25.05.03. I cabalisti (nessun riferimento al lanciatore riminese) insegnano che dopo la diciasettesima vittoria arriva ALMENO una sconfitta. I pragmatici invece diranno che, nonostante le straordinarie statistiche riferite alle sue prime sei gare lanciate in Italia, già da un po' si intravedeva qualche problemino del nostro pitcher giapponese, Kats Maeda, nell'approccio alla partita: qualche lancio fuori controllo di troppo, con diversi colpiti, alcuni inning chiusi con un po' di fatica e uomini sulle basi, e prima o poi si paga, perché non sempre l'attacco risponde presente e non sempre certe battute lunghe degli altri finiscono in foul e le nostre in campo o, meglio, fuori. E' una delle spietate leggi del baseball. Maeda venerdì sera ha subito 7 pgl, tanti quanti ne aveva collezionati nelle precedenti sei gare.
Bologna - Rimini, una delle classicissime della via Emilia, iniziava in apparente tranquillità, subito due K per Maeda. Poi la notte calava sul Falchi e sulla prestazione del nostro pitcher, che subiva due valide (Balgera e Chiarini), un fuoricampo (Gaiardo) e poi un'altra valida (Illuminati) prima di concludere l'inning con una presa al volo di Dallospedale: 0 a 3. Nella seconda parte dell'inning però l'Italeri sembrava esserci, rendendo duro l'esordio stagionale di Sanchez, colpito subito da Rigoli e Dallospedale, il primo è mandato a casa dal secondo, anche in virtù di un'avanzata in seconda per balk, mentre lo stesso Dallo ruba con grande determinazione prima la seconda, poi la terza cosicché per segnare il punto del 2 a 3 è sufficiente una volatona di sacrificio di Antigua, dopo l'eliminazione di un Liverziani molto in ombra.
In settimana i cugini della Skipper, desiderosi di essere pari alla vincente Italeri, costruivano l'impresa di eliminare Cantù entrando per la nona volta consecutiva nelle semifinali di basket; in occasione della vittoria esterna in gara 3, il capitano, Gianluca Basile, coniava un neologismo cestistico: il tiro ignorante, prendendo spunto involontariamente da una terminologia in uso nel baseball, il lancio pazzo. Ebbene, per stare sul pezzo Kats Maeda si è inventato il lancio ignorante, ovvero il lancio per fare battere gli avversari quando sono nel massimo svantaggio, con due strike a carico e due eliminati, e ne è diventato subito uno specialista.
Cosicché nel secondo inning si consumava la "tragedia" biancoblù, con il giapponese che lanciava due strike a Ceccaroli, poi lo colpiva, e successivamente, ancora con due eliminati (ma qui si persevera ...) subiva il secondo homer della serata, questa volta ad opera di Pantaleoni: 2 a 5 e notte sempre più fonda, anche in virtù del sesto punto riminese entrato nel quarto inning (indovinate quanti eliminati c'erano già), dopo che nel terzo Maeda aveva dato qualche timido cenno di risveglio. Dall'altra parte Sanchez, che invece ha dispensato lanci sapienti, domava con abbastanza facilità l'attacco biancoblù, irriconoscibile in particolare nei suoi bomber massimi, Liverziani e Antigua, e solo al quinto inning capitolava, grazie a un singolo di Sheldon, doppio di Fontana e rbi battuto da Rigoli, ma si moriva grassi sul 3 a 6, perché con un solo out Liverziani e Antigua anche questa volta si facevano eliminare senza colpo ferire.
Ma come è finita la partita di Maeda? Dopo un tranquillo quinto inning e confidando che la crisi fosse giunta al termine, Mazzotti lo ha sostituito solo nella sesta ripresa, perché il nipponico, che pecca perlomeno di originalità, subiva il settimo punto ... con due eliminati. A Corradini poi bastava un lancio per chiudere l'inning e condurre in porto gli ultimi tre senza subire altri punti. Per contro, anche i riminesi cambiano Sanchez, anche se nella sesta non aveva subito punti, potendosi permettere di rilevarlo con niente po' po' di meno che Tonkin, che porta a termine la partita senza troppi patemi, salvo un solo homer di Lele Frignani, il primo della stagione. Risultato 7 a 4 per la Telemarket.
Alcune considerazioni: valide 10 per parte; errori 2 per Rimini e 1 per Bologna; uomini rimasti in base 8 per parte. A volte l'equilibrio è spezzato da episodi. La sconfitta è tutta di Maeda (che, con tutto il rispetto, questa volta sembrava Go Ono) e del merito dei riminesi, ma bisogna dire che la sfiga ci ha messo lo zampino, dando in parte ragione ai cabalisti. In particolare certi nostri foul avevano la stessa traiettoria di battute dei riminesi che sono cadute in campo, in particolare una linea che si è stampata sul cuscino di terza ed è rimbalzata nella brughiera fuori dal campo esterno, a destra di Frignani. Altra considerazione: molti di noi affiderebbero la propria vita ad una battuta di Lele Frignani, mentre ci rifletterebbero se dovessero affidarsi a Nilson Antigua: eppure le loro medie di battuta sono molto simili. Venerdì il dominicano ha avuto sulla mazza diversi punti potenziali per avvicinare gli avversari, ed ha fallito. Frignani non ha avuto questa occasione, e quando l'ha mandata fuori non c'era nessuno sulle basi. Il baseball è anche questo.
Il sabato però è tutt'un'altra storia (come diceva Pino Daniele), e l'Italeri, come con Nettuno, sapeva reagire da grande squadra alla seconda sconfitta stagionale, ma stavolta affidandosi ai lanci dei pitcher italiani (e italoamericani) e soprattutto ad una grandissima difesa, in particolare una diga che "castoro" Sheldon, recuperato per l'occasione proprio per affrontare la sua ex squadra, ha costruito inning dopo inning, impedendo agli ex compagni di "passare per di lì", lasciando a Frignani il solo compito di tenere d'occhio le palle alte. Menzioni anche per il Dallo e Rigoli, autore di una difficile ed elegante presa al volo in gara 2.
La partita del sabato pomeriggio sarebbe piaciuta molto a Gianfranco Civolani (il Civ), che speriamo torni a farsi vedere al Falchi, dove potrà rifarsi dell'imbarazzante stagione del Bologna e della sua Virtus. Uno a zero, in una gara dominata dai lanciatori, ma anche dalle difese, soprattutto quella biancoblù. Cabalisti (questa volta il Lanciatore) ha lanciato otto riprese concedendo davvero il minimo alla Fortitudo, facendo meglio, a mio avviso, di ogni pitcher che lo aveva preceduto, compreso Ozuna. Il punto che ha subito è stato proprio al primo inning, grazie alla perseveranza di Dallospedale che veniva colpito dopo l'out di Rigoli (unico lancio scontrollato del veterano pitcher riminese), poi rubava la seconda base durante il turno di Liverziani (4 K consecutivi per lui nel pomeriggio!) e bastava una validina ben piazzata di Antigua (che smentiva clamorosamente il giudizio di qualche rigo sopra) per segnare il punto che poi si sarebbe rivelato decisivo. Dall'altra parte Danny Newmann dimostrava ancora una volta di non essere uno che "cicca" due partite consecutive, ma aveva bisogno di uno straordinario doppio gioco della difesa biancoblù per chiudere il primo inning senza danni. Per il resto bisogna dire che i battitori che avevano fatto tanto soffrire Maeda sono stati invece tenuti a bada da Newmann, anche se Danny ha avuto qualche difficoltà in più rispetto ad un Cabalisti che, se continua così, è destinato a continuare a lanciare almeno fino al cinquantesimo compleanno.
Una partita, insomma, per intenditori, per palati fini. Il punteggio strettissimo non ha fatto mancare fino alla fine ragioni di emozione per gli spettatori presenti, anche se sarebbe sciocco negare che ci si diverte anche in gare con più valide e più punti (soprattutto se a favore della propria squadra). Rimini ha provato più volte, con l'uomo in prima, quei tipici giochi da punteggio stretto, in particolare i bunt, sempre perfettamente riusciti. Per contro l'Italeri ha dimostrato che per quel colpo proprio non c'è verso, ma è stato giusto tentarlo. In particolare "da galera" un bunt di Fontana preso al volo dalla difesa riminese. Un altro aspetto da ricordare, in questa sorta di partita a scacchi, è l'atteggiamento verso Antigua, evidentemente molto temuto dai riminesi. Per due volte consecutive gli è stata data base ball intenzionale, la prima volta riempiendo le basi, giocandosi poi Frignani, che segue Nilson nell'ordine di battuta. Una mossa davvero azzardata, conoscendo Lele, ma che ha pagato, visto che il nostro capitano ha avuto un pomeriggio davvero nero. Questa volta affidargli la propria vita sarebbe stato un suicidio.
La partita si è chiusa così come si era aperta, con uno splendido doppio gioco con un eliminato e prima e seconda occupata, ma stavolta sul monte c'era Milano, entrato all'ottavo inning con un eliminato e un uomo in prima per un errore di lancio di Solano. Fabione, forse ancora un po' freddo, concedeva una base, poi in sei lanci chiudeva l'inning con due K. Nel nono Fabio completava la salvezza, con qualche difficoltà (2 valide subite) ma aiutato, come si è detto, dal doppio gioco su Gambuti.
Gara 3 cominciava nello stesso modo, con Rigoli out e Dallo in base, questa volta per 4 ball, dimostrando che quest'anno Davide ha imparato pure a selezionare i lanci, anche se come dice giustamente il nostro grande cronista Davide Bacci deve imparare qualcosa da Rigoli in merito ai tempi della rubata. Bisogna dire che in questo weekend il Dallo si è travestito da Arsenio Lupin (6 sb), e proprio l'ennesima volata in seconda, mentre Liverziani subiva il quinto K consecutivo del sabato (ma aspettate ...), gli permetteva di segnare il primo punto, grazie alla solita valida di Antigua. Poi la partita sembrava prendere la stessa piega del pomeriggio, con il giovane Patrone ad imitare l'anziano compagno, e Cretis che invece a suo modo confermava di essere quel lanciatore controllato ed affidabile che è. Rimini comunque riusciva a segnare il pareggio al quarto inning, con una sequenza che ricorda la segnatura dell'Italeri, ma era Dallospedale al quinto che con una bella battuta mandava a casa Dall'Olio per il 2 a 1, autore di una valida e giunto in seconda grazie ad un bunt finalmente riuscito da parte di Rigoli. Al sesto inning Romano chiamava Ilo Bartolucci a sostituire Patrone, e la ripresa veniva chiusa senza problemi, ma al settimo arrivava a demolirlo Claudio Liverziani: con due uomini già in base inchiodava un fuoricampo a destra dei suoi, chiudendo di fatto la partita e facendosi perdonare in una frazione di secondo il deludente weekend. Romano richiamava poi il suo rilievo dopo il definitivo 6 a 1, ottenuto con una volata di sacrificio di Solano, mentre Milano chiudeva la seconda partita giornaliera, senza strafare, tanto non ce n'era bisogno.
Questo weekend ci consegna un'Italeri sempre più forte, capace e consapevole di poter vincere anche senza dover fare affidamento sul suo temuto e temibile attacco. Il calo di alcuni giocatori al box di battuta non può preoccupare, visti questi presupposti. Quello che può preoccupare è invece il parco lanciatori, per ora quasi perfetto. Innanzitutto aspettiamo con ansia la gara di venerdì prossimo sperando che la prestazione di Maeda con Rimini sia solo una parentesi. Poi occorre capire se Marchini è un lanciatore a disposizione della Fortitudo o se occorre guardarsi un po' attorno, visto che i rilievi sono contati, e non si può confidare sulla loro eterna affidabilità. Parliamoci chiaro: venerdì Maeda sarebbe stato da sostituire dopo il secondo fuoricampo, avendo però un parco rilievi molto più lungo a disposizione.
Che dire di Rimini? Certo, chi pensa che i pirati siano già fuori dai playoff è un illuso. La Telemarket esce comunque con due sconfitte anche da questo trittico, ma con la consapevolezza di aver bloccato il migliore attacco del torneo, almeno fino al settimo inning di gara 3. Sul monte di lancio l'accoppiata Sanchez - Tonkin in questo momento non ha pari per le gare del venerdì. Cabalisti è un altro che può vincere diverse gare, e se rientra Moceri il gruppo dei lanciatori è di prim'ordine. La difesa ha lasciato un po' di perplessità, e forse ha segnato la differenza fra le due squadre. I battitori hanno sfidato il miglior monte di lancio del campionato, demolendo Maeda in gara 1 (ma è merito loro o demerito di Kats?), senza però creare grossi grattacapi nelle gare del sabato, nelle quali è stato battuto un solo extrabase dai Pirati. Certo, potenzialmente è un lineup che può preoccupare, abbastanza lungo il giro dei battitori "buoni", infine si è notato parecchio l'apporto di Chiarini, rientrato da poco, che può essere un aiuto decisivo per ribaltare l'inerzia di un campionato finora molto deludente. Per noi è l'avversaria più ostica, forse ancor più di Nettuno, aspettando però di vedere cosa succederà nel prossimo weekend a Grosseto.
Se guardiamo alle statistiche, emerge che nel trittico le due squadre hanno avuto lo stesso numero di valide (24). Gli errori sono 4 del Rimini e 2 dell'Italeri. I Pirati hanno lasciato 24 uomini sulle basi contro 22. I punti battuti a casa sono 11 a 8 per l'Italeri. Dunque, un sostanziale equilibrio, e la differenza l'ha fatta gara 2. Bisogna ammettere che è la prima volta che ci accade quest'anno.
Un'ultima annotazione: quando Claudione batte certe palle lo si capisce anche dal suono emesso, un "suono perfetto", che ricorda l'immagine visiva del tuffo perfetto, quando il tuffatore penetra nell'acqua senza lasciare alcuna traccia del suo ingresso. Stamattina un appassionato di mountain bike si è recato alla Borgatella, frazione di San Lazzaro, nel punto in cui il Savena (il torrente lambisce il Falchi) si immette nell'Idice, ed in mezzo ai pallini sparati dall'adiacente tiro a volo ha trovato una palla da baseball, c'era scritto "hint by Claudio".
Infine: il diamante è uno dei campi di gioco più suggestivi fra quelli progettati dall'essere umano, l'atmosfera dello stadio del baseball è stupenda, soprattutto nelle partite serali: ma qualcuno ha mai pensato di fare indossare alle due squadre divise che permettano di distinguerle? Magari obbligando chi gioca in casa a vestire una divisa chiara e chi gioca fuori una scura, o viceversa. Talvolta occorrerebbe prendere spunto da altri sport ...
lanciatori
Gara | Giocatore | SPEC | IP | H | BB | K | ER |
1 | Maeda | LO | 5.2 | 10 | 3 | 7 | 7 |
1 | Corradini | RF | 3.1 | 0 | 0 | 3 | 0 |
2 | Newmann | WO | 7.1 | 5 | 2 | 3 | 0 |
2 | Milano | SA | 1.2 | 2 | 1 | 2 | 0 |
3 | Cretis | WO | 7.0 | 6 | 1 | 2 | 1 |
3 | Milano | RF | 2.0 | 1 | 1 | 1 | 0 |
statistiche lanciatori Italeri prime 7 giornate
Giocatore | IP | WO/LO/SA | H | BB | K | ER | ERAVE |
Maeda | 50.2 | 5/1/0 | 44 | 16 | 65 | 14 | 2.49 |
Newmann | 46.1 | 7/0/0 | 36 | 14 | 34 | 10 | 1.94 |
Cretis | 43.2 | 5/0/0 | 43 | 6 | 26 | 14 | 2.89 |
Milano | 22.2 | 1/0/3 | 9 | 6 | 37 | 2 | 0.79 |
Corradini | 17.2 | 1/1/1 | 14 | 1 | 19 | 3 | 1.53 |
Sheldon | 2.0 | --- | 0 | 0 | 3 | 0 | 0.00 |
attacco
Giocatore | AB | H | Bave | RBI | Extrabasi | Altro |
Rigoli | 13 | 3 | 231 | 1 | ||
Dallospedale | 9 | 3 | 333 | 2 | 6 sb, 1 gwrbi | |
Liverziani | 12 | 2 | 167 | 3 | 1 hr3 | |
Antigua | 8 | 3 | 375 | 3 | 1 sf, 1 cs, 1 gwrbi | |
Frignani | 12 | 4 | 333 | 1 | 2 2b, 1 hr1 | |
Solano | 9 | 3 | 333 | 1 | 1 sb, 1 sf, 2 E | |
Matteucci | 4 | 0 | ||||
Sheldon | 8 | 1 | 125 | |||
Fontana | 11 | 3 | 273 | 1 2b | ||
Dall'Olio | 9 | 2 | 222 | |||
Newmann | 2 | 0 |
Gara 1: Italeri 4 (10/37, bave 270, 4 rbi, 1 E) - Telemarket
7 (10/35, bave 286, 7 rbi, 2 E)
Gara 2: Italeri 1 (4/28, bave 143, 1 rbi, 1 E) - Telemarket 0 (7/30, bave 233, 0 rbi,
2 E)
Gara 3: Italeri 6 (10/31, bave 323, 6 rbi, 0 E) - Telemarket 1 (7/33, bave 212,
1 rbi, 0 E)
Totale: Italeri 24/96, bave 250, 11 rbi, 2 E - Telemarket 24/98, bave 245, 8 rbi, 4 E
OTTIMI: Davide Dall'Ospedale e David Sheldon a mio avviso condividono il titolo di MVP del trittico. Il primo è stato a mio avviso decisivo in gara 2 e gara 3 (fino all'homer di Liverziani) per la volitività dimostrata nel guadagnarsi le basi (due basi rubate ogni gara) e nel segnare i punti del vantaggio, oltre al punto del 2 a 1 battuto a casa in gara 3. Il secondo è un manuale della difesa, ha eretto una diga insormontabile nell'area della terza base, e per batterlo bisogna proprio tirare nel cuscino, altrimenti para tutto, come gli indimenticati portieroni degli anni '60, Jashin e Zamora; se poi consideriamo le assistenze ...... e poco male se non batte, perché se fosse ce l'avrebbe già fregato qualche lega americana. Nilson Antigua ha battuto a casa il punto di gara 2 ed il primo punto di gara 3. In gare così strette non si può non evidenziare questo fattore; oltretutto è il miglior biancoblù del trittico come media battuta, temutissimo dai Pirati che sabato gli hanno offerto tre basi intenzionali pur di non doverlo affrontare. Unica pecca, grossa, gara 1. Daniel Newmann e Rolando Cretis hanno vinto le rispettive gare limitando al massimo l'attacco riminese, aiutati certamente dalla difesa, ma questa volta non dall'attacco.
BUONI: Fabio Milano e Riccardo Corradini si sono rivelati ancora una volta affidabili, un vero patrimonio per la Fortitudo, visto che sono gli unici due rilievi. Nel loro ruolo attualmente non hanno pari in serie A1; Fausto Solano rimane uno dei migliori attaccanti, ma talvolta è il punto debole della difesa, autore anche in questo weekend di un paio di errori, gli unici dell'Italeri; Mazzotti & C.: la guida tecnica della squadra è stata ineccepibile, perché non si poteva sostituire Maeda all'inizio di gara 1 per non compromettere i due unici rilievi per le partite successive, in gara 2 sono stati ordinati diversi giochi, ma non è colpa del manager se sono stati eseguiti male, i rilievi in gara 2 e gara 3 sono stati inseriti al momento opportuno, condivido infine la scelta di non utilizzare i giovani perché non era il trittico giusto per farlo.
DISCRETI: Matteo Dall'Olio (sicuro in difesa, anche come vice Sheldon, mentre in attacco comincia a pungere); Lele Frignani (in gara 1 batte un doppio ed il suo primo fuoricampo stagionale, ma non serve alla causa, in gara 2 ha due volte la palla per chiudere il match, ma non è in partita, in gara 3 torna a battere con continuità, compreso un doppio che però non porta punti: in sostanza questa volta è poco utile alla causa, ma comunque è fra i pochi a battere con una certa regolarità).
SUFFICIENTI: David Rigoli (ottiene il sei anche grazie alla presa in gara 2, per il resto non combina un granché).
MEDIOCRI: Kats Maeda (non credo vi sia bisogno di ulteriori commenti, speriamo in un pronto riscatto); Riccardo Matteucci (con dolore inserisco il nostro idolo nella lavagna dei cattivi, ma questa volta sarebbe davvero disonesto non farlo; da battitore designato bisogna giocoforza giudicarlo solo nel box, e lì è stato addirittura dannoso, in particolare con una battuta in doppio gioco in gara 1): Robert Fontana (questa volta il giudizio è negativo, anche se in difesa è stato ineccepibile, e in attacco ha fatto il suo, ma quel bunt colpito in malo modo e preso al volo dalla difesa riminese grida vendetta).
NON GIUDICABILI: Claudio Liverziani; si potrebbe dire che i campioni non si giudicano, si ammirano, ma in realtà mi riesce molto difficile esprimere un giudizio su un giocatore che fino al settimo inning di gara 3 è stato quasi dannoso, poi ci ha regalato quella perla che da sola vale il costo dei tre biglietti.
N.B. Si tratta di giudizi del tutto personali e confutabili in ogni momento.
La Gardenia Grosseto è la seconda forza del campionato, ma già si era capito guardando le statistiche dove emergeva che i maremmani erano gli unici ad avvicinare le medie dell'Italeri. Dunque il big match del prossimo weekend, Grosseto - Bologna, promette scintille, soprattutto in gara 1, visto il calo di Maeda e la crescita di Mecham. Grosseto dunque espugna per due volte il campo di Nettuno, scavalcando in classifica la Danesi. Pochi ad inizio torneo avrebbero scommesso sui toscani, dati in lotta - al limite - per il quarto posto. L'altra squadra che continua a sorprendere è il Modena, che espugna per due volte il campo di Parma, perdendo di misura solo gara2. Ora Modena ha addirittura agganciato Nettuno al terzo posto. Sugli scudi però è finalmente Anzio, che vince tre volte a Firenze, anche se non senza difficoltà, agguantando il quinto posto e scavalcando niente meno che Parma e Rimini. I laziali hanno già recuperato la partenza ad handicap grazie ad alcuni 3 a 0, risultati che per il momento sembrano riuscire facili alla sola Italeri in questa stagione. In coda il fattore Titano è incredibilmente triplicato, tanto che la T&A raggiunge la Palfinger Reggio Emilia battuta tre volte dai sanmarinesi. Dunque è rivoluzionato il discorso della salvezza, con Reggio risucchiata nella lotta per non retrocedere e Firenze ultima da sola.
E' un campionato equilibrato (Italeri a parte) ed entusiasmante, nel quale squadre come Parma e Rimini attualmente hanno meno del 50% di vittorie. I pirati sono addirittura al settimo posto, ma da quanto si è visto a Bologna nel girone di ritorno sembrano destinati ad un recupero stile Valentino Rossi quando parte dietro. Le gare del sabato pomeriggio sono state quasi tutte all'insegna dell'estremo equilibrio, con i lanciatori a dominare la scena. In questo quadro bisogna che certe squadre stiano molto attente: mi riferisco in particolare a Nettuno che, se ritarda a risistemare il monte di lancio, rischia davvero tanto, compreso l'accesso ai playoff.
Classifica dopo le prime cinque giornate
squadra | vinte | perse | pct. | differenza |
Italeri Bologna | 19 | 2 | 905 | -- |
La Gardenia Grosseto | 14 | 7 | 667 | 5 |
Danesi Nettuno | 13 | 8 | 619 | 6 |
GB Ricambi Modena | 13 | 8 | 619 | 7 |
Colavita Anzio | 11 | 10 | 524 | 8 |
Ceci Parma | 10 | 11 | 476 | 9 |
Telemarket Rimini | 9 | 12 | 429 | 10 |
T&A San Marino | 6 | 15 | 286 | 13 |
Pallfinger Reggio E. | 6 | 15 | 286 | 13 |
Faliero Sarti Firenze | 4 | 17 | 190 | 15 |
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