da it.cultura.religioni:

Gentile Signora ***,

......ci limitiamo a trasmetterLe la corretta interpretazione dei fatti
successi agli inizi degli anni '60 e gli ulteriori sviluppi fino al
1992.

L'Opera di Maria Valtorta non aggiunge nulla alla Rivelazione e non è il
quinto Vangelo, ma completa e illustra, nella forma di una rivelazione
privata, la narrazione dei quattro Vangeli.
Essa circolava solo in copie dattiloscritte quando il papa Pio XII la
lesse e poi consigliò (in una udienza privata del 26 febbraio 1948) di
pubblicarla così come stà, disapprovando il testo di una prefazione
che avrebbe potuto condizionare il pensiero del lettore.
Malgrado l'assenso (ufficioso e privato) del Papa e i consensi (scritti
e firmati) di personalità ecclesiastiche e laiche tra le più note di
quel tempo, il Sant'Uffizio cominciò ad osteggiare la pubblicazione
dell'Opera, fino a mettere all'Indice la sua prima edizione con decreto
del 16 dicembre 1959. Un articolo apparso su L'Osservatore Romano del 6
gennaio 1960 spiegava i motivi della condanna, che aveva un carattere
disciplinare e
non di censura.
L'Indice dei libri proibiti fu poi soppresso, ma una nota vaticana del
1966, relativa all'Opera Valtortiana, precisava che esso aveva
conservato il suo valore morale pur essendo decaduto come legge
ecclesiastica.
Il card. Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della
Fede (ex-Sant'Uffizio), in una lettera del 31 gennaio 1985 al card.
Siri, arcivescovo di Genova, dichiarava che l'Opera fu condannata al
fine di
neutralizzare i danni che tale pubblicazione può arrecare ai fedeli più
sprovveduti. Pertanto, pur senza chiarire di quali danni si trattasse,
egli svelava che il Sant'Uffizio volle proibire la lettura dell'Opera
non a tutti i cattolici, ma solo ai più sprovveduti (a quelli,
ovviamente, che
potevano essere considerati tali nel 1959, anno della condanna).
Infine, in una lettera del 6 maggio 1992 all'editore Emilio Pisani,
mons.
Dionigi Tettamanzi, segretario generale della Conferenza Episcopale
Italiana, faceva capire che la lettura dell'Opera (senza alcuna
correzione)
è permessa a tutti i cattolici (senza alcuna distinzione), alla sola
condizione che questi non la ritengano di origine soprannaturale.
Pertanto, tutti possono leggere l¹Opera di Maria Valtorta così come
sta. I lettori cattolici, però, non devono credere che essa è rivelata
fino a
quando non lo dirà l¹autorità ecclesiastica.

Augurandoci che questo breve testo Le sia di aiuto, La salutiamo
cordialmente.

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I veggenti di Medjugorje dichiarano che la Vergine abbia detto:

"Potete Leggerli!"

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Padre Livio di Radio Maria esplicita in un suo libro ("Perché credo a Medjugorje"),

la sua posizione di Sacerdote Cattolico e quella della Chiesa Cattolica.

Vescovi e Cardinali, oltre che partecipare a Radio Maria, si pronunciano favorevolmente nei pellegrinaggi a Medjugorje,

come si può avere conferma nel testo di Sansonetti et altri:

"Maria Alba del Terzo Millennio.

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