ITALERI SVOGLIATA PERDE UN COLPO

Hernandez ferma la striscia di Dallospedale, ma non la corsa dell'Italeri che vince matematicamente la regular season, pur lasciando alla Reggiana gara 3, agli extrainning e dopo due gare altrettanto sofferte.

25.08.03. Il 32 porta male a Davide Dallospedale, che interrompe venerdì sera la striscia di partite consecutive giocate, con almeno una valida all'attivo, uscendo comunque fra gli applausi del competente pubblico del Falchi, che ha visto una gara dominata dai lanciatori, anche se gli attacchi hanno dato una bella mano... Evidentemente il temporale abbattutosi sulla città un paio d'ore prima del match - evento che rappresenta una rarità nella torrida estate bolognese, ma che curiosamente avviene sempre di venerdì - ha influito in qualche modo sul rendimento degli atleti. Julian Heredia ha lanciato sette inning, concedendo davvero il minimo ai 23 battitori affrontati in - su per giù - un'ottantina di lanci: due battute valide (Saccardi e Gigi Carrozza), con 7 successi personali, in media uno per inning, ben sostenuto da un'ottima difesa, e val la pena menzionare una stupenda presa in tuffo di Frignani.

Si comunica agli affezionatissimi lettori che il Re degli Achei sta per partire per un breve periodo di meritate vacanze nel "suo regno", ma conta di tornare in tempo per i playoff. 

Purtroppo, salvo miracoli, sarà quasi impossibile commentare le interessantissime trasferte di Rimini e Modena.

Dall'altra parte Hernandez riusciva a bloccare l'attacco biancoblù come pochi finora ne erano stati capaci, lasciando a secco gente come Rigoli, Dallospedale, Liverziani (però due basi per ball per lui) e Frignani, autori di un complessivo 0 su 14. Al primo inning in base solo Liverziani per ball, al secondo Solano viene colpito, ma spreca tutto Matteucci battendo in doppio gioco, al terzo arriva la prima valida grazie a Bob Fontana (foto in alto), ma Rigoli e Dallospedale non ne approfittano, al quarto una secca legnata di Frignani costringe l'interbase Brea - fin qui perfetto - all'errore, ma poi nulla di fatto, al quinto Matteucci è in base per ball, poi Dall'Olio lo manda in seconda con un bunt, Fontana in terza con la seconda valida personale e dell'Italeri, ma anche Rigoli batte in doppio gioco, vanificando la situazione favorevole. Al sesto si sblocca tutto: dopo gli out di Dallospedale e Liverziani, Antigua, sul conto pieno, dopo tanto tempo batte un solo homer sulla sinistra, il punto vincente della gara (ed unico rbi). Il settimo inning si apre con un bel doppio di Solano (quarta e ultima valida Italeri della gara), che alla fine arriva a casa per un errore difensivo su una palla colpita da Dall'Olio. L'ottavo inning vede un'altra segnatura biancoblù, che chiude il risultato sul 3 a 0 definitivo; dopo lo strikeout su Dallospedale, che interrompe la striscia, e la base ball a Liverziani, la difesa reggiana va letteralmente in tilt, commettendo sciocchezze sulle battute di Antigua e Frignani, con il dominicano a punto, dopo l'out in terza di Liverziani ed il mancato doppio gioco su Lele in prima, con la palla che si perde nell'erbetta ancora umida, per un errore di tiro di Biagini, che ha bissato quello dell'inning precedente.

Fabio Milano chiude gli ultimi due inning difensivi ottenendo l'ennesima salvezza stagionale (la sesta), concedendo però due valide: la prima all'ottavo inning a Squarcia vanificata da una stupenda eliminazione di Antigua in seconda, che lo coglie fuori base, la seconda, al nono, a Guardasoni, molto fortunato nel mandare la pallina a colpire il cuscino di terza base, ed impennarsi rendendo impossibile il pronto recupero da parte di Fontana, che in tutto il weekend ha sostituito un David Sheldon acciaccato, e che probabilmente mancherà ancora per un po' di gare. Comunque nulla di fatto per i reggiani, che hanno visto passare al box appena 30 battitori, l'ultimo dei quali Gigi Carrozza, un ex fra i più amati, che ha fatto consumare a Fabione Milano quasi dieci lanci prima di arrendersi. Una resa che sa tanto di addio alla massima serie, vista la contemporanea vittoria di San Marino. Chi ha dato l'addio matematico ad ogni ipotesi di salvezza è invece la Fiorentina, che ha fatto sudare le sette camicie alla GB Ricambi, vincente solo agli extrainning. L'Italeri invece, in virtù della vittoria in extremis - verrebbe da dire all'Italeri 2003 - di Nettuno su Rimini in gara 1, si gode la matematica certezza del primo posto e conseguente Coppa Italia, con 8 giornate di anticipo sulla fine del campionato, lasciando un "grande casino" alle sue spalle, con 4 squadre che, dopo i risultati del venerdì sera, si contendevano gli altri tre posti playoff, divise da una sola partita.

Gara due ha visto la sfida sul monte di lancio fra Danny Newman e Michael Zambelli, un lanciatore - lasciatemi fare una breve digressione - che dà l'impressione di una persona maldisposta verso il luogo in cui è e ciò che deve fare, della serie "cosa ca*** mi avete interrotto a fare la pennichella pomeridiana, mettendomi a lanciare con questo caldo, che non ne voglio mezza". I suoi lanci, poi, li definirei sporchi ed irritanti, quei lanci che mettono i battitori avversari nelle condizioni di preferire mille volte la pratica del "cambio del pannolino" al proprio neonato/a in preda a crisi di diarrea acuta. Sono lanci che, o li bevi (e immaginate il gusto ...), o li cacci fuori con violenza ed indignazione, o almeno il più lontano possibile. Non me ne voglia il buon Michael, che spero non se la prenda tanto (si scherza), ma questo è proprio quanto è successo nel pomeriggio del Falchi, a dire il vero meno torrido di altre volte. Una partita vinta di misura dall'Italeri per 6 a 5, dunque quasi persa (vista l'Italeri formato 2003), malgrado 3 fuoricampo all'attivo, oltre a 3 doppi (due dei quali di Liverziani in sequenza).

E dire che dopo i primi due inning offensivi dei biancoblù c'era qualcuno in tribuna che si chiedeva se Zambelli non fosse una nuova marca di Emmenthal: aveva già collezionato più valide al passivo di quante ne aveva subite, la sera precedente, il compagno Hernandez, in otto inning. Primo inning: valide di Rigoli (che poi ruba), Liverziani (1 a 0) e Antigua, schierato come designato (2 a 0). Secondo inning: valida di Landuzzi e primo fuoricampo stagionale e della carriera di Eugenio Monari (4 a 1), salutato dall'ovazione del pubblico.

Ma la Fortitudo ci ha anche messo del suo per mantenere in partita l'indomita matricola reggiana, con un Danny Newman davvero ancora in grave difficoltà di controllo, ed una difesa interna del tutto inedita e sicuramente meno affidabile, con Liverziani in prima, Dallo in seconda, Fontana in terza, Dall'Olio interbase e Monari a ricevere. Dopo un primo inning in surplace, ecco che al secondo i reggiani accorciano le distanze grazie tre battute in sequenza: doppio di Nunez, singoli di Ori e Squarcia, che vale il punto del momentaneo 2 a 1. Dopo un terzo inning in cui Danny lascia due uomini in base per ball (consecutive), al quarto arriva un altra base per Ori, la valida di Squarcia (dopo l'out di Brea), un'altra base a Gerali, e infine una strana valida interna di Biagini, che vale il 4 a 2, con Newmann che intercetta l'assistenza di Fontana destinata alla prima base, fra l'incredulità del pubblico, e soprattutto di Bob. Danny poi recupera la concentrazione per chiudere l'inning, ma in quello successivo continua a regalare basi (Carrozza), valide (Ori), e ci si mette anche Dall'Olio, che manca clamorosamente una pallina battuta da Brea, che vale il 4 a 3. A quel punto Mazzotti ne ha viste troppe, ed entra Mark Cerbone, che viene aiutato a chiudere l'inning da un doppio gioco difensivo.

Dall'altra parte i "lanci chimici" di Zambelli sembrano aver la meglio sui battitori biancoblù, fino al sesto inning, quando Lele Frignani, spazientito, riesce finalmente a spedirla verso la "Casa del Gufo", noto centro sociale sito qualche centinaia di metri a nord del Falchi (5 a 3). Ma non è finita, anzi deve ancora iniziare, visto che nella prima parte del settimo inning anche Cerbone subisce gli effetti del frizzante attacco reggiano, subendo ben quattro valide in sequenza (Saccardi, Nunez, Ori e Brea), inframezzate dal solo out di Carrozza. 5 a 5, tutto da rifare. Nella seconda metà dell'inning la canzoncina cantata come al solito dal vivo dallo speaker (take me out at the ball game) ha l'effetto di risvegliare David Rigoli, autore anch'egli del solo homer che sarà decisivo per la vittoria finale (6 a 5), mentre non interrompe lo slump di Dallospedale, che non riesce a battere neppure in gara 2, rimandando l'inizio della nuova striscia ... Null'altro da segnalare, se non un buon ottavo inning lanciato dal rilievo reggiano Salsi, con Cerbone dall'altra parte che chiude senza troppi patemi una vittoria invece molto faticosa.

Gara 3 è decisa al primo extra inning, finalmente con la vittoria reggiana, con la Palfinger che tiene accesa una fiammella di speranza, grazie anche ad un Italeri sempre più rimaneggiata, ed un tantinello svogliata. La linea difensiva interna è quella del pomeriggio, con Antigua a ricevere, sostituito negli ultimi inning da Monari, mentre all'esterno destro è impiegato Breveglieri e Gamberini ha il ruolo di battitore designato.

La partita finisce 8 a 6 per la Palfinger, e i punti Italeri sono segnati tutti al terzo inning, su un comunque ottimo Salsi, che dopo aver chiuso gara 2, ha lanciato quasi otto inning di gara 3, subendo punti solo nell'inning menzionato, aperto da un solo homer di Rigoli, e condito dalle valide di Liverziani (doppio), Antigua (rbi), Frignani e Dall'Olio, Fontana a basi piene, riceve una base ball che vale il terzo punto dell'inning, la volata di sacrificio di Gamberini porta il quarto, l'ennesimo errore di Biagini su battuta di Breveglieri il quinto, mentre il sesto proviene da una valida di Rigoli, prima che l'inning si spenga con Dall'Ospedale al box, poco leit motiv del trittico.

Cretis è apparso in serata non buona, concedendo due punti al terzo inning (valide di Squarcia, Biagini, Saccardi e scelta difesa su battuta di Guardasoni), tre punti al quarto (lungo fuoricampo centrale di Brea, che ha spinto a casa Nunez, valida, e Ori, colpito), un punto al quinto inning (Ori manda a casa Guardasoni, in base per valida, poi in seconda su balk), prima di lasciare il posto a Betto e Corradini, che hanno lanciato due inning a testa, in quasi totale tranquillità. All'ottavo inning il rilievo reggiano Nielsen ha chiuso bene una situazione di difficoltà, mentre al nono Monari ha sfiorato il secondo fuoricampo della giornata, mandando in foul di pochi metri la pallina che avrebbe risolto il match a favore dei biancoblù. La legge del contrappasso non si è fatta attendere al decimo inning, che ha visto un grave errore di Fontana mandare in base ..., e l'unico lancio sbagliato di Corradini, che ha consentito ad Ori di realizzare un fuoricampo da 2 punti che ha fissato il risultato finale, nonostante una seconda parte dell'inning con qualche patema per Nielsen, ma morto nella volata di Danny Newmann e con due uomini sulle basi.

Il giudizio complessivo sul trittico è positivo per il pathos che le due squadre - a mio avviso inconsapevolmente - hanno saputo costruire. Chi aspettava tre veloci partite con nette vittorie biancoblù ed una valanga di valide, ha dovuto fare i conti con tre partite combattute fino all'ultimo eliminato, dove per molti inning hanno avuto il sopravvento i monti di lancio, soprattutto in gara 1. Un'Italeri volutamente e doverosamente rimaneggiata, forse anche poco motivata dopo la matematica certezza del primato in classifica, si è messa al livello di una Palfinger che invece si è impegnata in tre partite della vita, portandone a casa una sola, probabilmente inutile alla sua causa.

A proposito della Palfinger, bisogna dire che per quanto messo in mostra nel trittico d'andata, in quello di ritorno, ed anche nelle amichevoli precampionato, questa squadra al cospetto dell'Italeri non ha mai demeritato. All'andata solo grandissime prestazioni dei propri rilievi hanno consentito all'Italeri di tornare con tre vittorie (1 vittoria di Milano + 1 salvezza a testa per lo stesso Milano e Corradini), mentre al ritorno solo uno straordinario Heredia (+ salvezza di Milano) ed i fuoricampo pomeridiani hanno evitato un clamoroso cappotto, ad un'Italeri che a dire il vero ha giocato un po' al "gatto col topo". Comunque una vittoria su sei partite è meno di quanto i reggiani hanno meritato, e fa specie pensare che questa squadra al 90% sarà retrocessa. Se dobbiamo guardare le altre partite della Fortitudo contro le ultime in classifica, la Palfinger risulta di gran lunga la migliore. Anzio e San Marino hanno forse avuto il merito di infilare delle serie di vittorie - i laziali all'andata, i sanmarinesi al ritorno - cosa che non è riuscita alla Palfinger, che pur era partita bene. Probabilmente il campionato di baseball ha forti barriere per chi proviene dalla serie inferiore, perché ci sono solo 10 squadre, la metà delle quali di "prima fascia", dunque attrezzate per centrare i playoff, ed ormai è una regola che almeno una delle due matricole venga immediatamente rispedita al mittente (l'altra l'anno successivo ...). Osservando il caso della Palfinger quest'anno e del Codogno l'anno scorso viene da chiedersi se non sia il caso di allargare il numero delle squadre almeno a 12.

In tutti i casi la Palfinger ha disputato un buon trittico, sicuramente con alcuni lanciatori sugli scudi: 1° Hernandez, 2° Salsi, 3° aex equo Zambelli e Nielsen. Un monte di lancio sicuramente corto, ma che a Bologna è bastato, tanto che Mariani e Fermo sono rimasti al palo. Come detto l'attacco biancoblù ha dato una bella mano, ma su questo tornerò fra poco. La difesa reggiana non ha demeritato, e gli errori, anche importanti, sono quasi sempre avvenuti nell'unica falla presente, cioè l'angolo caldo della terza base, difesa da Biagini, non me ne voglia, ha tutta la vita per crescere, in fondo 20 anni si hanno una volta sola ... L'attacco è tornato a colpire, come all'andata. Il solo Gigi Carrozza è mancato un po' all'appello, mentre quasi tutti gli altri, fra valide, basi ball e fuoricampo, si sono ben disimpegnati. Una particolare menzione va certamente a Squarcia, Saccardi ed Ori, tra l'altro autore del fuoricampo decisivo in gara 3. A me piace anche l'interbase, Brea, che avevo notato anche in precampionato (se era lui).

L'Italeri ha disputato un weekend sottotono, con la pancia piena. I cambiamenti e gli esperimenti, voluti e dovuti (vedi Sheldon), hanno dimostrato se ce ne fosse bisogno che la squadra ha un suo preciso equilibrio, sicuramente merito della guida tecnica, e qualsiasi modifica a questo assetto quasi perfetto (sembra la moto di Valentino Rossi) rischia di ingolfare il motore. Il pur ottimo Monari dietro al piatto non vale certo l'Antigua di questi tempi; non parliamo poi del volenteroso Fontana a difendere l'angolo caldo, dove ormai siamo abituati a non poterlo più immaginare senza la presenza di Sheldon; infine Dall'Olio non è più abituato a giocare nel suo antico ruolo di interbase, e si vede. Qualche anno fa in quel ruolo era sicuramente fra i migliori d'Italia, ma adesso ha perso l'abitudine, la prontezza, l'elasticità. E' da presumere che se persiste l'indisponibilità di Sheldon vedremo Dall'Olio in terza e Fontana in prima. Ma non è stata solo la difesa il punto debole di questa Fortitudo, perché altrettante perplessità provengono dal monte di lancio e dal box di battuta. Heredia a parte, gli altri partenti continuano a soffrire: Newman, che iniziò la sua crisi proprio all'andata contro Reggio, non dà segni di progresso, anzi ..., mentre Cretis non è quello che lasciammo prima della pausa; è anche vero che il rendimento e la concentrazione sul monte dipendono spesso in modo proporzionale dalla statura degli avversari e dalla posta in gioco. Fra i rilievi benino Milano, bene Betto, peccato per Corradini che fino a quel momento era stato quasi perfetto, bene Cerbone, seppur con qualche patema e altri punti pgl. L'attacco ha girato a tre cilindri, o forse a due, ma non solo per le novità nel lineup, anche per la totale o quasi latitanza di alcuni membri fissi: Davide Dallospedale chiude con un eloquente 0 su 13, e questo credo che sia per lui un vero record, purtroppo negativo, ma anche Dall'Olio e Fontana non hanno dato molto di più. Lele Frignani ha fatto la voce grossa solo a metà pomeriggio, realizzando anche il sesto fuoricampo stagionale e salvando il weekend, soprattutto grazie ad una grande difesa nella sua zona di competenza. Rigoli e Liverziani non hanno battuto in gara 1, si sono rifatti il sabato, con Rigoli autore anch'egli del sesto fuoricampo stagionale. Un attacco comunque ad intermittenza, capace di concentrare le valide in pochi inning e di farsi irretire da un monte di lancio che per altri era risultato una vera e propria manna. Va registrato positivamente il primo fuoricampo di Monari, che per poco non bissava in gara 3, e la discreta prova di Gamberini, senza valide ma capace di rendersi molto utile alla causa: da riprovare nel ruolo di DH.

Le Statistiche. (N.B. purtroppo c'è un forte ritardo nella messa in rete delle statistiche ufficiali, che compromette la pubblicazione del quadro consueto, con l'auspicio di aggiornare il tutto quanto prima)

lanciatori

Gara Giocatore SPEC IP H BB K ER
1 Heredia WO 7.0 2 0 7 0
1 Milano SA 2.0 2 0 1 0
2 Newmann ST 4.1 5 5 3 3
2 Cerbone WO 4.2 4 1 3 2
3 Cretis ST 5.0 7 1 3 6
3 Betto R 2.0 1 0 0 0
3 Corradini LO 3.0 3 0 2 1

attacco

Giocatore AB H Bave RBI Extrabasi Altro
Rigoli            
Dallospedale            
Liverziani            
Antigua            
Frignani            
Solano            
Matteucci            
Dall'Olio            
Fontana            
Landuzzi            
Monari            
Breveglieri            
Gamberini            

Gara 1: Italeri 3 - Palfinger 0 
Gara 2: Italeri 6 - Palfinger 5
Gara 3: Italeri 6 - Palfinger 8

Le prestazioni dei singoli.

OTTIMI: Julian Heredia è tornato a sfoderare una gara simile a quella dell'esordio, ed a vedere come i reggiani hanno battuto il sabato vien da dire che non è proprio un gioco da ragazzi lasciare a questi avversari appena due valide, ed altrettanti accessi in base, in sette inning. Meritato dunque il titolo di MVP del weekend, augurandosi di ritrovarlo così anche nei playoff. 

BUONI: Claudio Liverziani da Novara (è stato fra quelli che hanno mantenuto la giusta concentrazione. E' mancato il suo fuoricampo, ma sono arrivati i doppi e le consuete basi per ball). Daniele Frignani (dopo una gara 1 a secco, inizia gara 2 totalmente irritato dai lanci di Zambelli, girandoli quasi tutti, mancandoli all'inizio, ed infine incontrandoli. Dopo la sosta è senz'altro fra i biancoblù più in forma). Stefano Landuzzi (continua a battere con regolarità, pur utilizzato con parsimonia, anche se questa volta gli è affidato anche un compito difensivo non da poco, presidiando la zona esterna di Liverziani, spostato a sua volta in prima base). Nilson Antigua (in forma smagliante dietro al piatto, in forte recupero al box di battuta, dove dopo mesi torna ad assaggiare il dolce sapore del fuoricampo). David Rigoli (si fa ipnotizzare da Hernandez, ma evita di ripetersi il sabato, in una giornata condita dalle solite basi rubate; in difesa, dalle sue parti la pallina non cade quasi mai, chissà perché ...). 

DISCRETI: Eugenio Monari (anche se dietro al piatto non vale Antigua, e ci mancherebbe, si fa rispettare, così come d'ora in poi lo rispetteranno molto di più anche i lanciatori quando sapranno del suo primo fuoricampo in carriera, e di quello sfiorato che avrebbe consegnato la tripletta alla Fortitudo). Fausto Solano (ha fatto il suo in gara 1, poi si è goduto un sabato di ferie). Alessandro Gamberini (mi è molto piaciuto come DH in gara 3, perché, pur senza battere valido, ha svolto un proficuo lavoro per la squadra, battendo un punto con una volata di sacrificio - una rarità negli ultimi tempi se ci pensate - e impegnando il pitcher avversario, costringendolo a lanciare molto ed a volte a concedergli base per ball). Marc Cerbone (è sua la vittoria del sabato, anche perché ha un eliminato in più di Newman; eredita il monte sul 4 a 3 e chiude 6 a 5, tornando a sporcare il pgl, ma tutto sommato contenendo una Palfinger mai doma). Fabio Milano (altra salvezza niente affatto scontata: eredita un vantaggio di due punti, che difende per due inning, aiutato da un altro punto entrato per gli errori della difesa reggiana). Fabio Betto (utilizzato con il distillatore, sembra perfettamente affidabile per due inning, ma abbiamo una tremenda curiosità di sapere se si possa andare anche un po' oltre, visto lo stato di forma dei partenti del sabato).

SUFFICIENTI: Mazzotti & C. (con qualche infamia e qualche lode; così è stata la Fortitudo di questo weekend). Breveglieri (non ha ancora la tranquillità necessaria per sfondare a questi livelli, anche se in difesa mostra di sapersela cavare in ogni ruolo esterno). Robert Fontana (non sempre perfetto sulla terza base, ma eravamo abituati a Sheldon ...; al box di battuta ancora un po' anonimo). Matteo Dall'Olio (fra i desaparecidos al box di battuta; non più abituato al ruolo di interbase, anche se alterna qualche azione che ricorda gli antichi fasti). Riccardo Corradini (sarebbe ingiusto consegnargli una insufficienza per una partita persa non certo per merito suo; un solo punto pgl perché Nunez era in base per errore, mentre rimane comunque sul suo groppone il lancio sbagliato che ha permesso il fuoricampo di Ori). Ricki Matteucci (non è stato certo l'unico a non battere venerdì sera; è invece stato fra i pochi ad arrivare in base, addirittura sul cuscino di terza).

INSUFFICIENTI: Daniel Newmann (all'inizio contiene i danni come al solito, fra mille difficoltà e grazie al suo ancora grande istinto difensivo, che lo spinge anche a raccogliere al volo un'assistenza di ... Fontana a Liverziani, ma non è sempre domenica, anche perché è sabato; desta più di una preoccupazione in vista playoff). Rolando Cretis (pericoloso calo di tono, la sconfitta è essenzialmente colpa sua. In due inning spreca una dote di quattro punti di vantaggio. Forse non è un caso che Mazzotti lo abbia voluto provare come rilievo a Nettuno).

IMPRESENTABILI: Davide Dallospedale: 32 non fa 43, o meglio il 43 non fa 32. Si ferma a 31 la striscia del nostro cucciolo, ormai cresciuto. Voglio augurarmi che - se si tratta davvero di shock per striscia interrotta - questo momentaccio abbia inizio e fine in questo weekend. Più plausibile si tratti di un trittico storto, affrontato magari con lo spirito sbagliato. Torna presto Dado.

N.B. Si tratta di giudizi del tutto personali e confutabili in ogni momento.

Le Altre.

Sugli scudi Grosseto, che vince tre gare sul campo di un Parma impresentabile, Modena, che regola la "pratica Firenze", e San Marino, che mette un bel mattone salvezza, infliggendo un secco 3 a 0 al sempre più deludente Anzio. Nettuno cede due gare a Rimini, ed ora la speranza playoff è legata ad un filo sottile che deve per forza passare da un'impresa da realizzarsi il prossimo weekend in maremma. Un filo di speranza ancor più sottile, in questo caso di salvezza, lo mantiene anche Reggio vincendo gara 3 contro un'Italeri sazia e rimaneggiata, ma sarà quasi d'obbligo una tripletta contro San Marino il prossimo fine settimana, con un orecchio ad Anzio, dove la Colavita attende il fanalino di coda Firenze, con lo scopo di ottenere tre facili, ma non scontate, vittorie - tranquillità.

La lotta per la salvezza vedrà dunque lo scontro diretto Reggio - San Marino e Anzio - Firenze, mentre all'ultima giornata sarà San Marino ad ospitare i toscani, mentre Reggio riceverà Parma e Anzio se la vedrà con un Nettuno forse alla ricerca di un ultimo disperato assalto alla quarta piazza. Dunque il risultato di San Marino è forse la peggior combinazione che poteva capitare ai reggiani, ai quali molto probabilmente non potrà bastare la vittoria ottenuta a Bologna. Anche calcolando una tripletta reggiana in entrambi i weekend, bisogna mettere in conto tre vittorie per le altre contendenti nei turni casalinghi contro Firenze, e solo uno 0 a 3 di Anzio contro Nettuno potrebbe vedere appaiati i laziali con gli emiliani. In tutti i casi San Marino è da considerarsi ormai al sicuro, mentre ai reggiani va al massimo il 10% di probabilità di salvezza.

Più interessante la lotta playoff, che vede per il momento Rimini e Grosseto in vantaggio, ma non ancora al sicuro, in quanto il prossimo weekend ospiteranno rispettivamente Bologna e Nettuno, mentre Modena se la dovrà vedere con una Ceci Parma ormai allo sbando. All'ultima giornata Nettuno farà visita ai "cugini vicini" di Anzio, contando su tre probabili vittorie, se gli anziati avranno già risolto il problema salvezza, mentre Modena ospiterà un'Italeri che potrà essere sempre più sazia e disponibile a evitare ogni sforzo inutile per vittorie inutili, nell'ottica di playoff alla porta (iniziano il venerdì successivo). Dunque Modena dovrebbe - dico dovrebbe - essere la franchigia attualmente con maggiori possibilità di centrare uno dei tre posti disponibili sulla griglia, probabilmente il quarto, mentre Grosseto e Rimini, potrebbero trovarsi a giocare proprio all'ultima giornata e in terra maremmana un incredibile spareggio, nel quale in gioco potrebbe esserci nel migliore dei casi la seconda piazza, nel peggiore lo stesso accesso ai playoff.

Proviamo infatti ad immaginare che la settimana prossima Modena vinca tre partite, mentre Rimini e Grosseto ne vincano solo una: ci troveremmo con Modena a 34 vittorie, Rimini e Grosseto a 33 e Nettuno a 31. A quel punto a Modena mancherebbe una sola vittoria per raggiungere quota 35, mentre Nettuno quasi sicuramente arriverebbe a 34. In questo caso chi fra Grosseto e Rimini dovesse vincere tre gare sarebbe secondo con 36 vittorie, mentre l'altro sarebbe fuori dai playoff. In caso di 2 a 1, il primo affiancherebbe Modena al secondo posto ex aequo, mentre il secondo affiancherebbe Nettuno al quarto posto. Se per caso dovesse essere vera la mia previsione di un Nettuno che alla penultima va a vincere due gare a Grosseto, allora in entrambi i casi di arrivo alla pari (Rimini - Nettuno e Grosseto - Nettuno) i confronti diretti sarebbero in assoluta parità, in quanto in tutti gli scontri diretti avrebbe vinto 2 a 1 la squadra ospitata. Non conosco bene il regolamento, probabilmente si guarderebbe il numero degli inning giocati, come è successo agli europei. E' fantabaseball? Non credo proprio, almeno finché c'è di mezzo Nettuno. Tutto potrebbe però essere stravolto se l'Italeri ci mettesse lo zampino ... Probabilità di accesso ai playoff: secondo me Modena 85%, Rimini 80%, Grosseto 75%, Nettuno 60%.

Classifica dopo le prime sedici giornate (2 al termine = 6 gare)

squadra vinte perse pct. differenza
Italeri Bologna 40 8 833 --
Telemarket Rimini 32 16 667 8
La Gardenia Grosseto 32 16 667 8
GB Ricambi Modena 31 17 646 9
Danesi Nettuno 29 19 604 11
Ceci Parma 22 26 458 18
T&A San Marino 18 30 375 22
Colavita Anzio 16 32 333 24
Palfinger Reggio E. 13 35 271 27
Faliero Sarti Firenze 7 41 146 33

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