MEDIO ORIENTE:patrioti o terroristi?

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    QUEST'ARTICOLO E' GIA STATO DA ME PUBBLICATO SUL SITO DEL COMITATO STUDENTESCO DI SAVONA (www.studentisavona.tk)

-Il web master-

Nel 1945 con la fine della seconda guerra mondiale, l' ONU concesse una porzione di territorio in Medio Oriente all'ingente numero di ebrei, sfuggiti dall’ olocausto nazista. Nel 1949 la commissione delle Nazioni Unite divise la Palestina in tre settori: il territorio di Gaza, occupato dall'Egitto; la maggior parte della Giudea e della fossa del Ghor, attribuite alla Giordania; l'alta Galilea, gli altipiani occidentali e il Negev assegnati a Israele. Lo stato di Israele nasce il 14 maggio del 1948, pochi anni dopo, non contenti della loro posizione, gli israeliani incominciarono a espandersi con la forza a scapito delle popolazioni arabe, già instaurate nei territori medio orientali (guerra dei 6 giorni 1967).La guerra del 1967 inoltre permise a Israele di controllare tutta la Palestina con l'occupazione di Gaza, della Cisgiordania e del settore arabo di Gerusalemme. Mentre Israele si insediava nelle posizioni conquistate, perseguendo la politica delle “frontiere sicure” e respingendo la risoluzione n. 242 dell'ONU, la resistenza palestinese si riorganizzava,divisa in numerosi "nuclei", ma sostanzialmente unita contro Israele. A partire dal 1969 la resistenza, passata sotto la direzione di ‘Arafat,ottenne una sorta di governo- ombra della nazione palestinese in grado di collegare i diversi movimenti e di stabilire rapporti con gli Stati arabi. L'attività guerrigliera registrò in quegli anni un'allucinante escalation, alimentata, anziché repressa, dai bombardamenti operati dall'esercito israeliano contro i campi profughi.Ufficialmente non si è mai potuto nominare uno stato palestinese a causa dell'opposizione tenuta dal governo israeliano, desideroso di mantenere l'egemonia militare.

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Fino a che punto è giusto colpevolizzare la resistenza palestinese? Questa guerra va avanti da prima degli anni ’60 e non sarebbe mai cominciata se lo stato di Israele non avesse iniziato a espandersi con la forza, spadroneggiando su una terra non sua, approfittando della propria superiorità militare ed economica.

E’ molto facile definire terroristi i movimenti di resistenza, antropologicamente,essi sono nati dall’esasperazione, portata da decenni di soprusi, subiti da un esercito, che non presenta molte differenze rispetto a quello di Hitler. I kamikaze e i gruppi estremisti basati sul fanatismo religioso, sono stati creati proprio dalla violenza israeliana, che non poteva fare altro che provocare l’esasperazione di un popolo oppresso, che ha collassato con la violenza. Insomma: da una parte, abbiamo un esercito regolare, pesantemente armato che bombarda ospedali e campi profughi; dall’altra, bambini che lanciano sassi contro carri armati per conquistare il diritto alla loro terra.

La nuova intifada, non è altro che una impari rivolta disperata, che viene, periodicamente soffocata del sangue da atroci rappresaglie israeliane. La soluzione di questa guerra inutile sarebbe più facile di quanto si creda: DUE STATI, DUE POPOLI, ma finche Israele continuerà a occupare i territori palestinesi, questo progetto rimarrà un’utopia.

La cosa più vergognosa è che ogni volta che viene effettuato un attentato, da parte dei movimenti estremisti palestinesi, viene presentato dai media come una catastrofe,stragi crudeli e sanguinose,mentre quando i raid israeliani distruggono scuole, ospedali, assassinando donne e bambini, spesso non ne viene fatta parola.

Fino a che gli organi mediatici continueranno a tramandare informazioni manipolate, agli occhi dell’opinione pubblica Israele apparirà sempre come la “vittima del terrorismo” e la Palestina come un’orda violenta di barbari sanguinari. La pace in medio oriente sarebbe possibile se la nazione israeliana non fosse troppo avida per accorgersene. E’ giusto accusare la Palestina di impedire la pace? I movimenti di resistenza non sono che delle schegge impazzite che lottano per riavere la loro terra, usurpata.

Essi non possono fare altro che utilizzare gli unici mezzi che possiedono,è facile chiamarli terroristi per insabbiare la verità, ma sono stati costretti ad usare il “terrorismo” e il “fanatismo religioso”, poiché sono le uniche “armi” che possiedono per affrontare e difendersi dagli usurpatori. Tutti questi avvenimenti, questo susseguirsi di attentato-rappresaglia è un circolo vizioso, che non avrà fine finche la il popolo palestinese, straziato e incollerito da anni di morti e guerra, non avrà diritto alla sua nazione. La soluzione è in mano ad un governo troppo avido per essere messa in atto, è stato Israele stesso a creare il “terrorismo” palestinese e i kamikaze, con i suoi raid e col suo imperialismo

DUE STATI,DUE POPOLI!

   
         
   

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