Elogio al grande pittore
"Arturo Giacchino"
Arturo Giacchino, nato a Zumaglia (VC) il 2 novembre 1925, fu uno dei più seguiti pittori
impressionisti di questo secolo. Allievo di Gino Piccioni, famoso pittore e scultore, Giacchino, fino al 1999, si dilettò a dipingere quadri che rispecchiano, in qualche modo, l'arte
casoriana.
La sua prima mostra personale risale al 1943 in Casa Tasca a Biella e a questa fa seguito la sua partecipazione a molte mostre regionali e nazionali dove collezionò prestigiosi premi.
Vicepresidente dell'Associazione ARTEMISIA, fu amato da tutti per il suo grande talento, ma soprattutto per la bontà, la gentilezza e la disposizione ad aiutare gli altri. Insomma, oggi lo
definiremmo un pittore gentiluomo!
Nella sua pittura Arturo Giacchino manifesta tutta la forza interiore, dando un significato
espressivo profondo alla sua arte, dipingendo soprattutto per se stesso. Dal suo pennello trae personaggi e paesaggi che richiamano e riportano l'uomo ad una dimensione più umana e rilassata, distante mille anni luce dalla vita attuale, piena di caos e carente di valori.
Nei suoi quadri si ricrea, in una forma tondeggiante e fluida, l'interiorità più profonda dell'uomo.
Nelle sue opere si raccolgono i colori dell'arcobaleno che in un caleidoscopio di tinte che vanno dal blu cobalto al rosso carminio, al rosa intenso, al giallo e al riposante verde della valle, sprigionano un senso di serenità, di pace e di armonia cosmica.
Il linguaggio pittorico di Giacchino, nella sua semplicità, penetra nel cuore di ogni spettatore perché è facilmente recepibile da tutte le persone che riscontrano in esso, in eguale misura, sentimento e ragione. Quindi, la pittura di Giacchino potrebbe essere definita "la pittura della
gioia"!
Le immagini riprodotte nei suoi quadri esaltano le scene di vita familiare, dove sono spesso ritratti animali: un cane, un gatto, un'oca, che rivelano il profondo amore del pittore per gli animali, avvolti da un'aura luminosa.
Questo è l'omaggio dovuto ad un pittore che non può e non deve essere dimenticato e questi sono alcuni dei suoi quadri.
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