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Tanto per cominciare ci tengo a dire che purtroppo abbiamo sempre poche mostre a Torino rispetto ad altre cittā d'arte, quando invece è una
città adatta proprio al turismo culturale e museale. Ad ogni modo sono andata a visitare la mostra "da Tiziano a Caravaggio a Tiepolo" tenuta
alla palazzina di Caccia di Stupinigi.
Ho notato che è stato fatto un buon lavoro pubblicitario sulla mostra, sia con cartelloni stradali che in ampi servizi negli inserti dei
quotidiani.
Per arrivare dal parcheggio all'entrata della mostra bisogna attraversare la carreggiata della strada in cui non ci sono passaggi pedonali e rischia
quindi di essere pericoloso per il povero pedone che non è particolarmente attento o veloce ad attraversare. In ogni caso si arriva poi
all'entrata della mostra (se si è riusciti ad attraversare la strada senza incidenti) dove ci sono, come in ogni mostra, la cassa per i
biglietti e la piccola libreria con i libri appositamente stampati per la mostra e altri sempre inerenti all'argomento. Dopo di che si può
iniziare la visita della mostra stessa.
Si comincia andando in ordine di epoche con opere di Giorgione come il "Doppio ritratto", di Tiziano come il "Cristo crocefisso", il "Ritratto di
Pietro Aretino" e la "Resurrezione di Cristo"; grandi artisti di fama mondiale, ma anche Moroni e il Romanino sebbene siano meno conosciuti sono
presenti con opere di grande pregio. Proseguendo troviamo Tintoretto e la sua "Visitazione", il Carracci, Guido Reni, Caracciolo e la sua "Madonna
col bambino e San Giovannino" e lo Spagnoletto col suo "Cristo flagellato".
A questo punto ci troviamo di fronte al primo dipinto di Caravaggio, uno dei pittori che ha un fascino particolare per me, in quanto riesce a
mettere tutto se stesso nella sua opera, le sue passioni, le sue idee, il suo modo di vivere non certo tranquillo. Il primo quadro che troviamo
è "San Francesco in meditazione", ma tra quelli presenti il più significativo è il "Narciso", con le sue linee nette, i colori
lucenti, il gioco di luci e ombre tipiche della pittura caravaggesca.
Anche presenti pittori meno conosciuti come Tanzio da Varallo e Lorenzo Lotto.
Poco avanti troviamo Gaulli col suo "Ritratto al Cardinale Giulio Spinola" e il Berrettini. Vi è anche una scultura del Bernini col busto di
Clemente X che personalmente ho molto apprezzato.
Tra altri artisti meno conosicuti spicca invece la grande maestria del Canaletto. Grande pittore di vedute veneziane è qui presente col
dipinto "Veduta del molo di San Marco dal bacino", un quadro pieno di giochi di luce e di riflessi in acqua come solo questo artista č in grado di
descrivere. Infine la mostra si chiude coi dipinti di Giandomenico Tiepolo e del padre Gianbattista e con Pietro Longhi.
Tutto sommato non è male questa mostra, sebbene un po' piccola, anche se di certi autori hanno esposto opere giovanili, mentre secondo me
sarebbe stato preferibile esporre opere più mature e maggiormente descrittive dello stile dell'artista e del suo tempo, mentre con le opere
giovanili non si riesce ad esprimere appieno il cambiamento nelle epoche trattate.
Giorgia Gambalonga
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