OBLIO

AUTORE: elys@

DISCLAIMER: non sono i miei, non te la prendere CC!

GENERE: angst

RAITING: x tutti

ARCHIVIO: dove volete, solo magari ditemelo così faccio un salto, e allegate nome e e-mail

SOMMARIO: Sta tutto al titolo.

FEEDBACK: Tanti, buoni o brutti a elysa87@freemail.it

NOTE: E’ da premettere che sto passando un periodaccio, x via di un lutto di cui mi rassegno ben poco. Ed è per questo che dedico alla persona che di più si merita di essere citata: a G., perché continui ad esistere finché l’ultimo di noi avrà vita.

 

 

 

 

Sei… sei scivolata via….

Non ci sono parole per descrivere quello che le mie lacrime già preannunciano.

Ho perso tutto.

E sono vuoto, fottutamente vuoto.

Smarrito.

Ed il vuoto, è la cosa che ho sempre temuto.

Ed era proprio il vuoto scaturito dal non averti più.

Fuori continua a piovere,

e per me non smetterà mai.

Il mio corpo non vedrà mai più il sole,

non senza te.

Francamente non so cosa fare, non…non riesco a fare altro che piangere

Vigliaccamente da solo, in casa mia.

Ho rifiutato di parlare con i L.G, con Skinner e con tutti gli altri.

Sembro un vegetale.

L’unica cosa che non ho smesso di fare è correre.

Da piccolo, quando qualcosa non andava bene, o semplicemente stavo male, io correvo.

Ed il vento continuava a soffiarmi in faccia, e mi dava sollievo.

Anche oggi, continua a farlo, ma niente, niente davvero riesce ad alleviare quella dolorosa verità.

TI HO PERSO PER SEMPRE.

Esco, non me ne fotte niente se in questa giornata di merda sta piovendo tantissimo.

Comincio a correre.

Con la testa bassa.

Corro, corro, e non mi fermerò mai.

Ed è come se stessi inseguendo te.

Una forza violentissima mi spinge a continuare a correre e mi fa diventare paonazzo.

Le mie guance sono rosse, i capelli inzuppati, i miei occhi grigi.

La pioggia scende giù a cascata su di me, ed io, è come se stessi cercando invano di afferrarla.

Come se fosse l’essenza di te.

Come se fosse la realtà delle nostre mute promesse.

La notte inizia ad arrivare.

E correre rimane comunque il mio primo obiettivo, come se alla fine dei miei sforzi,

io abbia corso talmente tanto da essere arrivato a te.

Le gambe fanno talmente male, che ormai non le sento.

La potenza da dentro sgorga, sgorga fortissimo.

Alzo gli occhi grigi al cielo e faccio in modo che le lacrime si fondano con la fine pioggia.

In giro nessuno se non me ed il mio lento e lacerante dolore.

Non voglio smettere di correre,

non voglio perdere l’opportunità di continuare a lottare.

Oltre la vita, oltre la morte,

Santo Dio, ti giuro che staremo insieme!!

Non può finire così!
Ed il mio andamento sembra essere raddoppiato, sembra come se io

stessi per volare.

Lo farei, Dio come lo vorrei.

E questa pioggia mi fa continuare a singhiozzare come mai ho fatto in vita mia,

e come mai ho visto fare neanche ad un bambino.

Non ho confini, non ho regole, voglio fondermi in questo cielo e sperare perdutamente di trovare un tuo sorriso, solo per l’ultima volta.

Lo scroscio continua a martoriarmi, non per il dolore, ma per il ricordo.
Ma vile, veramente vile è chi non vive per il ricordo, cattivo o buono che sia.

Il ricordo di quella stramaledettissima giornata.

Non poteva, non doveva succedere.

Non avrei dovuto perderti.

Qualcuno una volta disse che non si poteva vivere senza aver detto a qualcuno che si viveva per amarlo.

Io non ci sono riuscito.

Non te l’ho detto.

E non so se tu l’avrai mai capito.

Tu non me lo hai detto.

Ma i nostri occhi e quegli eterni sette anni,

riuscirebbero a colmare tutti gli errori e tutte le parole non dette, ma solo sussurrate tra un’anima e l’altra.

Quella stessa giornata pioveva,

io maledico quel cielo che adesso ti ospita.

Lo maledico perché adesso lui ti ha.

Ed io, mi maledico perché sono io e sono ancora qui.

Senza te.

E indietro non si torna.

Ma non posso andare avanti.

Perché ognuno ha una ragione di vita.

La mia eri tu.

E ho intenzione di seguirti.

Fino alla fine della terra, ai confini tra vita e oblio.

Perché fino ad allora ti incontrerò nei miei sogni,

e allora sarai quello che non puoi essere nella realtà.

E solo allora sarai mia.

Ci incontreremo la dove l’inconscio libera le sue passioni, i suoi desideri

E staremo alla luce della luna,

Tu mi racconterai quant’è romantico,

anche se sarai un po’ impacciata,

ma sarai lo stesso la mia più bella.

Quando gli occhi seguiranno il corso della notte

Allora il mio cuore seguirà il corso del tuo amore.

Oltre la vita, oltre l’oblio,

e allora noi correremo insieme per l’eternità.

 

FINE

 

La dedico a d una persona, che nonostante l’abbia persa, continua a vivere nei cuori di tutti noi che ancora conserviamo vivo il suo ricordo. Grazie solo per essere entrato nelle nostre vite.

ringrazio Lezar82 che mi dice spesso che l’angst è il suo genere preferito.

Questa è per te G.

 

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