Laurie Anderson 
BIG SCIENCE (1982) 
 
Danny Hillis, l'uomo che ha inventato l'orologio millenario, mi ha raccontato l'idea per un suo film. Ha detto: questa è la trama. Gli alieni stanno raggiungendo la Terra dopo aver viaggiato per migliaia di anni attraverso l'universo, anni durante i quali hanno fatto foto della Terra mentre le si avvicinavano zoomando. Ora sono quasi arrivati e hanno un immenso archivio di immagini: una sequenza della Alpi che spuntano fuori dal fondo dell'oceano, un enorme vulcano che sputa fuoco e cenere sulla superficie terrestre e la ricopre per centinaia di anni, la costruzione della Grande Muraglia e così via. A mano a mano che si avvicinavano alla Terra le foto diventavano più ingrandite e sempre più a fuoco.Così gli alieni si mettono in contatto con la Terra e dicono: "Abbiamo queste foto, foto della storia della Terra, ma non solo: abbiamo anche le foto della crocifissione. E sono in vendita"; poi ne mandano alcune giù come prova. Sulla Terra si scatena una gigantesca guerra di offerte e l'ultima guerra mondiale scoppia a causa della fotografia. 
Laurie Anderson, da un'intervista (visita www.fucinemute.com per leggere il testo integrale)
 
 
 
 
 
 
 
 
Laurie Anderson è tra le poche artiste di 'avanguardia' ad essersi conquistata il grande pubblico (oltre che un compagno come Lou Reed...). Complice un'intelligenza e di una sensibilità sconfinata, che le ha permesso di collaborare con scrittori del calibro di William Burroughs (l'autore de Il Pasto Nudo e La morbida macchina, o di musicisti quali Philip Glass e John Cage, e di una straordinaria capacità intuitiva e di sintesi, che, in anticipo di 10 anni e più sullo scenario odierno delle cosiddette 'contaminazioni', le ha permesso di creare musica che, pur sperimentale, non indulge a istrionismi intellettuali. La forma, insomma, è al servizio del contenuto, della comunicazione. Parola abusata e svilita, se vi immergerete nei suoi lavori, forse, potreste ritrovarne il valore. Ma procediamo con ordine.
 
Laurie nasce a Chicago nel 1947, e sin da giovane si interessa all'arte. La sua prima performance risale al 1972. La Anderson sa mescolare con genialità gli spunti dei suoi 'maestri': la ripetitività dei suoni e delle melodie, da Cage e dal minimalismo in genere, le performance di Chris Burden - che usava spararsi nel braccio e rotolarsi su pezzi di vetro - cui dedica l'umoristico reggae It's not the bullet that kills you, it's the hole, sino a Edgard Varèse, ispirandosi al quale crea lo strumento che la accompagnerà in molti spettacoli e dischi:il 'tape bow violin', un violino suonato con nastri preregistrati infilati nell'archetto.
 
 
Un dipinto di Laurie Anderson
La musica spesso è contrappuntata da voci talvolta in falsetto, in un miscuglio di lirismo e ironia che è la cifra stilistica fondamentale di Laurie Anderson, mentre i testi, si tratti di readings o di vere e proprie canzoni, hanno a che fare spesso con il rapporto dell'individuo con il proprio corpo e con l'ambiente che lo circonda; spesso sono farciti di non-sense, mentre altri sono vere e proprie storie, all'insegna di un umorismo spesso grottesco. 
"Good evening. This is your Captain. We are about to attempt a crash landing. Please extinguish all cigarettes..."(From the Air) 
 
"Big Science", esordio discografico della Anderson, è una selezione di materiale approntato per un precedente spettacolo multimediale, American I-IV. L'opera è composta, come al solito, da un miscuglio di forme differenti, dal balletto futurista a brani quali Language is a Virus (ripreso anche per un altro spettacolo, Home of the brave, cui collaborerà William Burroughs, artista non alieno a simili temi).
"QUALSIASI MONDO ASCOLTATE LE MIE ULTIME PAROLE. ASCOLTATE TUTTI VOI CONSIGLI DIRETTIVI SINDACATI GOVERNI DELLA TERRA. E VOI POTENZE DI POTERE DIETRO QUELLE LURIDE TRATTATIVE FATTE IN QUELLE LATRINE ALLO SCOPO DI IMPADRONIRVI DI CIO' CHE NON VI APPARTIENE. PER VENDERE IL TERRENO DI SOTTO I PIEDI NON NATI. ASCOLTATE. CIO' CHE HO DA DIRE VALE PER TUTTI GLI UOMINI IN QUALSIASI LUOGO. RIPETO PER TUTTI NESSUNO ESCLUSO. GRATIS PER TUTTI COLORO CHE PAGANO. GRATIS PER TUTTI COLORO CHE PAGANO IN DOLORE.CHE COSA VI HA TANTO SPAVENTATO TUTTI DA FARVI ENTRARE NEL TEMPO? CHE COSA VI HANNO TANTO SPAVENTATO TUTTI DA FARVI ENTRARE NEI VOSTRI CORPI? PER SEMPRE NELLA MERDA? VOLETE RESTARCI PER SEMPRE? ALLORA ASCOLTATE LE ULTIME PAROLE DI HASSAN SABBAH. ASCOLTATE GUARDATE O CAGATE PER SEMPRE. CHE COSA VI HA TANTO SPAVENTATO DA FARVI ENTRARE NEL TEMPO? NEL CORPO? NELLA MERDA? VE LO DIRO' IO. LA PAROLA. LA PAROLA IL-TU. IN PRINCIPIO ERA LA PAROLA. VI HA SPAVENTATO TUTTI NELLA MERDA PER SEMPRE. USCITENE FUORI PER SEMPRE. USCITE PER SEMPRE FUORI DALLA PAROLA TEMPORALE IL. USCITE PER SEMPRE DALLA PAROLA CORPOREA TU. USCITE PER SEMPRE DALLA PAROLA MERDOSA IL. TUTTI FUORI DAL TEMPO E NELLO SPAZIO. PER SEMPRE. NON C'E' NIENTE DA TEMERE NELLO SPAZIO. QUESTO E' TUTTO TUTTO TUTTO HASSAN SABBAH. NON C'E' NESSUNA PAROLA DA TEMERE. NON C'E' NESSUNA PAROLA. QUESTO E' TUTTO TUTTO TUTTO HASSAN SABBAH. SE VOI IO CANCELLIAMO TUTTE LE VOSTRE PAROLE PER SEMPRE. E LE PAROLE DI HASSAN IO PURE CANCELLO. ATTRAVERSO TUTTI I VOSTRI CIELI GUARDATE LA SCRITTURA SILENZIOSA DI BRION GYSIN HASSAN SABBAH. LA SCRITTURA DELLO SPAZIO. LA SCRITTURA DEL SILENZIO. GUARDATE GUARDATE GUARDATE" 
 
(W.S. Burroughs, Lettere dello Yage
 
 
Se Burroughs è sicuramente uno degli scrittori più "estremi" mai esistiti, la Anderson, pur ispirandosi a tematiche simili (il 'controllo', la tecnologia, l'alienazione), si discosta dalla premeditata ferocia dello scrittore, creando un tracciato musicale malinconico, ipnotico, utilizzando tecniche ripetitive e una varietà di strumenti (vocoder, tape bow violin, cornamuse, percussioni, tastiere, sassofoni...) con un equilibrio mirabile. A esempio, O Superman (for Massenet), brano portante di Big Science ma anche singolo autoprodotto che, in maniera totalmente inaspettata, la porta in cima alle classifiche di vendita. Il brano è composto da una pulsazione ritmica, un campione vocale sul quale la voce vocoderizzata della Anderson scandisce il testo, surreale e inquietante: una specie di segreteria telefonica/grande fratello. 
 
 
Hi. I'm not home right now. But if you want to leave a message, just start talking.... Well you don't know me, but I know you. And I got a message to give to you. Here comes the planes. So you better get ready...They're American planes. Made in America...  
'Cause when love is gone, there's always justice. And when justice is gone, there's always force. And when force is gone, there's always Mom. Hi Mom! ...So hold me, Mom, in yor long arms. Your petrochemical arms. Your military arms. In your electronic arms. 
(da "O Superman - for Massenet") 
 
 
 
 
 
 
Non sono comunque i temi politici a dominare, la Anderson non si fa mai carico di un 'messaggio'. A partire dal titolo del disco ("Big Science"), si tratta semmai di una riflessione 'aperta' sulla tecnologia e sugli effetti che produce sull'individuo, o meglio, su come uomo e macchina interagiscono. E se il fantasma del Big Brother è sempre presente, assieme al suo corollario, il rischio dell'alienazione ("Big science... hallelujah... every man... every man for himself"), l'inquietudine è perfettamente calibrata da siparietti isterici come Example 22, testo scritto sia in tedesco che in inglese, melodia di clarinetti e Laurie che intona un ritornello dai toni progressivamente sempre più isterici, da Kurt Weill in preda ad un attacco psicotico. L'alternanza di toni ripetitivi, lenti, sottilmente inquietanti, e di slanci malinconicamente struggenti e, nello stesso tempo, stranianti, sono probabilmente un invito verso l'ascoltatore, a un coinvolgimento prima emotivo e poi a un distacco critico, riflessivo.  
"Avete presente quelle notti in cui dormite ed è completamente buio e silenzioso e non sognate? La vera ragione è questa: in quelle notti, siete andati via. Siete nel sogno di qualcun'altro. Occupati nel sogno di qualcun'altro. Mi ricordo da dove sono venuta. C'erano edifici in fiamme e un mare rosso ardente. Ricordo tutti i miei amanti. Ricordo come mi tenevano. Mondo senza fine - ricordati di me..." (Laurie Anderson)
 
 
Tracklist 
1 - From The Air 
2 - Big Science 
3 - Sweaters 
4 - Walking & Falling 
5 - Born, Never Asked 
6 - O Superman (for Massenet) 
7 - Example#22 
8 - Let X=X 
9 - It Tango
Musicisti: 
Laurie Anderson - Vocals, vocoder, farfisa, violins, electronics, keyboards, OBXa, Marimba 
Roma Baran - Farfisa bass, claps, Casio, accordion, whistling 
Bill Obrecht - Alto sax 
Peter Gordon - Clarinet, tenor sax 
David Van Tieghem - Drums, marimba, percussions, rototoms 
Rufus Harley - Bagpipes 
Perry Hoberman - Flute, sax, piccolo, claps 
Chuck Fischer - Alto & tenor sax,  
Richard Cohen - Clarinets, bassoon, baritone sax