La leggenda narra che andando in quel luogo ancora oggi si possono ammirare quelle stupende roselline, che non crescono mai, ma ogni giorno paiono appena sbocciate, e sempre raffigurano due mani tese verso il villaggio. E proprio in mezzo alle rose c’è ancora quel piccolo diario scritto a mano, e nonostante sia passato molto tempo da quando il dottore lo pose là, e siano trascorse stagioni con pioggia, neve, vento e calura, quel diario pare intatto come il primo giorno; e nessuno s’azzarda a toccarlo.