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Fonte: http://dsc.discovery.com/news/news.htmlhttp://dsc.discovery.com/news/news.html

Data : 06.05.04

Scoperta città chiave Maya

Un archeologo italiano ha dichiarato martedì di avere scoperto antichi oggetti, che mostrano come un sito inesplorato nella regione di Peten nel Guatemala, nasconda una delle più significative città pre-classiche maya mai trovate.

“Credo che Cival fosse una delle più grandi città del periodo pre-classico Maya, che ospitò una popolazione di circa 10,000 unità, al suo culmine” ha dichiarato l’archeologo dell’Università Vanderbilt di Nashville nel corso di una conferenza stampa.

Franco Estrada-Belli ed il suo gruppo, hanno scoperto intatte due grandi maschere e oggetti di giada usate per i rituali nella piazza centrale della città, chiamata Cival, che si data ad attorno il 150 a.C.

Prima di essere abbandonata, la città potrebbe avere dato origine al sito vicino, Holmul, che attraversò il culmine della sua altezza circa mille anni più tardi nel corso del periodo classico.

“Cival probabilmente fu abbandonata dopo un violento attacco, scatenato da un potere concorrente superiore, quale Tikal”

La posizione degli edifici di Cival verso il sorgere del sole all’equinozio, suggerisce che fossero usati per misurare il tempo. La città aveva un’”importante funzione astronomica” secondo Estrada-Belli.

Due maschere di stucco, ognuna della misura di cinque metri per tre, sono tra le scoperte più straordinarie.

“La preservazione della maschera è sorprendente. E’ quasi come se qualcuno l’avesse fatta ieri” ha dichiarato l’archeologo, che ha scoperto il primo oggetto per caso, in una spaccatura sotto un tunnel scavato dai saccheggiatori.

Successive ricerche hanno scoperto la seconda maschera apparentemente identica alla prima.

Estrada-Belli ha dichiarato che il contesto al sito suggerisce che potrebbero essere presenti due altre maschere.

Egli ritiene che quattro maschere affiancassero le scale della piramide che conduceva alla camera, servendo come elementi di un rituale nel quale il Re Maya interpretava la creazione.

Il livello di evoluzione apparente di Cival suggerisce che i Maya pre-classici, che vissero dal 2,000 a.C., al 250 d.C., avevano una cultura simile a quella dei Maya del cosiddetto periodo Maya che durò fino al 900 d.C., quando iniziò a declinare.

Secondo il team archeologico, Cival era una delle più grandi città del periodo.

Il gruppo è stato in grado di identificare i potenziali siti archeologici attorno a Cival via satellite.

Il centro cerimoniale della città si estende per 800 metri – due volte superiore a quanto ritenuto fino ad oggi.

Sono state trovate cinque piramidi, di cui la più ampia, alta 30 metri.

Fonte: http://www.newscientist.com/

Data : 06.05.04

MASCHERE GIGANTI RIVELANO LA RAFFINATEZZA DEI PRIMI MAYA

Due maschere gigantesche raffiguranti divinità dotate di zanne, trovate in Guatemala, mostrano che la raffinata cultura maya si diffuse attraverso la regione centinaia di anni prima di quanto ritenuto.

La coppia di maschere, databili a circa il 150 a.C., è stata dissotterrata nell’antica città di Cival. I saccheggiatori avevano estensivamente danneggiato il sito, prima che gli archeologi potessero esaminarlo, ma i ladri non hanno portato via tutto e hanno mancato alcuni manufatti per questione di centimetri.

L’archeologo Francisco Estrada-Belli, della Vanderbilt University del Tennessee, USA, ha trovato la prima maschera quando si è calato in una crepa, fino a raggiungere un tunnel scavato dai saccheggiatori, e ha sentito una strana forma simile a quella di un serpente. La sua gemella è stata scoperta in aprile, con un volto che mostra un occhio a forma di L, ed una bocca quadrata con un paio di denti affilati simili a quelli di un serpente.

Le maschere di gesso inciso misurano ognuna cinque metri per tre. La particolare forma degli occhi suggerisce che rappresentino la divinità maya del mais.

Allineamento astronomico

Le due maschere, le più antiche sculture del loro genere, si trovavano accanto alla scalinata d’accesso ad una sala del tempio, sulla cima di una delle cinque piramidi conosciute di Cival. Anche la posizione delle piramidi è indicativa, in quanto guarda attraverso la plaza al punto in cui il sole sorge agli equinozi.

Altri manufatti trovati al sito sono addirittura precedenti, e si datano al tempo della costruzione della plaza della città, circa 500 a.C. E’ stato trovato un gruppo di cinque giare in frantumi, disposte a formare una croce, cinque asce di giada e più di 100 pezzi di giada. Estrada-Belli ritiene che le giare fossero offerte votive d’acqua nel corso dell’annuale ciclo del raccolto, con la giada a simboleggiare il mais.

Gli archeologi hanno scoperto anche una lastra di pietra incisa databile al 300 a.C., che riporta il più antico ritratto conosciuto di un re maya.

Regni dinastici

Insieme, le nuove scoperte, rovesciano la diffusa credenza che la cultura maya si sviluppò inizialmente sulle alture centrali del Guatemala e sulla Costa Pacifica, e si diffuse solo successivamente nell’entroterra.

Cival era abbastanza grande da accogliere una popolazione di 10,000 persone, ed i cittadini scambiavano beni ed idee con altre regioni maya molto prima di quanto creduto.

“Stiamo spingendo indietro l’inizio dei regni dinastici nell’entroterra di almeno 200 anni” ha dichiarato Estrada Belli.

La città fu abbandonata attorno al 100 d.C., poco tempo dopo la costruzione di mura difensive, e ciò fa pensare che cadde per mano di un non identificato regno nemico. Rimase quindi abbandonata per 1000 anni, evitando il destino della maggior parte delle città classiche Maya, che furono sepolte da costruzioni successive.

Il lavoro di Estrada Belli è supportato dal National Geographic e sarà presto soggetto per uno speciale televisivo.

 

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