28 Marzo 2004. Sarà ricordato come il campionato degli "strappi". Come uno scalatore puro, il Bologna sta in fondo al gruppo per settimane e mesi, ma quando la strada comincia a farsi in salita si alza sui pedali e stacca gli avversari in un amen. Questa volta si può dire che è stato scalato il Mortirolo, ed il Bologna ha vinto il gran premio della montagna, perché dopo il netto 3 a 0 che ha punito sin troppo l'ottimo Brescia di Baggio, ottenuto domenica 21 marzo, nel giro di soli 3 giorni (giovedì 25 e domenica 28) i rossoblù si prendono il lusso di sconfiggere le due romane, subendo per 90 minuti la Lazio nel recupero infrasettimanale al Dall'Ara e giocando testa a testa all'Olimpico contro la Roma, con il risultato finale che in entrambi i casi è rimasto fissato sul 2 a 1 per il Bologna.
Un mese fa eravamo sull'orlo della disperazione per essere rientrati nel pieno della lotta per non retrocedere, a soli tre punti dalla quart'ultima, dopo essere riemersi dall'inizio stagione fallimentare. Successivamente i punti dalla zona rossa si erano addirittura ridotti, perché, dopo la sconfitta di Perugia, il Bologna aveva perso anche a Genova (3 a 2), mentre il match interno contro la Lazio era saltato a causa dell'ultima nevicata invernale.
Ma come è spesso successo, il Bologna non ha fallito l'incontro diretto contro il Brescia, anche se le rondinelle hanno condotto a lungo i giochi e sprecato un po' troppo. Una vittoria che evidentemente ha dato morale alla truppa di Mazzone che, battendo le due romane, ha creato un abisso con la quart'ultima, il Modena, che difficilmente nelle gare restanti sarà in grado di totalizzare quei 9 punti che lo dividono dal Bologna. Perché se le squadre del fondo classifica viaggiano al ritmo che hanno tenuto finora, meno di un punto a partita, con 34 punti il Bologna è già salvo. In ogni caso quei 4-5 punti che possono garantire la tranquillità ai rossoblù possono essere totalizzati, anche con dei pareggi, nelle gare interne (Reggina, Siena e Lecce) o nella trasferta di Ancona, dando per perse, ammesso e non concesso, le rimanenti gare.
Dunque, come due mesi fa, siamo più vicini alla zona uefa che a quella retrocessione, collocandoci per la prima volta "nella parte sinistra della classifica", a soli cinque punti dall'Udinese, a quattro punti dalla Sampdoria e davanti al Chievo. Prima di iniziare a sognare e doverci risvegliare bruscamente come la volta scorsa, prendendoci dei matti da parte di sor Carletto, bisogna ammettere serenamente che questa squadra ha ancora limiti importanti, soprattutto sul piano difensivo, ed una buona mano della fortuna ci ha aiutato non poco nelle ultime tre vittorie, ed io aggiungo una "non belligeranza" da parte della classe arbitrale, che pareva averci preso "in strino", come si dice a Bologna, a causa delle esternazioni di Gazzoni. Ma sono state proprio le due romane, le "vittime" del nostro azionista di maggioranza nella sua sacrosanta battaglia contro il "doping amministrativo"- punta di un iceberg rappresentato dalle nefandezze che caratterizzano il mondo del pallone - che hanno dovuto subire questo Bologna, fortunato ed opportunista contro la Lazio, volitivo e sfrontato contro la Roma.
Il marcatore delle ultime gare porta più volte il nome di Beppe Signori, che trotterella tutta la gara ma possiede ancora i suoi sprazzi, spesso decisivi, ma anche Igli Tare, Carlo Nervo, Fabio Pecchia, Christian Amoroso. Una cooperativa del goal, nella quale però cominciano a farsi spazio gli attaccanti, con Beppegol finalmente in testa alla classifica marcatori rossoblù, e sempre più vicino al raggiungimento dei suoi record personali di carriera, ed un Tare che continua a segnare goal pesanti, tutti di testa, oltre al duro lavoro di pivot, utilissimo alla squadra.
Continua a perdurare lo strano periodo di Hide Nakata, anche se nelle ultime partite ha mostrato timidi segnali di ripresa. Ottimo inserimento di Meghny contro la Roma, autore del cross millimetrico per il goal decisivo di Tare e di altri spunti preziosi. Strepitoso Nervo contro il Brescia, oltre all'eurogol una prova maiuscola che gli vale l'ennesima convocazione in azzurro. Lieto rientro in squadra di Amoroso, che contro la Lazio lascia ai posteri un assist a Signori ed il goal decisivo, con un tiro da fuori. La difesa è sempre più ben diretta da Natali, ma intorno i suoi colleghi di reparto lasciano spesso a desiderare, Moretti a parte. Comunque nell'assedio subito contro la Lazio si salva anche Gamberini, entrato dopo venti minuti a sostituire il giovane Terzi, letteralmente in bambola, e va detto che in tre partite abbiamo subito appena due goal da parte di tre fra i migliori attacchi della massima serie: dopo la vendemmiata delle settimane precedenti (quattro goal subiti a Perugia e tre a Genova) il Bologna ha registrato qualcosa là dietro, bisogna dire grazie soprattutto a San Luca Pagliuca, quando va detto, va detto.
Mancano 7 giornate alla fine del campionato. Il Bologna aspetta la Reggina, il Siena ed il Lecce, impegnate nella lotta per non retrocedere, mentre andrà a far visita all'Ancona, all'Inter, all'Empoli ed al Chievo. La gara interna contro la Reggina sarà un buon banco di prova, perché in caso di quarta vittoria consecutiva i rossoblù di Mazzone diranno definitivamente addio alla zona calda e potranno avvicinarsi ulteriormente alle due squadre che li precedono, che sono in lotta per un posto uefa. Guardando il calendario e ricordando quanto è successo nel girone d'andata (4 vittorie, tre pareggi e una sconfitta) c'è da farci un pensierino ....
Classifica dopo 27 giornate, campionato 2003/2004, zona uefa e retrocessione
Udinese 39
Sampdoria 38
Bologna 34
Chievo 33
Brescia 31
Siena 30
Lecce 28
Reggina 27
Modena 25
Empoli 23
Perugia 22
Ancona 7
come eravamo .... Classifica dopo 23 giornate, campionato 2003/2004, zona RETROCESSIONE
Brescia 27
Bologna 25
Lecce 25
Modena 23
Siena 22
Reggina 22
Empoli 20
Perugia 17
Ancona 6