotto in cui troneggia una torre di avvistamento da cui
si riesce anche a vedere l’isola Asinara. Anche questa giornata volge al termine
e con un po’ di nostalgia ci avviamo verso il nostro albergo riproponendoci ad
ogni giorno che passa di ritornare su questa magnifica isola.
Distanza: 67.8 km Tempo totale del viaggio: 1 ore, 34 minuti Ore di guida: 1 ore, 19 minuti Costo: € 8.14
Isola Rossa, Costa Paradiso S.Teresa di Gallura 194,
Palau x isola della Maddalena 122 capo d’orso.
Resoconto
Dopo Castelsardo verso Palau passando lungo la costa, su
di una strada che ricorda molto i passi alpini, tra una curva e l’altra ci
fermiamo a visitare L’isola Rossa. Un paesino cghe si affaccia sul mare con
degli scogli rosso rubino, da cui prende il nome il paese. In verita’ del paese
abbiamo visto ben poco perche’ arrivati al porto una coltre nebbia proveniente
dal mare ci ha avvolti come per incanto spuntata dal nulla in pochi minuti.
Ripartiamo verso Santa Tersa di Gallura e ci fermiamo su di una splendida
spiaggia. A sinistra della strada, una spiaggia dai mille colori del mare fatta
di sabbia bianca. A destra una spiaggia fatti di scogli con un po’ di vento
patria dei serfisti. Passiamo la mattina nella spiaggia di sabbia ma poi nel
pomeriggio il solo ci sta’ letteralmente cocendo la testa cosi’ ci ripariamo
sotto degli alberi su di uno scoglio nella spiaggia piu’ ventilata. Terminiamo
la giornata con una abbondante cena a base di pesce in un ristorante di
Castelsardo, che molto gentilmente il benzinaio a fianco del nostro albergo ci
ha consigliato parlandone benissimo. Devo dire che aveva ragione, non il solito
ristorante da turisti ma un posto un po’ rustico in cui abbiamo mangiato bene e
speso poco,
Distanza: 91.5 km Tempo totale del viaggio: 2
ore Ore di guida:
2 ore Costo: € 10.0
Arzachena – Hotel Albatros
Tappa di spostamento anche perche’ non ne possiamo piu’
di stare nell’albergo di Castel sardo, ma quando arriviamo ad Arzachena una
piacevole sorpresa ci attende. L’albergo e’ pieno, ma al contrario del
precedente, la direzione dell’albergo ci ha riservato una camera che ha tutti i
confort. Idromassaggio aria condizionata, TV via satellite, e che TV, 29 pollici
che neanche a casa abbiamo. Ci godiamo subito un bel bagno con idromassaggio, e
poi decidiamo per un giro in Costa Smeralda.
Devo dire che la Costa Smeralda non ci ha entusiasmato, bella ricca di paesaggi e di ricchi uomini facoltosi con le loro macchine da ricchi, con le loro ville da ricchi, con i loro panfili da ricchi, va be’ un posto per ricconi, ma per noi gente comune cosa ce’ rimasto. Pochi posti a pagamento ovviamente lungo la costa dove fare il bagno o prendere un po’ di tintarella. Molti bar e attrazioni turistiche poco di massa ma molto costose, cosi’ possiamo dire di avere visto la Costa Smeralda e direi che …ha noi piace di piu’ la Sardegna che vi abbiamo raccontato e Visto fino a qualche giorno fa.
Distanza: 61.5 km Tempo totale del viaggio: 1 ore, 39 minuti Ore di guida: 1 ore, 24 minuti Costo: € 7.38
Cosa Vedere
Porto cervo costa smeralda 86 Cala di volpe, Porto
rotondo golfo aranci 96. Arzachena baia sardinia 60
Traghetto Sadinia Ferries
Resoconto
Peccato siamo in fondo al nostro viaggio, facciamo le
borse, prepariamo i panini, ci avviamo con nostalgia verso Golfo Aranci. Al
porto aspettiamo con poca pochissima convinzione il traghetto che purtroppo
arriva puntuale e puntualmente ci riporta in continente. Civitavecchia ci sembra
un po’ squallida adesso che siamo in fondo al nostro viaggio. Sbarchiamo con
molta fretta e con molta fretta ce ne andiamo verso casa. Ma oggi e’ solo Sabato
perche’ non prolungare ancora di un giorno la nostra vacanza. Perfetto un paio
di telefonate e ….la decisione e’ presa ci fermiamo a
NORCIA.
Distanza: 199.5 km Tempo totale del viaggio: 3 ore, 39 minuti Ore di guida: 3 ore, 2 minuti Costo: € 7.38
Agriturismo Collaccio (www.ilcollaccio.it ) località
Preci a 22 km da Norcia.
Resoconto
Ad
attenderci a Norcia, mio cugino con la moto nuova “Suzuchi V-Strom”,va be’
ognuno ha i suoi problemi in famiglia, io ho cercato di convincerlo a prendere
un TDM ma …niente da fare, pero’ mi rincuora il fatto che mentre sto’ scrivendo
il mio TDM e’ in garage che mi aspetta per la prossima avventura mentre il suo
V-Strom, e’ gia’ passato ad altro proprietario. Piove pero’ sempre sul bagnato
perche’ adesso al posto del super enduro like TDM, il mio cugino ha comprato uno
“sputerone”, va be’ pazienza.
Tornando al nostro racconto devo dirvi che io Norcia e
la Val Nerina, non la conoscevo ed e’ stata una piacevole scoperta. La strada e’
piacevole ben guidabile e direi anche troppo. Occorre stare in campana con l’andatura
, e dosare il gas perche’ i limiti
sono tanti e le pattuglie di piu’, oltre ai “simpatici pistaioli”, che ti
superano sempre come se tu fossi in gara con loro, e poi dopo il sorpasso si
piantano davanti a te rallentando, nell’attesa che tu ti “ingarelli” con loro.
Se fossi stato da solo avrei spremuto un po’ della mia vena pistaiola giusto
quel tanto che bastava per arrotondare un po’ le gomme spiattellate da tanto
sardostrada. La zavorrina il carico e la stanchezza mi hanno di fatto chiuso la
manopola del gas e l’andatura e’ stata molto turistica, andatura che pero’ mi ha
permesso di gustarmi tutto il paesaggio fino allo splendido agriturismo che ci
ha accolti per l’ultima notte della nostra stupenda
“motovacanza”.
Distanza: 353.9 km Tempo totale del viaggio: 6 ore, 39 minuti Ore di guida: 5 ore, 24 minuti Costo: € 35.39
Resoconto
Siamo qui a due passi da Castelluccio e …vuoi non
tornarci. Gia’ tornarci perche’ nel primo “TDMVillage2001”, ci siamo stati a
Castelluccio, ma direi proprio che il paesaggio era notevolmente diverso.
Difficile dire quale piu’ bello dei due, di certo entrambi i paesaggi hanno un
loro fascino. Pioggia vento, grandine, nuvole inquietanti ci hanno avvolto al
TDMVillage, al contrario sole stupendo e prati di lenticchie colorati dai mille
colori, ci hanno riportato alla memoria sapori e saperi che non
ricordavamo.
Adesso pero’ e’ proprio finita, ci resta di nuovo una
strada noiosa e lunga da percorrere fino a San Sepolcro, la famigerata E45. Una
superstrada tutta buche e deficienti in macchina, che non conoscono le leggi
dell’aerodinamica. Ti superano e poi si piazzano a pochi metri di fronte a te
così ti becchi tutto lo spurgo del vento. Traballi tra una buca, il vento, e la
voglia di superarli e di fargli un gesto amichevole.
Finalmente il Passo di Viamaggio ci saluta e ci indica
la strada di casa, arriviamo stanchi, felici del viaggio e di essere nuovamente
a casa, un doccia e una dormita ci riporta alla triste realta’, e’ gia lunedì ed
e giorno di lavoro.
Lamps
da