LA BELLEZZA DELLA PIOGGIA

AUTRICE: Elysa
SPOILERS: Niente in particolare, qualche riferimento a Samantha, Melissa, Emily, parenti dei due e al rapimento di lei.
DISCLAIMER: è ovvio che quei bellissimi personaggi di Mulder & Co. non mi appartengono bensì sono della FOX e di CC, non me lo ricordate!! Cmq questa fic non è scritta a scopo di lucro!
COMMENTI: Belli o brutti scrivetemi al mio indirizzo, mi potrete dare consigli, e perché no, tanti bei commenti!!!! Ecco l'e-mail: elysa87@freemail.it

Dedicata a tutti coloro che fanno parte della mia vita!


Domenica
Ore 5:00 a.m.
Mulder's appartament


Non riesco a chiudere occhio, sai che novità! Non ricordo più quando è stata l'ultima volta che ho dormito più di 3 ore. Forse non è mai capitato.
Sono disteso sul mio divano di pelle, le braccia incrociate dietro la testa e gli occhi sbarrati.
Cosa sta facendo lei adesso? Sta dormendo? Pensa a me? Non credo proprio che io sia il suo primo pensiero. Non riesco a pensare come lei mi possa ancora sostenere in quello che faccio dopo tutto quello che le ho fatto passare. A volte mi chiedo come ancora stia in quel buco di ufficio con me a cercare quella verità che per il 90% delle volte si è rivelata utopia. Non so che opinione si sia fatta di me dopo 6 anni di lavoro insieme, non so se mi reputa lo "spettarle" Mulder. Cosa prova per me?
Sono solo il partner di lavoro? Cosa senti per me, Dana? Provi gli stessi sentimenti?
Non posso farti del male, non ci riuscirei. Non posso più farti rischiare la vita, quando questa è l'ultima cosa mi mantiene al mondo. Un tempo gli Xfiles erano la mia vita, Samantha, mio padre, mia madre, la mia famiglia. Ma adesso non intendo lottare più per una verità che ha distrutto la mia famiglia. Gli xfiles hanno distrutto anche la vita di quella splendida donna che un giorno di 6 anni fa è entrata nel mio inferno personale, che mi è entrata nelle vene. E' la cosa più importante, ma non riesco ad ammetterlo. Ho costruito, in questi anni, una barriera che mi isola da tutte le persone che mi vogliono aiutare. Ho rifiutato tutti, anche quella donna che ha dato tutto, anche la sua vita, solo per assecondare le teorie strampalate dello "spettrale". Le ho levato degli anni della sua vita, non potrà avere più figli, sua sorella è stata uccisa da un folle, solo per colpire me, me l'hanno portata via tante di quelle volte…ma adesso non le faranno più niente, te lo assicuro Dana, non ti faranno più nulla.



Domenica
Stesso orario
Scully's appartament


Mi raggomitolo sul letto, odio il silenzio, perché quando c'è silenzio io rifletto.
E se rifletto, ricordo, e i ricordi mi bruciano dentro.
Non rimpiango le cose che ho fatto in 6 anni, le cose che ho fatto con Mulder.
Lui si è sempre preso le colpe di tutto: del mio rapimento, della morte di Missy, ma non è così.
Mulder, perché ti fai del male? Perché ti convinci di fare del male agli altri?
Hai costruito uno scudo di emozioni, ma ormai io che ti conosco, per me sei un libro aperto, ormai io sono sicura di poter passare attraverso il tuo scudo. Sono parte della tua vita, sono l'unica cosa che ti rimane, e tu l'unica cosa che mi lega alla vita.
Missy è morta, mamma non mi parla, papà non c'è più, Billy mi odia perché mi ostino a seguire le teorie di un pazzo…. io amo quel pazzo, ma non lo ammetto. Sarebbe troppo difficile per la reggina dei ghiacci, ammettere di amare lo "spettrale" Mulder. E poi Emily….Emily, quell'unica figlia che potevo avere, quella che sentivo davvero mia. Me l'hanno portata via, nel mio cuore c'è una parte legata a lei, è riservata a lei. Ma nel mio cuore c'è spazio per quel folle, quel folle che mi ha trascinato con lui nelle più impensabili situazioni. Quante gliene stanno facendo passare! Siamo solo delle pedine, ma questo lo pensano Loro. Queste due pedine insieme sono capaci di tutto, per questo ci controllano, e ci rovinano la vita. Mulder sa di non poter avere una vita "normale" con una famiglia, figli, amici, uscire la sera con la fidanzata, lo sa e lo ha sempre accettato fin dal primo giorno in cui ha deciso di aprire gli Xfiles. Ma non riesce a farsi una ragione, pensa che abbia rovinata l'esistenza anche a me. Lui non sa che sono stata io a fare le mie scelte, ho deciso io di rimanere al suo fianco, di combattere e anche di essere vinta da quelli più forti.
Mi appoggio alla spalliera del letto. Guardo attraverso il buio della stanza. Cosa sta facendo il mio "spettrale"? Pensando al suo nomignolo mi metto a ridere, chi glielo ha dato non conosce il vero Fox Mulder, passionale, istintivo ma anche razionale quanto serve, ironico e sarcastico,affascinante e romantico. Io lo conosco davvero bene. Però un pensiero mi balena nella mente: Ma io lo conosco davvero?


Lunedì
Ore 9:00 a.m.
Head Quarters Washington


Mulder era arrivato sempre in anticipo, era seduto alla scrivania, leggendo con un espressione un po' annoiata, un referto di un caso. La mattina da solo in ufficio era sempre noiosa. Ma l'attesa sarebbe durata poco, difatti dopo 15 minuti, dalla porta del seminterrato, entrò nel suo solito tailleur nero, e magliettina bianco candida, l'agente speciale Dana Katerine Scully. "Speciale" davvero "speciale" per Mulder.

" Buon giorno Mulder."
" Buon giorno." Rispose rincuorato dalla sua solare presenza.
" Allora? Cosa c'è in programma per oggi?" chiese lei mentre si avviava a posare la sua borsa sulla scrivania, e a sedersi.
" Niente di particolare. Un piccolo caso di omicidio"
" Come niente di particolare!Mulder qui agli Xfiles tutto è particolare" disse lei arcuando un sopracciglio. Piaceva a tutti quel suo gesto naturale che compiva il suo sopracciglio, era un gesto sensuale.
" E' solo un omicidio, e per di più non è un Xfile perché alla omicidi non avevano nessuno, oggi noi non avevamo nessun caso e così….."
" Mi meraviglio di te, non hai mai preso un caso che non fosse un Xfile, per di più dalla omicidi."
Mulder fece una smorfia all'affermazione della compagna.
" Va bene, ma adesso andiamo. Ti spiegherò tutto per strada"
Scully annuì e scesero al parcheggio.
Lei adorava fare dei giri di routine con Mulder, adorava il modo in cui la sfiorava mentre apriva la portiera per farla entrare, un gesto molto galante ormai un'abitudine, adorava il modo in cui la guardava mentre guidava, adorava le discussioni, adorava le espressioni sul suo volto, adorava quelle consuetudini che ormai da 6 anni erano entrate nella loro vita.
Mulder aprì la portiera a Scully, sfiorandole i fianchi, lei rabbrividì dalla bella sensazione e poi sorrise.
" Cosa c'è?" le chiese Mulder fermo davanti alla portiera passeggero.
" Nulla, nulla….." rispose lei, salirono infine in macchina.
" Ahi, ahi, Scully, tu mi nascondi qualcosa!" disse ironicamente lui, soffermandosi a guardarla con uno sguardo malizioso.
" Ok, pensavo a….no, non fa niente non ha importanza." Si fece seria lei.
" Cosa? Continua, sai che mi puoi dire tutto." Disse lui guardandola.
Lei accese il motore guardando avanti, poi fece un sospiro e disse.
" Cosa è cambiato, Mulder?"
"Come scusa?" chiese lui un po' incerto.
" Cosa è cambiato da quando…si, insomma dalla malattia." Disse lei riferendosi al suo cancro. Non le piaceva fare questo riferimento con Mulder, visto che si sentiva responsabile. Ma adesso per lei serviva una spiegazione.
" Intendi, intendi dire tra noi…due?" disse esitando visibilmente.
" Esatto" disse secca lei. Aveva bisogno di risposte, per lei, per loro.
" Nulla, provo sempre le stesse cose, sei la mia migliore amica lo sai" disse lui - dannazione!! Cosa le ho detto! Stupido! Stupido! Non sei solo la mia migliore amica. Stupido che sono!- si ripeteva in mente.
Lei si ammutolì facendo un segno di intuizione.
- Sono solo un'amica. Come mi sono potuta illudere così tanto!! Mi ha ingannata. Solo un'amica, nient'altro. Dannato scudo di emozioni!!- ripeteva tra se e se Scully.
Continuarono il tragitto, Mulder scendendo al parcheggio le aveva spiegato la modalità e il luogo dell'omicidio. Una donna tra i 20 e i 25 anni era stata uccisa in un vicolo ad Haddington street in Albany, dovevano fare molta strada, prima di raggiungere il luogo.
Il sospettato è il fidanzato. A parere dei familiari della vittima era un uomo violento, e irascibile. Il giorno della morte erano usciti insieme e poi lui era sparito. Per Mulder e Scully era un banalissimo caso di omicidio. Non valeva la pena fare tutti quei chilometri di strada, se non per il fatto che sarebbero stati insieme.
Ancora in macchina, nessuno aveva detto una parola, Scully accese la radio, cercò una stazione di musica country e ascoltò in silenzio religioso, la musica country non era della sue preferite, ma la rilassavano, specialmente durante i viaggi.
Distrattamente posò gli occhi su Mulder e vide che era sprofondato nel sedile, e si era addormentato come un bambino. Dana poche volte lo aveva visto addormentarsi in macchina, solo nei momenti di relax, molto rari. Amava vedere quel viso rilassato, quelle piccole rughe segnate dal dolore, rilassarsi, vedere il ventre alzarsi e abbassarsi al ritmo del respiro.
- Cosa faccio?! Dannazione! Dana, datti una controllata è il tuo partner di lavoro!- si ripeteva la razionale Scully.


Lunedì
Ore 5:00 p.m.
Strada statale 1736.


Nuvoloni all'orizzonte si presentavano minacciosi.
- Perfetto manca solo questo!- si diceva Dana.
Mulder era sveglio e sgranocchiava i suoi soliti semini.
- Beata vecchia abitudine, non sei cambiato Mulder!- continuava a pensare, mentre continuava a guardare le nuvole minacciose.
" Splendido tempo per un picnic!" convenne lui.
" Già, credo che tra poco pioverà."
" Io penso ad un acquazzone."
" A pochi chilometri c'è un Motel, ci fermeremo per la notte. Preferisco non guidare con il brutto tempo."
" Se credi…" disse lui, un po' annoiato, infondo però a tutti e due piaceva il fatto di dover stare una notte di relax insieme, ovviamente in camere separate, ma Scully sapeva che Mulder si sentiva solo, e spesso le veniva a fare compagnia, anche se non si rilassavano, pensavano a un caso, ma comunque erano insieme. Scully sperava che fosse così anche quella notte. E sotto sotto lo voleva anche Fox, il fatto era si sarebbe potuto aprire? O sarebbe rimasto chiuso dal suo scudo?
Passarono 2 ore e Mulder spazientito disse
" Pochi chilometri??!!"
" Non capisco….eppure la carta diceva così" Intanto la pioggia si era infittita.
" Grandioso, ci siamo persi!"
" Non possiamo neanche tornare a casa." Disse lei accostando al margine dalla strada isolata. Dana si appoggiò stancamente al sedile destando l'attenzione di Mulder.
Notò che era splendida con quei capelli perfettamente rossi, ordinati, quel tailleur al ginocchio e quella magliettina bianca, il viso era delicato e splendente, un filo di matita le risaltava il contorno degli occhi profondamente verdi, come quelli di Fox.
Mulder scosse la testa per eliminare quella divina immagine della collega, visibilmente stanca.
" Cosa facciamo?" chiese lei appoggiando le mai sul volante.
" L'unica cosa è dormire in macchina."
" Mi dispiace darti questa soddisfazione ma ti devo dare ragione." Risero entrambi. Erano due risate perfettamente in sintonia, tanto che furono presi dall'imbarazzo.
" Dannazione!" interruppe lui guardando fuori.
" Cosa succede?"
" Grandina!"
" Grandioso." Disse sarcastica lei.
" Passa dietro, dormirò io davanti."
" Ok."
Lei si divincolò e cercò di passare dalla fessura dei due sedili per passare dietro, lui per aiutarla le tenne la mano, come appoggio, ma sfortunatamente (o fortunatamente?) scivolò sul cambio, fece un mezzo girò e cadde perfettamente in braccio a Fox.
Lei imbarazzata disse
" Dannati tacchi alti!"
Fox sbatté le palpebre, si guardarono per pochi secondi, poi lei cercò di divincolarsi e rialzarsi, ma in un momento di disperazione lui le afferrò un polso e disse serio
" Rimani qui."
- Ma cosa le ho detto?!! Ora mi ucciderà o mi scoppierà a ridere in faccia, scelgo sempre i momenti sbagliati, cavolo non sopporterei un suo rifiuto!- pensò maledicendosi mentalmente.
Lei dapprima fu presa alla sprovvista, poi però fece un sorriso e si risedette su di lui.
" D'accordo Fox."
- Cosa ho fatto?! Devo essere uscita fuori di testa! L'ho anche chiamato per nome! Ora cosa succederà? Come mi comporto?- pensò
lui la guardò molto profondamente poi poggiò la testa sulla sua spalla e sussurrò
" Sei una persona dannatamente speciale per me, non perderò l'occasione di dirti che non farei niente per farti del male, più di quando non te ne abbia già fatto."
Lei si girò - Al diavolo la razionale Scully- pensò, poi prese il suo viso tra le mani diede un bacio sulla fronte e disse
" Non mi hai fatto nulla, quello che è successo doveva succedere."
Lui si scostò e sfiorò il suo naso candido con le labbra e sussurrò
" Dana, ti devo chiedere una cosa."
- mio Dio! Mi ha chiamata per nome! Mi dovrà chiedere qualcosa di importante!- il cuore di Scully iniziò a battere fortissimo, sia per la vicinanza che per il fatto che fossero completamente soli.
" Dimmi." Sussurrò baciandogli una guancia
Lui l'abbracciò con tanta forza, la strinse a se come se non la volesse lasciare mai più, anche perchè sapeva il peso delle parole che le stava per dire, non sapeva come l'avrebbe presa.
Lei continuò l'abbraccio, stringendo il viso di Fox nella sua spalla, non curandosi della scomoda posizione. Il silenzio era rotto solo dalla grandine, che per lei era stata un'ottima occasione, mentre per lui una terribile occasione. Dana si accorse che Fox sobbalzava leggermente, quando decise di scostarsi dall'abbraccio Mulder strinse di più e disse
" Non guardarmi, ti prego."
" Fox...." al suono del suo nome pronunciato con tale dolcezza, lui si sciolse, divenne terribilmente debole e sciolse anche l'abbraccio. Lei prese il suo viso e vide che era rigato dalle lacrime, tante lacrime come non aveva mai visto alla morte della madre Tea, ne a quella del padre. Quando piangeva era davvero affascinante.
" Devo...ecco...devo chiederti.…..come….o Dio…..licenziati, fatti trasferire, stai lontano dagli Xfiles e da me."
Disse come sussurrando impercettibilmente.
A quelle parole lei lo abbracciò ma lui si ritirò dal suo abbraccio.
" Perchè?" chiese incredula, due lacrime scendevano silenziose
Lui non disse niente.
" Dannazione Mulder dimmi perchè!!!" urlò
" Stà lontana da me." Disse con gli occhi chiusi.
A quelle parole le pianse il cuore, cominciò a battere i pugni sul torace di Fox, il quale stava col viso girato verso il finestrino, gli occhi chiusi e piangendo lentamente. Mentre lei, ancora sedutagli di sopra continuava a battere pugni, fino a quando riflesse
-Perchè? Perché mi fai questo? Lo voglio sapere. Lo devo sapere! Cosa ho significato? C'entra Diana, Phoebe? Qualche ragazza che non conosco? Ma che dico non stiamo insieme. Eppure piangi! Perché non mi dici nulla? Mi devo ricomporre, siamo andati troppo oltre al dovuto, se non mi ricompongo non riuscirò a staccarmi da lui e non potrò ragionare.-
Lentamente si sollevò, e si risedette al posto di guida. Non sapeva che dire, eppure doveva dire qualcosa il silenzio stava uccidendo entrambi. Lui aveva smesso di piangere, si era ricomposto, ma dava a vedere che sarebbe bastato poco perchè scoppiasse di nuovo.
Proprio mentre lei si era decisa a parlare, lui si alzò e scatto fuori dall'auto, sotto la pioggia fitta, la lieve grandine che faceva male, si male, ma mai come le cose che aveva appena detto. Fu subito bagnato fradicio, cominciò a piangere forte, ma le lacrime furono nascoste dalla pioggia e i singhiozzi dal rumore della grandine.
" Stupido! Sei solo uno stupido." Una voce forte lo fece risaltare, fu sorpreso dal fatto che Scully la sua compagna Scully, la "regina dei ghiacci" fosse uscita fuori a urlare, non si era mai scomposta. Ascoltò ma non si voltò.
" Parlo con te, Mulder, per l'amor di Dio ascoltami!"
Nulla ancora.
Lei lo raggiunse gli mise una mano sulla spalla e lo voltò. Notò che aveva gli occhi rossi, finalmente disse qualcosa.
" Non rendere le cose più difficili di quanto siano già."
" Ah si? Difficili per te? Mi devi una spiegazione, e non me ne andrò fino a quando non l'avrò! Non mi hai mai mentito, e io non l'ho mai fatto. Mulder...Fox dimmi perchè?"
Lui fece un grosso sospiro
" Non voglio che ti succeda più niente, ti ho causato tanto dolore, troppo."
A quelle parole Dana divenne rossa di rabbia e scoppiò
" Perchè dici questo Mulder? Perchè sei così masochista? Perchè ti fai del male? Non sei tu l'origine dei miei problemi, non lo sei mai stato, sei la fine dei miei problemi. Ti sei sempre preso la colpa di tutto, dei miei e dei tuoi dolori, ma io sono responsabile dei miei, ho voluto io continuare a lavorare agli Xfiles con te! Non mi ha costretto nessuno. Alla morte di Missy, io ho continuato a lavorare con te. Alla morte di Emily, ero sempre li, perchè mi davi il coraggio di andare avanti, dopo il cancro, ero ancora qui, con te, perchè mi hai salvato la vita anche in Antartide e non solo: perchè sei testardo, perchè sei insolente, insistente, perchè sei Mulder, il MIO Mulder!!"
Fox rimase basito da tutto ciò e poi disse.
" Per colpire me hanno fatto fuori la mia famiglia e ucciso Melissa, ti hanno rapito due volte, ti hanno quasi ucciso, e sempre e solo per me, come credi che mi sono sentito? In colpa, se adesso sapessero che io e tu siamo uniti più di prima non esiterebbero a ucciderti pur di farmi stare male.
Per questo ti allontano, non posso proteggerti e questo mi fa rabbia, perchè potrei urlarlo al mondo se solo non fossi sicuro di farti del male...." aggiunse lui con le mani ai capelli ormai fradici.
" Urlare cosa? Sta sicuro che starò attenta, non mi allontanare, mi faresti ancora più male, tutti i sacrifici che ho fatto, quello che ho sopportato, l'ho fatto per te, per stare accanto a quest'uomo che cerca la verità. Se tu vorrai continuerai a cercarla, ma non sarai certo tu a scegliere se io sarò con te o no, e tu sai benissimo che non ti mai abbandonato e non lo farò mai. E poi cosa hai paura di urlare di così importante? Cosa hai scoperto?"
" Lo sai cosa ho scoperto? Ho fatto la più grande scoperta della mia vita, ho scoperto di essere stato uno stupido a nascondermi dall'unica persona di cui mi fido: ho scoperto che senza te mi annullo, ho scoperto che ti amo e ti ho sempre amata." Disse urlando, cercando di sopraffare il rumore della pioggia e anche le sue fortissime emozioni.
" Condividiamo la stessa scoperta....." disse lei correndo verso lui.
Lui l'abbracciò
" Non sai quanto ho sognato questo momento."
" Idem" disse lei che continuò
" Entriamo in macchina. Dobbiamo riscaldarci e asciugarci, anche riposare, domani abbiamo tanto lavoro.
" Ok" disse lui appoggiandosi a lei.
Lui aprì la portiera dei sedili posteriori con il solito gesto, sfiorandole i fianchi. Lei sorrise.
" Cosa c'è?"
" Niente, una sensazione di dejavoùz. " disse lei che continuò " Adoro quando mi apri la portiera"
" Come?"
Istintivamente si girò e si trovò faccia a faccia a lui, gli cinse il collo con le mani, arrossì leggermente.
" dimmi che quello che mi hai urlato è vero"
" Lo metti in dubbio?" chiese lui facendo un sorrisetto malizioso e cingendole la vita portandola a se.
" Affatto, è solo che risentirtelo dire mi piace."
" Allora ti amo tantissimo e non me ne frega niente della cospirazione mondiale, per adesso può attendere."
" Ti amo anche io, e condivido in pieno la tua affermazione!"
Rispose lei avvicinando il corpo al suo, nel tentativo caddero uno sopra l'altra, nei sedili posteriori. In quella posizione lui disse
" Adoro questo momento!"
" Mulder...!!"


FINE

COMMENTI FINALI
E' la mia seconda fic spero vi sia piaciuta, un ringraziamento a Cla ( sei grande)
AnnaX ( mitica!!) Lezar 82 (troppo giusto!!!) ai Savage Garden, U2, R.E.M., QUEEN, ( ke mi hanno tenuto compagnia) e tutti coloro che si divertono a scrivere!!
Vi voglio bene non scordatevi i commenti!
@Elysa@