La società delle trapeziste scorrette

 

Elsa Gori, splendida donna ed attrice teatrale d'indubbia fama, tornò a casa con un diavolo per capello. Qualche ora prima, ospite d'onore di uno spettacolo circense, era stata invitata, al centro della pista, per presentare il suo ultimo spettacolo, ma, proprio nel momento in cui si apprestava a parlare, due delle trapeziste, con astuzia mirata, si erano esibite in una serie di eleganti evoluzioni sottraendole l'attenzione del pubblico. La celebre attrice, indignata, si era recata dal direttore il quale, oltre a rivelarle che le due ragazze si chiamavano Jula e Marlene, non aveva saputo dire altro.
Ne seguì un'animata querelle che, per molto tempo, alimentò le pagine dei giornali scandalistici. Poi Jula e Marlene decisero di risolverla invitando Elsa ad una sfida da disputarsi, la domenica successiva, nel loro circo.
La signora Gori accettò e, con aria arrogante, si presentò all'appuntamento. Jula e Marlene, coadiuvate dalle altre ragazze del loro gruppo, utilizzarono una tattica d'attesa. Appollaiate sui classici anelli da trapezista assunsero, tra gli applausi del pubblico, una serie di posture eleganti. Poi, ruotando sul loro asse, iniziarono a disegnare una moltitudine di figure ammalianti. Elsa non poté evitare di fissare gli strani movimenti delle sue avversarie che, maliziosamente, la ipnotizzarono. Fu proprio Jula che, notando l'evidente passività della sua avversaria, lanciò un lazo cingendole la vita. Subito dopo Marlene scese a terra e, legando la vittima per i polsi e le caviglie, completò l'opera iniziata dalla sua compagna di squadra. Incredibilmente la signora Gori si presentò davanti ai flash dei fotografi, incaprettata.
Elsa ingoiò. Due settimane dopo, appoggiata dalla sua amica e giornalista Amalia Cortes, rilanciò, attraverso un famoso rotocalco femminile, la sfida alle due trapeziste. Fu così che, insieme a Daniela Fortis, un'attraente ragazza che faceva parte della sua compagnia teatrale, si ritrovò di fronte a Jula ed a Marlene. Le due vincitrici adottarono una tattica diversa dalla precedente. Mentre le loro compagne dondolavano pigramente nell'aria si portarono a due metri dal suolo e rimasero in attesa. Elsa e Daniela, in un silenzio irreale, si avvicinarono alle loro antagoniste.
- Sembrate due ragazzine sull'altalena. Disse Elsa.
Jula e Marlene abbozzarono un sorriso beffardo.
- Volete scendere sì o no? Aggiunse Daniela.
Le due trapeziste risposero tramite un insolente movimento eseguito con le dita dei piedi.
Elsa e Daniela si portarono sotto le due rivali, ma fecero in tempo solo ad alzare gli occhi perché Jula e Marlene si lanciarono su di loro come due tigri. Le sfidanti, colte di sorpresa, si ritrovarono sotto alle rispettive avversarie e, nonostante gli sforzi, furono completamente sopraffatte. Per la seconda volta i paparazzi immortalano la sconfitta di Elsa e, naturalmente, della sua compagna di squadra Daniela. Le due attrici, convinte che le rivali avessero esaurito il loro campionario di trucchi, lanciarono per l'ennesima volta il guanto di sfida. Questa volta le due trapeziste tornarono alla tattica iniziale e ricominciarono con le loro interminabili giravolte.
Le due attrici le ignorarono.
Fu un grave errore perché Jula e Marlene, furtivamente nascoste dalle altre, scesero a terra e, attraverso un complicato percorso, si portarono alle loro spalle. Le conseguenze furono facilmente immaginabili. Elsa, furiosa, affermò che le tre sconfitte fossero da imputare al fatto che le due acrobate si erano avvalse dell'aiuto delle loro perfide compagne. Quindi per la successiva sfida coinvolse, oltre Daniela, altre sei attrici facenti parte della sua compagnia. La sua amica Amalia Cortes lanciò una campagna pubblicitaria a tamburo battente. L'idea di otto attrici che si battevano contro altrettante trapeziste colpì l'immaginario collettivo e fu deciso di trasmettere l'intrigante contesa in diretta televisiva.
Venne il grande giorno e, da ciò che si notava, non si era badato a spese.
Otto particolari materassini, ognuno indipendente dagli altri, formavano una specie di palco perfettamente illuminato. Ogni attrice si posizionò sul posto indicatole da Elsa. Poi, annunciate dallo speaker, entrarono Jula, Marlene ed altre sei trapeziste. Vestite da farfalle le detentrici del titolo si esibirono in un elegante numero introduttivo che scatenò l'entusiasmo della folla. Infine Jula, Marlene e le altre, dopo essersi liberate di quegli stravaganti costumi, scesero a terra e, nel tradizionale abbigliamento da acrobate, si apprestarono a lottare contro le loro avversarie.
- Questa volta non potrete mettere in atto i vostri patetici trucchi. Esordì Elsa.
- Sono proprio curiosa di vedere come ve la cavate ora che siete a terra. Aggiunse Daniela.
Come al solito non ci fu risposta, ma solo una serie di sorrisi ironici.
Un colpo di gong diede inizio alla gara che, secondo regolamento, doveva essere effettuata in quattro tempi da cinque minuti. Le attrici, scatenate, partirono all'attacco mettendo subito in difficoltà le trapeziste. Nell'arco dei primi tre tempi i ruoli di predominio si alternarono. In alcuni momenti sembravano prevalere le sfidanti, in altri le detentrici. Si arrivò al quarto ed ultimo tempo. Elsa e le sue compagne, facendo appello alla loro brama di vincere, riuscirono a sottomettere le acrobate e, a due minuti dalla fine, erano riuscite a sedersi, trionfanti, sulle loro pance.
Ormai era fatta pensarono e, stringendo i denti, continuarono a cavalcare le loro oppositrici.
L'orologio si apprestava a compiere l'ultimo giro quando quegli strani materassini iniziarono ad ondeggiare. Le attrici, nonostante la sorpresa, riuscirono a contenere il ritorno delle loro avversarie, ma, quando un complesso sistema meccanico le lanciò in aria, dovettero mollare la presa. Jula, Marlene e le altre, nel loro ambiente naturale, eseguirono una serie di piroette e ricaddero, con perfetto sincronismo, sui corpi delle esterrefatte rivali. Infine, premendo sui loro volti dei tamponi sedativi, le posero in uno stato di semi-incoscienza. In quel preciso istante il suono di un gong decretò la fine delle ostilità. Fu il caos. La folla impazzita tributò un interminabile applauso alle vincitrici che, impettite davanti alle rispettive vittime, ricambiarono felici i loro sostenitori. Poi, scendendo in posizione di spaccata, si posero vicino alle loro inermi rivali e, bombardate dai flash dei paparazzi, alzarono il braccio destro in segno di trionfo.
Elsa si era appena svegliata quando accendendo il televisore notò che stavano trasmettendo un servizio riguardante i fatti accaduti la notte precedente e dei quali era stata protagonista. Nonostante lo stato di confusione rammentò che le rivali, per l'ennesima volta, avevano vinto e dovette sedersi sul divano per non cadere a terra. Nei giorni seguenti tentò di dimenticare l'accaduto, ma, quando lesse un articolo della sua amica Amalia Cortes che esaltava la vittoria delle trapeziste, rimase di ghiaccio. Infine, di comune accordo con le altre attrici, decise di non infastidire più coloro che l'avevano completamente dominata.

 

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