PIER LUIGI MADRIGALI
Luogo e data di nascita: Pisa, 15 gennaio 1943.
Indirizzo: Via della Torraccia 14, 56019 Vecchia-
no (PI), tel. 050/860153.
Qualifica Pittore, grafico.
Formazione: Diplomato all'Istituto d'Arte di Lucca.
Soggetti: Figure, nature morte, paesaggi.
Tecniche: Acrilico, tempera.
Critici: Angelo Susini, Alberto Norelli, Rosita
Nuti, Elisa Madrigali.
Giudizio critico: "Narra, con la voce di pennelli,
tempere e carboncini, le emozioni e le immagini
che la vita di tutti i giorni gli suggerisce; mesco-
lando con maestria simboli universali e simboli
unicamente suoi Pier Luigi Madrigali crea ponti
tra un mondo immaginario e la realtà da cui viene
ispirato. Non si è fossilizzato su un unico stile,
anzi, si è formato sperimentando svariate tecniche
con le quali manifestarsi, conseguendo risultati
sempre nuovi. Le sue grafiti su marmo, le sue
chine, così come i dipinti su tela, riflettono la sen-
sibilità dell'autore, il suo simbolismo, il suo modo
di essere... Filtrandosi attraverso paesaggi marini
che ospitano ambigui ed eterei personaggi, lo stile
di Pier Luigi Madrigali si fa sentire senza esplosio-
ni e fragore, silenzioso ma presente, come la luna.
(Elisa Madrigali)"
Quotazioni: L. 1.000.000, cm. 40x30, tecnica mi-
sta; L. 2.000.000, cm. 70x50, tecnica mista; L.
3.000.000, cm. 100x70, tecnica mista.
DAL "DIZIONARIO ENCICLOPEDICO D'ARTE CONTEMPORANEA
98'/99'
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"Altrove immaginario" 0910211999
Emozioni e trasporti di un artista: Madrigali Pierluigi
Dal bianco e nero, alla sanguigna, al colore, con
oggetti e figure evanescenti: un altrove
immaginario che manda emozioni fino a noi.
Sulle tele si traducono i fatti visivi. Madrigali Pier
Luigi guida il nostro occhio tra le luci e le ombre,
in paesaggi descritti scrupolosamente fino
all'ultima variazione di luce. questi dipinti e
disegni sono gli sviluppi di un cammino che ha i
suoi esordi negli anni sessanta: un percorso
dove passato e presente si intrecciano in una
visione personale della realtà quotidiana. Nel
realismo distorto delle scene, si sente il piacere
narrativo dei particolari , il ricordo lasciato dalle
fantasmagorie, Daliniane
L'universo pittori o di Madrigali, nella trasfigurazione
simbolica della realtà, è nel sogno che si incarna nell'opera
finale, su questa sensibilità romantica, si innestano le sue
visioni fantastiche.
L'atmosfera enigmatica e visionaria dei quadri dell'Artista lo
spinge a liberare la sostanza onirica delle composizioni.
La forte vocazione surrealista è destinata a permanere come
sedimento attivo di una creatività sempre alle prese con
paesaggi misteriosi della coscienza.
Nelle opere di Madrigali resta il talento del racconto
fantastico e simbolico dove imperversano ombre immaginarie;
tutte le opere indipendentemente dal supporto si liberano per
diventare corpi e oggetti che interagiscono con
l'ambiente occupandolo con le loro presenze
scheletriche e polverose: archetipi di emozioni
vissute o che si vorrebbero vivere. La superficie
piatta e pulita de supporti è vinta dall'illusione di
profondità che si crea nel gioco delle luci e delle
forti ombre. Al di là degli esiti c'è la precisa unità
d'ispirazione, l'inclinazìone al magico,
nell'ascolto quotidiano dell'ignoto e nella
capacità di dare corpo al mondo sommerso
dell'anima. Per Madrigali il tempo è spietato e
inesorabile; cancella le emozioni, rapisce gli
affetti, allontana le persone che amiamo, si porta
via ciò che abbiamo conquistato con fatica e che
credevamo ci appartenesse. Il tempo, spiega
l'Artista "è il leitmotiv delle mie opere: è come
le
onde dei mare, che al loro passaggio cancellano
le impronte che lasciamo sulla battigia."
L'unico riscatto è il ricordo. Volti, oggetti, gesti,
brandelli di esperienze vissute riaffiorano da
qualche cantuccio della memoria. Nelle opere di
Madrigali c'è sempre questo sottile filo
m ercettibile che unisce coi tempo le emozioni
che si impongono alla mente con prepotenza,
quasi con violenza. Le tele sono quasi sempre
come divise in due parti: parte sottostante
occupate da figure o oggetti, mentre quella
superiore da un paesaggio quasi sempre
marino che si attenua all'orizzonte e si completa
con il soggetto trattato.
La tecnica della sanguigna e biacca su qualsiasi supporto è
l'ideale per catturare sogni e nostalgie. La nostalgia dei caldi ritratti
è la vera mensa di Madrigali. In molti volti si percepisce l'amara
consapevolezza
dell'impossibilità di richiamare un evento che non può
ripetersi o che anche se si
ripresentasse, essendo mutate le condizioni, non sarebbe più
lo stesso.
Spesso nelle opere di Madrigali è l'attesa di qualcosa o di qualcuno,
una speranza vana già
delusa in partenza; un"Altrove immaginario"che forse non si
materialìzzerà mai.
Dott.ssa Maria Luisa Ricci
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MADRIGALI PIER LUIGI
EVENTI DI LUCE ED OMBRE
Montale, tra l'indifferenziato e l'individuazione, tra l'inganno e
la probabilità del miracolo, medita: " Può darsi
che il visibile sia nato da una bagarre di spiriti inferociti."
Una tensione emozionale avvertita nel caos d'una prepotente energia,
che esige dalla istintiva sensualità, l'approccio ai colori che
respirano, s'aggregano vivono di avventurose gestualità, giustifica
l'approdo di uno spirito inquieto alle soglie di un evento.
Madrigali Pier Luigi, riversando sul supporto, vissuto come spazio senza
confini aggrediti corne
detta l'ispirazione, sa che dai flutti dalle zolle, dalle presenze naturali
ed umane che si
fanno epifaniche sul suo cammino pittorico e rispondono, con la loro
inquietudine dell'Artista che
si interroga sulla incompiutezza delle sorti.
La vita si propone nella sua folgorante innocenza come nella inesorabilità
delle sue passioni e le antiche radici dell'umana natura, eventi di
ogni tempo destinati all'affinità delle generazione degli uoinini
d'amore, di dolore, di illusioni e ancora e sempre di speranze.
Madrigali può variare il suo immaginario a tutto tondo, può
perimetrarlo, evidenziarlo nel prodigio dell'interiorità che
si esprime ma sempre nella modernità del continuum, sulla soglia
da evento a evento.
L'espressività nella natura è già consapevolezza
d'azione, di esistenza come rivelazione.
Esaininando ad esempio i suoi paesaggi di vasto respiro ci accorgiamo
che proprio in primo piano, dove per tradizione tutto è più
coerente statico e rassicurante, ci emoziona l'impatto con una gestualità
in rapida ascensione, significativa per tutti gli altri piani che si
susseguono verso l'orizzonte dove le luci libere dicono l'ora e la stagione.
Suggerimenti spaziali e fermenti magici cromatici danno nella natura
viva di questo pittore di
pretesti visivi segno di concretezza che si illumina dello spirito dell'evento,
del miracolo percepito intensamente oserei dire : " preso di petto".
La naturalità come invenzione è evidente anche nelle "
nature morte" dove l'emergere dell'occasione è evidente
nelle luci allusive e irrequieti accenni geometrici, sempre discontinui
a misura di ritmi emozionali.
Medium tra colori e tela, l'artista va in traccia di emozioni.
L'Impatto sulla soglia del visibile lo affascina: egli scruta, spia
gli interni in cui una presenza è
istintivamente consapevole di quanto potrebbe accadere ed in tanto non
ha ancora preso una decisione. Luci Luci intimistiche propongono i protagonisti
di Madrigali tra l'improvvisamente accaduto e un'altra epifania, al
momento imponderabile, ma già attiva a rendere violento l'atto
della conoscenza.
Il rischio della perdita identificativa rende pienamente la fatica sperperata,
gli effetti dell'ira che prorompe nella folla o nella solitudine delle
presenze che non comunicano. Le sospensioni intimistiche di solitudini
espressive, in guerra con i pensieri dominanti sono sempre presenti
tra le opere di Madrigali.
Non hanno piedi per andare, mani per fare, decisioni irremovibili per
darsi coraggio.
Vite in attesa di eventi anche loro sorelle di sogni. vagano ripercorrendo
spazi di noia e dolore. È la poesia del concreto, che viene dalla
poesia del quotidiano perpetuo, antico, che si infutura da mistero.
Madrigali Pier Luigi sa le nuvole perennemente mutabili, sa la loro
bellezza di forma senza durata. Sa la terra desolata e il male di vivere,
ma ama il miracolo della bellezza, semina con la sua pittura luci di
sentimenti e di emozioni per un raccolto d'amore.
Dott.ssa Giovanna De Donatis
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"Un Maestro; il suo universo"
Un universo ordinato quello del pittore Pier Luigi Madrigali, un
cosmo che si lascia guardare e che al tempo stesso sì propone,
offrendo, come un luogo sacro di cui ci si accinge a varcare i limiti,
fl mistero della vita narrato attraverso una geografia di richiami
simbolici e di metafore ancestrali; trasparente, impalpabile dai toni
cromatici lievi e netti sapientemente e virtuosamente plasmati, lo
sguardo ricerca ancora... Oltre l'apparente quiete della perfezione
delle immagini, come se all'improvviso il colore negasse di celare
l'ordine precostituito e facesse intuire il pulsare delle emozioni
recuperate dalla memoria e rigenerate in un vissuto che sempre si
propone inquietante e profondamente umano, coi suoi dolori, le sue
sconfitte, i suoi inni di rottura, i suoi incantesimi, le sue ataviche
malinconie. La razionalità geometrica dello spazio e la quiete
del colore sono i grandi mediatori in cui l'ombra affida il compito
di ricomporre i frammenti della sua vita e le schegge appuntite delle
sue esperienze. Ritessendo come un sogno, la terra del suo vagabondare
esistenziale che assurge a simbolo della vita umana disperata come
una cosmogonia pura, perfetta, irreale, onirica, lontana dalle passioni,
dal dolore quotidiano errabondare di sentimenti di inquietanti pulsioni
Ma il poeta del colore e delle immagini non riesce a ingannare se
stesso: le sue lune, le sue conchiglie, Il suo uovo cosmogonico, sono
il canto di un uomo alla vita e non un riflesso incorporeo della sua
illusione, sono un inno d'amore alla naturalità dell'universo,
al femminino da cui nasce il respiro della vita per cui la luna è
la madre, la moglie, l'amante bella, è il continuo rigenerarsi
e rinnovarsi dell'umano sentire come un'azzurra fenice che sempre
risorge e conduce fi cammino.
(Prof.ssa Renzoni Manuela)
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