Primo incontro di Pietro con il Messia...La vita pubblica di Gesù: dagli
scritti di Maria Valtorta:Volume 2,
Capitolo 10, pag. 45-52.
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Volume 2, capitolo 10, pagina 45


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Prologo:
utilizzerò alcuni simboli per facilitare la lettura dei dialoghi:
° -> Gesù
* -> Giovanni
A-> Andrea
P-> Pietro
GidZ-> Giacomo di Zebedeo
B->bambino
M->Madre del bambino
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Titolo originale:
Primo incontro di Pietro con il Messia(1)

Gesù viene avanti per una piccola stradetta, un sentiero fra due campi.
E' solo. Giovanni procede verso di Lui da tutt'altro viottolo fra i
campi, e lo raggiunge infine, passando per un vano fra la siepe.

Giovanni, tanto nella visione di ieri come oggi, è tutt'affatto
giovanetto. Un volto roseo e imberbe di uomo appena fatto,
e biondo per giunta. Perciò non un segno di baffi o di barba, ma solo il
rosato delle guance liscie e delle rosse labbra e la luce ri-
dente del suo bel sorriso e dello sguardo puro, non tanto per il suo
colore di turchese cupa, quanto per la limpidità dell'anima
vergine che vi traspare. I capelli biondo castani, lunghi e soffici,
ondeggiano nel passo, veloce quasi quanto una corsa. Chiama,
quando sta per passare la siepe: *« Maestro! »

Gesù si arresta e si volge con un sorriso.

*«Maestro, ti ho tanto desiderato! Mi hanno detto, nella casa dove stai,
che eri venuto verso la campagna... Ma non dove. E temevo non vederti. »
Giovanni parla lievemente curvo per il rispetto. Eppure è pieno di
confidente affetto nella sua attitudine e nello sguardo che, stando col
capo lievemente piegato sulla spalla, eleva verso Gesù.

°« Ho visto che mi cercavi e sono venuto verso di te. »
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note originali:
(1) Scritto il 13 Ottobre 1944
Vedi Giovanni 1,42
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Volume 2, capitolo 10, pagina 46
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*« Mi hai visto? Dove eri, Maestro? »

°« Là ero » e Gesù accenna ad un ciuffo d'alberi lontani che, per la
tinta della chioma, direi ulivi. « Là ero. Pregavo e pensavo a quanto
dirò questa sera nella sinagoga. Ma ho lasciato subito non appena ti ho
visto. »

*« Ma come hai fatto a vedermi se io appena vedo quel luogo, nascosto
come è dietro quel ciglio? »

°« Eppure lo vedi? Ti sono venuto incontro perchè ti ho visto. Ciò che
non fa l'occhio, fa l'amore. »

*« Sì, fa l'amore. Mi ami dunque, Maestro? »

°« E tu mi ami, Giovanni, figlio di Zebedeo? »

*« Tanto, Maestro. Mi pare di averti sempre amato. Prima di averti
conosciuto, prima ancora, l'anima mia ti cercava, e quando ti ho visto
essa mi ha detto: "Ecco Quello che cerchi". Io credo che ti ho
incontrato perchè la mia anima ti ha sentito. »

°« Tu lo dici, Giovanni, e dici giusto. Io pure ti sono venuto incontro
perchè la mia anima ti ha sentito. Per quanto mi amerai? »

*« Per sempre, Maestro. Non voglio amare più altri che Tu non sia. »

°« Hai padre e madre, fratelli, sorelle, hai la vita, e con la vita la
donna e l'amore. Come farai a lasciare tutto per Me? »

*« Maestro... non so... ma mi pare, se non è superbia dirlo, che la tua
predilezione mi terrà posto di padre e madre e fratelli e sorelle e
anche della donna. Di tutto, sì, di tutto mi terrò sazio, se Tu mi
amerai. »

°« E se il mio amore ti procurerà dolori e persecuzioni? »

*« Nulla sarà, Maestro, se Tu mi amerai. »

°« E quel giorno che Io avessi a morire... »

*« No! Sei giovane, Maestro... Perchè morire? »

°« Perchè il Messia è venuto per predicare la Legge nella sua verità e
per compiere la Redenzione. E il mondo abborre la Legge nè vuole
redenzione. Perciò perseguita i messi di Dio. »

*« Oh! ciò non sia! Non lo dire a chi ti ama, questo pronostico di
morte!... Ma se Tu avessi a morire, amerò ancora Te. Lascia che io ti
ami. » Giovanni ha sguardo supplice. Più chinato che mai, cammina a
fianco di Gesù e par che mendichi amore.

Gesù si ferma. Lo guarda, lo trapana collo sguardo del suo
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Volume 2, capitolo 10, pagina 47
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occhio profondo, e poi gli pone la mano sul capo chino. °« Voglio che tu
mi ami. »

*« Oh! Maestro! » Giovanni è felice. Per quanto la sua pupilla sia
lucida di pianto, ride con la giovane bocca ben disegnata, e prende la
mano divina e la bacia sul dorso e se la stringe al cuore. Riprendono il
cammino.

°« Hai detto che mi cercavi... »

*« Sì. Per dirti che i miei amici ti vogliono conoscere... e perchè, oh!
come avevo voglia di stare con Te ancora! Ti ho lasciato da poche ore...
ma non potevo già più stare senza di Te. »

°« Sei stato dunque un buon annunziatore del Verbo? »

*« Ma anche Giacomo, Maestro, ha parlato di Te in modo da... convincere.
»

°« In modo che anche chi diffidava -nè è colpevole, perchè prudenza era
causa del suo riserbo- si è persuaso. Andiamo a farlo del tutto sicuro.
»

*« Aveva un poco paura... »

°« No! Non paura di Me! Sono venuto per i buoni e più per chi è in
errore. Io voglio salvare. Non condannare. Con gli onesti sarò tutto
misericordia. »

*« E coi peccatori? »

°« Anche. Per disonesti intendo quelli che hanno la disonestà spirituale
e ipocritamente si fingono buoni mentre fanno opere malvagie. E tali
cose fanno e in tal modo per avere utile proprio e ricavare utile dal
prossimo. Con questi sarò severo. »

*« Oh! Simone, allora, può star sicuro. E' schietto come nessun altro. »

°« Così mi piace e voglio siate tutti. »

*« Vuol dirti tante cose Simone. »

°« Lo ascolterò dopo aver parlato nella sinagoga. Ho fatto avvisare
poveri e malati oltre che ricchi e sani. Tutti hanno bisogno della Buona
Novella. »

Il paese si avvicina. Dei bambini giocano sulla strada e uno, correndo,
viene a sbattere fra le gambe di Gesù e cadrebbe, se Egli non fosse
sollecito ad afferrarlo. Il bambino piange lo stesso, come se si fosse
fatto male, e Gesù gli dice tenendolo in braccio: °« Un israelita che
piange? Che avrebbero dovuto fare i mille e mille bambini che sono
divenuti uomini valicando il deserto
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Volume 2, capitolo 10, pagina 48
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dietro a Mosè ?(2) Eppure più per loro che per gli altri perchè
l'Altissimo ha amore degli innocenti e provvede a questi angiolini della
terra, a questi uccellini senza ali, come provvede ai passeri del bosco
e della gronda- proprio per questi ha fatto scendere la manna tanto
dolce (3). Ti piace il miele? Sì? Ebbene, se sarai buono mangerai un
miele più dolce di quello delle tue api. »

B« Dove? Quando? »

°« Quando, dopo una vita di fedeltà a Dio, andrai a Lui. »

B« Io so che non vi andrò se non viene il Messia. La mamma mi dice che
per ora noi di Israele siamo come tanti Mosè e moriamo in vista della
Terra Promessa (4). Dice che stiamo lì ad aspettare di entrarvi e che
solo il Messia ci farà entrare. »

°« Ma che bravo piccolo israelita! Ebbene Io ti dico che quando tu
morrai entrerai subito in Paradiso, perchè il Messia avrà già aperto le
porte del Cielo. Però devi essere buono. »

B« Mamma! Mamma! » Il bambino scivola dalle braccia di Gesù e corre
incontro ad una giovane sposa, che rientra con un'anfora di rame. B«
Mamma! Il nuovo Rabbi mi ha detto che io andrò subito in Paradiso quando
morirò e mangerò tanto miele... ma se sono buono. Sarò buono! »

M« Lo voglia Dio! Scusa, Maestro, se ti ha dato noia. E' tanto vivace! »

°« L'innocenza non dà noia, donna. Dio ti benedica, perchè sei una madre
che alleva i figli nella conoscenza della Legge. »

La donna si fa rossa alla lode e risponde: M« A Te pure la benedizione
di Dio » e scompare col suo piccolo.

*« Ti piacciono i bambini, Maestro? »

°« Sì, perchè sono puri... e sinceri... e amorosi. »

*« Hai dei nipoti, Maestro? »

°« Non ho che una Madre... Ma in Lei c'è la purezza, la sincerità,
l'amore dei pargoli più santi, insieme alla sapienza, giustizia e
fortezza degli adulti. Ho tutto in mia Madre, Giovanni. »

*« E l'hai lasciata? »

°« Dio è sopra anche alla più santa delle madri. »

*« La conoscerò io? »

°« La conoscerai. »

*« E mi amerà? »
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note originali:
(2) vedi nota (4) a pagina 12
(3) vedi Esodo 16,35 e tutto il capitolo
(4) vedi deuteronomio 32, 48-52
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Volume 2, capitolo 10, pagina 49
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°« Ti amerà perchè Ella ama chi ama il suo Gesù. »

*« Allora non hai fratelli? »

°« Ho dei cugini da parte del marito di mia Madre. Ma ogni uomo mi è
fratello e per tutti sono venuto. Eccoci davanti alla sinagoga. Io
entro, e tu mi raggiungerai coi tuoi amici. »

Giovanni se ne va e Gesù entra in una stanza quadrata col solito
apparato di lumi a triangolo e di leggii con rotoli di pergamena. Vi è
già folla in attesa e in preghiera. Anche Gesù prega. La folla bisbiglia
e commenta dietro a Lui, che si curva a salutare il capo della sinagoga
e poi si fa dare a caso un rotolo.

Gesù inizia la lezione.

Dice: °« Queste cose lo Spirito mi fa leggere per voi. Nel capo settimo
del libro di Geremia si legge: "Queste cose dice il Signore degli
eserciti, il Dio d'Israele: <Emendate i vostri costumi e i vostri
affetti e allora abiterò con voi in questo luogo. Non vi cullate nelle
parole vane da voi ripetute: c'è qui il Tempio del Signore, il Tempio
del Signore, il Tempio del Signore. Perchè se voi migliorerete i vostri
costumi e i vostri affetti, se renderete giustizia fra l'uomo e il suo
prossimo, se non opprimerete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non
spargerete in questo luogo il sangue innocente, se non andrete dietro
agli dèi stranieri, per vostra sventura, allora Io abiterò con voi in
questo luogo, nella terra che Io diedi ai vostri padri per secoli e
secoli > »(5)

Udite, o voi di Israele. Ecco che Io vengo a illuminarvi le parole di
luce che la vostra anima offuscata non sa più vedere e capire. Udite.
Molto pianto scende sulla terra del Popolo di Dio e piangono i vecchi
che ricordano le antiche glorie, piangono gli adulti piegati al giogo,
piangono i fanciulli che non hanno avvenire di futura gloria. Ma la
gloria della terra è nulla rispetto ad una gloria che nessun oppressore,
che non sia Mammona (6) e la mala volontà, possono strappare.

Perchè piangete? Come l'Altissimo, che fu sempre buono per il popolo
suo, ora ha girato altrove il suo sguardo e nega ai suoi figli di
vederne il Volto? Non è più il Dio che aperse il mare e ne fece passare
Israele e per arene lo condusse e nutrì, e contro ne-
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(5) Geremia 7,3-7
(6) Mammona significa denaro disonestamente procurato:
Perciò è immedesimato o imparentato col demonio;
vedi Matteo 6,24; Luca 16,9-13
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Volume 2, capitolo 10, pagina 50
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mici lo difese e, perchè non smarrisse la via del Cielo, come diede ai
corpi la nuvola, diede alle anime la Legge? Non è più il Dio che addolcì
le acque e fece venire manna agli sfiniti? Non è il Dio che vi volle
stabilire in questa terra e con voi strinse alleanza di Padre a figli
(7)? E allora perchè ora lo straniero vi ha percossi? Molti fra voi
mormorano: " Eppure qui è il Tempio! " Non basta avere il Tempio e in
quello andare a pregare Iddio.

Il primo tempio è nel cuore di ogni uomo, e in quello va fatta preghiera
santa. Ma santa non può essere se prima il cuore non si emenda e col
cuore non si emendano i costumi, gli affetti, le norme di giustizia
verso i poveri, verso i servi, verso i parenti, verso Dio.

Ora guardate. Io vedo ricchi dal cuore duro che fanno ricche offerte al
Tempio, ma non sanno dire al povero: "Fratello, ecco un pane e un
denaro. Accettalo. Da cuore a cuore, e non t'avvilisca l'aiuto come a me
non dia superbia il dartelo". Ecco: Io vedo oranti che si lamentano con
Dio che. non li ascolta prontamente, ma poi al misero, e talora è loro
(8) sangue, che gli dice: " Ascoltami ", rispondono con cuore di selce:
" No ". Ecco, Io vedo che voi piangete perchè la vostra borsa è spremuta
dal dominatore. Ma poi voi spremete sangue a chi odiate, e di far vuoto
un corpo di sangue e vita non avete orrore.

O voi di Israele! Il tempo della Redenzione è giunto. Ma preparatene le
vie in voi con la buona volontà. Siate onesti, buoni, amatevi gli uni
con gli altri. Ricchi, non sprezzate; mercanti, non frodate; poveri, non
invidiate. Siete tutti di un sangue e di un Dio. Siete tutti chiamati ad
un destino. Non chiudetevi il Cielo, che il Messia vi aprirà, con i
vostri peccati. Avete sin qui errato? Ora non più. Ogni errore cada.
Semplice, buona, facile è la Legge che torna ai dieci comandi iniziali,
ma tuffati in luce d'amore.

Venite. Io ve li mostrerò quali sono: amore, amore, amore. Amore di Dio
a voi, di voi a Dio. Amore fra prossimo. Sempre amore, perchè Dio è
Amore e figli del Padre sono coloro che sanno vivere l'amore. Io sono
qui per tutti e per dare a tutti la luce di Dio. Ecco la Parola del
Padre che si fa cibo in voi. Venite, gustate, cambiate il sangue dello
spirito con questo cibo. Ogni veleno cada, ogni concupiscenza muoia.
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note originali:
(7) vedi Esodo 13,17-24,18
(8) <loro> in A <suo>
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Volume 2, capitolo 10, pagina 51
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Una gloria nuova vi è porta: quella eterna, e a lei verranno coloro che
faranno la Legge di Dio vero studio del loro cuore. Iniziate dall'amore.
Non vi è cosa più grande. Ma quando saprete amare, saprete già tutto, e
Dio vi amerà, e amore di Dio vuol dire aiuto contro ogni tentazione.

La benedizione di Dio sia su chi volge a Lui cuore pieno di buona
volontà. »

Gesù tace. La gente bisbiglia. L'adunanza si scioglie dopo inni cantati
molto salmodiandoli.

Gesù esce sulla piazzetta. Sulla porta sono Giovanni e Giacomo con
Pietro e Andrea.

°« La pace sia con voi » dice Gesù e aggiunge: °« Ecco l'uomo che per
esser giusto ha bisogno di non giudicare senza prima conoscere. Ma che
però è onesto nel riconoscere il suo torto. Simone, hai voluto vedermi?
Eccomi. E tu, Andrea, perchè non sei venuto prima? »

I due fratelli si guardano imbarazzati. Andrea mormora: « Non osavo...
»

Pietro, rosso, non dice nulla. Ma quando sente che Gesù dice al
fratello: °« Facevi del male a venire? Solo il male non si deve osare di
farlo », interviene schietto: « Sono stato io. Lui voleva condurmi
subito da Te. Ma io... io ho detto... Sì. Ho detto: " Non ci credo ", e
non ho voluto. Oh! ora sto meglio'... »

Gesù sorride. E poi dice: °« E per la tua sincerità Io ti dico che ti
amo. »

P«Ma io... io non sono buono... non sono capace di fare quello che Tu
hai detto nella sinagoga. Io sono iracondo. e se qualcuno mi offende...
eh!... Io sono avido e mi piace aver denaro... e nel mio mercato di
pesce... eh!... non sempre... non sempre sono stato senza frode. E sono
ignorante. E ho poco tempo da seguirti per avere la luce. Come farò? Io
vorrei diventare come Tu dici... ma... »

°« Non è difficile, Simone. Sai un poco la Scrittura? Sì? Ebbene, pensa
al profeta Michea. Dio da te vuole quello che dice Michea (9). Non ti
chiede di strapparti il cuore, nè di sacrificare gli affetti più santi.
Per ora non te lo chiede. Un giorno tu, senza richiesta da Dio, darai a
Dio anche te stesso. Ma Egli attende che un sole e una rugiada, di te,
filo di erba, abbiano (10) fatto palma
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note originali:
(9) vedi Michea 6,8
(10) in A <abbia>, in D2 <abbiano>
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Volume 2, capitolo 10, pagina 52
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robusta e gloriosa. Per ora Egli ti chiede questo: praticare giustizia,
amare la misericordia, mettere ogni cura nel seguire il tuo
Dio. Sforzati a fare questo e il passato di Simone sarà cancellato e tu
diverrai l'uomo nuovo, l'amico di Dio e del suo Cristo. Non
più Simone. Ma Cefa. Pietra sicura a cui mi appoggio. »

P« Questo mi piace! Questo lo capisco. La Legge è così... è così...
ecco, io quella non la so più fare come l'hanno fatta i rabbini!... Ma
questo che Tu dici, sì. Mi pare che ci riuscirò. E Tu mi aiuterai. Stai
qui di casa? Conosco il padrone. »

°« Qui sto. Ma ora andrò a Gerusalemme e poi predicherò per la
Palestina. Sono venuto per questo. Ma verrò qui sovente. »

P« Io verrò a udirti ancora. Voglio esser tuo discepolo. Un poco di luce
entrerà nella mia testa. »

°« Nel cuore sopratutto, Simone. Nel cuore. E tu, Andrea, non parli? »

A« Ascolto, Maestro. »

P« Mio fratello è timido. »

°« Diverrà un leone. La sera scende. Dio vi benedica e vi dia buona
pesca. Andate. »

P,A« La pace a Te. » Se ne vanno.

Appena fuori, Pietro dice: « Ma che avrà voluto dire prima, quando
diceva che pescherò con altre reti e farò altre pesche? »

A« Perchè non glie lo hai chiesto? Volevi dire tanto e poi quasi non
parlavi. »

P« Mi... vergognavo. E' così diverso da tutti i rabbi! »

*« Ora va a Gerusalemme... ». Giovanni dice questo con tanto desiderio e
nostalgia. *« Io volevo dirgli se mi lasciava andare con Lui... e non ho
osato... »

P« Vaglielo a dire, ragazzo » dice Pietro. P« Lo abbiamo lasciato
così... senza una parola di amore... Almeno sappia che lo ammiriamo.
Va', va'. A tuo padre dico io. »

*« Vado, Giacomo? »

GidZ« Va'. »

Giovanni parte di corsa... e di corsa torna giubilante. *« Gli ho detto:
" Mi vuoi con Te a Gerusalemme? Mi ha risposto: " Vieni, amico ". Amico,
ha detto! Domani a quest'ora verrò qui. Ah! A Gerusalemme con Lui!... »

... la visione ha fine.
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Commento:
C'è un aspetto che non risulta evidente, anche se non in contraddizione,
con i vangeli canonici:
La gradualità della frequentazione di Gesù con gli apostoli nella fase
iniziale.
Forse perché alcune chiamate si presentano folgoranti,
come ad esempio quella di Matteo, [Matteo(9,9)],
in genere si pensa che da subito gli apostoli abbiano abbandonato tutto
per seguire il Messia.

Se si ha la pazienza della lettura di questo capitolo, inoltre, si
comincia a conoscere il tratteggio,
secondo le rivelazioni a Maria Valtorta,
di più modalità di relazioni tra Gesù e gli apostoli a secondo del loro
carattere ...

Giovanni: quasi l'ombra di Gesù.
Pietro: umile, per la coscienza della umiltà del suo mestiere di
pescatore, e sincero.
Andrea: taciturno e timido.
Giacomo di Zebedeo: riflessivo e di poche parole.

Due coppie di fratelli, pescatori di pesce, mai avrebbero pensato "di
uomini".
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