Lotta continua, movimento della sinistra extraparlamentare italiana. Apparso nell'autunno 1969 durante la fase più “calda” della contestazione studentesca e operaia, ebbe tra i suoi fondatori Guido Viale, Luigi Bobbio e Adriano Sofri. Il più numeroso e organizzato tra i gruppi dell'estrema sinistra, raccolse principalmente adesioni tra gli studenti e i militari di leva e si batté in favore degli strati sociali più emarginati (baraccati, lavoratori del Sud, carcerati). Dall'aprile 1971 pubblicò il quotidiano Lotta continua, che ebbe notevole diffusione. A partire dal 1973 moderò la sua linea politica e nel 1976 aderì al cartello elettorale dei gruppi della nuova sinistra. Travolto dalla crisi di identità che interessò, tra terrorismo e difesa dello Stato, i diversi gruppi extraparlamentari, si dissolse come movimento e nel 1982 l'omonimo giornale, già in crisi finanziaria, cessò definitivamente le pubblicazioni. Tre dirigenti del movimento (A. Sofri, O. Bompressi e G. Pietrostefani) sono stati accusati, in seguito alle rivelazioni di un pentito, dell'assassinio del commissario di polizia L. Calabresi, a suo tempo incolpato da Lotta continua per la morte dell'anarchico Pinelli. Assolti e condannati nelle diverse fasi dei processi, hanno fatto istanza per ottenere la revisione del processo.

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