IL DUOMO DI TREVISO.


Il Duomo di Treviso è situato nel cuore del centro storico, nell'omonima piazza di cui occupa il lato est e comprende: il battistero di S. Giovanni, la Cattedrale dedicata a San Pietro, il Vescovado e la Canonica. È difficile datare la costruzione della chiesa originaria, ma i reperti ritrovati sotto le fondamenta dell'odierna cattedrale testimoniano che intorno al V-VI secolo vennero utilizzati allo scopo materiali di un tempio romano e di una necropoli che sorgeva in questa zona.
Nell'VIII secolo la cattedrale venne riedificata in stile romanico. Di questa costruzione restano i materiali utilizzati nella cripta e i due leoni in marmo rosso di Verona che si trovano ai lati della scalinata .
Verso la metà del 1700 il Duomo venne definitivamente demolito e ricostruito come lo si vede oggi, in stile neorinascimentale.
La facciata del Duomo è dominato dal grande colonnato, innalzato nel 1836. L'interno, costruito su progetto di Giordano Riccati a partire dal 1760, conserva numerose opere d'arte.
All'interno, tra le altre cose, si possono vedere: una statua di Lorenzo Bregno, "Il San Sebastiano" (1515 ca.); un grande tabernacolo architettonico in marmo e bronzo (sec.XVII); una pala di Francesco Bissolo: "Santa Giustina, Santi e donatore" (1530 ca.).
Nel vestibolo sinistro troviamo: una cornice in pietra scolpita (sec XIV), grandi tele seicentesche di Francesco Bassano e Antonio Zanchi, il Monumento Sepolcrale del Vescovo Nicolò Franco, opera lombardesca del 1501. Sul fondo si apre la Cappella del Santissimo eretta per volere del vescovo Bernardo De Rossi tra il 1501 e il 1503 su disegno di Antonio Maria da Milano. La cappella, completamente rivestita in marmo greco, raccoglie sculture di Giambattista e Lorenzo Bregno mentre il "Redentore" affrescato nell'abside è di Pier Maria Pennacchi (1511).
La Cappella Maggiore è la prima della ristrutturazione medioevale, compiuta su progetto di Piero Lombardo nel 1488. Opera di Pietro Lombardo e dei figli Tullio ed Antonio è il monumento Sepolcrale del Vescovo Zanetto (1486); di fronte è il Monumento a Papa Alessandro VIII, lavoro di Giovanni Bonazza (1693); ai lati dei monumenti le "Storie della Chiesa Trevigiana", affreschi di Ludovico Seitz (1888); sull'altare maggiore "Arca" attribuita a Tullio Lombardo (1506).
Qui sono pure conservati il Tesoro, non visibile, costituito prevalentemente da oreficerie medioevali e due stipiti marmorei dell'antico portale della cattedrale. Una "Visitazione", altorilievo di Lorenzo Bregno (sec. XVI). Opera di Paris Bordon è "l'Adorazione di pastori" (1557), commissionata dalla famiglia Rover, che in origine si trovava in San Francesco.
Infine il "San Giovanni Battista", scultura di Alessandro Vittoria (sec. XVI).
La Cripta del Duomo. Questa è l'unica parte rimasta pressoché intatta della cattedrale romanica, forse terminata già nel 1040. L'ambiente, molto suggestivo, è caratterizzato dalle colonne che intercalano lo spazio, alcune delle quali hanno capitelli scolpiti (sec. VIII-IX).
Sulle volte a crocera e sulle pareti vi sono numerosi frammneti di affreschi (sec. VIII-IX) mentre il pavimento reca ancora parti di mosaico romanico con animali mitologici.
 Nell'abside è conservata l'Arca di San Liberale, patrono della Città (1403). Il pavimento sottostante, forse del 1500, è in piastrelle di maiolica con motivi vegetali e frutta, ed è molto ben conservato.
Cappella dell'Annunziata o Malchiostro.
Venne eretta nel 1519 per volere del canonico Malchiostro e decorata con affreschi di Giovanni Antonio da Pordenone e con la pala d'altare di Tiziano Vecellio, i due pittori più famosi della Venezia di allora. La parte sinistra è decorata con opere di Giovanni Antonio da Pordenone (1520): "l'Adorazione dei magi", "la Visitazione" e, sul catino dell'abside, "Augusto e la Sibilla".
Nel 1944, a causa del bombardamento, si perse il "Padre Eterno", affrescato nella cupola.
L'interno del battistero è essenziale, nel fondo vi è l'abside con una balaustra del 1400, e due absidiole laterali decorate da affreschi del Duecento. In quella di destra vi è una "Madonna con Bambino e Santi", di linea romanica;
A sinistra una "Madonna col Bambino benedicente tra L'Arcangelo Gabriele e San Prosdocimo", di carattere bizantino.