LE IMMAGINI SUL SOFFITTO

 

AUTRICE: X-Fede x-fedex@libero.it

COMMENTI: Non aspetto altro che i commenti sul mio lavoro... mi possono sempre servire per il futuro oppure si può iniziare una corrispondenza e, perchè no, scrivere fic in collaborazione con altri autori.

ARCHIVE: Se dovete archiviarlo da qualche parte, fatemelo sapere, sono sempre felice di sapere chi sfrutta i miei lavori!!

DISCLAIMER: I personaggi di Fox Mulder, Dana Scully, Walter Shinner e Penny Northern appartengono purtroppo a Chris Carter e alla 1013 Production. Non voglio infrangere nessun diritto di copyright e non ho intenzione di snaturare i personaggi (o quasi!!), li ho solo presi in prestito.

SPOILER: Memento Mori, Tooms

THANKS: Innanzitutto ringrazio il mio consigliere di fiducia, Luca, il mio fidanzato, che mi ha saputo dare durante la lavorazione il suo giudizio spassionato (Lo vedi che ti penso, tato?)!!! Poi subito ringrazio Sara, che mi spinge sempre a migliorami con le sue lodi infinite, grazie cara, solo tu mi puoi supportare così!! Poi alla mia amica Martina, le amiche del mio newsgroup M_S4ever, Annax & Butterfly (lo volete finire "Quella volta?", è una tortura stupenda!! Dai che siete forti!), Elena (le tue fic son sempre le migliori!) e poi mi scuso se ho scordato qualcuno nella fretta!!!

NOTES: Il titolo è un riferimento a un racconto, il mio preferito,  di Malorie Blackman nel libro "Racconti crudeli", a cui ero affezionatissima a 9-10 anni.

SUMMARY: Ebbene sì, sono nostalgica questa volta!! L'esperienza di Memento Mori per i due agenti è qualcosa che può avergli sconvolto la vita da tutti punti di vista. Un mio personale tributo allo stupendo episodio.

CLASSIFICATION: PG-13 Angst Shipper

 

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Scully's apartament,

7:35 a.m.

"Io ho il cancro."

 

E' tutto partito da questa mia affermazione.

 

La girandola di fatti che sono conseguiti è stata inarrestabile e solo ora sto prendendo coscienza di tutto ciò che è accaduto.

 

Mi giro tra le braccia di Mulder, confortata dalla sua stretta.

 

Lui ancora dorme, sembra un bambino. Io invece non sono ancora riuscita a prendere sonno, è tutto troppo sconvolgente.

 

Fisso il soffitto dipinto di bianco e gli permetto di farmi da schermo, rivivendo tutto immagine per immagine.

 

************************

 

Non sono un tipo melodrammatico. Ma tutto quello che sta succedendo in questo momento sembra dimostrare il contrario.

 

Sono davanti all'uomo della mia vita e sto piangendo come un agnellino.

 

Tutto è venuto fuori adesso, in questo faccia a faccia, fuori della camera di Penny Northern, in uno spoglio e freddo corridoio d'ospedale.

 

Mulder mi ha sorpresa. Non credevo che fosse stato per tutto quel tempo ad aspettarmi buono mentre la tragedia si compiva non lontano da lui.

 

E per questo che non mi sono curata di come sono uscita da quella camera.

 

Vulnerabile. Uno stato pietoso in cui non avrei mai voluto farmi vedere da nessuno.

 

Soprattutto da Mulder. Ed è per questo che, da quando il cancro mi è stato diagnosticato, ho sviluppato una forza inimmaginabile.

 

Sono stata fredda, distaccata, scientifica quando ho comunicato ad uno sconvolto quanto attonito Mulder che avevo un tumore inoperabile. Non credo che questo l'abbia aiutato molto.

 

Ho fronteggiato Skinner in modo molto determinato. "Preferisco considerare la mia malattia un caso su cui investigare piuttosto che una questione personale." Era in fondo una maniera ufficiale per non dirgli con tutta franchezza "Non me ne frega niente di cosa lei pensi adesso di me, non voglio essere compatita."

 

Sono arrivata a sviluppare un crescente astio nei confronti di Mulder, mentre lui di pari passo iniziava a manifestare la sua preoccupazione per me mista alle sue colpe in questione.

Non so neanch'io perché l'ho trattato così. E' in fondo la mia spalla su cui piangere, il mio supporto.

 

La rabbia rende ciechi a volte e quella che ho sviluppato nei confronti di chi mi ha fatto questo mi ha fatto escludere Mulder dal mio mondo. Ma non dal mio cuore, dalla mia mente. E così ho iniziato scrivere quella specie di diario rivolto a lui.

 

Non avrei mai voluto faglielo leggere, ma erano in ogni modo cose che gli avrei voluto dire con tutta me stessa. E' dura da ammettere che tengo a lui in modo molto speciale, soprattutto dopo che per anni sono riuscita a mascherare tutti i miei sentimenti.

 

Non reggo più i nostri sguardi carichi di tensione, ho avuto bisogno di dare sfogo ai miei sentimenti. Ho dovuto liberarmi in parte di quel peso con il diario. Ora che però lui l'ha letto è imbarazzante.

 

L'unica persona con cui mi sentivo in grado di parlare in questo momento è Penny Northern. Lei ci stava passando come me in tutto quest'incubo e ci supportavamo, mi ha fatto capire che la mia facciata da dura in questo momento non mi serviva.

 

Stavamo insieme e non ci disperavamo. Semplicemente, ho cercato di accettare cos'era il mio cancro. E non m'importava se Mulder andava in giro a sfidare i mulini a vento pur di incolpare qualcuno del governo del mio male. L'Ho lasciato fare. Io nel frattempo avevo il diario per sfogarmi e cercavo di scavare in me stessa, per riscoprire parti di me, almeno quella che sapeva soffrire senza nascondersi. Un po' come per gli attori della scuola di Stanislavskij.

 

*****

 

Siamo io e Mulder. Abbracciati come una cosa sola nel bel mezzo di un corridoio dell'ospedale. Penso che sia una delle migliori manifestazioni affettive che abbia mai fatto in pubblico.

 

Ho appena finito di dirgli cos'è venuto fuori dalle mie riflessioni di questi ultimi giorni. Voglio andare avanti, ho accettato la mia malattia, ma lui mi ha anche fatto capire che è doveroso cercare anche chi mi ha ridotto così.

 

Non devo più indirizzare la mia rabbia su Mulder, ma su chi mi ha voluto colpire, su chi ha voluto colpire il nostro rapporto, gli X-Files. Il governo. Non è poi tanto male, penso che questa situazione possa far avvicinare ancor di più a me Mulder, tanto da poter capire cosa lui provi per me.

 

Mi prende il viso tra le mani, mi guarda in un modo dolcissimo, così diretto. Penso che stia leggendo nella mia anima. Sono quasi imbarazzata. Lo divento ancora di più quando lui si china e mi da un bacio sulla guancia. Mi sembra di sciogliermi... Devo distogliere lo sguardo, mi devo nascondere perché sto arrossendo come una ragazzina, ora sono davvero più che imbarazzata. Non me l'aspettavo, mi ha preso di sorpresa.

 

Scompaio per il corridoio. Mi sembra di sentire i suoi occhi addosso, ma anche un sorriso. Sembra che sia contento perché c'è l'ho fatta a reagire e tornar da lui. In quel momento mi sento così scoperta. L'accappatoio bianco che mi avvolge non mi da una sensazione di sicurezza. Mi chiedo: - Perché scappo da lui?-

 

Entro nella mia camera. La luce della lampada sul comodino è confortevole, c'è quasi buio e io mi posso nascondere. Trovo il diario spalancato, riconosco la mia debole scrittura tra le pagine consumate. Lo sollevo in mano e penso che questo sarà uno dei più preziosi ricordi che avrò della persona che amo, del relativo periodo più bello della mia vita: con Mulder. Forse anche lui mi ama. Oppure mi voleva solo illudere, come suo solito.

 

*******

 

"Se c'è del the freddo in quella busta... Giuro che ti sposo."

 

"Dev'essere destino, Mulder... E' birra."

 

Lui reclina il capo indietro, in una finta smorfia di delusione.

 

*******

 

No, non penso che si prenda gioco di me, non in questo momento. Se lo fa, spero che si ricordi che sono ancora una donna armata e molto pericolosa perché arrabbiata.

 

I miei pensieri sono interrotti da una voce impastata dalla stanchezza.

- Non penso sia la cosa migliore lasciarti qua anche stanotte.-

Mi giro, fisso il mio sguardo sulla sua barba lunga di un giorno.

- Troverò qualcuno in corsia a cui spiegare la situazione e ti porterò via di qua in dieci minuti.- Fa roteare un po' il collo, si vede che si sente indolenzito. Chissà che avventure gli hanno fatto passare i Gunmen.

- Tu prepara le tue cose che arrivo.- Mi dice, prendendomi la mano.  Mi guarda un po' imbarazzato e se ne va'. Sembra un ragazzino che non sa che fare con la prima fidanzatina.

 

*******

Scully's Apartament,

6,06 a.m.

 

Tiro un sospiro di sollievo quando finalmente sono a casa. C'è voluta un'ora per litigare con gli infermieri per andarmene dall'ospedale. Dapprima Mulder ha tentato di fare le cose in modo civile, poi ha dovuto sfoggiare i nostri tesserini dell'FBI e fare il gradasso. Penso che se finiremo anche solo per sbaglio al pronto soccorso di quell'ospedale, ci caccerano su due piedi, anche in punto di morte!!

 

- Io vado ora...-

- Ma che dici, Mulder? Mi vuoi lasciar sola? Fermati almeno finché non ti sei assicurato che sono a letto e che sto bene.-

- Ok...- dice imbarazzato.

 

Mi chiedo da quando sono diventata così sfacciata a supplicare. Ho talmente tanto bisogno di Mulder.... Non posso sentirmi sola proprio adesso. L'aver vicino una persona è quello che mi da sostegno in questo momento. Sento che posso esser utile a qualcuno avendo vinto la mia battaglia contro lo spettro mentale che è questo male oscuro.

 

Voglio aiutare Mulder nella sua battaglia contro l'ombra che si scontra contro il nostro lavoro tutti giorni. Molto spesso Mulder mi fa pena, forse più che altro tenerezza per la sua battaglia romantica. Mi sembra talvolta di comportarmi da mamma-chioccia con lui, ma il mio amore per lui è di tutt'altro tipo.

 

Vado verso la cucina. Metto l'acqua a bollire per farmi una tisana. Ho avuto lo stomaco in subbuglio in questi giorni e l'ultimo viaggio in macchina non è certo stato d'aiuto. Ho voglia di tornare alla quotidianità della mia casa. Mi godrò un altro giorno di pace prima di tornare al lavoro.

 

Mulder si è accomodato sul divano invece. Si guarda intorno e mi chiede: - Fai del caffè?-

- No, una tisana alla Melissa, ne vuoi un po'?-

- Se servisse a tenermi sveglio, volentieri.-

- Dovrebbe tranquillizzare...-

- Allora passo. Non voglio ritrovarmi a dormire mentre sono al volante.-

"Tu non andrai a casa questa sera, ho bisogno di te..." dico dentro di me... Il sentimento... sta prendendo piede dentro... L'ho sempre nascosto, ma si vuole rivelare stasera, non so perchè...

 

La teiera con l'acqua bollente sta fischiando e mi distoglie dai miei pensieri. Verso due tazze, ognuna con una bustina, e mi allungo fino al divano. Porgo una tazza a Mulder. Con un largo sorriso dice:

- Vedo che mi stai ad ascoltare.-

- Volevo semplicemente che mi facessi compagnia. Tutto qui.- Gli dico anch'io sorridendo, sforzandomi di contrastare la bruttura della mia vita attuale.

 

Mi siedo sul divano accanto a lui. Mi guarda con occhi scintillanti nonostante sembra sia molto stanco ed assonnato.

 

-Danno "Blade Runner" su Channel 6... Può darsi che non sia ancora finito. Adoro quel tipo di fantascienza.- mi comunica con un sorriso amaro.

 

Prendo il telecomando ed accendo la tv. Non ho mai visto questo film, non amo la fantascienza, ma voglio comunque accontentare Mulder. Voglio che rimanga con me.

 

C'è una ragazza che suona il pianoforte divinamente. Ha dei lineamenti così antichi, delicati, con quei capelli che le ricadono sulle spalle. E' così affascinante. Non pensavo esistessero eroine così nei film di fantascienza. Di solito ci si aspetta marziane dai capelli viola e pelle verde.

 

Mi sento osservata, non so perchè. Non voglio girarmi per constatarlo, ma è più forte di me. E gli occhi di Mulder sono sopra i miei. Il mio cuore batte velocemente.

 

- Lo sai, assomigli tantissimo a Rachel.- sussurra sempre guardandomi - L'unica differenza è che tu non sei un replicante.-

 

-Scusami, chi è Rachel?- chiedo, con falsa curiosità.

 

-Lei.- dice indicando lo schermo. -Lei è particolare, e non solo perchè non è umana. Ma perchè si rifiuta di accettare la realtà che è diversa da come lei l'ha concepita, è testarda, proprio come te. E non solo questo vi accomuna. Vi sono altre infinite sfumature che vi rendono speciali, femminili.-

 

Rimango di stucco a queste affermazioni. Mulder che mi analizzava. E dietro a questo si celava anche qualche velato apprezzamento.

 

Sento una vampata che mi avvolge improvvisamente. "Smettila Dana di emozionarti come una ragazzina, magari ti sta prendendo in giro come al solito" mi ripeto pre rimanere calma, ma so che forse in fondo è una bugia. E' magari troppo stanco e non riesce a connettere. Ma tutto ciò me lo fa desiderare ancora di più.

 

E' troppo tardi e pensare a quest'ora mi farà certamente finire nei guai.

 

-Mulder, son stanca, vado a letto.- e mi alzo con cura dal divano.

 

Quando sento che le mie gambe non reggono abbastanza, Mulder è gà in mio soccorso. -Lascia stare, ti aiuto io.- mi dice dolcemente - non devi sforzarti oltre.-

 

Mi avvolge con un braccio intorno alle spalle e mi sento protetta. Sento il suo calore anche attraverso l'accappatoio di spugna e questo mi fa sentire bene, placa il mio disagio di prima.

 

Lui mi ha sempre fatta sentire al sicuro, qualsiasi cosa succeda. Ho capito dal primo momento in cui l'ho visto che avrei potuto affidare la mia vita nelle sue mani. E' una sensazione confortante.

 

Arriviamo in camera e lui mi fa sedere ai bordi del letto. Scosta le coperte, e mi invita a stendermi. Io faccio la bambina diligente ed ubbidisco.

 

Ad un certo punto, dopo avermi rimboccato le coperte, mi fissa in un modo strano, quasi come incantato. Sulle labbra gli si stampa un sorriso indecifrabile e mi sistema il cuscino.

 

-Cosa c'è, Mulder?- gli dico, voglio indagare.

 

Lui a quel punto scuote la testa e mi prende la mano. Sembra stia per parlare. 

 

-Io.... -

Intravedo un lampo di terrore nei suoi occhi. Si alza e dice:

-Devo andare- Ha lo sguardo smarrito -Se ti serve qualcosa chiama.-

 

Mi volta le spalle e se ne va. Lentamente, con passo trascinato.

 

Sono delusa. Pensavo avesse la forza di sostenermi ancora una volta con le sue parole, sembrava infatti volermi dire qualcosa, un qualcosa di importante. Ma come al solito ha preferito il silenzio.

 

Sono stanca di cercare di capirlo, di provare a leggere nei suoi occhi cosa gli passa nella testa. Dovrei essere io quella a cui bisognerebbe dare tanta attenzione. Cosa crede, di essere l'unico con i problemi? E' lui quello che vive in una situazione difficile?

 

Se almeno mi dicesse cosa pensa... Potremmo aiutarci a vicenda ad uscire da questo baratro di risentimento, di dubbi.. Non è facile per nessuno vivere nell'angoscia come la nostra.

 

Non ho ancora sentito la porta chiudersi.

 

"Dannazione, Mulder. Non rendere le cose ancora più difficili di quanto non lo siano già. O mi dici cos'hai prima che te lo dica io.... oppure te ne vai e faccio finta che non ho bisogno di te anche adesso. Che sono la regina di ghiaccio, è impossibile vedermi soffrire per te."

 

La mia testa pulsa a questi pensieri. Ho bisogno di te, ora..

 

Vado in salotto e lo trovo sul divano, con la testa appoggiata su un bracciolo.

 

-Cosa fai qua, devi dormire, torna a letto.- dice, nel tentativo di nascondere il viso rigato di lacrime.

 

-Ho lasciato qua la mia tisana.- mento io.

-No, davvero... Dimmi..- Mi supplica.

-In realtà... Mi preoccupi tu..-

-Io?- dice indicandosi con un dito e facendo sorgere un sorriso amaro di autocompatimento.

 

-Io sono preoccupato per te. A me non devi pensare.-

-Si, ma ci sei anche tu. E... e non posso fare a meno di starti vicino se vedo che sei in questo stato.-

-In che stato sono?- si chiede, più che altro a se stesso - Sto male Scully, sto maledettamente male per te. Soffro da morire. Non puoi lasciarmi così, per colpa poi di un male che ti ho procurato io.-

-Ma che dici, Mulder.. Non si sà ancora perchè ce l'ho...-

Lui mi interrompe -Sì, invece, io so cose che tu non sai e che complicano maggiormente i miei sensi di colpa.-

Silenzio.

-Io.. Ti voglio salvare- Mi dice mettendomi una mano sul viso ed accarezandomi col pollice.

-Ma purtroppo non sono buono a niente, solo a causare sofferenza a chi... a chi tengo.-

 

-Ma tu mi puoi salvare.- dico, mentre qualcosa scatta in me. Non penso mi abbia mai espresso così i suoi sentimenti. E in questo momento, con quel viso affranto.. E' così dannatamente sexy..

-Sì, solo tu lo puoi fare...-

 

E lentamente mi chino per posare le mie labbra sulle sue. Non pensavo di esser così audace. Lui non si ritrae, ma io subito lo faccio per annunciare:

-Lo puoi fare perchè sei l'unico a cui permetto di amarmi e che io amo.-

 

Lui rimane a bocca aperta.

 

-Scusa, Scully... Ma sto sognando?- Dice con quel suo "Mulderism" inopportuno.

-Non è un sogno..- gli dico, dandogli un buffetto scherzoso sulla guancia.

-Ti amo davvero, e se devi soffrire allora soffriremo assieme, Mulder.-

Lo bacio ancora. E questa volta è più intenso, la passione ci divora. Passa la sua lingua sulle mie labbra e la schiude per poi entrare.

 

Mi sembra che mi si apra il mondo per la prima volta, un torpore sulle labbra mi convince che tutto ciò è crudelmente vero, non è solo uno dei miei sogni che faccio quando sono troppo sola.

 

Mi attira ancora di più verso di lui e cado sul divano. Con le sue mani vaga sulla mia schiena e mi stringe sempre di più, come se non volesse lasciarmi andare.

 

Ad un certo punto si blocca di colpo e mi ricopre la linea del mento di baci, fino ad arrivare al lobo del mio orecchio e descrivere con la lingua il suo contorno. -Ti amo Dana Scully, desideravo dirtelo da troppo tempo.- Soorido tacitamente dentro di me.

 

Desideravo da troppo questo momento, ma mi balena in testa un pensiero che.. che mi fa star male nel profondo del mio cuore: e se lui stesse giocando un altra volta?

 

E come se avesse letto questo pensiero attraverso i miei occhi, aggiunge:

-Davvero, lo giuro.- Ed allora lo bacio con più trasporto, come se fossi una bambina alla quale promettono una cosa che desiderava da tanto tempo.

 

Le sue mani trovano la curva dei miei fianchi ed indugiano sul posarsi o no sul mio sedere. Le sue carezze sono delicate, come se avesse paura di rompermi. Prima ancora che riesca a deciderlo, gli dico con voce roca:

-Portami a letto, non voglio che tu mi possa abbandonare prima ancora che mi renda conto che è vero. Non lasciarmi sola, ho bisogno anch'io di te.- lo supplico.

 

Mi prende delicatamente in braccio e mi sento piccola piccola, protetta. Perfetta in questa posizione e completa, in comunione con l'uomo che amo.

 

Dolcemente mi fa sedere sul letto che è rimasto scoperto dopo che io mi sono precedentemente alzata. Lui rimane in piedi, io lo guardo sollevando il mio sguardo. Sembra contento, una luce che non ho mai visto brilla nei suoi occhi.

 

-Ho quasi paura di romperti quando ti sfioro. Mi sembri così... così indifesa, Dana.- mi dice con riverenza.

-Ma tu non lo farai, Mulder. Posso capire che tu non mi veda allo stesso modo perchè malata, ma sono sempre io, quell'individua pestifera che ti affonta senza pietà sul lavoro per darti un freno e romperti le uova nel paniere.-

Lui si caccia a ridere, ed anch'io. Non avevo mai dato una tale definizione di me stessa. Ma in fondo, bisogna sdrammatizzare.

 

-Ti amo...- gli ripeto poi - voglio che tu mi faccia sentire ancora viva, io non sto morendo... Tu mi hai fatto rinascere col tuo amore questa volta, al contrario della volta precedente in cui era la forza delle tue convinzioni. .. Questo è un sentimento ancora più nobile della tua ricerca romantica della verità.-

 

Ed allora mi abbraccia. - Oh, piccola.- Sento la mia guancia che si bagna, lui si è di nuovo commosso. -Sapessi per quanto...- poi si interrompe, gli muoiono le parole in gola, soffocate -Ma ora ti ho, non mi devo più lamentare.-

 

Cancello le sue lacrime con la mia lingua. Scorro suoi suoi lineamenti duri, fino a tornare a guardarlo fisso negli occhi con fare malizioso. Gli concedo poi un bacio languido, profondo, voglio concedergli un pezzo di paradiso per tutto quello che abbaimo patito, ripagarci per le sofferenze che non ci hanno permesso di scoprire ciò che provavamo noi nel cuore. Questo ha scaturito l'atto d'amore che sta per compiersi.

 

******

 

Mi giro tra le braccia di Mulder, confortata dalla sua stretta.

 

Lui ancora dorme, sembra un bambino. Io invece non sono ancora riuscita a prendere sonno, è tutto troppo sconvolgente.

 

Fisso il soffitto dipinto di bianco e gli permetto di farmi da schermo, rivivendo tutto immagine per immagine.

 

THE END!!

Piaciuto? Fatemi sapere!!

Non me la sentivo di farlo arrivare fino all'NC-17, ho preferito ancora una volta soffermarmi sui sentimenti!! Mi dovrò decidere a scriverne uno come si deve, prima o poi!!

 

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