LA TREDICISEMA PORTA MALE ALL'ITALERI.

Ma la quattordicesima e la quindicesima valgono l'umiliazione dei nettunesi.

11.05.03. Doveva capitare, prima o poi, ed è successo simbolicamente alla tredicesima partita del campionato, che è parsa un succoso anticipo dei playoff. Il tredici è stato anche l'inning chimera per i biancoblù, irraggiungibile per colpa del punto del KO definitivo inferto a Corradini al dodicesimo inning, dopo che i nove regolamentari si erano chiusi sul 3 a 3, grazie ad un meraviglioso e profondo fuoricampo centrale da due punti di David Fontana, giunto proprio in extremis, quasi fosse un jolly pescato in fondo al mazzo. Gara 1 si è aperta subito in sofferenza per il partente fortitudino, Kats Maeda, subito messo in difficoltà dalle mazze degli indiani del tirreno, a partire dalla valida in apertura di Schiavetti, seguita da quella di Tovar che faceva arrivare il leadoff in terza, per la successiva volata di sacrificio di De Los Santos, che veniva dopo l'eliminazione di D'Auria e consentiva la prima segnatura per il Nettuno. Nel secondo inning la storia si ripeteva, grazie ad un errore di lancio di un impreciso Solano su Patrone, che veniva mandato a casa da una valida di Paoletti, dopo un bunt: 2 a 0. Il terzo inning si apriva con un bel doppio di D'Auria, ma il coraggio di Maeda nella scelta di affrontare il temibilissimo De Los Santos pagava, e lo strikeout ottenuto era propedeutico per chiudere l'inning senza danni. Purtroppo due inning dopo tale scelta non veniva reiterata, regalando a De Los Santos una base intenzionale, dopo i singoli dei soliti Schiavetti e Tovar e la solita smorzata di D'Auria. Basi piene, Sheldon effettua la seconda eliminazione prendendo al volo una bella linea di Giuseppe Mazzanti, poi, come con Parma, Maeda concedeva un punto forzato, con una base per ball a Patrone. E la Fortitudo? Quasi annullata dall'ottimo Ozuna, che concedeva il minimo all'attacco biancoblù (doppio di Dall'Olio e singoli di Solano e Fontana) e non soffriva gli errori della difesa tirrenica, a dire il vero un po' fallosetta, questo fino al sesto inning, quando con un out Antigua batteva un bel doppio, più errore dell'esterno che lo portava in terza, ma alla fine l'Italeri portava a casa un solo punticino, tra l'altro grazie ad un ennesimo errore difensivo. A quel punto Bagialemani ha ritenuto chiusa l'ottima partita di Ozuna, schierando il proprio miglior pitcher, Vigna, già dal settimo inning: scelta discutibile, anche in vista delle altre gare del weekend, ma che pagava, almeno fino al fuoricampo citato di Fontana, che spingeva a casa pure Solano, autore di un singolo in precedenza. Agli extrainning Mazzotti cambiava Maeda con Corradini, che teneva botta per due inning filati, fino a subire un punto al dodicesimo inning, in modo un po' sfortunato, ma alla fine bastavano due valide tirreniche a segnare il punto della vittoria, in quanto l'attacco biancoblù non riusciva proprio a capirci nulla sui lanci di Vigna. 

Numerosissimi gli spunti che ha offerto la gara. Anzitutto Nettuno ha vinto meritatamente, anche se ha offerto il solito spettacolo indecente, con le proteste e le provocazioni che tutti conosciamo. Questo atteggiamento a mio avviso ha anche contribuito a modificare l'atteggiamento degli arbitri, visto che negli extrainning l'area di strike di Vigna è aumentata in modo inversamente proporzionale rispetto a quella di Corradini. Peraltro sono stati chiamati un paio di foul ai biancoblù che dalle tribune sono sembrati a dir poco un po' dubbi, ma la panchina della Fortitudo si è ben guardata dall'alzare la benché minima protesta. Alla fine hanno prevalso i due migliori pitcher del campionato: Ozuna e Vigna, sei inning a testa per battere per la prima volta nel 2003 l'Italeri, a dimostrare che questa sconfitta non scalfisce minimamente il valore della Fortitudo. E' vero, i nostri battitori hanno capito veramente poco dei lanci dei pitcher tirrenici, la difesa stessa ha mostrato qualche crepa, in particolare Solano e Dallospedale sono sembrati in difficoltà, così come i nostri pitcher, che però tutto sommato hanno contenuto i danni molto bene. In fondo Maeda ha giocato una completa, chiudendo il match in parità e con appena 2 pgl, e lo stesso Corradini ha subito quel minimo che ci si può attendere pur da un ottimo rilievo, ma è bastato per perdere. Bisogna dire la verità, il fuoricampo di Fontana è stato proprio un bel jolly, a dimostrare che anche la Fortitudo ogni tanto riesce a riacciuffare le partite in extremis. Comunque è stato occasionale, così come ogni battuta biancoblù. per contro non siamo riusciti a sfruttare i molti errori dei nettunesi. Alcune scelte hanno lasciato un po' di amaro in bocca, come all'ottavo inning, quando Breveglieri (che aveva sostituito Liverziani) sull'1 a 3 non veniva mandato a casa dopo un pop di Frignani, a dire il vero molto poco profondo; penso che con quel punteggio e all'ottavo inning si poteva forse rischiare di più. Oppure la scelta al dodicesimo inning, con Rigoli in prima e nessun out, di ordinare un bunt a Dallospedale, sapendo che non è il colpo preferito di Davide. A quel punto, rischio per rischio, era meglio provare a far rubare la seconda a Rigoli, poi sperare in una valida del Dallo. Per la cronaca, il bunt è riuscito molto bene, ma è stato di sacrificio, quindi Dallo out e Matteucci e Antigua purtroppo incapaci di segnare la valida del pareggio.

Ora consentitemi una parentesi di tipo personale. Come molti affezionati del Falchi avevo organizzato impegni famigliari, di lavoro e mondani, in modo da non perdermi assolutamente nulla della sfida con Nettuno, che per noi bolognesi "è la partita". Non avevo fatto i conti però con un nuovo dispettosuccio Re degli Achei, che ha deciso di venire al mondo con più di un mese d'anticipo, proprio nel giorno di gara 2 e gara 3, concedendomi il permesso di vedere qualche inning di gara 2, e tuttalpiù ascoltare per radio dal Sant'Orsola quella del sabato sera, ma con gli splendidi Davide Bacci & co. è come essere al Falchi.

La sostanza di queste due gare, comunque, è il ritorno dell'Italeri delle prime quattro giornate, versione frantoio, o se preferite, rullo compressore. Complice una difesa da serie B dei nettunesi, ed una gestione dei pitcher quanto meno discutibile da parte di Bagialemani.

Dopo essersi giocato Vigna in gara 1, il manager tirrenico decideva di schierare Colaceci in gara 2, colpito subito a freddo da un fuoricampo di Rigoli, ormai specialista dei solo homer in apertura di incontro. L'inning poi finiva 4 a 0, grazie ad un errore ed una base ball, che mandavano nei cuscini Dallospedale e Liverziani, e alle successive valide dei soliti Antigua e Frignani, oltre alla volata di sacrificio di Solano. La partita era nei fatti già chiusa, anche perché a lanciare sul monte biancoblù c'era un certo Danny Newmann. L'Italeri poi passava 5 a 0 nell'inning successivo e si addormentava, sotto la fine pioggerella primaverile. Questo consentiva ai tirrenici di guadagnare al sesto inning il primo punto su Newmann, infastidito dalla pioggerellina e dal monte reso di difficile praticabilità dalla stessa. Danny poi usciva all'inizio del settimo, lamentando un piccolo risentimento dovuto a quanto sopra, lasciando in eredità a Milano un paio di ball. Fabione, fra uno strikeout ed un altro, riempiva comunque le basi, con colpiti e basi ball, cosicché Nettuno aveva sulla mazza di Schiavetti (spero di ricordarmi bene) la possibilità di impattare la gara, ma i tirrenici morivano grassi, fra un urlo ed un sospirone di sollievo degli astanti. Scossi dal pericolo i biancoblù "finivano" Colaceci con una gragnuola di valide, ed all'inning successivo infierivano su Salciccia, chiudendo anzitempo la partita per manifesta superiorità: 11 a 1.

Per la gara serale Bagialemani si era riservato il meglio di quanto gli era rimasto disponibile sul monte di lancio: Masin (che nei playoff dell'anno scorso ci aveva dato un grosso dispiacere) e Censale per rilevarlo a metà gara, ma i piani del Manager Tirrenico non avevano fatto i conti con il desiderio di vendetta dei biancoblù e soprattutto con gli incredibili e copiosi errori della difesa nettunese, cosicché la partita di Masin è durata meno di un inning, subendo, a fronte di due eliminazioni, cinque valide, tre pgl e concedendo una base per ball, ma ad affossare i tirrenici erano gli errori, addirittura cinque, tutti nel primo inning. La scelta di cambiare Masin, oltre a compromettere la gara, inserendo subito Censale, che alla fine sarebbe risultato stanco, non ha risolto il problema del primo inning disastroso, chiuso alla fine con ben 9 punti segnati dall'attacco biancoblù. E dire che nella prima metà dell'inning i Nettunesi erano addirittura passati in vantaggio, come la sera precedente. Invece si è ripetuta la situazione del pomeriggio, con un'Italeri sorniona, che negli inning successivi si è limitata a far stancare Censale, lasciato sul monte ad oltranza da uno spietato Bagialemani, costretto a subire verso fine gara un homer da Liverziani ed un altro da Solano, che faceva sospendere la partita per manifesta inferiorità (14 a 3). Sembra che Censale non l'abbia presa così bene, e gli 8 pgl sul suo groppone sarebbero da addebitare al suo manager. Almeno si è risparmiato la qualifica di perdente.

Questo trittico ci consegna un'Italeri sempre più forte dei propri mezzi, ma consapevole di poter essere sconfitta, quando affrontata da lanciatori di livello e in buona giornata. Effettivamente l'attacco biancoblù non ha saputo interpretare i lanci di Ozuna e Vigna, mentre ha frantumato gli altri lanciatori nettunesi nelle due gare successive. Gara 1 va consegnata ai posteri come una "gara da manuale", peccato averla persa, le altre due partite invece hanno messo in luce un divario enorme a favore dell'Italeri, malgrado i nettunesi diano sempre l'impressione di poter in qualche modo recuperare, fa parte del loro dna. L'attacco nettunese è stato limitato nelle sue consuete potenzialità, in particolare il temutissimo De Los Santos. Dunque, il trittico si può archiviare in modo positivo per i nostri pitcher, anche se taluno ha dato qualche segnale negativo. Va evidenziata la crescita di Fabio Milano come rilievo, che sta tenendo una media di strikeout davvero straordinaria, anche se finora non ha vissuto molti momenti di reale pressione, nei quali come sappiamo talvolta perde concentrazione. La difesa ha presentato luci e ombre. Sheldon si fa perdonare la sua totale insussistenza offensiva con delle giocate difensive da cineteca, mentre un passo indietro lo ha fatto Solano, al di là di errori o non errori, è sembrato un po' impreciso nelle assistenze, o meglio, ha mostrato una certa "faciloneria", come si dice dalle nostre parti. Dallospedale mi è sembrato un po' giù in gara 1, forse condizionato dalla scarsa prestazione offensiva, o dal nuovo look da marine, mentre va apprezzata la duttilità di Fontana, ora a suo agio anche da esterno destro, e la sostanziale affidabilità anche in prima base di Matteo Dall'Olio, anche se non sempre impeccabile quest'anno. Modificato infine l'ordine del lineup in gara 2 e gara 3; esperimenti. Giovani in naftalina.

Che dire di Nettuno. In attacco hanno un bel potenziale in termini di pericolosità, sfruttato solo in parte. Si aspettava il fenomeno De Los Santos, invece si sono visti Schiavetti, Tovar, ma anche D'Auria e Paoletti. Ma gli unici fuoricampo notati al Falchi sono stati tutti di marca biancoblù (Rigoli, Liverziani, Solano e Fontana). Sul monte passano dalle stelle alle stalle; sicuramente il nostro monte di lancio è più equilibrato, ma quello del Nettuno è più forte, soprattutto se ritornasse Lanfranco. La difesa è stata a tratti imbarazzante, ma non credo che sarà così nei playoff. Certo che rinunciare a Miller ..., senza nulla togliere all'ottimo Schiavetti. Se dobbiamo giudicarla per questo trittico, Nettuno esce con le ossa rotte, ma tutti sappiamo come sa trasformarsi quando le partite cominciano a contare un po' di più, ed in gara 1 abbiamo avuto dimostrazione che sanno ancora condizionare le partite con i loro atteggiamenti al limite della sportività.

Qualche noticina di colore. Ho visto sul Forum di baseball.it un interessante scambio di vedute sul tema dei piccioni al Falchi, e posso testimoniare che la risposta che è stata data è totalmente pertinente. Per catturare i piccioni occorre seguire determinate procedure e protocolli, che rispettano i ... diritti (sic!) dei piccioni. In sostanza, è più facile bombardare uno Stato nemico che "selezionare" una colonia di piccioni, e comunque è un lavoro che va fatto in certi periodi dell'anno (non nei periodi di accoppiamento, etc.). Inoltre non è così facile come sembra pulire le cacche dei simpatici pennuti, tra l'altro corrosive (provate a fare un giro nei cimiteri e in altri luoghi infestati ...), ergo, quando troviamo sporco, non è detto che non ci siano passati a pulire, anche poche ore prima. Un metodo per aggirare il problema è spaventarli con il baccano, soprattutto nelle ore in cui vanno a dormire, poco dopo il tramonto. Dunque gli olé del pubblico dopo un bel doppio o un fuoricampo sono l'antidoto migliore, e mi è parso che con l'Italeri di quest'anno abbia già sortito qualche effetto.

Sempre MVP incontrastato il nuovo punto di ristoro del Falchi, che questo weekend presentava come piatto del giorno il mio preferito: piada alla Salciccia, con Cianfriglia ...., oh, pardon, ... cipolla. Alla prossima, piccioni arrosto.

Le Statistiche.

lanciatori

Gara Giocatore SPEC IP H BB K ER
1 Maeda ST 9.0 9 3 9 2
1 Corradini LO 3.0 3 1 1 1
2 Newmann WO 6.0 3 4 3 1
2 Milano RF 2.0 0 1 3 0
3 Cretis WO 7.0 9 2 4 3
3 Milano RF 1.0 0 1 2 0

attacco

Giocatore AB H Bave RBI Extrabasi Altro
Rigoli 9 3 333 2 1 2b, 1 hr (1) 2 sb, 1 cs, 1 E, 1 gwrbi
Dallospedale 13 4 308 4 2 3b 1 sb, 1 E
Liverziani 11 5 455 4 4 2b, 1 hr (1) 1 gwrbi
Antigua 14 7 500 3 2 2b 1 sf, 1 cs
Frignani 14 4 286 2 1 2b  
Sheldon 13 1 077      
Solano 11 4 364 4 1 hr (3) 1 sf, 1 E
Fontana 10 4 400 3 1 hr (2) 1 cs
Dall'Olio 12 2 167 0 1 2b 1 E
Matteucci 2 0   1   1 sf

Gara 1: Italeri 3 (7/43, bave 163, 2 rbi, 2 E) - Caffè Danesi 4 (12/44, bave 273, 4 rbi, 4 E)
Gara 2: Italeri 11 (9/29, bave 310, 10 rbi, 0 E) - Caffè Danesi 1 (3/26, bave 115, 1 rbi, 3 E)
Gara 3: Italeri 14 (18/37, bave 486, 11 rbi, 2 E) - Caffè Danesi 3 (9/33, bave 273, 2 rbi, 5 E)

Totale: Italeri 34/109, bave 312, 23 rbi, 4 E - Caffè Danesi 24/103, bave 233, 7 rbi, 12 E

Le prestazioni dei singoli.

OTTIMI: Ci ho pensato molto, ma credo che sia giusto riconoscere a Fontana l'unica nomination massima della settimana, e conseguente MVP, perché è stato quello che più di altri ha tenuto in partita l'Italeri in gara 1, chiusa con 2 su 4 ed il fuoricampo da due del momentaneo pareggio al nono inning.

BUONI: Liverziani (il ritorno del bomber), Dallospedale (weekend iniziato male, finito in crescendo), Solano (se non fosse per la difesa sarebbe nella categoria superiore), Rigoli (ben tornato, bip bip dalla mazza pesante), Antigua (il solito, unico a chiudere a 500 in attacco, colpevole solo di qualche sonno, data la stagione ...), Milano (Re di K), Newmann (solita affidabilità, ma la pioggia lo deprime), Cretis (subisce il minimo indispensabile).

DISCRETI: Sheldon (la difesa è tantissimo, ma non è tutto: 1 su 13 negli ultimi due weekend, per un totale di 2 su 26 ...), Dall'Olio (vedi sopra), Frignani (nullo in gara 1, fa il suo nelle altre due),  Corradini (perché è il perdente della prima sconfitta stagionale biancoblù solo per le leggi spietate della statistica), Maeda (al di là di tutto non si può dire che abbia disputato una pessima performance), Mazzotti & C. (qualche scelta discutibile, buona a mio avviso la gestione dei pochi pitcher a disposizione).

NON GIUDICABILI: Matteucci e Breveglieri

N.B. Si tratta di giudizi del tutto personali e confutabili in ogni momento.

Le Altre.

Malgrado la prima sconfitta subita, rimane un weekend utile per l'Italeri, che distanzia ulteriormente Nettuno e mantiene o aumenta il divario con le altre, visto che tutti i trittici sono finiti 2 a 1. La classica Parma - Rimini si è conclusa a favore dei ducali, allontanando sempre più Rimini dalla zona playoff, anche perché Modena ha vinto due gare a San Marino (debacle di Nava in gara 2), rispettando la "legge del Titano" che vede sempre vincenti i Sanmarinesi in una gara dei trittici giocati in casa. Come previsto Grosseto ha lasciato qualcosa sull'Arno, grazie a Wally Cossutta (zuccherino, dopo il forfait di Samboy), anche se ha dominato le altre due gare, mentre Reggio si è affidata ancora una volta a Zambelli per strappare una gara sul difficile campo di Anzio.

A più di un quarto di regular season si comincia a delineare qualcosa, in testa e in coda, con il dominio finora incontrastato dell'Italeri e la candidatura sempre più evidente di Firenze e San Marino alle ultime due piazze. Per la zona playoff, riuscirà Modena a resistere al ritorno di Parma e Rimini? Ce la farà la Colavita ad inserirsi a sua volta? Riuscirà infine Reggio a non cadere nella zona retrocessione? Già il prossimo turno, caratterizzato dagli scontri Rimini - Nettuno e Grosseto - Parma, potrà fornire qualche risposta importante.

Classifica dopo le prime cinque giornate

squadra vinte perse pct. differenza
Italeri Bologna 14 1 933 --
Danesi Nettuno 10 5 667 4
La Gardenia Grosseto 10 5 667 4
GB Ricambi Modena 9 6 600 5
Ceci Parma 8 7 533 6
Telemarket Rimini 7 8 467 7
Pallfinger Reggio E. 6 9 400 8
Colavita Anzio 5 10 333 9
Faliero Sarti Firenze 3 12 200 11
T&A San Marino 3 12 200 11

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