IL VINO BUONO E' NELLE CANTINE ... DELL'ITALERI.

Anche il Parma deve arrendersi alla legge della Fortitudo, stavolta più che mai fatta rispettare dal monte biancoblù.

04.05.03. La sfida del Falchi fra Fortitudo e Cus Parma si presentava come l'incontro di cartello della quarta giornata del campionato di baseball 2003. Davanti all'Italeri ancora imbattuta e detentrice del miglior attacco, con una media battuta vicina ai 400, arrivava a Bologna una delle seconde e soprattutto la squadra con la più bassa media punti guadagnati sui lanciatori.

Gara 1 dava ragione all'attacco biancoblù (9 a 2 alla fine), che nelle prime cinque riprese demoliva l'ottimo pitcher ducale, Julio Moreno, che già al primo inning doveva subire il secondo fuoricampo stagionale del leadoff, David Rigoli, che però si infortunava nella battuta e doveva lasciare il campo per Danny Newmann. Nel corso del primo attacco, con Dallospedale e Liverziani fuori, la Fortitudo segnava anche il secondo punto, grazie alla valida di Antigua ed al magnifico doppio in piedi di Lele Frignani, che quando il gioco diventa duro non fa mai mancare il proprio sostanziale contributo. Il capitano chiudeva il match con un eloquente 3 su 5 e 2 punti battuti a casa, prima di lasciare il posto a Breveglieri. Un altro punto arrivava al secondo inning, grazie ad un doppio di Solano, che poi rubava la terza e segnava punto per un errore del Cus. Nel frattempo il secondo inning aveva rappresentato un momento critico del picher biancoblù, Kats Maeda, che prima e dopo il primo K della serata (alla fine saranno 12 in 7 riprese) si faceva toccare per due volte dai ducali, poi concedeva due basi per ball consecutive, forzando dunque il primo punto per i Parmensi, l'unico guadagnato su di lui in tutto l'incontro (il secondo, al 7°, non è stato classificato pgl, in quanto i corridori erano avanzati per un errore difensivo). Il nipponico poi chiudeva l'inning nel migliore dei modi, con altri due strikeouts, lasciando le basi piene e tanti rimpianti ai parmensi. Dopo un terzo inning scivolato via velocemente, l'attacco biancoblù tornava a picchiare forte, realizzando tre punti al quarto inning e due al quinto, chiudendo di fatto la partita che fino a quel momento diceva 8 a 1. La seconda parte del sesto inning si apriva con Brambilla sul monte di lancio, che subito riempiva le basi, anche grazie ad incertezze della difesa ducale, ed una battuta in doppio gioco di Solano consentiva comunque all'Italeri di giungere a quota nove, dopo di ché Brambilla riusciva in quello che non era stato possibile a Moreno, cioè lasciare a secco l'attacco biancoblù per due inning consecutivi. Il secondo punto delle Cantine Ceci è giunto invece al settimo inning, grazie al quarto ed ultimo singolo concesso da Maeda, preceduto da un colpito e seguito dal sopra citato errore di Fontana, apparso un po' titubante nel ruolo di esterno destro. Corradini chiudeva senza danni gli ultimi due inning, pur concedendo qualcosa alle mazze dei parmensi. Nel corso della partita, esattamente al quarto inning, è giunta la valida numero mille, fra serie A e playoff, per Matteo Dall'Olio, festeggiata dai compagni e da una standing ovation del folto pubblico presente al Falchi, e seguita dalla valida n. 1001, con annessi 2 rbi, al turno successivo. Val la pena ricordare che di queste 1001 valide, ben 418 sono state battute con la gloriosa maglia della Fortitudo; questa è la nona stagione bolognese per Matteo, una vera e propria bandiera. Alla fine, dunque, Brambilla ha limitato l'attacco biancoblù, che comunque ha chiuso con un ottimo 12 su 37, guadagnando 6 punti su Moreno in 5 inning, quando nei 24 precedentemente disputati ne aveva subiti appena 2 (!!!).

In gara 2, in un sabato pomeriggio dal clima quasi estivo, giungeva la seconda vittoria dei biancoblù (8 a 2), mentre dal Tardini giungevano inaspettate notizie dal Bologna fc che, imitando l'Italeri, batteva il Parma. Questa volta l'attacco della Fortitudo doveva faticare un po' di più per avere la meglio del pitcher rivelazione del Ceci, Kasey Olemberger, anche se alla fine del secondo inning si era già sul 2 a 0, grazie alle valide di Dall'Olio (al limite dell'errore) e Dall'Ospedale, mandati a casa a ritmo caraibico da un magnifico doppio di Solano e singolo di Antigua. Nel frattempo Newmann, dopo un tranquillo primo inning, nella prima metà del secondo concedeva due singoli in successione, trovandosi con due corridori agli angoli e nessun eliminato. La situazione veniva risolta da due flyout di Dallospedale e Frignani e dal terzo K di Danny. Al terzo invece a preoccupare Newmann sono state una base per ball e un singolo, perfettamente alternati ad altri 3 K rifilati all'attacco ducale, un inning però faticoso per Danny, che ha dovuto utilizzare 24 lanci. Olemberger invece i 3 K al terzo inning li otteneva in modo consecutivo, arrivando anche lui a quota 6. Il quarto inning ha segnato definitivamente la gara: Newmann ha avuto un turno molto più facile, vedendo passare 4 corridori (una base per ball), mentre Olemberger doveva incassare altri 3 punti, anche se non per colpa sua, perché con un out, a basi piene, grazie a un singolo di Dallospedale e due basi regalate a Solano e Liverziani (alla fine quattro per lui), arrivava un errore su battuta di Antigua che portava altri due punti alla cassaforte biancoblù, mentre un altro punto lo batteva Frignani con una volata di sacrificio. I due punti del Cus arrivavano solo al 6° inning, grazie ad un singolo e ad un doppio (Finetti) più errore di Frignani (ma in realtà era un triplo) che portava il primo punto, mentre la battuta successiva terminava con l'eliminazione in prima per scelta difesa, ma permetteva all'ex Finetti di siglare il secondo punto. Nella seconda parte dell'inning l'Italeri ristabiliva le distanze, grazie ad un singolo di Dallospedale, che successivamente guadagnava la terza e veniva mandato a casa da un volatone di sacrificio del solito Antigua, mentre Liverziani, come sempre in base per ball, veniva a sua volta mandato a casa da uno splendido triplo di Lele Frignani. E' stato l'ultimo atto della prova di Olemberger. L'ultimo punto entrava al settimo, grazie ad un doppio di Dall'Olio, che spingeva a punto Fontana, in base per ball e successivamente arrivato in terza base, grazie a ripetuti balk chiamati al rilievo parmense. Milano chiudeva senza affanni la partita, vedendo passare appena sette giocatori in due inning, subendo una sola valida ed infliggendo 4 strikeouts.

Gara 3 ha visto la vittoria dell'Italeri per 5 a 1, ma fino al quinto inning i biancoblù sono stati sotto. Infatti al primo inning Rolando Cretis veniva colpito a freddo: base per ball a Larkin e valide di Fochi e Di Pace  per il primo ed unico punto del Cus. Dopo di ché Rolly lanciava altri sette inning, rasentando la perfezione, salvo una difficoltà al settimo, quando subiva altre due valide, trovandosi in una situazione "schiccia" con due in base e nessun out, risolta comunque nel migliore dei modi. Il pitcher partente dei ducali, Bova, è invece riuscito a mettere la museruola all'attacco della Fortitudo (vera rarità nella stagione 2003), e solo qualche base per ball ed i ripetuti errori dei suoi compagni di squadra mettevano l'Italeri in condizione di segnare, mai sfruttata (al 4° avevamo tre uomini in base e nessun out: Sheldon batte, ma Liverziani è eliminato a casa base per scelta difesa, poi Fontana batte in doppio gioco ....). Poi all'inizio del quinto inning, con un out biancoblù, l'incredibile scelta del manager parmense Catanoso, che toglie l'ottimo Bova e rimette il primo rilievo pomeridiano, Camilli, ed è un gioco da ragazzi per i biancoblù portarsi in un amen sul 2 a 1. Gli altri tre punti sono stati guadagnati al settimo inning su Nyari, ennesimo pitcher cussino che ha terminato il weekend con la media pgl frantumata dal lineup Fortitudo (dopo Moreno e Olemberger).

La Fortitudo - che comunque chiude il trittico con un bel 327 in battuta - in attacco è parsa meno brillante rispetto ai turni precedenti, ma evidentemente si trovava di fronte ad un monte di lancio decisamente più accreditato, e fino a venerdì sera il migliore della serie A1, almeno a livello statistico. Liverziani, in non perfette condizioni fisiche, causa una noia al ginocchio, ha giocato le tre gare da DH e non ha avuto quasi possibilità di battere, evitato accuratamente dai pitcher (almeno 7 o 8 basi per ball a suo favore), che però non hanno capito che nel lineup dopo di lui c'è Antigua. Rigoli lascia in eredità un "solo homer" al primo turno di venerdì sera, ma gli rimane un infortunio alla schiena (stiramento?) che probabilmente lo terrà fuori anche con il Nettuno. Arrivano i primi guai. Fontana in gara 1 mi era sembrato un po' fuori ruolo come esterno destro, ma mi ha smentito in gara 3, rivelandosi quell'utility di alto livello, uno dei valori aggiunti della Fortitudo di quest'anno. Alcuni si chiedevano perché era stato preso, ora lo hanno capito. Doveva giocare qualche gara, per lo più nel ruolo di DH; non ha saltato una partita, ed il ruolo di DH lo ha ricoperto raramente. Il vero monte di lancio top del campionato è parso quello della Fortitudo (e da questa settimana se l'è guadagnato anche ufficialmente), con cinque punti subiti, e non tutti pgl. Difficile scegliere il migliore, anche se Cretis ha davvero impressionato. Senza problemi anche i rilievi. I problemi fisici hanno comunque condizionato la prestazione della Fortitudo, che ha dovuto rimaneggiare il lineup, riportando Dallospedale in leadoff e promuovendo Solano come numero due, scelte che hanno peraltro dato ottimi frutti, impoverendo però la parte finale del lineup. In gara 2 vi è stato l'esordio da titolare per Breveglieri, corretto in difesa ma inconsistente in attacco. Si è rivisto Newmann all'esterno ed in box di battuta in gara 1 e gara 3, decisamente meglio in quest'ultima. In difesa, rivoluzione agli esterni, a parte a sinistra con il solito Frignani. Al centro hanno giocato Newmann e Breveglieri e a destra Fontana.

Il Parma visto al Falchi è stato decisamente deludente, certo non al livello di San Marino e Firenze, ci mancherebbe ... Il lavoro di un bel gruppo di lanciatori è stato vanificato non solo e non tanto dal forte lineup della Fortitudo, quanto dai numerosi errori difensivi, refertati o meno che fossero, in particolare da parte dell'irriconoscibile interbase Bautista. In attacco, a turno, diversi battitori parmensi hanno saputo pungere, ma non in modo continuo e soprattutto efficace. E' giunta qualche valida dal solito Fochi, da Finetti, Di Pace, Larkin e Caravita, ma non hanno lasciato segni indelebili su un trittico tutto sommato scivolato su tre facili vittorie biancoblù. Bautista ha chiuso con 1 su 12, Vasini e Bertolini con 0 su 10. Adesso la squadra di Catanoso è virtualmente fuori dai playoff, scavalcata dal sorprendente Modena e raggiunta dal ritrovato Rimini, ma è ancora presto, ed i ducali hanno già dovuto passare dalle forche caudine del Falchi. Il forfait del ricevitore titolare ha pesato non poco, come dimostrano anche le varie basi rubate dai biancoblù.

Quindi mi viene da dire che il vino buono sta nelle Cantine ... dell'Italeri. Anzitutto festeggiamo la millesima bottiglia della riserva di un buon Sangiovese superiore d'annata, marchiata Dall'Olio, dopo aver assaggiato un ottimo Morellino di Scansano, etichettato Rigoli, che terremo a temperatura ambiente per altre occasioni. Lo "Champagne Liverziani" è stato lasciato in frigo dai pitcher ducali, evidentemente timorosi dei tipici botti di quando viene stappato (... dice che il tappo spesso finisce nel Savena ...). Dai caraibi invece abbiamo nelle nostre cantine due ottimi classici superalcolici: il "Ron Antigua" (che tradotto fa: Rum Antico) e la "Tequila Solano", molto adatta, soprattutto nella versione ... bum bum, per accompagnare festini alcolici, con crostini e tapas fornite dall'eccellente punto di ristoro del Falchi. Per le grandi occasioni possiamo anche stappare una bottiglia di "Barolo Matteucci", da centellinare, perché più invecchia, più è buono. Il pignoletto è invece un vino prodotto nelle nostre terre, che sempre più sta facendosi apprezzare nel mondo, proprio come Lele Frignani. A Piacenza, invece, viene prodotto il Gutturnio: può essere frizzante o fermo, proprio come Dallospedale, che sta imparando la difficile arte di selezionare i lanci, senza rinunciare alla vivacità giovanile e fruttata. Dalla California invece giungono ottimi vini, là in particolare il vitigno del Cabernet Sauvignon ha attecchito molto bene, proprio come hanno fatto in Italia Newmann e Sheldon. I vini giovani delle cantine biancoblù sono forse ancora un po' acerbi ... ma si faranno. Ottimi i nostri vini da dessert, il "Moscato Milano" e il "Vinsanto Corradini". Per gli appassionati della cucina orientale, invece, perché non bagnare una cena a base di sushi con l'ottimo saké "Kats Maeda"? Fontana invece mi ricorda la storia del vino Est Est Est, di Montefiascone: nel XII secolo uno "scout" di Enrico V di Germania (alias il Presidente Michelini) fu incaricato dall'imperatore di contrassegnare con la parola "Est" tutte le osterie che servivano buon vino, e a Montefiascone ve n'era una nella quale il vino doveva essere proprio come Fontana, e fu contrassegnata con "Est Est Est"; ma dite al nostro scout di non bere troppo vino, per non subire l'infausta sorte del suo predecessore: esagerare con il vino, anche se buono, abbrevia la vita, berne la giusta quantità l'allunga e la qualifica. Infine, in onore della ritrovata affidabilità di Cretis, come non dedicargli l'etichetta di un vino sempre affidabile, come il Pinot grigio. Tanti altri vini abbiamo nelle nostre cantine, per le future occasioni: il "Trebbiano Landuzzi", l'"Oltrepo' Marchini" e il "Prosecco Betto".

Le Statistiche.

lanciatori

Gara Giocatore SPEC IP H BB K ER
1 Maeda WO 7.0 4 4 12 1
1 Corradini RF 2.0 4 0 3 0
2 Newmann WO 7.0 6 3 11 1
2 Milano RF 2.0 1 0 4 0
3 Cretis WO 8.0 6 1 6 1
3 Milano RF 1.0 0 0 2 0

attacco

Giocatore AB H Bave RBI Extrabasi Altro
Rigoli 1 1 1000 1 1 hr (1)  
Dallospedale 14 6 429 1   3 sb
Liverziani 5 1 200 1    
Antigua 11 5 455 3   1 sf
Frignani 12 7 583 5 1 2b, 1 3b 1 sf, 1 E
Sheldon 13 1 077 1   1 sf
Solano 12 5 417 2 3 2b 1 sb, 1 E, 1 gwrbi
Fontana 10 2 200 0 1 2b 1 E
Dall'Olio 12 4 333 3 1 2b  
Breveglieri 5 0        
Monari 1 0        
Newmann 6 2 333      
Matteucci 2 0        

Gara 1: Italeri 9 (12/37, bave 324, 6 rbi, 2 E) - Cantine Ceci 2 (8/34, bave 235, 2 rbi, 3 E)
Gara 2: Italeri 8 (11/34, bave 324, 7 rbi, 1 E) - Cantine Ceci 2 (7/37, bave 189, 1 rbi, 1 E)
Gara 3: Italeri 5 (11/33, bave 333, 4 rbi, 0 E) - Cantine Ceci 1 (6/33, bave 182, 1 rbi, 1 E)

Totale: Italeri 34/104, bave 327, 17 rbi, 3 E - Cantine Ceci 21/104, bave 202, 4 rbi, 5 E

Le prestazioni dei singoli.

OTTIMI: Rolando Cretis merita la palma di MVP per come è riuscito ad imbrigliare i parmensi in una serata dell'attacco biancoblù meno felice del solito. Se tieni gli avversari a uno o due punti, sai che prima o poi l'Italeri ne farà quattro o cinque e la vittoria è assicurata. In questa categoria, comunque, vanno collocati anche gli altri due pitcher partenti: Kats Maeda e Danny Newmann, importante anche in attacco in gara 3. Fra gli altri menzione speciale a Lele Frignani, continuo ed efficace nel box di battuta, e Faustino Solano, quasi come sopra e superbo in difesa.

BUONI: Il coach Mazzotti ha saputo fare di necessità virtù, anche se con tale roster non è poi così impresa ardua. Potrebbe anzi aver più coraggio impiegando maggiormente Monari e spostando nell'occasione Antigua in qualche altro ruolo. Davide Dallospedale nel ritrovato ruolo di leadoff lo ha svolto nel migliore dei modi battendo ed andando in base praticamente una volta si e una volta no, oltre a rubare 3 basi. Nilson Antigua è sempre un cleanup efficace e pericoloso, oltre che un ricevitore impeccabile. Fabio Milano è stato ineccepibile nel ruolo, forse non suo, di closer.

DISCRETI: Matteo Dall'Olio, davvero ottimo nelle prime due gare, un po' sottotono nella terza (forse emozionato dal premio ricevuto), come tutta la parte "debole" del lineup, Newmann a parte. Riccardo Corradini, pallina in cassaforte, anche se questa volta con qualche patema di troppo, che forse ha convinto Mazzotti a preferirgli Milano anche per la chiusura di gara 3.

SUFFICIENTI: Claudio Liverziani mezzo zoppo è già sufficiente per spaventare i pitcher ducali, che potevano osare anche un po' di più viste le cifre del nostro bomber. Robert Fontana era forse troppo preso ad interpretare l'ennesimo ruolo difensivo assegnatogli, tanto che in attacco si è preso una bella pausa, che sono sicuro interromperà presto.

MEDIOCRI: David Sheldon sempre divino difensivamente, nel weekend è tornato in attacco quello dell'anno scorso. Luca Breveglieri non ha entusiasmato nella sua prima partita da titolare; certo è già buono che non abbia combinato danni in difesa, visto che era la prima volta che giocava al centro, però nel box di battuta è stato davvero troppo "pollastrello".

PESSIMI: Nessuno. (Si può mettere Bautista?)

NON GIUDICABILI: Monari e Matteucci non hanno avuto reali possibilità di mettersi in mostra. Rigoli come ovvio.

N.B. Si tratta di giudizi del tutto personali e confutabili in ogni momento.

Le Altre.

Stanno sempre più emergendo i valori di questo campionato, che dicono: Italeri numero uno, Danesi rivale più accreditata, Gardenia terza forza e Gb Ricambi anche quest'anno rivelazione. La non scontata vittoria per 3 a 0 contro Parma mantiene l'Italeri a punteggio pieno, ma Nettuno non perde un colpo contro i deboli sanmarinesi, che lontano dal Titano non ottengono neppure la vittoria di prammatica. Parimenti Firenze esce massacrata da Rimini, dove la Telemarket sembra essersi ripresa e prenota il quarto posto utile per i playoff, a danno di un Parma poco convincente, e di un Modena che prima o poi calerà (ma ne siamo poi così sicuri?). De Los Santos ha ripreso a bombardare, ma lo vogliamo vedere contro i pitcher che contano: la prova del Falchi potrà dirci qualcosa. In coda Firenze e San Marino sembrano sempre più rassegnate al ruolo di Cenerentole, mentre Reggio, grazie ad un super Zambelli dal dente avvelenato, limita i danni in gara 3, nell'attesissimo derby dello gnocco e dello zampone, decisamente da accreditare ai cugini modenesi, non fosse che per il diluvio di valide in gara 2. Ancora difficoltà per Anzio, che però colgono un'importante vittoria in quel di Grosseto, in gara 2, ed abbandonano il fondo della classifica. Il campionato sta entrando nel vivo. Il prossimo turno vedrà lo scontro fra le prime due: Italeri e Danesi, al Falchi. Ma anche un classico interessantissimo, Parma - Rimini, potrà fornire qualche indicazione nell'ottica playoff. Il Modena a San Marino avrà l'occasione per confermarsi nelle zone alte della classifica, mentre Grosseto sarà impegnata in un derby in passato ricco di trabocchetti, dovendo far visita alla Faliero Sarti Firenze. Infine Anzio, contro Reggio Emilia, avrà l'occasione per dare un senso al suo campionato, in una sfida anche qua molto equilibrata. Tenete le cinture sempre più allacciate!

Classifica dopo le prime quattro giornate

squadra vinte perse pct. differenza
Italeri Bologna 12 0 1000 --
Danesi Nettuno 9 3 750 3
La Gardenia Grosseto 8 4 667 4
GB Ricambi Modena 7 5 583 5
Ceci Parma 6 6 500 6
Telemarket Rimini 6 6 500 6
Pallfinger Reggio E. 5 7 417 7
Colavita Anzio 3 9 250 9
Faliero Sarti Firenze 2 10 167 10
T&A San Marino 2 10 167 10

Il Re degli Achei Home page

Il Re degli Achei Fortitudo Page