LE BELLE STORIE HANNO UNA FINE


AUTRICE: Lidia Di Maria (mylady84@libero.it)
DISCLAIMER: I personaggi citati nella mia fic appartengono tutti al creatore CARTER…
GENERE: Shipper
RATING: G.

Il titolo di questa breve fic e’ la frase che piu’ mi ha colpito nell’articolo di Harry Thomas,su X-Files, letto nel MB di Lalla&Lup .Credo che sia incredibilmente vero.

RINGRAZIO di cuore la mia migliore amica Miriam.


Dopo 12 mesi dalla partenza di Mulder.

Ultima puntata,stagione nona.

Era sdraiata sul divano. Aveva un leggero mal di testa, ma questa non era una novita’.
L’emicrania era diventata una compagna abituale, per lei.

Lui ancora non era tornato.

Sapeva che si trovava con Dogget, e questo le bastava. Si fidava di John Dogget, adesso piu’ che mai; soprattutto dopo aver passato con lui un intero anno.

Supina, con una mano sulla fronte, con l’altra sullo sterno, sembrava una creatura fragile, sola e indifesa. Bella e sacra. Perfetta nella sua esile figura. Angelica…

Non riusciva ancora a crederci… Mulder, dopo dodici mesi, era tornato. Era riuscito a risolvere il mistero che aleggiava sul "loro" bambino, William.

Finalmente.

Confusa e stanca, Dana provava paradossali sentimenti, nella sua anima. Non l’aveva ancora baciata. Non avevano ancora fatto l’amore. Non si erano ancora chiariti. Ma lei avrebbe aspettato. Anche tutta la vita, quel momento. Senti’ le chiavi girare nella serratura.

Mulder.

Non si mosse, rimase immobile.

Apri’ la porta, piano, lentamente. La richiuse alle sue spalle e si fermo’.

Il cuore di Dana inizio’ a battere forte; sapeva che la stava guardando.

Ne era certa.

Nell’aria solo il rumore del respiro di lui. Lei era pietrificata, non riusciva neanche a respirare…

"Sai…"

La voce profonda di Fox la fece quasi sussultare. Cosa voleva dirle? E soprattutto, sarebbe stata in grado di ascoltare le sue parole senza crollare? Doveva resistere. Fino ad allora c’era riuscita.

" Ho parlato con Skinner…"

Una pausa.

"…non e’ cambiato…" rise.

Dana chiuse gli occhi.

"…il nostro…beh, l’ufficio degli X-Files sembra piuù grande. Sbaglio o sei riuscita ad avere un’altra scrivania?"

L’ironia, nella sua voce, nascondeva un fortissimo imbarazzo.

Dana sorrise, ma le lacrime iniziarono a pungerle gli occhi.

Mulder emise un sospiro e le si avvicino’.

In un lampo le fu accanto.

Percepì le sue gambe sfiorarle il braccio; non voleva guardarlo, ancora…

Si inginocchiò accanto al divano.

Lo sentì deglutire.

Adesso erano così maledettamente vicini.

Aspettava una sua mossa, un suo movimento, solo un cenno e lei gli avrebbe aperto il cuore…

Fox le coprì la mano chiara, che era ancora adagiata sullo sterno, con la sua, grande, forte.

Dana concesse al suo corpo di iniziare a tremare.

Le loro dita si intrecciarono, si strinsero, con passione, con dolore, con gioia.

"Scully…"

Il tono nella voce di Mulder cambiò, improvvisamente; divenne serissimo.

Dana nascose il viso, nell’incavo che si era creato tra il divano e il cuscino.

Mulder si morse il labbro inferiore.

In quel momento non servirono altre parole. Il silenzio diceva già tutto.

Posò, con dolcezza, la testa, al suo braccio. Inizio’ a piangere come un bambino… Sentì le lacrime scenderle sulla pelle.

Rimasero così per attimi infiniti.

Furono interrotti dal pianto di William, che proveniva dalla stanza da letto.

Dana si mise seduta e Fox si scostò.

Quel momento era diventato troppo pesante, anche se bellissimo.

Scully, con gli occhi ancora lucidi, sorrise:

"Vieni…" disse.

Sempre mano nella mano, lo condusse nella stanza da letto, verso il piccolo William.

Era cresciuto; i suoi grandi occhi azzurri cercavano le braccia di sua madre. Dana, arrivata innanzi alla culla, lasciò con dolcezza, il polso di Mulder e lo prese in braccio.

William smise di piangere e iniziò a fissare Fox.

"E'…è…" Mulder non riusci’ a parlare, ancora commosso.

Dana sorrise e glielo diede in braccio.

Il bambino sembrò trovarsi a suo agio accanto, l’ancora sconosciuta figura di "suo" padre.

"Ma..mama…". Da qualche tempo stava iniziando a dire qualcosa, ma non era ancora bravo ad articolare una parola intera.

Fox deglutì nuovamente.

"Scully…" Le sue parole furono spezzate dall’emozione.

La guardò negli occhi.

Dana, per tutta risposta, avvicino’ la mano, al viso di lui, e, con il pollice, iniziò ad accarezzargli la guancia, le labbra…

"Ti amo, Mulder."

Per un istante il cuore di Fox Mulder smise di battere.

Non era la prima volta che glielo diceva, ma questo momento era troppo speciale, troppo…

Articolò le labbra in un sorriso.

Sospirò.

"Scully… venite via con me…"

Una lacrima ribelle scese fin sulla bocca di Dana.

Dopo tutto quello che avevano passato, dopo un intero anno senza di lui, dopo aver scoperto le capacità psichiche di William… Ma se fosse partita con lui, le loro vite sarebbero state in pericolo? E gli X-Files?

Dana chiuse gli occhi.

Il suo lato razionale venne sconfitto da quello illogico e sognatore, che era sempre stato accantonato in un angolo del suo cuore… Sconfitto, per la prima volta… Mandò al diavolo le conseguenze. Per l’uomo che aveva di fronte poteva farlo! Diamine, per lo spettrale Mulder questo e altro!

Aprì di nuovo gli occhi.

"Si, verremo con te…"

Mulder, allora si avvicinò al suo volto, e la mano di Dana scese fino a cingergli il fianco.

"Anch’io ti amo… Scully…" sussurrò.

Le sue labbra sfiorarono quelle di lei, e la sua lingua si fece strada in quella bocca così preziosa e amata.

Paradossalmente, l’unica cosa ad unirli e a dividerli, in quel momento era William…

E gli X-FILES?

Sicuramente Dogget e Reyes non avrebbero mollato tanto facilmente, e sarebbero stati, senz’altro, aiutati da Skinner, contro i meschini trabbocchetti di Kersh e del suo nuovo pupillo, Follmer.

Per Mulder&Scully i giochi erano finiti, ormai.

La scena passava a Dogget&Reyes.

-Ma questa e’ un’altra storia…-

Le belle storie hanno una fine.