ROUTE
ESTIVA + CAMPO DI GRUPPO
4 – 13 agosto 2005
Firenze – Monzuno (Bo)
IL DUBBIO SORGE: SENTIERO DEGLI DEI??? E GLI DEI DOVE STAVANO???
“è
la voglia di provare… è la voglia d cambiar… Vado in
route,vado in route…”
Sarà davvero questo a spingerci ogni anno ad andare in route????bah,
sta di fatto che noi il 4 agosto di primo mattino eravamo pronti per avviarci
alla stazione di Brescia,ma al centro giovanile appare una viso pacioccone
che quest’anno abbiam visto poco,ma che comunque portiam sempre nei
nostri cuori: Dino… Il nostro amato napoletano ci viene a salutare
e ci accompagna in stazione,lo lasciamo tutti con un po’ di malinconia,un
vero peccato che quest’anno non si sia unito a noi per la tanto attesa
route estiva.
Va bè,finalmente partiamo,qualche oretta di viaggio e poi,voilà,eccoci
nella culla del Rinascimento,popò di meno che: Firenze! Eh si,la
nostra route inizia dal capoluogo toscano,e ne approfittiamo per trascorrere
una giornata turistica.Visitiamo la città avvolta dall’afa
e dallo smog, e andiamo a piazzale Michelangelo per goderci il panorama
fiorentino: che dire? Splendido! Già intravediamo i monti che ci
aspetteranno i giorni seguenti,e non sembrano molto alti,ma tra il dire
e il fare c’è di mezzo il mare,quindi meglio non illudersi
troppo… Riprendiamo il treno e arriviamo a Pian del Mugnone,località di
Fiesole,dove veniamo ospitati in un centro giovanile e la serata è a
tema canoro, cantiamo di tutto e di più prima del riposo più dolce
e tranquillo di questa route….
Primo giorno di effettivo cammino:la nuova sveglia è Noemi che ci
fa alzare con dei bacetti, così siam tutti più docili,visto
la camminata che ci aspetta… Qualcuno ha già un piede fasciato
(vero bagnina?),mentre a qualcun altro vengono già la prime vesciche…ahi,ahi…ma
nulla ci ferma,in mattinata camminiamo in uno spettacolare campo pieno
di fiori: un contrasto di colori eccezionale,il giallo paglierino dell’erba
secca,il bianco dei fiori,e all’orizzonte i nostri Appennini verdi….passiamo
i primi boschi,e già lasciamo dietro le nostre spalle la vista fiorentina,d’altronde
come diceva Christian “Bologna è là dietro!!!!”,scendiamo
dal sentiero ed ecco l’asfalto che per qualche attimo riporta il
nostro pensiero alla città… beh,a Badia del Buonsollazzo,il
cui nome è già tutto un programma, non c’era molto,anzi,c’erano
solo due case in croce ma il paesaggio all’orizzonte era indubbiamente
favoloso…Chiediamo ospitalità in un podere,e già le
zanzare cominciano a stuzzicarci… Risveglio non troppo carino per
qualcuno,che ormai non può passare campo o route tranquilla senza
essere morsicata all’occhio da una zanzara….e il premio sfigato
chi mai lo vincerà??? Per il noviziato c’è una piccola
sorpresa: “ ragazzi,andate in hike!!!”, qualcuno sembra sorpreso
quando lo chiamano e sgrana gli occhi…poi guarda bene la busta: vuota!
e capisce che è tutto uno scherzo,comunque l’hike di noviziato
c’è stato comunque… Si parte quindi separati,noviziato
prima e clan dopo. Oggi si passano ben due paesi,si torna alla civiltà!
Prima ci aspetta una sentiero alla Indiana Jones, tra rovi, spine e discese,
poi raggiungiamo a mezzodì San Piero a Sieve, dove c’è chi
va a fare le spese, chi dorme,e chi finge di guardare la cartina per non
far vedere che sta dormendo (vero Alby?!).Si riparte,ma accipicchia se è dura,il
sole è cocente! Intravediamo, sulla strada che pure noi dovremo
percorrere, il noviziato… La Toscana è incantevole,ma possibile
che ‘sti benedetti Etruschi non abbiano trovato un modo per spianare
gli Appennini??? Mannaggia… A Sant’Agata ci riuniamo con i
novizi ed Enri che c i raccontano un po’ dell’hike, che per
la super-coppia Marco & Toby è stato un vero divertimento, con
un pizzico di fortuna ovvero trovare una bicicletta buca abbandonata lungo
la strada…eh,cosa non si fa pur di arrivare!!! Serata importante
per i nostri piccoletti del clan, uno alla volta entrano nella nostra bellissima
comunità,mentre Enri con grande gioia rimane disoccupato,o almeno
così crede….Fa tremendamente freddo,ma creiamo un cerchio
avvolgente e improvvisiamo una danza stile Maori con tanto di versi,ora
finalmente siamo un clan...
Giorno successivo,sveglia presto…la pattuglia logistica e il vecchietto
del clan,il nostro carissimo capo Christian,ci preannunciano una giornata
impegnativa per le nostre gambette,nostra meta è il monte Gazzaro…passiamo
l’intera giornata tra i boschi ed è veramente stupenda la
natura,soprattutto quando hai la possibilità di rifocillarti con
more e lamponi. Raggiungiamo il Passo dell’Osteria Bruciata,dove
oltre al pranzo ci concediamo pure un pisolino,poi ripartiamo un po’ preoccupati
per il cielo che non promette per nulla bene…Casualmente lungo il
nostro sentiero incontriamo un uomo,Fausto, che assomiglia molto a Geppetto
(il papà di Pinocchio) e ci guida per gran parte della giornata,
e ci incoraggia ad arrivare fino al Passo della Futa poco distante dalla
meta che ci eravamo prefissati. Non so il resto del clan che ne pensi,ma
a me Fausto – Geppetto mi ha davvero colpito, aveva una grande gioia
nel camminare,una serenità,e nonostante la sua non giovanissima
età sembrava un bambino entusiasta di fronte a una novità:
gli scout… Va bè, Geppetto l’angioletto al Passo della
Futa ci ha lasciati e ci siamo accampati giusto in tempo per non prendere
l’amatissima pioggia.
L’ indomani all’alba già si respirava l’aria di
hike,e le prime frecciatine indirizzate ai capi non avevan ottenuto alcun
risultato… ci avviamo e raggiungiamo Poggiaccio (e non Paggiaccio
o Pagliaccio!!!vero Christian?!ci tengo alla mia abituale precisione!),che è proprio
un bel posticino: all’ombra,con un tavolo da picnic (un vero lusso
per noi!) e persino un recinto con dei maialini neri proprio simpatici… Finalmente
un po’ di svago,qualcuno ne approfitta per prendere il sole,altri
per dormire,altri ancora per stendere gli indumenti ancora umidi…Poi
ci dedichiamo pure al gioco,dagli Appennini tosco-emiliani ci catapultiamo
negli estesi Stati Uniti: w il baseball!!! Abbiamo pure incontri ravvicinati
con i maialini che ci mangiano una delle nostre palline… Christian
improvvisamente si fa serio,quasi da far paura: “portate tende e
zaini,mettetevi in divisa…”,ma siamo o non siamo dei piccoli
Harry Potter? O forse visti i porcellini sarebbe più appropriata
la maga Circe…sorvoliamo… La prima coppia a partire siamo io & Toby,poi
i due trii: Alby Azz,Dany & Noemi, e poi Isa,Marco & Vale,ed infine
i due “grandoni” Alby & Angy. I capi ci lasciano un filone
di pane e la tenda,insomma si prospetta una bell’avventura… Io
e il mio compagno partiamo bene ci sono molti bivi di cui pochi sono segnati
sulla cartina,ahi ahi ahi, seguiamo l’istinto e ci ritroviamo in
una foresta con palude annessa, “Toby che facciamo? Io sono della
filosofia di uscire dal bosco prima che scenda la sera” e lui risponde “ok,però seguiamo
il torrente,che prima o poi porterà da qualche parte….magari
al mare!”,e grande Tob che mi fa scappare finalmente da ridere un
po’…arriviamo a un filo spinato ed entriamo:c’è solo
un’immensa distesa di erba e mucche…meglio uscire… nel
frattempo il piccolo grande uomo si accorge di aver perso la cartina,torna
indietro un pezzo a cercarla ma ormai non c’è più nulla
da fare… non si sa come proseguendo,incontriamo Alby & Angy che
però stanno seguendo un vero e proprio sentiero,diamo una sbirciata
alla cartina e poi ci dividiamo a un bivio…ormai la coppia naso patata & naso
storto è prossima alla sua meta giornaliera: Ca’ de’ Borelli,
10 case in tutto e le famiglie tutte molto unite e solidali tra loro. Il
signor Borelli in persona (che onore!) ci ospita nella casa che sta finendo
di costruire e tutto fiero ci dice che siamo i primi a dormirci,wow! Ma
che ci servirà? Il cibo… iniziamo a girovagare per le case
e un’anziana molto gentile ci dà parecchio cibo,mentre il
signor Borelli ci invita a mangiare a casa sua….Tutti gli abitanti
sono sotto casa Borelli che ci osservano,qualcuno ci fa impensierire dicendoci
che durante la notte passerà a trovarci,ma gli altri sembrano felicissimi
che “lo scout e la scoutessa” abbiano movimentato la loro quotidianità…Mattino
successivo,non troppo impegnativo,raggiungiamo brevemente Castel dell’Alpi,un
gran bel paesino sul lago e a mezzogiorno ci ritroviamo con gli altri:
qualcuno è stato più fortunato ed ha pure avuto la possibilità di
farsi una doccia,qualcun altro si è goduto una buona pizza, un po’ di
melone e una fresca coca cola, altri ancora non han mangiato nulla se non
il pane dato dai capi e hanno dormito in piazza…ma questo hike ci
ha tutti accomunati in una cosa: ci siam persi + volte…
Dopo il meritato relax,e la gioia di esserci ritrovati,arriva il momento
in cui il nostro Alby prende la partenza: in riva al lago,ci ha regalato
pure delle splendide ciabattine in legno fatte da lui stesso…A qualcuno
mancheranno le sue poche parole ma confortanti,a qualcun altro la figura
importante che era nel clan,e ad altri ancora gli scarponi! ? comunque
in bocca al lupo e buona strada! Aspettando la cena,in un batter d’occhio
abbiamo avuto un’illuminazione per il nome del clan e l’urlo,
VULCANI: OGGI E DOMANI! Ma che bravi che siam stati….ultimo giorno
di route, la giornata seguente ha come ultima tappa Molinazzo,località veramente
mooooooooolto conosciuta anche dai monzunesi che ci abitano a pochi chilometri…ormai
viaggiamo alla velocità della luce,sarà la voglia di arrivare!!!
Arriviamo al campo cantando a squarciagola .
Che bello svegliarsi sapendo di non dover camminare e di non sentire Christian “the
ultras man” che canta “ahi,ahi,ahi,canta y…”.Giovedì full
immersion nel mondo dei lupetti e serata francescana: sparsi qua e là per
il campo ci sono “San Francesco e i suoi amici”, e poi cena
a tema… Se pensate anche per un attimo che in questa route + campo
non sia successo nulla a noi del clan vi sbagliate,perché è inutile
qualsiasi località che finisca in –azzo porta male!l’anno
scorso Randazzo,quest’anno Molinazzo: all’una di notte sentiamo
Christian che urla “ragazzi uscite dalle tende! Si stanno allagando!” ma
accipicchia, l’unica zona che è diventata un lago è dove
noi abbiam piantato le tende!!!Fortunatamente ci ripariamo nella casa dei
lupi…
Mattinata successiva all’insegna degli sfottò di lupi e reparto,ma
noi in compenso gli regaliamo per tutta la giornata un grande gioco che
termina in serata con una bella battaglia navale a 3 squadre…Ormai è tardi,ma
non si può non ammirare il cielo gremito di stelle che lascia chiunque
estasiato… I pensieri tornano indietro:ai primi giorni di route quando
il ritorno a casa sembrava lontanissimo, ai momenti di gioia e a quelli
più difficili, ai sorrisi e alle lacrime nostri e dei compagni di
viaggio, alle emozioni e ai paesaggi… e modificando una famosa citazione “tornare è un
po’come morire!”.
Paoly
*lince impegnata*
-
Guarda le foto della route!
|