11.08.03. Doveva essere una partita dominata dai lanciatori. Il baseball è bello anche per questo: nulla è scontato. L'Italeri scrive una pagina importante della sua gloriosa storia, espugnando l'Europeo, un campo che in passato ha visto trionfi e grandi delusioni per la Fortitudo. Questa volta è arrivata una vittoria davvero da grande squadra, un trionfo frutto del carattere e della determinazione di chi è sicuramente forte del primato in classifica, ormai non più in discussione, ma che denota una solidità morale impressionante, almeno quanto un attacco che ha battuto con continuità ed è stato capace di realizzare ben 21 valide in nove inning, con 6 extrabase, rimontando dal 4 a 10 alla fine del quarto inning, al 16 a 10 dell'ottavo inning, che ha demolito gli increduli parmensi ed è stato il risultato finale.
Questa storica partita merita una cronaca di grande dettaglio:
1° inning: il pitcher del Cus, Salcedo, elimina in sequenza i due migliori battitori biancoblù, Rigoli e Dallospedale (F8 e K), poi decide di "girare al largo" di Liverziani che conquista la base per ball, ma non fa i conti con il rinato Antigua che stampa la prima valida Italeri della serata (alla fine saranno 21!!), un bel doppione che manda a punto il compagno. La valida di Frignani fissa il risultato sul 2 a 0, poi Solano è il terzo out. Ottima partenza. Dall'altra parte anche la Ceci dimostra di "vedere" i lanci di Heredia, ed accorcia le distanze grazie ad un solo homer di Bautista, che comunque risulterà l'unica valida dell'inning (2 a 1 per l'Italeri).
|
2° inning: anche questa volta Salcedo ottiene subito due out su Fontana e Dall'Olio (battitore designato), più o meno come nell'inning precedente (F8 e K), ma Sheldon guadagna la base girando un lancio pazzo con due strike a carico e correndo in prima. Sulla valida di Rigoli i corridori sono agli angoli, poi una doppia rubata (vedi foto in alto) fa entrare il punto del 3 a 1, grazie anche ad un'incertezza difensiva, prima della terza eliminazione su Dallospedale. Dall'altra parte tre su e tre giù per Heredia. (3 a 1 per l'Italeri).
3° inning: L'Italeri dà l'idea di controllare il match, quindi l'attacco si prende una pausa, con tre su e tre giù, ma i parmigiani non perdonano e colpiscono pesantemente, complice la difesa biancoblù. Valida del ricevitore Candotti, bunt di Vasini, Finetti ancora K, ma con due out c'è la valida di Larkin (sembra di rivedere Shinada), l'errore di lancio in seconda di Antigua che costa il 2 a 3, la valida di Bautista che costa il pareggio, l'errore di Solano su Fochi e il doppio di Di Pace che valgono il vantaggio ducale (3 a 4 per le Cantine Ceci).
4° inning: L'Italeri torna a dar fastidio a Salcedo, ma ottiene poco. Valida di Solano, poi in seconda per scelta difesa su Fontana ed a casa per il pareggio su un doppio di Dall'Olio. Le basi si riempiono con un solo out grazie al colpito su Sheldon e alla base per ball a Rigoli, ma né Dallospedale (valida che colpisce Sheldon, out per regola), né Liverziani riescono a far segnare altri punti, e l'Italeri lascia tre uomini in base. Dall'altra parte big inning del Cus, che avrebbe ucciso un bisonte. Heredia apre le danze regalando una base a Caravita e colpendo Candotti, poi si rifà con uno strikeout su Vasini, ma un lancio pazzo ed un colpito su Finetti convincono Mazzotti a sostituirlo, sul risultato di 4 pari, un out e basi piene. A sorpresa entra Danny Newmann, ancora freddo, condizionato dal malanno al ginocchio e nell'inedita veste di rilievo. Questa scelta alla fine ha pagato, grazie all'attacco biancoblù, ma lì per lì è sembrata compromettere la partita, visto che Daniel in sequenza ha regalato una base a Larkin (4 a 5), subìto una battuta da Bautista (4 a 6), anche se out per scelta difesa, una valida da Fochi (4 a 7), un doppio da Di Pace (4 a 9) ed un singolo da Camilli (4 a 10), prima dell'out di Schianchi, che ha rilevato come DH Caravita (4 a 10 per le Cantine Ceci).
5° inning: L'Italeri non ci sta ed inizia la lunga rimonta. Ancora un doppio di Antigua ed un triplo di Frignani (5 a 10) aprono le danze, poi eliminazione di Fontana e Solano prima dell'importante valida di Dall'Olio (6 a 10) che tiene vive le speranze. Terzo eliminato Sheldon. Dall'altra parte tre su tre giù per Danny Newmann (6 a 10 per le Cantine Ceci).
6° inning: Brambilla rileva un Salcedo in difficoltà e Rigoli è il primo out. Poi valide di Dallospedale (26° partita consecutiva con almeno una valida) e di Liverziani, con seconda e terza occupate grazie ad un lancio pazzo. Antigua ancora a segno per il 7 a 10, Frignani è strikeout, poi Solano piazza un'importante valida che vale due punti, anche perché nel frattempo il suo connazionale aveva rubato la seconda. L'inning si chiude così perché Solano, mentre Fontana è al box, si fa cogliere fuori base. Dall'altra parte Newmann è ormai in partita e gestisce al meglio la parte alta del lineup ducale, limitandosi a regalare una base a Fochi con già due out (9 a 10 per le Cantine Ceci).
7° inning: i parmensi sentono il fiato sul collo, ma confermano Brambilla sul monte. Fontana è il primo out, ma Dall'Olio è in serata e batte ancora valido, poi avanza in seconda grazie ad una battuta di Sheldon in scelta difesa, e va a segno per il pareggio, grazie ad un errore dell'esterno sinistro su una battuta di Rigoli, che prova a proseguire in seconda, ma questa volta viene colto, e la Fortitudo si presenta incredibilmente in parità al seventh inning stretch. Dall'altra parte Newmann è diventato una macchinetta: tre su e tre giù (10 a 10).
8° inning: l'apoteosi. Catanoso si gioca la carta Nyari, ed il miglior closer (??) del torneo subisce in sequenza la valida di Dallospedale, il doppio di Liverziani (11 a 10, e vai !!!), il singolo di Antigua e il doppio di Frignani (12 a 10). Tanto basta. Entra Bova, ma l'attacco biancoblù non si impietosisce. Tredicesimo punto su palla mancata, valida di Solano per il 14 a 10, valida di Fontana e di Sheldon (15 a 10) che erano gli unici a non aver ancora battuto, con inframezzata l'eliminazione di Dall'Olio. Il sedicesimo punto, infine, giunge su una battuta in scelta difesa di Rigoli, poi l'out su Dallospedale chiude nei fatti la partita. Infatti nella seconda metà dell'inning entra Fabio Betto, che subisce la valida di Vasini, poi elimina Finetti, Larkin (strikeout) e Bautista (16 a 10 per l'Italeri).
9° inning: l'Italeri ha fretta di andare sotto la doccia, poi a festeggiare: tre su e tre giù, mentre dall'altra parte un Cus davvero affranto non è in grado di sporcare il pgl ancora intonso di Betto: tre eliminati in successione e considerando anche la gara d'esordio, finora 3 inning giocati, nove corridori eliminati (5 strikeouts) ed una sola valida subita, 0 pgl, 0 basi per ball (risultato finale 16 a 10 per l'Italeri).
Gara 2 si gioca ancora una volta con un caldo infernale, ma il copione non cambia di tanto. Alla fine le valide Italeri saranno 15, portando a 36 il totale parziale dopo due gare. Anche questa volta la Fortitudo dà l'impressione di poter far sua la gara, poi viene rimontata e superata, con un margine consistente a favore dei ducali, situazione completamente ribaltata ancora all'ottavo inning, con una ripresa questa volta da 8 punti sul rilievo Jason Camilli. Ma andiamo in ordine.
Al secondo attacco l'Italeri passa in vantaggio grazie al doppio di Solano, mandato a casa dal doppio di Dall'Olio (due extrabase di seguito su Olemberger), a sua volta a punto per il 2 a 0, grazie ad un singolo di David Rigoli. La reazione del Cus però è veemente, ma nasce da un errore su una battuta di Di Pace, con due out, dunque tutti i punti segnati non sono pgl per il partente biancoblù Cerbone, ma vanno comunque sulla "sua coscienza", a partire dalla base per ball a Schianchi e la valida per Candotti che riempiono le basi. Arriva poi un'incredibile base per ball a favore di Brambilla, che forza il punto del 2 a 1, poi ci pensano Finetti, con una battuta da 2 rbi, e Larkin, con un lungo fuoricampo da 3 a ribaltare il risultato: 2 a 6 a favore del Cus Ceci.
La Fortitudo è dominata da Olemberger fino al sesto inning, mentre i ducali segnano un altro punto al quarto: decisivo un errore di Fontana, molto sotto tono in questo weekend. Con il rilievo Camilli, Parma riesce a scamparla al settimo inning, ma all'ottavo si scatena la "Santa Barbara" biancoblù, che ribalta definitivamente il risultato: da 2 a 7 a 10 a 7, con una serie che vede protagonisti quasi tutti i membri del lineup, compreso Matteucci, autore di uno splendido doppio alla sua prima apparizione al box. La cronaca racconta di una valida di Bidi Landuzzi, spinto in terza da un doppio di Solano ed a punto per un balk su Massimino (3 a 7). Poi sono i doppi "d'annata" di Matteucci e Dall'Olio a portare l'Italeri davvero in partita (5 a 7). La vendemimia continua (dopo l'out di Sheldon) con un altro doppio, stavolta di Rigoli (6 a 7) e con il punto del pareggio battuto a casa da Dallospedale, che allunga la sua serie in un momento importante (7 a 7). L'Italeri mette la freccia a basi piene, grazie alla valida di Liverziani ed alla base intenzionale a Nilson Antigua: è Landuzzi a crederci con una rimbalzante valida che permette a Dallospedale di segnare il primo punto vincente battuto a casa della stagione di Bidi (8 a 7). Ma è Solano con un singolo a mettere il risultato in cassaforte (10 a 7), grazie all'ottima chiusura di Corradini.
Corradini ha infatti rilevato Cerbone dopo 5.2 inning, vincendo dunque la gara, grazie a 3.1 inning perfetti, dove ha visto passare 10 uomini al box, tutti eliminati. Non c'è bisogno di commentare ulteriormente.
In gara 3 l'impressione iniziale è che la Fortitudo possa passeggiare sulla schiena di Massimino per una facile manifesta, anche perché Rigoli e Dallospedale iniziano subito con una valida (e il Dallo porta avanti la serie ...), e le basi si riempiono con la base regalata a Liverziani. Ma Antigua batte in doppio gioco, ed entra un solo punto, anche perché Solano è il terzo out. Poco male, al secondo Fontana batte valido, ed un errore lo fa arrivare addirittura in terza, ma solo Rigoli con un doppio lo riesce a portare a casa per il 2 a 0, perché sia Matteucci che Dall'Olio si fanno eliminare, mentre a Sheldon viene data base per ball. L'inning si chiude con l'out del Dallo. Tutto questo spreco, insieme ai sette inning successivi di Massimino che hanno rasentato la perfezione, sono propedeutici alla sconfitta, che matura fra il quarto ed il settimo inning, grazie ad una lunga battuta in doppio di Schianchi (4° inning), che manda a casa per il pareggio Fochi e Di Pace, un singolo di Bautista (5° inning), che manda a casa Larkin, in base con un doppio, per il vantaggio, mentre al settimo inning, con Milano sul monte, è ancora Bautista l'autore di una valida + errore che manda a casa il ricevitore Bertolini, a sua volta in base per errore. Risultato finale: 4 a 2, giusto, per come si è svolto complessivamente il weekend.
Un weekend all'insegna del paradosso, che lascia ampi spazi alle analisi ed ai commenti. Partiamo come di consueto dagli avversari. Le Cantine Ceci Cus Parma hanno mostrato una certa vena al box di battuta, che però rimane non all'altezza di una squadra che ambisce ai playoff. In particolare Bautista sembra nettamente ripreso dal blackout mostrato nel girone d'andata, mentre in difesa continua a convincermi poco. Il discusso Larkin ci ha colpito e ci ha fatto male, anche se in gara 3 il vero match winner è stato il redivivo Schianchi, capace anche di far infuriare Sheldon a causa di un tentativo di arrivo in base del parmense a dir poco scorretto e pericoloso per il difensore, che ha rischiato di provocare una rissa. Anche Di Pace non è andato male, oltre all'inossidabile Fochi, che venerdì ha festeggiato la millesima partita. Parma è stata capace di smontare tutti i lanciatori partenti biancoblù, ma su questo verrò in seguito, e ci ha comunque segnato 21 punti complessivi nel weekend (solo Grosseto all'andata ha fatto meglio). Non ho molto da dire sulla difesa: senza infamia e senza lode. Il monte di lancio ha denotato un ottimo stato di forma dei partenti, escluso forse Salcedo alla sua prima partita in difficoltà, capaci di limitare i danni del miglior attacco del campionato, mentre i rilievi, quando sono stati utilizzati, sono stati dei colabrodo. E qua si aggancia il principale tema di discussione del weekend, cioè la gestione dei pitcher da parte del manager Catanoso nelle prime due gare, infatti in gara 2 Olemberger dava l'impressione di poter reggere almeno un inning in più, e comunque non si capisce perché si sia lasciato dentro Camilli a farsi massacrare all'ottavo inning, quando c'erano a disposizione - almeno penso - sicuramente Nyari e forse anche Bova, ancora freschi perché la sera precedente avevano effettuato pochi lanci. In gara 1 si è tolto Salcedo dopo 5 inning, inserendo Brambilla, ancora inesperto, in un momento difficile e di rimonta da parte della Fortitudo, sostituendolo con Nyari sul risultato di parità, con una condizione psicologica per chi entrava veramente precaria, rischiando dunque di bruciare - come è successo - pitcher di gran valore come Nyari e Bova. E' ovviamente un'impressione da esterno; da uno che non è a conoscenza delle dinamiche di spogliatoio, delle condizioni degli atleti, e quant'altro. Credo infine che difficilmente i ducali centreranno i playoff, ma non per quanto è successo negli ultimi due trittici, molto positivi per i parmensi, ma per gli sprechi commessi in precedenza (San Marino, Firenze, Anzio ...).
Il giudizio sulla Fortitudo è molto articolato ed anche se pure questa volta sono più le luci che le ombre, è meglio pensare che tutto quello che è successo lo si deve al caldo e ad un livello di concentrazione legato all'ampio margine di vantaggio in classifica. Partiamo dalle note liete: l'attacco, che in gara 1 e gara 2 è stato stratosferico, anche se prevalentemente su rilievi e prevalentemente concentrato in big inning all'ottavo. E' positivo che si realizzino punti già dai primi inning e che si trovi la forza (gara 1 e gara 2) di rimontare partite apparentemente compromesse. In gara 3 questo attacco è stato messo in sordina da un ottimo pitcher. I giudizi sui singoli saranno approfonditi più avanti. La difesa ha da una parte deliziato la scarsa platea con giocate che da sole valgono il prezzo del biglietto, soprattutto in gara 3, soprattutto con giocate di Solano e Dallospedale, e dall'altra parte si è resa colpevole di un numero troppo elevato di errori, soprattutto in gara 3. Dunque un problema di concentrazione per la difesa biancoblù, a mio avviso la migliore del torneo. Il monte di lancio è il vero punto interrogativo. Tutti e tre i partenti sono stati messi in difficoltà dall'attacco parmense, come si è detto in forma ma non trascendentale, e tutti e tre hanno finito anzitempo la gara, uscendo in svantaggio, anche netto (Cerbone) o con una situazione precaria sulle basi (Heredia). Forse anche qua siamo di fronte ad un problema di concentrazione, causato anche dall'improvvisa abbondanza nel bullpen, che non ha deluso, viste le ottime prestazioni di Corradini in primis, ma anche di Betto e Milano, nonché di un Newmann che a freddo ha subìto, ma grazie all'attacco è tornato a vincere una partita. Cretis è stato il meno peggio fra i partenti, comunque in meno di 6 inning ha subito 10 valide e 3 punti, dunque al di sotto di come ci aveva abituato ultimamente, e soprattutto ha collezionato la prima sconfitta stagionale, sua e della Fortitudo versione smoking (sabato sera), ma c'è sempre una prima volta, meglio adesso che ... più avanti.
lanciatori
Gara | Giocatore | SPEC | IP | H | BB | K | ER |
1 | Heredia | ST | 3.1 | 5 | 1 | 4 | 5 |
1 | Newmann | WO | 3.2 | 3 | 2 | 1 | 4 |
1 | Betto | RF | 2.0 | 1 | 0 | 2 | 0 |
2 | Cerbone | ST | 5.2 | 5 | 4 | 3 | 0 |
2 | Corradini | WO | 3.1 | 0 | 0 | 2 | 0 |
3 | Cretis | LO | 5.1 | 10 | 0 | 1 | 3 |
3 | Milano | RF | 2.2 | 1 | 0 | 4 | 0 |
attacco
Giocatore | AB | H | Bave | RBI | Extrabasi | Altro |
Rigoli | 15 | 5 | 333 | 4 | 2 2b | 3 sb |
Dallospedale | 15 | 5 | 333 | 1 | 1 sb | |
Liverziani | 11 | 4 | 364 | 1 | 1 2b | 1 sb, 1 E, 1 gwrbi |
Antigua | 13 | 4 | 308 | 2 | 2 2b | 1 sb, 1 E |
Frignani | 9 | 3 | 333 | 3 | 1 2b, 1 3b | |
Solano | 14 | 6 | 429 | 5 | 2 2b | 3 E |
Fontana | 12 | 2 | 167 | 0 | 1 E | |
Dall'Olio | 14 | 7 | 500 | 4 | 3 2b | |
Sheldon | 11 | 3 | 273 | 1 | 1 2b | 1 sb, 1 E |
Matteucci | 5 | 2 | 400 | 1 | 1 2b | |
Landuzzi | 3 | 2 | 667 | 1 | 1 gwrbi | |
Monari | 1 | 0 | 0 | |||
Newmann | 1 | 0 | 0 |
n.b. 1 errore a testa per Cerbone e Milano.
Gara 1: Italeri 16 (21/47, bave 447, 13 rbi, 2 E) - Cantine Ceci
10 (9/36, bave 250, 9 rbi, 1 E)
Gara 2: Italeri 10 (15/44, bave 341, 9 rbi, 3 E) - Cantine Ceci 7 (5/34, bave 147,
6 rbi, 3 E)
Gara 3: Italeri 2 (7/33, bave 212, 1 rbi, 4 E) - Cantine Ceci 4 (11/35, bave 314,
4 rbi, 1 E)
Totale: Italeri 43/124, bave 347, 23 rbi, 9 E - Cantine Ceci 25/105, bave 238, 19 rbi, 5 E
OTTIMI: Matteo Dall'Olio è in una straordinaria condizione ed è determinante nel tourbillon di gara 1 e gara 2, con battute e punti portati a casa, senz'altro MVP del weekend, chiudendo con 500, 3 doppi e 4 rbi. Riccardo Corradini in questo momento è il miglior rilievo del torneo, Vigna a parte. Merita la nazionale ed i suoi genitori possono giustamente continuare a stimarsi, cercando di recuperare lo stampino nel solaio o nella cantina, perché potrebbe servire ancora. MVP fra i lanciatori.
BUONI: Davide Dallospedale (sicuramente un giorno - speriamo il più tardi possibile - vestirà la maglia del Cus, e ci teneva davvero a far bella figura nello stadio che ha visto in passato le gesta del papà, ed a continuare la serie di gare consecutive con almeno una valida, che in gara 2 è giunta in extremis ma in un momento davvero fondamentale. Uno dei pochi a salvarsi in difesa). Stefano Landuzzi (si sta ritagliando il ruolo di chirurgo: entra in gara 2 al posto di Frignani all'esterno sinistro, batte 2 su 3, compreso il punto vincente battuto a casa. Peccato che non possa ancora ricevere). David Rigoli (sempre più gemello di Dallospedale, bip bip copre la sua zona difensiva come pochi altri in A1, mentre al box è poco appariscente quanto efficace e meritatamente leadoff, chiudendo altresì con 4 rbi, due doppi ed una base rubata per gara). Nilson Antigua (sembra essere ritornato sui suoi livelli, anche se non con continuità, sicuramente influenzato dalla fatica di dover ricevere 3 gare su 3). Mazzotti & C. (lasciamo stare gara 1, ma se si è recuperata gara 2, quando tutti avevamo l'impressione che gliela si poteva "dare su", non può non esserci a monte un ottimo stato di salute dello spogliatoio ed i pungoli e gli stimoli da parte del dugout). Riccardo Matteucci (ora che Fochi lo insegue come numero di gare giocate non può smettere, e la Fortitudo ha dimostrato di averne ancora bisogno, altro che mascotte). Newmann (una delle buone notizie del weekend è che Danny c'è). Fabio Betto (che lui ci fosse lo avevamo capito anche la scorsa settimana). Fausto Solano (sempre bello in difesa, anche se troppo falloso, e concreto in attacco).
DISCRETI: Fabio Milano (se l'attacco si fosse ripetuto avrebbe collezionato una nuova vittoria). Claudio Liverziani (un campione come lui doveva prendere in mano la situazione in gara 3, dove ha commesso un errore non da lui). Daniele Frignani (condizionato da malanni nella giornata del sabato, ma mortifero e come al solito "bisonteo" in gara 1). David Sheldon (dopo il weekend scorso è tornato sulla terra, anche perché le reti di Parma sono un po' troppo alte per arrampicarvisi).
SUFFICIENTI: Rolando Cretis (sarebbe ingiusta un'insufficienza visto quanto fatto fin'ora; non resta che prendere atto della prima sconfitta stagionale, archiviandola e traendone i giusti insegnamenti, come lui sicuramente sa fare).
MEDIOCRI: Julian Heredia (un'inspiegabile deconcentrazione che speriamo non capiti più). Marc Cerbone (anche se nessun punto è pgl lascia la gara con 7 punti subiti e tanti ball, dovuti in parte, è vero, agli arbitri). Robert Fontana (non c'era con la testa? lo scorso weekend non mi aveva dato l'impressione di essere così giù di forma, forse avevo visto male).
NON GIUDICABILI: Breveglieri, Monari e Gamberini.
N.B. Si tratta di giudizi del tutto personali e confutabili in ogni momento.
Rimini e Modena si avvantaggiano dei risultati del weekend, avendo anche affrontato le ultime due in classifica, ormai spacciate (forse la prossima settimana anche la matematica condannerà Firenze), anche perché sia Anzio che San Marino, rispettivamente contro Grosseto e Nettuno, danno segni di vita.
Per esclusione Parma, pur vincendo gara 3 con l'Italeri, vede allontanarsi il sogno playoff, ma ne rimane aggrappata in virtù del fatto che nei 3 prossimi weekend sarà attesa da altrettanti confronti diretti (a Rimini, in casa con Grosseto, poi a Modena) dai quali dovrà ottenere almeno due terzi di vittorie per poter sperare.
Rimini comunque sembrerebbe avviata alla conquista della seconda piazza, ma fatica molto ad aver ragione della derelitta Firenze in gara 1 e gara 3. Quest'anno i Pirati hanno notevoli problemi di concentrazione. Nettuno minimizza i danni della temibile trasferta sul Titano alla sconfitta in gara 1, mentre Grosseto "rianima" Anzio e rischia di lasciare ai laziali anche gara 2, salvandosi solo al 13° inning, praticamente per esaurimento di rilievi da parte di Anzio. In prospettiva i toscani potrebbero cedere il quarto posto a Modena, che non perde un colpo ed ha un monte di lancio in questo momento molto più lungo. Il prossimo weekend i maremmani ospitano Firenze (un delitto lasciare anche solo una gara), poi sono attesi da tre scontri diretti: Parma, Nettuno e Rimini, anche se gli ultimi due in casa. Modena invece ospiterà San Marino, poi andrà a Firenze, infine ospiterà Parma e Fortitudo, sperando che i cugini per ragioni opposte (fuori dai playoff i primi, sicuramente primi i secondi) le diano il lasciapassare per timbrare lo storico biglietto di accesso alla fase decisiva del torneo.
Rimini e Nettuno devono però stare attente a non farsi risucchiare in questo rush finale, anche perché entrambe devono ospitare la Fortitudo e sono attese da una miriade di scontri diretti, uno dei quali tra di loro, verosimilmente decisivo nell'ottica della seconda piazza. L'impressione è che un'Italeri ormai regina incontrastata possa subire la tentazione di "far da arbitro" sulla definizione della griglia playoff. Quattro weekend all'insegna del thrilling, che renderanno questo campionato fra i più avvincenti delle ultime stagioni.
Curiosità sulle partite: San Marino ha vinto gara 1 grazie ad una shutout completa di Montane, che ha subito appena 4 valide e concesso 4 basi per ball, offuscando dall'altra parte la buona prova di Vasquez. Nelle altre gare risorge l'attacco nettunese, ma non per opera di De Los Santos, quanto del trio De Franceschi, D'Auria e Castrì, i primi due autori di un fuoricampo a testa.
Modena ha controllato Reggio nel derby del Lambrusco, dello zampone e del gnocco fritto, ma ha sofferto in gara 3, vinta in extremis grazie ad una volata di sacrificio di Mirco Righi. Per il resto buone prove dai lanciatori, in particolare i partenti Ventura, Nava e Lucena ed il rilievo Cesario, e solite buone prestazioni al box da parte di un quintetto di tutto rispetto: Munoz, Garcia Belizzi, Rosado, Canate e Skinnon.
Rimini ha visto un esordio insufficiente del nuovo esterno centro Rivera, ma si è rifatta grazie ad un ottimo attacco, con un Chiarini scatenato, autore di un fuoricampo da 3 decisivo in gara 1 al nono inning (ottimo fino a quel momento il pitcher gigliato Escano), con replica in gara 2, questa volta solo homer, in una partita finita al settimo per manifesta e lanciata come al solito ottimamente da Sandy Patrone. Gara 3 è invece stata risolta con un big inning da 5 punti all'ottavo, con Cossutta questa volta rilievo, mentre nel pomeriggio era stato partente, ma il risultato non cambia: due sconfitte per lui. Male anche Cabalisti, con un Rimini sotto per 7 a 3 al quinto, anche a causa di molti errori difensivi. Vincente Bartolucci, fuoricampo per Illuminati da due (RN) e solo homer di Pinto (FI).
Anzio ha sconfitto Grosseto in gara 1 grazie ad un fuoricampo da 3 di Tavarez al settimo inning, che ha tagliato le gambe ai toscani, ben controllati durante la gara da Mario Custodio Sangilbert. Incredibile maratona in gara 2, conclusasi al tredicesimo inning, perché Anzio non aveva più rilievi "seri" da proporre. I laziali avevano incredibilmente recuperato al nono inning una gara dominata da Luciani, scatenandosi sul rilievo di Ginanneschi, che subiva i tre punti del pareggio provvisorio. Nelle successive quattro riprese supplementari, però, Gina si riprendeva e non concedeva più nulla. In serata l'attacco maremmano si scatenava per una facile vittoria, in una gara costellata da valide anche dall'altra parte.
Classifica dopo le prime quattordici giornate (4 al termine = 12 gare)
squadra | vinte | perse | pct. | differenza |
Italeri Bologna | 35 | 7 | 833 | -- |
Danesi Nettuno | 28 | 14 | 667 | 7 |
Telemarket Rimini | 27 | 15 | 643 | 8 |
La Gardenia Grosseto | 26 | 16 | 619 | 9 |
GB Ricambi Modena | 25 | 17 | 595 | 10 |
Ceci Parma | 22 | 20 | 524 | 13 |
Colavita Anzio | 15 | 27 | 357 | 20 |
T&A San Marino | 15 | 27 | 357 | 20 |
Pallfinger Reggio E. | 10 | 32 | 238 | 25 |
Faliero Sarti Firenze | 7 | 35 | 167 | 28 |
Il Re degli Achei Home page Il Re degli Achei Fortitudo Page |