Ad esso sono ammessi giovani in possesso della
licenza di scuola media.
Terminata la scuola media molti giovani, pur non
desiderando lasciare
gli studi cercano un percorso formativo che consenta loro
di entrare il
prima possibile nella vita lavorativa.
Gli istituti professionali sono la risposta a questa
esigenza: la più rapida di accesso al lavoro,
senza
uscire dal ciclo
scolastico.
La loro finalità è di far conseguire ai giovani, in
maniera integrata e coerente: un livello di istruzione
per la formazione
della persona e del cittadino, corrispondente a quello degli altri ordini
scolastici
di pari grado; una professionalità aderente alle esigenze del mondo
del lavoro nazionale ed europeo.
Il mondo del lavoro, nei paesi ad economia avanzata,
è contraddistinto da continua, veloce evoluzione
dei ruoli lavorativi, delle
figure professionali, dei sistemi di produzione e, quindi, delle competenze
necessarie a chi vi opera.
Ciascun giovane che si volge al lavoro deve essere
pronto a sostenere un frequente avvicendamento
delle proprie funzioni e perfino
cambiamenti radicali del tipo di lavoro che svolge; dovrà quindi
risolvere
problemi sempre nuovi e tanto più otterrà positivi risultati, quanto più sarà
capace di
evolversi e convertirsi: la più preziosa delle sue qualità dovrà
essere l'attitudine ad imparare ancora.
Negli istituti professionali i primi anni del corso
di studio sono finalizzati a far conseguire ai
giovani un primo livello di
professionalità insieme ad un prezioso patrimonio di cultura, di abilità e
di
attitudini.
La specializzazione in ambiti precisi di lavoro si
consegue nel quarto e quinto anno, anche con
cicli di lezioni tenute da
consulenti che già sono esperti professionisti del settore e con periodi
di
scuola lavoro in azienda.
Contemporaneamente gli allievi continuano lo studio
di discipline umanistiche, scientifiche e
tecnologiche per rafforzare le basi
della professionalità ed essere in grado di conseguire validamente
il diploma
agli esami di Stato.