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Piccoli
trucchi per l'angolo
Tavoli
Alzabandiera
Angoli cucina
Il forno
Mobili per la sede
La capanna del boscaiolo
Vediamo alcuni suggerimenti per le costruzioni al campo. Non sono tutte opere faraoniche, non tutti richiedono di disboscare 3 Kmq di bosco per avere tutto il legno o di far arrivare 3 bilici di pali uso Trieste. Alcuni sono davvero piccoli trucchi che potrebbero aiutarvi a vivere meglio il vostro campo.
Per esempio: piccoli oggetti per l'uso di tutti i giorni. Il portascarpe, permette di fare asciugare le scarpe e di tenerle in ordine. Se ne allineate alcuni, ecco a posto tutte le scarpe della squadriglia. | ![]() |
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E, a proposito di ordine, in quanto tempo pensate di realizzare un comodo portattrezzi come questo? |
Molto semplice anche questo
stenditoio fatto di spago e legnetti. |
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Utile anche questo riquadro per appendere... La Legge, per esempio. Oppure può fungere da bacheca per gli avvisi. |
Il tavolo è un elemento fondamentale nell'angolo di squadriglia al campo. Sul tavolo si consumeranno tutti i pasti della squadriglia, ci si ritroverà, e si passerà del tempo per lavori, momenti di riposo... E' quindi fondamentale che il vostro tavolo sia comodo, e che la sua realizzazione sia all'altezza delle vostre capacità.
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A sinistra vediamo due esempi molto diversi di strutture per il vostro tavolo. Entrambe sono studiate per utilizzare poco legno, quindi sono davvero ridotti all'osso. Il primo fonda la sua robustezza sui quattro sostegni delle panche, che vanno piantati solidamente nel terreno. Il piano del tavolo potrà essere di assi, di legnetti, o altro. Sarà fondamentale fissare bene i due sostegni obliqui al traverso fra le due panche. Il secondo invece è
una struttura di corda sostenuta da due pali verticali. E' un disegno
molto "marinaro", nel senso che ricorda vagamente l'alberatura
di una nave. A questo proposito, un consiglio: gli alberi delle navi
sono sostenuti da corde molto RIGIDE... non da corde elastiche come
il nylon... |
Molto più impegnativo e esigente in tema di materiale e capacità tecniche è questo tavolo, il cui piano è fatto di tronchetti sceppati e sagomati. Un'altra particolarità di questo disegno sono i sostegni, fatti tutti di forcelle... |
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Nel detaglio, ecco come realizzare il contorno del piano usando gli incastri a tenone e mortasa. |
A parte l'elaborazione dell'incastro, in questo tipo di tavolo compare l'elemento struturale del traverso inferiore, che serve per irrigidire il tavolo. Notate che in questo caso la spina di bloccaggio non attraversa la mortasa, ma solo il tenone, bloccandolo dall'esterno. |
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Semplice e leggero, questo tavolino di telo può essere utile nella cucina. Infatti è concepito per essere rapidamente smontato e lavato. Nel dettaglio, l'incastro a punta del traversino che tiene il telo in tensione. | ![]() |
Potete sostituire il telo con un piccolo piano di legno mobile, che potrete togliere ed appoggiare sul tavolo principale, usare come tagliere, e soprattutto lavare in acqua corrente.
Compagno di ogni piazza, si erge maestoso a innalzare i sacri vessilli...
Oops, scusate, mi sono lasciato prendere la mano. Certo, un campo senza alzabandiera manca di qualcosa... Non deve solo sostenere ed innalzare la Bandiera, simbolo del nostro Paese e dell'unità d'Italia, ma è anche uno specchio della bravura e dell'ardimento del Reparto. Per questo qualcuno fa a gara per costruirlo più alto, ancora più alto, sempre più alto... Legno permettendo!
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Infatti, se il legno a disposizione è poco, o se i pali sono esili e non sono già delle antenne lunghe 25m, si possono escogitare varie soluzioni per costruire strutture a tripode, in grado comunque di fare ottima figura. Anzi, un tripode come quello in figura è senza dubbio una costruzione degna di nota! |
Quando invece si ha la fortuna di avere a disposizione una antenna, ovvero un palo dritto, lungo e robusto, sorge il problema di issarlo e di conficcarlo nel terreno. Ecco perchè l'operazione di issaggio va preparata con cura. | ![]() |
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Quindi, se ritenete che il vostro palo non sia sufficientemente alto e volete unirne due, ricordatevi a quale "trauma" sarà sottoposto quando lo isserete. Prevedete dunque un adeguato ricoprimento (cioè una adeguata lunghezza dell'incastro), una fasciatura che si "strozza" alla fine, magari con delle reggie metalliche a sostenere l'unione, e ficcate magari un cuneo alla fine per serrare definitivamente la legatura. Per lo stesso motivo, ricordatevi della cordicella che poi alzerà la bandiera e che è il fine ultimo del lavoro. Quella cordicella deve scorrere senza intoppo per tutta la durata del campo, perchè se si intoppa... Sarà dura andare a sbrogliarla fino là sopra. Predisponete dunque un buon dispositivo di scorrimento (un comodo anello, magari una vite con testa ad anello, o qualcosa del genere), e scegliete una cordicella che non tenda a sfilacciarsi o ad attorcigliarsi. Lo spago, per esempio, è fatto di canapa attorcigliata, e quando si bagna (pioggia) tende a srotolarsi, e così facendo tende ad attorcigliarsi nel senso opposto. Meglio un cordino di nylon, magari un pochino più costoso ma enormemente più sicuro, e che potrete comunque recuperare e riutilizzare. |
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Celebre realizzazione, sognata da tanti, tentata da molti meno e riuscita a pochi, permetterebbe il sogno proibito di tante squadriglie (o no?): pane, torta e arrosto da campo!
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Il primo modello, più
"compatto", prevede l'uso di una cassetta metallica con
una griglia di sostegno interna. La ricopertura esterna di terra ha uno scopo puramente isolante; permette innanzitutto alla parte inferiore del forno di avere una temperatura più simile a quella superiore, che senza isolante si raffredderebbe molto rapidamente; inoltre vi permette di avvicinarvi senza cuocervi voi stessi. Una scivolata nell'angolo di cucina è sempre in agguato; la terra vi eviterà di mettere la mano o il sederino direttamente sulla lamiera rovente. Non sarà fredda come il ghiaccio, ma qualcosa fa... |
Il secondo modello è il "classico" forno a bidone. Non fatevi ingannare dall'apparente semplicità del disegno: anche in questo caso, attenzione al piano di separazione, fuoco moderato per non carbonizzare i cibi, e... Buon arrosto a tutti! Ah, e ricordate: naturalmente lo sapevate, ma meglio puntualizzarlo. Il pane, nel forno, cresce. Lasciategliene lo spazio. |
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Un rifugio di emergenza, una piccola capanna da Hike, un rifugio nel bosco... Spesso basta poco per avere un tetto sulla testa. Una volta ho passato la notte in riva al Chiese sotto un telo mimetico steso su un bastone fissato a un albero; inoltre ho passato un intero campo estivo sotto una tendina fatta di due teli. Vi garantisco che si può fare, ed è emozionante!
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Il modello di base a cui ispirarsi è questo. E' il più semplice e veloce da realizzare. Vi permette di passare una notte all'asciutto... Sempre che non capiti un nubifragio, ma in tal caso pochi sono al sicuro. Bastano meno rami di quelli indicati; l'importante è lasciarvi lo spazio per muovere la testa. |
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Per chi non può proprio fare a meno di esagerare, ecco un modello di capanna semi-fissa con tanto di caminetto. E' utilizzabile per osservare la fauna, per un pernottamento avventuroso... Naturalmente, per costruire un simile riparo bisogna chiedere il permesso al proprietario del bosco o all'ente curatore; potrebbe trattarsi di una zona di rispetto, e quindi potrebbe non essere permesso costruire ripari. |