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Eccomi arrivata sul posto di lavoro.
Sono gia' stufa come ogni mattina.
In ufficio si respira la solita aria: Ale, il buddista, sorride con amore trascendente al suo desktop.
Beppe, bassanese asociale con tendenze schizzoidi, sta trucidando l'ave maria di Schubert.
[Beppe vive solo, per hobby alleva serpenti e aracnidi: possiede un pitone, una coppia di tarantole, un'aspide, un mamba nero e una pletora di biscette. Sogna di mollare tutto e fuggire in Malesia. Forse non e' completamente pazzo].
Poi c'e' Ric, pischello 20enne esterno. Sverna nell'angolo buio dell'ufficio, in rispettoso silenzio. Non sa fare un cazzo, capisce la meta' di quello che sa fare, ma e' un ottimo antistress: questa e' la sua funzione.
Infine, il serafico Gino, 56 anni, che andra' in pensione con lo scivolo di giugno. Attorno a lui l'aria si ferma, i documenti si accumulano e i cherubini zufolano soavi. E' il Nirvana.
Tutto nella norma: entro, saluto tutti, poso la borsa e accendo il PC.
Il primo a dare l'allarme e' Gino: "Ih, vara che beo, ancuo (= oggi n.d.r.) non funsiona un casso. Femo feston".
Come? Proprio oggi che si va in produzione?!
L'allarme e' sinteticamente ripreso da Beppe: "Puttana merda, non mi funziona il synchronize"
Il buddista mi guarda "Neanche a me". E naturalmente sorride.
Brinco il telefono, metto il vivavoce e chiamo la Sala Macchine:
"Pronto?... Jacur, qui abbiamo un problema con Changement DS e..."
SM: "Qui casa di tolleranza Cucinotta: solo le migliori professioniste per sadomaso, fist fukung, fantasie estreme e quant'altro. Vuole lavorare per noi, signorina?"
E' quel coglione del turno di notte che non ha ancora ricevuto il cambio e la cosa deve averlo fatto uscire di senno.
N: "Meno cazzate: noi qui siamo bloccati"
SM: "Digli di fare un bel respiro, pensare ad una cascata, all'acqua che corre. Dopo un po', che provi ad uscire con delicatezza"
Interviene Beppe. E' il suo progetto. E' nervosissimo. Mi strappa la cornetta e comincia a vomitarci dentro una serie di insulti creativi da lasciare ammirato un portuale della bassa.
Ma non c'e' un cazzo da fare. Nientre previsioni. E mi scopro a sillabare "vaffanculovaffanculovaffanculo".
Il buddista mi mette una mano sulla spalla e mi fa "Tu prendi male il lavoro. Gli e' che te lo devi far piacere: deve essere una fonte di gioia. Riempire la vita".
Lo guardo malissimo. Di sbieco.
Vorrei estinguerlo.
Lui fraintende e mi sorride.
Mi scrollo qualla mano viscida dalla spalla.
Vorrei esringuerlo sfondandogli la calotta cranica con una di quelle pistole a chiodi usate per abbattere i manzi.
Beppe urla bestemmie ormai senza piu' ritegno.
Dalla sala macchine gli fanno sapere che per le minorenni ci si puo' sempre mettere d'accordo.
Gino, imperturbabile, guarda la pioggia fuori dalla finestra.
Devo sfogarmi.
Batto un pugno sul tavolo, mi alzo e vado da Ric, che sta cercando di farsi invisibile, laggiu' nel suo angoletto. L'illuso.
Gli do da fare due lavori assolutamente inuitili. Li voglio entro mezz'ora e senza discussioni.
Lo cazzio per lo sfondo del desktop, per i colori troppo sgargianti del TSO, perche' ha troppe icone inutili e perche' in ufficio non si viene con gli infradito.
Lui accenna ad aprie bocca, ma Gino interviene. "Ea ga razon".
E questo chiude definitivamente il discorso.
Beppe ha sbattuto giu' la cornetta e sta ansimando come un asmatico.
Il buddista: "C'e' troppo karma negativo in quest'ufficio: spezza l'armonia e confonde i flussi di onde psichiche benefiche"
Io e Beppe ci guardiamo, senza parole. ["Lo faccio io o lo fai tu"]
Ric, con la sua faccina da nerd adolescente occhialuto ed illibato, sceglie questo momento per fare la sua comparsa: "I colori del TSO ..."
N: "Non e' il momento"
B: "Vattene. E velocemente."
N: "Svola e muto"
B: "Sei ancora qui? Fuori dai coglioni, ho detto!"
Beppe, appallottola un foglio di carta e glielo scaglia dietro con rabbia. Poi mi guarda e fa spallucce, come a dire "Cosi'. Mi andava. Non posso mica defenestrare il buddista, no?"
Squilla il telefono. E' la sala macchine.
"Qui Escort Service Cucinotta, Changement DS in funzione, vi ricordiamo che nel mese di luglio tutte le nostre ragazze dell'est danno vi danno il culo al prezzo di un pompino. A domani." PLONK.
E si comincia a lavorare.
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