BRIVIDI IN MAREMMA, MA ALLA FINE L'ITALERI COGLIE LA GARDENIA.

L'Italeri "regola" Grosseto in gara 1 e 3, ma La Gardenia umilia la Fortitudo in gara 2, costringendola alla prima sconfitta stagionale per manifesta inferiorità.

01.06.03. Partita della verità gara 1 per la Fortitudo (se così si può dire per una squadra che vantava un ranking di 19 vinte e solo 2 perse) in casa della seconda forza del campionato, La Gardenia Grosseto, sia come partite vinte, sia come rendimento offensivo, difensivo e sul monte. Ma era la partita della verità soprattutto per Maeda, il pitcher giapponese, reduce dalla pessima prestazione del weekend precedente. E per Kats la partita cominciava subito male: sembrava non esserci soluzione di continuità con gli inning giocati sette giorni prima contro i Pirati riminesi. Dopo un attacco Fortitudo finito senza danni per i grossetani (valida in apertura di Rigoli, Dallo eliminato e Liverziani che batte in doppio gioco), già al primo inning i grossetani si portavano in vantaggio per due a zero (... con due eliminati a carico ...), grazie alle solite tre valide consecutive concesse dal nostro partente.

Nel secondo inning però l'Italeri riduceva il divario, dopo l'eliminazione di Antigua e Frignani, grazie ad un bel doppio di Solano, mandato a casa da Fontana. Successivamente Maeda riusciva a riprendersi, contenendo bene il forte attacco maremmano, mentre la parte alta del lineup fortitudino continuava a manifestare qualche "stitichezza" di troppo, anche se il terzo inning si chiudeva con due uomini in base. Era dunque solo al quarto inning che giungeva di nuovo il turno della parte "debole" del nostro lineup, e della solita accoppiata Fausto Solano - Robert Fontana, questa volta a ruoli invertiti, singolo il primo e doppio per regola il secondo, che costringeva il dominicano a fermarsi in terza. Ma poco male, perché David Sheldon, dopo aver difeso il piatto con due strike a carico, dava un segnale della sua immensa classe anche a livello offensivo - e negli ultimi due anni purtroppo queste "chicche" sono giunte un po' di rado - con un lungo fuoricampo centrale, che faceva sbiancare il pubblico maremmano. L'inning si chiudeva dunque con il sorpasso, 4 a 2, con Dall'Olio a rimanere in base dopo la quarta valida di fila biancoblù sul forte Meacham.

Grosseto subiva il colpo e Maeda saliva in cattedra ed all'inning successivo l'Italeri segnava il punto del 5 a 2 grazie alla terza valida consecutiva di Solano, che mandava a casa un Frignani in base solo per errore della difesa. Dunque, da grande squadra, la Fortitudo puniva subito ogni incertezza del Grosseto, così come succedeva al sesto inning, con due corridori eliminati e Rigoli che batteva la sua seconda valida della serata, imitato da Dallospedale, giunto salvo in prima per un niente, fra le proteste maremmane. A quel punto usciva allo scoperto anche l'immensa classe di Claudio Liverziani, che al primo lancio stampava uno dei suoi missili terra aria che fuggivano nella bigia notte grossetana, fuori dallo stadio all'esterno centro (la pallina è poi stata rinvenuta al largo dell'isola del Giglio, ndr). 8 a 2.

A quel punto Meacham chiudeva da solo la sua partita (e forse la sua avventura in Italia), uscendo letteralmente di senno e facendosi espellere, inveendo contro gli arbitri colpevoli di aver precedentemente dichiarato salvo in prima Dallospedale. Purtroppo anche la stella di Maeda tornava ad offuscarsi e nella seconda metà dell'inning il pitcher giapponese mostrava evidenti segni di stanchezza, subendo tre punti (come sempre già con due eliminati), mentre l'attacco biancoblù dava segni di appagamento contro il rilievo Luciani. Al settimo inning l'Italeri ripresentava sul monte un Maeda evidentemente cotto, che continuava a subire e veniva rilevato da Milano che questa volta, pur continuando a dispensare strikeouts come se piovesse, subiva una valida che valeva due punti (pgl a carico di Maeda), anche a causa di un errore di tiro di Solano e i maremmani si portavano ad un solo punto dall'Italeri (8 a 7). Tutto ciò con i soliti due out (K1 e K2 da Milano: chi va con lo zoppo, impara a zoppicare; noto proverbio nipponico).

All'ottavo inning l'attacco biancoblù si risvegliava dal torpore: base ball a Dall'Olio (ben 3 alla fine per la nostra "lima"), out di sacrifico Rigoli, base intenzionale a Dallospedale, valida di Liverziani e basi piene, con Ginanneschi che rilevava Lino Luciani e chiudeva la ripresa con il minimo danno, con un solo punto battuto a casa da Antigua (e Liverziani out in seconda) e la quinta eliminazione per un Lele Frignani davvero molto spento. 9 a 7. Nella seconda parte, subito un K per Milano, ma poi base ball a Martinez e colpito Hecker, il temibile Ramos Gizzi eliminato da Frignani (F7) e Rodriguez messo a sedere da Fabione (K4), ma quanta sofferenza ... Al nono inning grande triplo di Robert Fontana, mandato a casa da una volata di un immenso David Sheldon (10 a 7) e la partita si chiudeva bene, perché nella seconda parte Milano disponeva della parte bassa del lineup maremmano, seppur con molti patemi, con due valide subite in apertura ed un brutto errore di Dallospedale, che rimandava la terza eliminazione, dopo un precedente doppio gioco, concedendo dunque ai maremmani un punto (10 a 8) e la possibilità virtuale di impattare il match.

Partita intensa, dunque, dominata dagli attacchi (17 valide e tre errori per l'Italeri, 13 valide e un errore per La Gardenia), iniziata male per i biancoblù, poi vinta, poi quasi ripersa e condotta in porto con molta sofferenza. Partita degna dei due migliori lineup del campionato e che ribadisce comunque l'attuale superiorità manifestata dalla Fortitudo su tutti, fino a questo momento. E' indubbio che abbia pesato la pioggia che ha preceduto il match (iniziato in ritardo di mezzora), soprattutto sui pitcher e sulle incertezze difensive.

Gara 2 inizia nello stesso modo, con il solo Dallospedale capace di colpire Riccardo de Santis al primo inning, e due punti infilati nella seconda parte dai grossetani, passati quasi tutti sul box davanti ad un Newmann di nuovo in crisi (dopo Anzio e Reggio), che fra i primi due eliminati regala una base a Hecker e subisce un singolo da Ramos Gizzi, mandato a casa dal primo fuoricampo della giornata ad opera di Gasparri (3 a 0 con due out: allora è proprio un'epidemia!!!). L'inning si chiude con altri due uomini in base, frutto di un'altra base ball e un'altra valida (3 nel primo inning). L'Italeri questa volta non reagisce e al secondo inning altro attacco infinito dei maremmani, con altri sette uomini passati al box, dei quali uno colpito, due in base per valida, e uno per errore di Sheldon: il tutto frutta appena un punto (4 a 0), con tre grossetani rimasti in base.

Al terzo inning la Fortitudo gode a sua volta della regola che permette di ottenere segnature solo con due eliminati, con Liverziani che manda una pallina a Montecristo (anche se molto contestata dal pubblico locale che chiedeva il foul), portando a casa Sheldon (colpito) e Dallospedale (singolo al centro). Questi tre punti saranno gli unici del magro pomeriggio biancoblù. Infatti da quel momento fino alla fine (anticipata) della partita De Santis manda in base solamente Antigua, sempre al terzo (singolo), Sheldon al quarto (singolo), Rigoli al quinto (singolo) e Fontana al sesto (doppio), prendendo un ritmo da diesel che ha messo in difficoltà l'attacco biancoblù (alla fine solo 7 valide), pur senza esagerare negli strikeouts.

Dall'altra parte La Gardenia riprende a martellare Newmann al quarto inning, con tre singoli e un sacrificio che valgono il momentaneo 5 a 3, demolendolo definitivamente al quinto, con i singoli degli ultimi due uomini del lineup, Bindi e Andrea de Santis, mandati a casa dall'homer di Martinez, che vale un 8 a 3 che sa tanto di docce anticipate (mamma, butta i pici !!!). E' il momento dell'esordio stagionale di Marchini, che rileva un Newmann colpito 12 volte da valide (2 homer) e con 7 punti guadagnati su di lui (penso sia un record negativo per Daniel). "Mari" inizia bene, regalando una base ma compiendo agevolmente le due eliminazioni per chiudere l'inning, tra le quali il primo K stagionale, su Rodriguez (forse il peggiore dei maremmani nel weekend). L'ex di Codogno chiude bene anche il sesto inning, nonostante altre due basi regalate, ma alla settima (ed ultima ...) ripresa mostra in pieno che la sua condizione attuale non gli permette di superare i 30 lanci, e subisce l'umiliazione, guarda a caso, dopo le prime due eliminazioni, regalando l'ennesima base a Hecker e subendo un lungo fuoricampo da KO di Jairo Ramos Gizzi (10 a 3). A quel punto Marchini è evidentemente groggy, sembra proprio un pugile suonato, ma Mazzotti crudelmente lo lascia sul monte a subire un singolo di Rodriguez (il secondo della giornata, ma anche dell'intero weekend), mandato a casa da un doppio del solito Gasparri, e solo dopo l'ennesima base ball, concessa a Bischeri in 4 lanci, Mazzotti si decide a sostituirlo inventandosi un rilievo con Fontana, che con alcuni lanci pazzi (alcuni dei quali probabilmente volontari per terminare l'agonia), concede a Grosseto i punti necessari a chiudere subito la gara 13 a 3, tutti punti addebitati ovviamente a Marchini, che chiude con 5 pgl in 2.1 riprese lanciate. 

La gara è stata vinta con grande merito dei grossetani, che hanno messo in mostra un attacco micidiale che ha demolito uno dei migliori pitcher del campionato, ma contemporaneamente parrebbero essersi resi protagonisti di alcuni comportamenti di dubbia sportività, giunti da una parte minoritaria di pubblico e atleti. Per contro non è che la Fortitudo abbia fatto a sua volta una gran bella figura, e credo in tutta sincerità che anche il pubblico del Falchi fischierebbe sonoramente se avesse l'impressione di vedere l'avversario autoinfliggersi la manifesta inferiorità.

Punto e a capo, anche perché questi episodi non scalfiscono il valore delle due squadre, che il sabato sera si lasciano andare ad una gara straordinaria, con i lanciatori a dominare gli attacchi. Ginanneschi ha il torto di metterci un po' di tempo per prendere le misure, per poi innestare il diesel e chiudere definitivamente le saracinesche. L'Italeri, da grande squadra qual è, ne approfitta subito, segnando subito il vantaggio, grazie ad un triplo in apertura dell'ex, David Rigoli, mandato a casa dal Dallo. Al terzo inning giungono altri due punti, frutto di uno schema sperimentato: singolo di Dallospedale (con due uomini già fuori .....), Liverziani colpito e valido Antigua che manda a casa Dallo, poi ci pensa Frignani, finalmente sbloccandosi, per il definitivo 3 a 0. Da quel momento l'Italeri non segnerà più.

Dall'altra parte Rolando Cretis inizia benissimo, con il piglio dell'ex, vedendo passare al box appena 10 uomini nei primi tre inning, subendo una valida al primo e un doppio del solito Gasparri al secondo. Al quarto inning è sempre Gasparri, con due eliminati, a far male ai biancoblù, con un doppio che manda a casa Ramos Gizzi, in base per singolo. Dopo un quinto inning "tre su tre giù", al sesto è ancora Ramos Gizzi a stampare un solo homer per il definitivo 3 a 2, perché dopo, sia Cretis che Corradini, entrato negli ultimi due inning per la sua seconda salvezza stagionale, concedono il minimo a La Gardenia, anche se un errore di Fontana, con già due out, alla nona ripresa, toglie qualche anno potenziale di vita alla buona pattuglia di tifosi al seguito ed anche agli aficionados delle straordinarie radiocronache di Ciao Radio. Ermini ha la palla del possibile sorpasso, ma non la sfrutta e non voglio pensare cosa sarebbe successo se al box ci fosse stato Gasparri o Ramos Gizzi.

Guardando le statistiche, emerge la grande prova dei pitcher, ed un estremo equilibrio: 6 valide per entrambe le squadre ed 1 base ball per parte; forse la differenza l'hanno fatta i due colpiti (entrambi su Liverziani, il secondo determinante per segnare il terzo punto) e gli uomini rimasti in base (3 Italeri, 5 La Gardenia). Frignani, molto in ombra per tutto il weekend, ha però battuto il punto decisivo. Complimentissimi a Ginanneschi, che già aveva lanciato 1.1 inning la sera precedente, autore di una completa, con una prestazione che 9 volte su 10 porta ad una vittoria sicura, soprattutto se supportati da un attacco come quello della sua squadra, ma questa volta ha significato una sconfitta. Un altro paradosso è che sia stato proprio Cretis l'unico lanciatore partente della Fortitudo a convincere e vincere la gara senza un grande supporto dell'attacco; che alla fine sia lui il nostro pitcher migliore?

Il giudizio su Grosseto non può che essere positivo e sinceramente l'1 a 2 va un po' stretto ai maremmani. Complessivamente l'attacco grossetano ha colpito di più, anche come fuori campo (4 contro 3), ma soprattutto come numero di valide complessive, perché i maremmani hanno colpito pesante sia in gara 1 che in gara 2, mentre l'Italeri, dopo essersi sfogata in gara 1 (17 valide), si è un po' seduta (13 valide fra gara 2 e gara 3). I maremmani vantano un buon monte di lancio, con ottimi partenti, a partire da De Santis e Ginanneschi, mentre troppo nervoso è parso Meacham in odor di taglio ( ... mah ...), mentre i rilievi Badii e Luciani sono stati utilizzati solo in gara 1. La difesa concede davvero il minimo ed il box di battuta è veramente pericoloso, soprattutto, in questo momento, nella parte media del lineup. I primi tre sono comunque dei brutti clienti (Martinez, Hecker e Ramos Gizzi), capaci di andare in base con regolarità, ma anche di colpire pesante (Martinez e Ramos); Rodriguez è parso il meno efficace (a parte gara 2), Gasparri ci ha colpito pesantemente e con regolarità, e anche Bischeri e Ermini hanno fatto la loro figura, ed anche gli ultimi del lineup hanno saputo colpire con valide importanti. 

La Gardenia dunque ha messo davvero qualche zeppa nel "frantoio" Italeri, già provato dagli assalti dei Pirati nel weekend precedente, e da buona seconda è stata senza dubbio la migliore squadra finora affrontata dagli uomini di Mazzotti. La prossima settimana è il turno dei sorprendenti modenesi, che, dopo aver inferto due sconfitte a Nettuno, ci faranno visita al Falchi per tre partite che potranno essere tutte a pronostico aperto, visto anche il cattivo stato di forma di alcuni nostri pitcher. Modena ora è seconda, aex equo proprio con Grosseto, e se qualcuno non vuole andare a Modena ... a marcia indietro ... (messaggio cifrato) sarà bene riprendere il vizio di chiudere il trittico col massimo risultato. Ancora una volta, comunque, un big match, un trittico - verità, che può darci la possibilità di salutare definitivamente la compagnia, per vincere almeno la Coppa Italia, visto che potremo continuare a sfruttare il fattore campo anche per i due weekend successivi (bizzarrie del calendario). 

Torniamo da Grosseto con due belle gardenie, colte nella splendida terra maremmana, fra le rocce di tufo, le taumaturgiche acque di Saturnia e le belle coste tirreniche, ma anche con qualche dubbio in più. Il frantoio ora va un po' a corrente alternata, e comunque a pieni giri solo in una gara su 3, ma il dato veramente preoccupante è la persistente amnesia di Maeda, che rischia di diventare patologica, ed un Newmann che anch'egli comincia ad avere un po' troppe giornate storte, con un Marchini, il nostro rilievo lungo naturale, chiamato a sopperire alle difficoltà dei partenti, che ad oggi non ha più ci due inning nelle braccia. Per fortuna Cretis tiene botta ed i rilievi "corti", Milano e Corradini, sono più affidabili di una lavatrice tedesca. A Bologna abbiamo un po' tutti il difetto di "lamentarci del brodo grasso". Nei primi 8 trittici appena tre sconfitte per la Fortitudo, e "8 weekend 8" chiusi comunque in vantaggio sull'avversario di turno. Queste ultime due righe per dire che bisogna stare sempre all'erta, tenendo però conto che stiamo dominando il campionato, per merito della grande squadra, per forza e per cuore, allestita dalla Fortitudo, costruita anno dopo anno, e di ciò dobbiamo anzitutto ringraziare la società ed i sostenitori che la seguono sempre più numerosi, anche se ancora troppo pochi se paragonati allo spettacolo offerto al Falchi, ed agli squallori offerti da sport molto più seguiti (vedi Bologna fc, ma anche finale Champions League di calcio).

Le Statistiche.

lanciatori

Gara Giocatore SPEC IP H BB K ER
1 Maeda WO 6.0 10 3 3 4
1 Milano SA 3.0 3 1 4 0
2 Newmann LO 4.1 12 2 4 7
2 Marchini R 2.1 3 5 2 5
2 Fontana RF 0.0 0 1 0 0
3 Cretis WO 7.0 5 1 5 2
3 Corradini SA 2.0 1 0 1 0

statistiche lanciatori Italeri prime 7 giornate

Giocatore IP WO/LO/SA H BB K ER ERAVE
Maeda 56.2 6/1/0 54 19 68 18 2.88
Newmann 50.2 7/1/0 48 16 38 17 3.06
Cretis 50.2 6/0/0 48 7 31 16 2.88
Milano 25.2 1/0/4 12 7 41 2 0.72
Corradini 19.2 1/1/2 15 1 20 3 1.35
Sheldon 2.0 --- 0 0 3 0 0.00
Marchini 2.1 --- 3 5 2 5 19.35
Fontana 0.0 --- 0 1 0 0 ---

attacco

Giocatore AB H Bave RBI Extrabasi Altro
Rigoli 13 6 462   1 3b 1 sb
Dallospedale 12 5 417 1   1 sb, 2 E, 1 gwrbi
Liverziani 11 3 273 6 2 hr3  
Antigua 12 3 250 2    
Frignani 12 1 083 1    
Solano 11 3 273 1 1 2b 1 cs, 1 E
Fontana 11 6 545 1 2 2b, 1 3b 1 E
Sheldon 9 2 222 4 1 hr3 1 sf, 1 E, 1 gwrbi
Dall'Olio 8 1 125      

Gara 1: Italeri 10 (17/41, bave 415, 10 rbi, 3 E) - La Gardenia 8 (13/40, bave 325, 6 rbi, 1 E)
Gara 2: Italeri 3 (7/28, bave 250, 3 rbi, 1 E) - La Gardenia 13 (15/32, bave 469, 10 rbi, 0 E)
Gara 3: Italeri 3 (6/30, bave 200, 3 rbi, 1 E) - La Gardenia 2 (6/33, bave 180, 2 rbi, 0 E)

Totale: Italeri 30/99, bave 303, 16 rbi, 5 E - La Gardenia 34/105, bave 324, 18 rbi, 1 E

Le prestazioni dei singoli.

OTTIMI: Rolando Cretis ha iniziato male la stagione, ma oggi si consacra come il migliore dei lanciatori partenti biancoblù, e lo fa proprio nella terra che l'ha visto per anni protagonista, senza tradire la minima emozione. MVP. Davide Dallospedale proprio come un soldatino fa sempre il suo dovere al box di battuta e vedrete che alla fine della regular season rimarrà l'unico biancoblù vicino ai 400 come media battuta, peccato per quegli errori in gara 1, che potevano davvero costare caro, dovuti anche alle condizioni meteo. Claudio Liverziani si è reso protagonista di altri due marchi d'autore, fondamentale quello in gara 1, inutile alla fine quello in gara 2 ma importante nel momento in cui è stato piazzato; c'è il suo zampino (precisamente il garretto colpito) anche nella vittoria in gara 3.

BUONI: David Sheldon (decisivo e maestoso in attacco in gara 1, poi però scompare, mostrando qualche crepa difensiva - rarità - in gara 2, quando però tutta la Fortitudo non c'era proprio). Robert Fontana (a volte compie errori pacchiani, come l'ultimo in gara 3; non chiedetegli un bunt; accontentatevi del suo persistente buon rendimento). Fabio Milano e Riccardo Corradini (nota marca di elettrodomestici germanici, affidabili bagnini che ultimamente devono utilizzare un po' troppo spesso il famoso "moscone" rosso). David Rigoli (ha fatto il suo nella sua città e davanti al suo pubblico).

DISCRETI: Fausto Solano (anche se un errore ci scappa sempre, rimane un buon difensore ed un ottimo attaccante, attualmente il migliore come media battuta insieme al Dallo). 

SUFFICIENTI: Nilson Antigua (di questi tempi tardo primaverili girano molti calabroni ed altri insetti: lui prova a battere anche quelli; se riuscissimo ad inculcargli un po' di disciplina la sua media arrivo in base crescerebbe in modo esponenziale). Mariano Marchini (come si può metterlo in croce?). Mazzotti (il finale di gara 2 si poteva gestire in altro modo, senza umiliare Marchini e senza fare figuracce? Penso di sì. Nessuna rotazione in tutto il weekend, al di là dello scambio Dall'Olio - Fontana in gara 3; non era il weekend giusto per esperimenti, ma forse in gara 2, perso per perso ...). 

MEDIOCRI: Lele Frignani (in un weekend slumpeggiante ha trovato il modo di infilare comunque una valida decisiva in gara 3, averne di mediocri come lui). Kats Maeda e Danny Newmann (avere questi due che lanciano così e vincere comunque due partite in un trittico può sembrare una contraddizione insanabile, eppure succede). Matteo Dall'Olio (ultimo nel lineup non a caso perché quest'anno il nostro Teo la infila veramente poco).

N.B. Si tratta di giudizi del tutto personali e confutabili in ogni momento.

Le Altre.

Terza sconfitta della Fortitudo, e anche questa volta nessuna fra le immediate inseguitrici ne approfitta. Un altro weekend all'insegna dell'equilibrio, che ha visto il sempre più sorprendente Modena (ora secondo a pari merito, ottime prestazioni dei pitcher Ventura e Toriaco) vincere due gare contro Nettuno, prima di perdere nettamente gara 3 (De Los Santos riesce a far fuoricampo anche a Modena !!!). Ora i nettunesi rischiano davvero di non accedere ai playoff, vista anche l'ascesa di Rimini (due homerun di Nilsson), che ha infranto la "legge del Titano". San Marino dunque torna fra gli inferi a far compagnia a Firenze, sconfitta per due volte a Reggio nel derby della disperazione. Anzio batte di misura il Parma (ma grandissimo Olemberger in gara 2, 17 K, 3 valide e una base per ball) e si consolida al quinto posto.

Parma difficilmente rientrerà nella lotta per i primi quattro posti, anche perché Rimini ha iniziato decisamente la scalata, grazie anche al nuovo arrivo che si è presentato nel migliore dei modi. Sarà molto dura comunque per Grosseto, Nettuno e Rimini tener fuori dai playoff le outsider Modena e Anzio, che dispongono di ottimi lanciatori e altrettanto ottimi lineup. In coda è sempre ristretta alle ultime tre la lotta per non retrocedere, con un passo indietro di nuovo per San Marino ed una Firenze che stenta a risalire posizioni e molto sfortunata a Reggio.

Rimane comunque uno dei campionati più avvincenti ed equilibrati degli ultimi anni.

Classifica dopo le prime cinque giornate

squadra vinte perse pct. differenza
Italeri Bologna 21 3 875 --
La Gardenia Grosseto 15 9 625 6
GB Ricambi Modena 15 9 625 6
Danesi Nettuno 14 10 583 7
Colavita Anzio 13 11 542 8
Telemarket Rimini 12 12 500 9
Ceci Parma 11 13 458 10
Pallfinger Reggio E. 8 16 333 13
T&A San Marino 6 18 250 15
Faliero Sarti Firenze 5 19 208 16

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