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Pavone
Comune - Pavo
Cristatus
In origine,
questo grande
uccello, viveva
vicino ai fiumi
nelle Indie
Occidentali e
nello Sri Lanka. |
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Oggi
è molto diffuso
nei parchi e
giardini
comunali e
privati. |
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I
maschi nel
periodo
dell'accoppiamento
erigono la coda
in verticale per
mostrare alle
ipotetiche
compagne tutta
la bellezza e
signorilità. |
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Le
femmine più
piccole dei
maschi e non
colorate,
depongono 3 - 6
uova in un nido
precedentemente
creato sul
terreno. |
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Le
uova vengono
covate per 4
settimane dalla
femmina. |
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Questo
grande uccello
anche in
cattività come
in libertà vola
e generalmente
di notte dorme
sugli alberi. |
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Quindi
se messo in un
giardino privato
assicurarsi che
non possa
scappare. |
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Il
pavone emette un
particolare
fischio molto
acuto anche in
cattività. E'
facile
incontrare
pavoni bianchi
come quello
della foto a
destra. |
IL
MERLO INDIANO
Nome
scientifico
:
Gracula
Religiosa
Dimensioni
:
Lunghezza
: 24 - 39 cm.
Peso :
fino a 250 gr.
Numero di
uova : 2 -3
Tempo di
incubazione
: 12 - 14 giorni
Durata della
vita : 15 -
20 anni
Animale di
notevole
intelligenza si
affeziona con
facilità
all'allevatore,
dimostra spesso
più talento dei
pappagalli
nell'imitare la
voce umana e
spesso la si
vede sulle
spalle o sul
dito teso del
suo
proprietario. |
Essa
è onnivora ma
la sua dieta
equilibrata è
la seguente :
frutta, riso
bollito, mangime
per insettivori,
larve, pane,
carne macinata
cruda, tuorlo
d'uovo sodo
( poco )
eccetera.
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LA
SISTEMAZIONE
Ormai
l'acquisto è stato deciso e la gracula
religiosa scelta; ora bisogna occuparsi di un
altrettanto importante problema che riguarda la
sistemazione, perché bisogna cercare di
alloggiare nel miglior modo possibile il nostro
amico per far sì che si mantenga in salute il
più a lungo. In commercio si trovano numerose
soluzione, alcune valide altre meno, che vanno
vagliate per trovare quella che vada bene per il
merlo indiano e per la nostra casa.
Per alloggiare una maina si può scegliere:
Qualunque
sia la soluzione che sceglieremo dobbiamo
essere sicuri che abbia queste semplici
caratteristiche:
-
che
sia il più grande possibile;
-
che
sia razionale e funzionale per
noi e per l'animale;
-
che
sia facile da pulire;
-
che
i materiali scelti siano
resistenti.
Ma passiamo ora ad analizzare le singole
soluzioni possibili.
In commercio si trovano gabbie di tutte le forme
e costruite con materiali diversi; la forma
migliore è quella rettangolare che si sviluppa
in lunghezza, perché più consona alle
caratteristiche del merlo indiano il quale è
abituato a saltellare e non ad arrampicarsi come
fanno i pappagalli; inoltre gli uccelli volano
in orizzontale e quindi una gabbia stretta ma
alta non gli permette di fare esercizio.
Per quanto riguarda le dimensioni va detto che
nessuna gabbia è sufficientemente grande per un
uccello, soprattutto per uno vivace come la
gracula religiosa sa es
sere; comunque una gabbia deve avere almeno le
dimensioni di 70 x 70 x 100 cm, altrimenti ne
risente la salute. Se non siamo in grado di
offrire al nostro amico un alloggio valido
dobbiamo tenere presente che possiamo abituarlo
a fare qualche piccolo voletto in casa tutti i
giorni per dargli la possibilità di fare il
necessario esercizio fisico. In questo caso
dobbiamo prendere tutte le dovute precauzioni,
perché può sbattere contro i vetri delle
finestre ferendosi, oppure può causare dei
danni alle suppellettili. Le gabbie rotonde che
si trovano presso i negozi specializzati sono
molto belle esteticamente, ma poco funzionali
per l'animale, perché lo spazio a disposizione
è scarso e perché non offrono un angolo
riparato in cui il merlo indiano si può
rintanare quando è spaventato o quando vuole
riposare tranquillo.
Le gabbie migliori che si possono trovare sul
mercato sono quelle denominate «all'inglese»,
con tre dei cinque lati chiusi da pannelli che
riparano il soggetto da correnti d'aria, da
occhi indiscreti ed inoltre evitano che lo
sporco cada fuori dalla gabbia.
Altra caratteristica che la gabbia deve avere è
il cassetto raccogli sporco estraibile e di
materiale facilmente lavabile, in modo da
poter mantenere facilmente una certa igiene
indispensabile per la salute della maina. Gli
sportelli devono essere sufficientemente grandi
da poter entrare con una mano per estrarre la
gracula religiosa senza ferirla. Se la gabbia è
munita lateralmente di due piccoli sportelli li
possiamo comodamente utilizzare per le
mangiatoie in modo da non disturbare l'animale
quando gli diamo il cibo.
Ultima, ma non meno importante, è la scelta del
materiale con cui è costruita la gabbia; il
merlo indiano non rosicchia le sbarre come fanno
i pappagalli e quindi si può scegliere anche il
legno, ma questo materiale con il tempo si
rovina e diventa brutto ed inoltre può
diventare facile ricettacolo di pidocchi e
acari. Inoltre non è facilmente lavabile e
disinfettabile e quindi è meglio indirizzarsi
sul ferro zincato o eventualmente verniciato che
rimane inalterato con il tempo.
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L'ALIMENTAZIONE
La
giusta alimentazione del merlo indiano risulta
essere di vitale importanza per assicuragli gli
elementi nutritivi necessari alla sua salute; in
natura l'animale sa regolarsi da solo a trovare
il cibo adatto, mentre in gabbia dobbiamo essere
noi a procurarglielo in giusta qualità e
quantità.
In natura il merlo indiano si ciba
principalmente di frutta, di insetti e piccoli
invertebrati, soprattutto quando deve allevare
la prole. Non si nutre assolutamente di semi
(come ad esempio i canarini)!
Il cibo
viene preso con il robusto becco e se troppo
grande per venir inghiottito intero viene
rimpicciolito con robusti colpi di testa che
hanno, però, il risultato di spargere anche
pezzetti di frutta per un notevole raggio
intorno alla gabbia. E impressionante vedere
come il collo del merlo indiano possa dilatarsi
per ingerire anche una ciliegia intera; e niente
paura, se il boccone continua ad essere troppo
grosso la gracula religiosa lo ritirerà fuori
per rimpicciolirlo ulteriormente.
Il merlo indiano non è in grado di afferrare il
cibo e di portarlo al becco come fanno i
pappagalli, ma spesso le robuste zampe servono
per tenerlo fermo in modo da permettere al becco
di rompere qualche guscio duro o di strappare
qualche brandello di polpa dai frutti.
L'alimento principale è la frutta che va
somministrata lavata, asciugata e soprattutto
non gelata di frigorifero onde evitare disturbi
gastrici. Va data in tarda mattinata e i resti
vanno tolti alla sera perché irrancidendo
velocemente possono causare fermentazioni
intestinali molto pericolose per la salute.
La
scelta è grande purché sia ben matura:
-
mele
-
melone
-
pere
-
fragole
-
banane
-
frutti
di bosco
-
ciliegie
-
more
-
uva
-
lamponi
La
verdura viene gradita dalla gracula religiosa,
soprattutto la cicoria selvatica, la scarola, la
lattuga, il cavolo, il broccolo, gli spinaci,
altri e vari tipi di insalate, il cetriolo ricco
di succhi ad azione tonica sull'organismo, i
pomodori polposi e maturi, le fave fresche e i
piselli. Anche per le
verdure valgono i discorsi già fatti per la
frutta ovvero devono essere lavate, asciugate,
non gelate di frigorifero, non devono essere
ingiallite e con parti marcite.
La frutta e la verdura hanno il grande pregio di
contenere molte vitamine indispensabili per la
salute dell'animale, ma contengono anche molta
acqua, nessuna proteina e sostanzialmente poca
sostanza; vengono digerite e assimilate
velocemente e il loro valore nutritivo globale
è ridotto.
Per questo motivo bisogna integrare
l'alimentazione dei merli indiani con del cibo
di origine animale quale:
-
carne magra tagliata a pezzettini;
-
ricotta magra;
Le
tarme della farina si trovano presso i negozi
specializzati e si possono facilmente allevare
in un contenitore dalle pareti lisce dandogli
crusca, pane secco e insalata o mela. Anche le
uova di formica sono reperibili presso i negozi
specializzati in animali e vanno rinvenute
nell'acqua prima della somministrazione alla
maina.
Dato l'alto valore nutritivo delle tarme
della farina non bisogna superare il numero di l0-I 5 larve al giorno; meglio ancora se si
tengono come leccornia o come premio per qualche
esercizio ben fatto.
I resti del cibo a base di alimenti animali
vanno allontanati alla sera perché imputridendo
possono divenire pericolosi per la salute del
nostro amico.
Per integrare la dieta si possono utilizzare
anche altri alimenti di origine vegetale quali
il riso bollito, le patate lesse, la polenta e
la pasta cotta, ma questi alimenti vengono
appetiti in modo molto soggettivo.
In commercio si trovano dei pastoncini e dei
pellets appositamente studiati per fornire una
sana alimentazione ai merli indiani. La
componente vitaminica è in giusto rapporto con
le proteine e gli altri elementi necessari ed
inoltre questi alimenti sono di facile
somministrazione, perché possiamo lasciarli a
disposizione dell'animale senza rischio che
deperiscano. Contengono inoltre la giusta dose
di sali minerali ed oligoelementi tanto utili
all'accrescimento e al mantenimento di un sano
stato di salute. E assolutamente indifferente se
scegliamo il pastoncino o il pellettato perché
sono entrambi ottimi prodotti appositamente
studiati; inoltre spesso i componenti sono gli
stessi e cambia quindi solo la presentazione.
Possiamo quindi lasciare la scelta alla nostra
maina del tipo di alimento che preferisce; forse
il pellettato, in quanto cibo compatto, crea
meno sporco nella gabbia e in casa.
L'organismo animale necessita anche di sostanze
minerali che sono molto spesso deficitarie
nell'alimentazione in cattività che mettiamo a
disposizione dei nostri animali. Di qui la
necessità di fornire loro anche degli
integratori minerali sotto forma di osso di
seppia, di carbone di legno dolce, d5 grit o di
sali minerali che si aggiungono a pastoncino.
Benché
i merli indiani vengano catturati e
importati ormai da un centinaia di anni
non si è ancora riusciti a farli
riprodurre in cattività con una certa
frequenza; questo è dovuto soprattutto
al fatto che i sessi sono molto
difficili da riconoscere e quindi è
molto difficoltoso riuscire a formare
una coppia.
Inoltre anche due merli indiani dello
stesso sesso si comportano come se
fossero una coppia rendendo il nostro
compito ancora più arduo. Infatti
questi uccelli sono molto sociali e
fanno vita di gruppo mantenendo molto
forte il legame tra loro pulendosi
reciprocamente il piumaggio, ad esempio
sulla nuca, luogo difficilmente
raggiungibile dall'animale soggetto di
queste attenzioni. In questo modo spesso
siamo indotti a credere di possedere una
coppia ed invece i due soggetti sono
dello stesso sesso, solo che sono molto
affiatati tra loro.
Solo alloggiando un nutrito numero di
soggetti in una grande voliera ed
osservando attentamente il loro
comportamento, ad esempio il fatto che
due soggetti stanno isolati dagli altri
del gruppo e dormono stretti uno
all'altro, ma soprattutto le lievi
differenze morfologiche che ci sono tra
i due sessi, si può sperare di
riconoscere una coppia per separarla in
una voliera appositamente costruita per
loro.
Comunque per sperare di avere un qualche
successo bisogna entrare in possesso di
soggetti molto domestici, le maine sono
infatti assai restie a riprodursi in
cattività se sono state catturate da
adulte, e che abbiano compiuto l'anno di
età. Inoltre anche lo stato di salute
è importante: soggetti in precarie
condizioni non vanno assolutamente mai
messi in riproduzione per non
pregiudicare ulteriormente la loro
salute e per non dare vita a prole
debole e poco vivace.
Il periodo di riproduzione in libertà
ha inizio nel mese di aprile e si
protrae fino alla fine di agosto. Se
abbiamo la fortuna di essere entrati in
possesso di una coppia allora bisogna
alloggiarla in una spaziosa voliera
esterna arredata con rami e
possibilmente piante verdi, e nella
quale si cercherà di ricreare il più
possibile l'ambiente naturale. Tra il
folto della vegetazione appenderemo il
nido a cassetta di almeno 20 x 20 x 20
cm di grandezza con un grande foro di
entrata (vedi disegno). Meglio se i nidi
messi a disposizione della coppia sono
più di uno per dare alla femmina
possibilità di scelta.
Come materiale per foderare il nido
daremo paglia o fieno, foglie, rametti,
pezzettini di juta, e simili, alla
nostra coppia, che provvederà a
sistemarli all'interno della cassetta
dove verranno deposte 2-3 uova. Alla
cova provvederà principalmente la
femmina allietata dalla presenza del
maschio che le farà compagnia e a volte
la sostituirà.
Molto
importante in questo periodo è l'alimentazione,
che va curata in modo particolare: il cibo deve
essere il più vario e sano possibile e non
bisogna assolutamente mai fare mancare gli
alimenti di origine animale che forniscono le
proteine necessarie al raggiungimento di una
buona forma amorosa e al successivo corretto
sviluppo dei nidiacei. Uovo sodo, biscotto
all'uovo pastoncino per uccelli insettivori,
come pure le tarme della farina e le uova di formica vanno messe regolarmente a disposizione
della coppia nidificante In questo periodo sono
particolarmente importanti anche i sali minerali
per la formazione del guscio delle uova e dello
scheletro dei pulli. Dopo circa 14 giorni
di cova nascono dei pullus nudi e con gli occhi
chiusi, ma dalle brame fameliche che i genitori
cercano di placare alimentandoli ogni 2-3 ore.
Il cibo utilizzato durante l'accrescimento è a
base soprattutto di proteine animali tanto
necessarie allo sviluppo dei piccoli.
Uova di formica, larve di tarme della farina (tenebrio
molitor), uovo sodo, pezzetti di carne
scottata e pastoncino per insettivori non devono
mai mancare nella gabbia; chi avesse la fortuna
di potersi procurare anche cavallette, insetti,
mosche, e simili, li può mettere a disposizione
dei genitori alati sicuro di fare cosa a loro
gradita. Importante è che questi insetti non
siano stati contaminati con insetticidi.
Dopo 18-20 giorni i nidiacei incominciano ad
uscire dal nido, ma dovrà passare ancora
almeno una settimana prima dello svezzamento
vero e proprio; nel frattempo i genitori
continuano ad alimentare i giovani, mentre la
femmina può apprestarsi a costruire un'altra
volta il nido per compiere la seconda ed ultima
covata dell'anno.
É buona norma far sì che le covate abbiano
fine entro il mese di luglio, perché durante
l'estate questi uccelli vanno incontro alla muta
del piumaggio e questo evento, del tutto
naturale, è per loro un notevole sforzo fisico;
se sono ancora intenti ai doveri di genitori la
loro salute può anche venirne irrimediabilmente
pregiudicata.
Comunque, come già detto all'inizio del
capitolo, esistono pochissime esperienze
positive nella riproduzione della maina che
possono essere utili a chi volesse provarla. Ma
tentare non nuoce.
Assieme ai pappagalli la maina è
la migliore imitatrice della voce umana: è INOLTRE MOLTO INTELLIGENTE e per
queste sue doti è tra i più apprezzati uccelli.
I soggetti che si prestano
maggiormente a parlare sono quelli molto giovani e mantenuti in casa a stretto
contatto con gli uomini, ma senza altri merli.
Così facendo si può
insegnare loro a ripetere anche frasi intere e a imitare addirittura il timbro
della voce dei "suoi" famigliari.
L'alimentazione di questi
uccelli è a base di pastoncino di per insettivori integrato con frutta,
verdura, biscotti inzuppati nel latte e carne cruda a pezzetti, le maine sono
molto golose e vogliono sempre mangiare quello che si mette in tavola, ma
attenzione a non esagerare ...

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