Il suono della sua chitarra rappresenta un momento davvero unico. Nessuno fino ad allora aveva mai osato tanto nella ricerca e nella fantasia dove non poteva essere immaginabile l'uso dei denti per far vibrare le corde o alla Mozart suonare ponendosi al contrario rispetto lo strumento suonandolo dietro la schiena a dimostrare che era come un prolungamento del suo cuore e del suo corpo. Quel fraseggio nervoso che lo distingueva, alle volte crudo fino a raschiare l'essenza dell'anima, si portava a momenti di pura bellezza armonica fino ad ovattate atmosfere per poi raggiungere attimi di vera follia dove la suggestiva espressione si mescolava a vorticosi fraseggi come di un dolce amplesso. La tecnica di Jimi Hendrix aveva e ha tuttora qualcosa di straordinario. Ci sono stati migliaia di ragazzi e di chitarristi che hano cercato di simulare quel virtuosismo nessuno ha mai saputo uguagliarlo. La sua bravura nell'usare i distorsori elettronici risulta ancora oggi difficile da eguagliare. Tremolii e distorsori che nel prolungamento della nota davano una particolare dimensione al suo itinerario sonoro.
Il suo fraseggio abbracciava la velocità di Peter Townshend - il tocco di Jeff Beck - il virtuosismo delicato di Eric
Clapton. Tutto veniva sublimato nel tocco delicato di un animo tormentato portando la sua musica su livelli difficilmente imitabili.
Il suono degli amplificatori Marshall veniva portato a livelli di distorsione che diventavano lancinanti note musicali a dimostrazione quasi che dietro il suono potesse esserci l'anima della chitarra
.Noel Redding e Mich Michell sono stati gli accompagnatori ufficiali dei suoi concerti . Noel Redding bassista e Mich Michell batteria. Per loro non è stato facile seguire le orme di Jimi che imponeva i suoi ritmi e il suo stile .
Tenere il passo non era cosa semplice ma i due musicisti inglesi si dimostrarono subito devoti allo stile selvaggio. Redding sapeva cogliere gli spunti per seguire in maniera determinata i tempi incalzando lo stile frenetico che jimi dimostrava in ogni sua
performence.
Mictchell, invece era un musicista che non voleva schemi
con una capacità di improvvisazione che conferiva tempi e ritmi che si sposavano con le scorribande sonore dello stile hendrixiano.. E' il novembre 1966 il gruppo THE JIMI HENDRIX EXPERIENCE esce con il suo primo lavoro Hey Joe, una covers dei Levers già presente nelle classifiche d' america seguita nel retro da - Stone Free--scritto da Hendrix.
La DECCA nobile casa discografica inglese rifiutò la
pubblicazione definendolo assolutamente non interessante. Kit Lambert manager
degli WHO e ammiratore dello stile hendrixiano portò alla Polydor il talento pubblicando il singolo . Una apparizione televisiva
alla trasmissione Ready Steady Go facilitò l'ascesa portando in classifica nel gennaio del 67 il pezzo. Era l'inizio di un successo senza limiti.
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