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Fonte: http://www.uaf.edu/
Data:
16.06.04
I
MAMMUT INTRAPPOLATI SULLE ISOLE DEL MARE DI BERING RITARDARONO L’ESTINZIONE
Un fossile è la prima prova nelle Americhe di una popolazione di mammut sopravvissuta al Pleistocene
St.Paul, una delle cinque isole dell’arcipelago di Pribilof nel Mare di Bering, ospitava mammut che riuscirono a sopravvivere alle estinzioni che spazzarono via dalla massa continentale e dalle altre isole del Mare di Bering le popolazioni di mammut.
In un articolo della rivista Nature del 17 giugno 2004, Dale Guthrie, professore emerito all’Istituto di Biologia Artica presso l’Università di Alaska Fairbanks, dichiara che quando i mammut dell’Alaska continentale e delle altre isole del Mare di Bering si estinsero al termine dell’era del Pleistocene (circa 11, 000 anni or sono), quelli dell’arcipelago di Pribilof sopravvissero, e nuove datazioni al radiocarbonio mostrano come.
Fu questione di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, ed i denti fossili del mammut che dimostrano la tesi di Guthrie sono i primi dati registrati nelle Americhe di una popolazione di mammut sopravvissuta al Pleistocene.
“Nel corso dell’ultimo maximum glaciale, quando i livelli dei mari arrivarono a circa 120 metri di sotto al loro attuale livello, quel che adesso sono le isole di Pribilof erano semplici alture collegate alla terraferma da un’ampia vallata” ha spiegato Guthrie.
Usando la datazione al radiocarbonio, spettrometro ad acceleratore di massa (AMS), schemi batimetrici (di profondità delle acque), e tassi di trasgressione marina dal Mare di Bering, Guthrie ha scoperto che i mammut rimasero intrappolati nelle Pribilof circa 13,000 anni or sono, nel corso della crescita dei livelli delle acque dell’Olocene, dopo l’ultimo maximum glaciale.
“I mammut lanosi si estinsero sulla terraferma circa 11,500 anni di radiocarbonio or sono” ha dichiarato Guthrie, “ma un campione da St.Paul si data solo a 7,908 anni radiocarbonio, nel medio Olocene, che è di molto successivo”.
I
mammut furono in grado di sopravvivere a St. Paul così a lungo perché
l’isola offriva abbastanza vegetazione e vi era un numero di animali
sufficiente a prevenire le pressioni determinate dalla sovrappopolazione, ha
dichiarato Guthrie; la sua attuale dimensione di 36 miglia quadrate è troppo
piccola per sostenere una popolazione permanete di mammut. St.Paul raggiunse
questa dimensione circa 5,000 anni or sono, ed i mammut si estinsero
probabilmente prima di quel tempo.
St.Paul si trova a circa 300 miglia ad ovest della massa continentale dell’Alaska, 750 miglia aeree ad ovest di Anchorage.
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Per informazioni: Dr. Guthrie, professore emerito dell’Istituto di Biologia Artica, Università dell’Alaska Fairbanks