PLAYOFF 2003: HEREDIA DISFA, 
CRETIS E FRIGNANI RICUCIONO

Il simpatico pitcher dominicano dà il la ad una storica disfatta biancoblù in gara 1 playoff (4 a 16), ma già la Fortitudo aveva dato segnali negativi nei turni precedenti. Per fortuna uno strepitoso Cretis e la grinta del capitano in gara 2 (8 a 0) tengono in piedi la serie.

14.09.03. Si può dire che tutti noi (parlo di chi ha la F nel cuore) temevamo questo momento e per scaramanzia pochi o nessuno avevano il coraggio di affrontare l'argomento del classico calo di fine stagione, il consueto crollo delle ultime gare di campionato e playoff. Già nella partita contro Reggio si sono intravisti alcuni elementi fortemente preoccupanti, che abbiamo volutamente sottovalutato, nascondendoci dietro al turnover ed al primato raggiunto con anticipo. A Rimini forse ci conveniva anche non vincere troppo, mentre a Modena probabilmente si è pensato di avere già la testa ai playoff, e inoltre mi hanno detto che ci si è messa di mezzo anche un bel po' di s**ga. Non abbiamo avuto il piacere di "gioire a denti stretti" del mancato accesso ai playoff di Nettuno, presi in una preoccupazione dilagante, sfociata nella "partita della vergogna", quella gara 1 al Falchi con Grosseto che non avremmo voluto vedere mai, ed invece osservata sul campo da tanti bolognesi che al diamante non si vedevano da tempo (forse sono questi a portare ulteriore s**ga?), peraltro con un rincaro dovuto dei biglietti d'ingresso, che però ha finito con l'aumentare l'amarezza.

Ma andiamo in ordine: come sapete il Re degli Achei si è recato per un paio di settimane nel suo regno, dove non arrivano notizie di baseball, se non preziosissimi sms da parte del fratello. Curioso che in quella ridentissima nazione si prendano il lusso di batterci agli europei nonostante non abbiano un campionato nazionale .... Ciò nonostante mi sono documentato un minimo in merito agli ultimi due trittici: le trasferte di Rimini e Modena, ed alcune tendenze in atto purtroppo si sono confermate, altra conferma della nota massima di Davide Bacci, secondo il quale il baseball non perdona, come scritto a caratteri cubitali venerdì sera sotto la postazione degli speakers radiofonici.

Ho avuto la conferma del calo del nostro Davide Dallospedale, che in sei gare ha chiuso con un inconsueto 7 su 29 (241), salvando le proprie statistiche essenzialmente grazie a gara 3 contro Modena (3 su 5 e 2 punti battuti a casa, compreso quello vincente). Peggio di lui ha fatto il "gemello" David Rigoli, che lascia ai posteri un miserrimo 4 su 25 (160), arricchito dalla gara 2 di Rimini, chiusa con 2 su 5, 4 rbi frutto di un solo homer e di un doppio, con punto vincente battuto a casa, oltre a 3 rubate a Modena. Ho avuto la conferma della tenuta e anche crescita di Liverziani e Frignani, entrambi, soprattutto il primo, autori di un ottimo trittico in quel di Rimini, condito da un solo homer a testa, ma in ombra in quel di Modena. Claudio chiude le sei gare battendo 417 e conquistando incredibilmente il primato stagionale di media battuta all'interno della squadra (370, anche se Bidi Landuzzi chiude a 385 ma con un numero di turni in battuta poco rilevante sul piano statistico). Lele invece batte nelle sei gare a 280, e meglio di lui oltre a Liverziani ha fatto solo Bob Fontana, che ha chiuso con un 9 su 24 (375) dimostrando continuità in attacco, dote che sembra temporaneamente smarrita in molti biancoblù, a partire dai leadoff ...

Un altro che ha limitato i danni è stato Teo Dall'Olio (273), autore però di due errori in quel di Modena, mentre Solano è in flessione di rendimento, chiudendo i due trittici con un complessivo 7 su 26 (269), 2 punti battuti a casa e 3 errori. Da segnalare l'ingresso di Landuzzi nell'ormai affollato club dei fuoricampisti: per lui un homer da 3 che al nono inning ha consolidato il successo biancoblù in gara 2 a Rimini. Molto preoccupante infine la situazione di Antigua, che torna a precipitare con un complessivo 4 su 21, senza extrabasi e con un solo punto battuto a casa. Chiude la stagione regolare con una media battuta di 281, per lui senz'altro deludente, anche se condita da 50 rbi, miglior biancoblù. In difesa almeno apparentemente si è mantenuta una certa concentrazione: più a Rimini (2 errori) che a Modena (6), ma la difesa è un fondamentale che va ancor più di altri necessariamente osservato dal vivo, cosa che mi è stata impossibile.

Sul monte di lancio Heredia ha confermato un discreto problema di affidabilità (verrò fra un po' a gara 1 dei playoff), almeno a Rimini, dove ha concesso un big inning di 5 punti al terzo che ha ammazzato la partita, frutto soprattutto del grande slam di Chiarini. Julian ha comunque lanciato 7 inning dispensando ben 14 strikeouts e concedendo nessuna base per ball, ma nove valide subite hanno questa volta portato alla causa riminese ben 5 punti guadagnati su di lui. A Modena "satanal" si è ripreso contro Ventura, lanciando una completa e subendo 5 valide (con un altro homer, questa volta da 1 di Canate), 2 punti, concedendo 5 basi ball ed ottenendo 9 K, ma non è stato sufficiente per vincere una gara finita agli extrainning con il punto della vittoria battuto da Skinnon su Milano al 13°. Heredia chiude la stagione regolare con 8 partite giocate, solo 4 delle quali condite con vittoria (2 perse) e quasi 3 di mpgl. Cerbone è stato utilizzato come partente in entrambe le seconde partite del trittico, lanciando appena 5 riprese ogni volta, sostituito da Newmann, in modo vincente contro Rimini (con salvezza di Milano) e perdente contro Modena. Sia Marc che Danny hanno dimostrato chiare difficoltà: il primo ha chiuso con 4 pgl in 10 inning, il secondo con 5 in 7.1 inning. Marc ha anche concesso 9 basi per ball, ottenendo però 11 strikeouts. Newmann ha subito a Modena un fuoricampo decisivo all'undicesimo inning da parte del solito Canate. Ho l'impressione che in ottica playoff, se non cambia qualcosa, "di due non se ne fa uno". Infine Rollo Cretis, che sembra al momento essere il nostro miglior partente, nonostante anch'egli sia stato vittima di un piccolo calo nelle ultime gare della stagione regolare. A Rimini ha perso lanciando 6 inning contro un grande Cabalisti (completa con 2 pgl). Nulla da dire, la partita è stata persa 3 a 2 e Rolando ha subito 2 pgl, ma appena 4 valide, concedendo 2 basi ball a fronte di 7 K. A Modena si è rifatto lanciando solo 5 riprese, ma aiutato questa volta dall'attacco, subendo ancora 2 punti, al primo inning, poi concedendo poco o nulla, per un totale di 5 valide subite ed una sola base per ball concessa, a fronte di 2 K. Due partite sovrapponibili che sembrerebbero appunto consegnargli la "patente" di punto di forza del nostro monte di lancio, assieme ai rilievi, Milano, Corradini e Betto, che complessivamente hanno lanciato nei 2 trittici per 12.2 inning, subendo 10 valide, concedendo la miseria di 2 basi ball, a fronte di 13 strikeouts (8 di Milano) ed un solo punto guadagnato su di loro, proprio quello guadagnato sullo sfortunato Milano al 13° inning di gara 1 a Modena. Fabione si consola chiudendo la stagione regolare al top fra i biancoblù come media punti subiti (1.21 in 52.0 riprese lanciate: irrilevante il 0 mpgl di Betto e Sheldon per le poche riprese lanciate, rispettivamente 10.0 e 2.0), ed al secondo posto come numero di strikeouts (72 contro gli 85 di Maeda, che ha però lanciato 69.0 riprese). Corradini a sua volta chiude con una media di 1.40 e la miseria di 4 basi ball concesse in 45.0 riprese lanciate.

Dopo questa lunga premessa passiamo ai playoff. (Era una premessa dovuta, anche perché purtroppo per spiegare il passaggio dall'Italeri stellare e Frantoio che abbiamo visto fino a ferragosto - la trasferta di Nettuno - alla squadra inguardabile vista venerdì sera al Falchi, andava preso in esame l'anello mancante, costituito dalle ultime tre gare della stagione regolare, due delle quali non commentate per le ragioni che non sto a ripetere).

In poche parole, disfatta su tutti i fronti. Tralasciamo per il momento ogni commento ed analisi psico-sociale: si potrebbero scrivere trattati sul "caso Fortitudo", specie nel basket, o sui finali di stagione del Bologna "guidoliniano" (finalmente si è perso questo aggettivo), per non parlare della "fine" che sta facendo la Virtus, della scomparsa dalla città del volley di livello, ma non voglio divagare nell'analisi di una città che dai risultati ottenuti in tutti gli sport potrebbe essere ribattezzata sportcity, ma che è anche campionessa mondiale della famosa "sindrome di Tafazzi" (per chi non conosce, era un noto salvaschermo con l'omino che si batte continuamente una mazza - ... - nelle parti basse ...).

Della serie "è nato prima l'uovo o la gallina?" non è dato sapersi se l'Italeri fosse in giornata decisamente no, oppure se è stata condizionata dalla recidiva inaffidabilità dimostrata da Heredia (io propendo per la seconda ipotesi). In effetti la gara era cominciata nel migliore dei modi. Al primo inning Julian concedeva una valida a Bischeri, con due out, ma la ripresa si concludeva in fretta e senza danni, mentre nella seconda parte l'Italeri andava a segno, anche se in modo strano. Comunque, subito singolo di Rigoli (alla fine l'unico della sua partita), che ruba prima la seconda, poi la terza base, mentre al box c'era Dallospedale. Occasione ghiottissima che però l'Italeri sfrutta al minimo: Dallo batte una robetta in terza base che frutta la sua eliminazione con Rigoli forzatamente immobile. Liverziani viene affrontato con circospezione e gli viene data la base. Solano imita Dallospedale, provocando questa volta l'eliminazione a casa di Rigoli, con Liverziani, che era giunto in seconda base per indifferenza difensiva, che guadagnava la terza. A questo punto con Frignani al box scatta la doppia rubata, con Solano che viene colto in ballerina fra la prima e la seconda, consentendo però a Claudione di arrivare salvo a casa base.

Ma ecco che al secondo inning arriva il pronto pareggio toscano, grazie alla valida di Ramos (in serata stratosferica), un paio di lanci pazzi di Heredia che lo portano in terza base, con Steve Rodriguez in prima seppur strikeout (K + WP per gli esperti), ed il punto segnato nonostante un doppio gioco sulla battuta di Gasparri. In apertura del terzo inning arriva il KO, con Heredia sempre più in confusione: singolo del leadoff Martinez, pickoff sbagliato di Julian che lo fa giungere addirittura in terza, singolo di G. Ermini (2 a 1), K a Bischeri, poi base a Liu Rodriguez, con due punti mandati a casa da un grande doppio di Ramos (4 a 1), poi in terza grazie all'ennesimo lancio pazzo di Heredia, mandato a casa da Gasparri, dopo un altro strikeout su Steven Rodriguez (5 a 1). All'inning successivo La Gardenia arrotonda (6 a 1) con due out e l'aiuto della difesa biancoblù, che subisce la corsa a casa di G. Ermini, in terza grazie alla base per ball ed al singolo di Bischeri, che tenta la rubata, con Solano che anziché eliminarlo in ballerina decide di sparare a casa un'assistenza che non evita il punto dello stesso Ermini, mantenendo salvo Bischeri.

Il risultato alla fine dirà 16 a 4 per Grosseto, con 9 punti segnati all'ottavo inning su Betto e Fabio Frignani, ma a mio avviso la chiave del match è da cercare in queste tre riprese difensive, dalla seconda alla quarta, quando la difesa biancoblù - non incolpevole - poco ha comunque potuto di fronte al vero e proprio crollo di Heredia, che ha alternato lanci pazzi alle copiose valide subite (alla fine 9 in 5 inning, 6 pgl, oltre a 2 basi ball e 7 inutili K). Un tale handicap non era recuperabile da un attacco non certo in forma, che alla fine è stato contenuto da un ottimo Lopez (4 valide subite, una base ball, 8 K e 2 pgl in sette riprese). Due singoli biancoblù sono arrivati al quinto inning, che pareva quello dell'inizio della riscossa, ma il minimo raccolto (1 solo punto grazie alla valida di Frignani e al triplo, in realtà singolo più errore di Dall'Olio) ci ha definitivamente tagliato le gambe, nelle riprese successive. Infatti al sesto inning Mazzotti decide, a mio avviso giustamente, di preservarsi un Heredia (speriamo non questo) con meno lanci possibili sul groppone in vista della partita di martedì prossimo, schierando Betto, altra scelta corretta per preservarsi per le prossime gare Milano e Corradini. Fabio Betto purtroppo ha a sua volta dimostrato che il suo pieno recupero non è ancora una realtà, ed al secondo inning lanciato già subiva il punto del 7 a 2 concedendo base a Liu Rodriguez, mandato a casa dal secondo doppio serale di Ramos, mentre all'ottavo inning avveniva il tracollo, con l'Italeri che subiva la bellezza di 9 valide, quattro concesse dallo stesso Betto e 5 da Fabio Frignani, che lo ha rilevato, concedendo anche 2 basi, per un totale di 9 punti che portavano il risultato sull'inedita quota di 2 a 16, vero e proprio record negativo per l'Italeri 2003.

Si potrebbe disquisire sull'inerzia dell'attacco e progressivamente anche della difesa biancoblù, ma il colpo è stato davvero tremendo. Il pubblico numerosissimo non ha gradito, e non ha mandato a dirlo. Un po' tutti avevamo molta rabbia in corpo da sfogare, ma, consapevoli di tutto ciò che ci ha dato quest'anno l'Italeri, a mio avviso andava concessa un po' più di benevolenza. A dire il vero era una minoranza del pubblico che ha inveito, in particolare su un - a mio avviso - incolpevole Mazzotti; ma in uno stadio del baseball, poco avvezzo alle urla, ai cori ed ai clamori degli stadi del calcio e del basket, anche qualche voce isolata si fa ben sentire. Ho osservato gran parte della gara dalle tribune sopra il dugout biancoblù, proprio nella zona dalla quale pervenivano questi insulti. Uno spettacolo veramente indegno di questo sport e di questo pubblico, che per fortuna annovera fra i veri aficionados quei giovani signori che si siedono sotto lo striscione del Loggione, in casa quanto in trasferta, veri interpreti morali di questo sport. Si può commentare e farsi sentire anche senza inveire, ed è molto più simpatico e costruttivo far pervenire qualche battuta ironica e sempre garbata, in direzione degli avversari, degli arbitri e anche dei nostri, se occorre. Allo stadio del baseball si può ancora sentire tutto, senza doversi lasciare andare a grida isteriche. E' vero invece che questa partita non è certo stato un bello spot di presentazione della nostra grande squadra al grande pubblico. Forse anche questa grandiosa cornice ha fatto un po' tremare le gambe ai nostri, che rimangono sempre (e forse per fortuna) dei dilettanti, anche se molto professionali ...

La Fortitudo ha comunque rialzato un minimo gli scudi quando ha visto il manager grossetano Medina schierare per gli ultimi due inning Niccolò Badii a rilevare Lopez sul 16 a 2. Una scelta veramente discutibile, non certo per la sostituzione in sé, ineccepibile per non stancare troppo il pitcher straniero in vista della partita di martedì, quanto per la scelta di far lanciare due inning ad un Badii che sarà indispensabile (se sarà il rilievo ufficiale) in quasi tutte le prossime gare, vista la scarsità di soluzioni del monte di lancio maremmano. E in gara 2 si è già avuta la conferma. Con quattordici di vantaggio a mio avviso poteva andare a lanciare lo stesso Medina ... Così i biancoblù hanno impegnato Badii, costringendolo almeno ad una trentina di lanci (anche se forse non forzati), con tanto di riscaldamento, e via di seguito, subendo 3 valide e due punti proprio all'ultimo inning, grazie alla base ball a Rigoli, al singolo (finalmente) di Dallospedale, e a quelli di Liverziani (rbi) e Solano, con l'ultimo punto battuto da una triste palletta rimbalzante in doppio gioco di Frignani, che ha spento ogni residua velleità di un punteggio più presentabile.

Il capitano ha comunque potuto sfogare la propria rabbia nella partita del sabato, che ha permesso all'Italeri di "rimanere nella serie". Come accade quasi sempre, soprattutto nei playoff, la prestazione del pitcher è propedeutica rispetto al raggiungimento dell'obiettivo, e in questo caso non poteva essere che vincere. Giusta quindi la scelta di schierare quello che attualmente è il nostro miglior lanciatore, Rolando Cretis. Rollo ha fatto valere pienamente la sua esperienza e la grinta da ex, costringendo i maremmani alla miseria di 3 valide in 6.2 inning, senza concedere né punti, né basi per ball, ben imitato dal consueto Fabione Milano, che in 2.1 inning ha ottenuto la salvezza, senza concedere valide e con una sola base per ball, a fronte di 4 K, in pratica 2 per inning. E dire che la gara era subito iniziata con una battuta del leadoff Greg Martinez, arrivato poi in terza grazie ad una rubata e ad una battuta di Bischeri in scelta difesa. Per il secondo singolo maremmano bisognava aspettare un ora, per vedere la battuta valida di Bindi al sesto inning, che poi sprecava tutto facendosi cogliere rubando mentre De Santis finiva K. Infine al settimo inning, con un out, arrivava il doppio di Bischeri, seguito da un flyout di Frignani su Liu Rodriguez. Con due out, un uomo in posizione punto, due punti da difendere e Ramos al box (mancino e autore la sera precedente di un eloquente 4 su 6, 5 rbi e due doppi, Mazzotti decide con una certa dose di coraggio di inserire Fabio Milano, che provoca l'out di Ramos e nei due inning successivi completa la salvezza con tre su tre giù all'ottavo e tre strikeout, inframezzati da una base ball a Martinez, al nono, l'ultimo dei quali però vanificato da una palla mancata di Antigua, consentendo simbolicamente a Frignani di eliminare al volo il ventisettesimo uomo, Liu Rodriguez.

Dopo le ben 20 valide di gara 1,dunque, i maremmani sono stati fermati a sole 3 valide e una base per ball, potendo mandare in base appena 5 uomini, con un arrivo in terza e due in seconda base. Ma non è stata così facile, anche perché dall'altra parte Emiliano Ginanneschi non ha certo sfigurato, anzi ha mantenuto il ritmo di Cretis, almeno fino al fuoricampo di Frignani. Infatti, dopo la consueta base regalata a Liverziani al primo inning, nei due successivi Gina chiudeva con tre su e tre giù. Al quarto inning, però, giungeva il segnale dell'Italeri, grazie ai due uomini in questo momento più forti in battuta: ottima legnata di Liverziani per un bel singolo a destra e strepitoso e lunghissimo fuoricampo a sinistra del capitano, un Lele Frignani che ha potuto sfogare tutta la sua rabbia e delusione per la gara del venerdì. 2 a 0.

Il risultato, però, rimaneva inchiodato fino all'ottavo inning, quando Ginanneschi lasciava il posto ad un inguardabile Badii (al quale - a dire il vero - aveva lasciato tre uomini sulle basi). Bisogna però sottolineare che la Fortitudo, dopo l'homer di Frignani, si è sbloccata, "morendo grassa" un paio di volte. Al sesto inning valida di Rigoli, mandato in seconda da un bunt di sacrificio di Dallospedale; base intenzionale a Liverziani, battuta di Solano in scelta difesa, che non riesce: tutti salvi e basi piene con un solo out; questa volta Daniele Frignani spreca tutto battendo in doppio gioco. Al settimo, con due out, batte Ricki Matteucci, fra l'entusiasmo dei presenti, sostituito a correre da Landuzzi, spinto in terza da un altro bel singolo, questa volta di David Sheldon, che poi riesce a rubare la seconda; con due uomini in posizione punto questa volta è Rigoli a sprecare battendo una volata su De Santis. All'ottavo inning, però, l'attacco biancoblù riusciva a far trascorrere un nono inning con più tranquillità a Milano: Ginanneschi riempiva le basi con nessun out, regalando due basi a Dallospedale e Solano, inframezzate dal singolo un po' fortunoso di Liverziani, quindi salutava la partita fra gli scroscianti applausi di tutto il pubblico presente; anche questa volta era Badii il rilievo schierato da Medina, il quale subiva in successione due volate di sacrificio di Frignani ed Antigua (4 a 0), poi il gran doppio contro la recinzione di Fontana portava a casa il quinto punto Italeri (tutti nel pgl di Ginanneschi ...); Badii subiva altri 3 punti, mantenendo però intonso il suo pgl, a causa dell'errore difensivo che consentiva l'arrivo in base di Landuzzi, poi giunto a casa insieme a Fontana grazie ad un mitico doppio di Sheldon (7 a 0), a sua volta mandato a casa per il punteggio definitivo di 8 a 0 da un singolo di Rigoli, con un arrivo in base "in tuffo rotolato", da parte del fortissimo terza base biancoblù, che ha fatto esplodere di gioia metà pubblico biancoblù e di paura misto terrore l'altra metà, più consapevole ....

E' forse ancora presto per analisi compiute della serie, che rischia davvero di essere lunga (si dice sempre così). Penso che anche i grossetani ammetteranno che gara 1 non fa testo, almeno nelle dimensioni del divario visto in campo. E' d'altra parte evidente che, con un Heredia così, Grosseto diventa favorita nelle gare con il pitcher straniero. Ma sarà sempre così il dominicano? Empiricamente, per quel poco visto finora (9 gare), Julian alterna ottime gare a partite deficitarie, nelle quali subisce veri e propri crolli improvvisi (Parma, Rimini e finale a San Marino, per fare alcuni esempi). Dunque, solo martedì si saprà in quanta acqua potremo navigare. Non è la prima volta che quest'anno l'Italeri soccombe di fronte al forte attacco maremmano, in fondo il secondo del torneo. Grosseto è anche difficile da colpire, perché dispone di un'ottima difesa, nonostante possa utilizzare Gasparri solo come DH e sia priva di Hecker, costretta a schierare De Santis in esterno. Così lo sviluppo della supremazia mostrata dall'Italeri durante la regular season non può che pervenire da una tenuta dei lanciatori, senza arrivare per forza a prove straordinarie come quella della coppia Cretis - Milano, ma comunque contenendo i maremmani ad un massimo di quattro - cinque punti segnati. Una tenuta che però deve essere sostenuta da un attacco che deve saper approfittare dell'estrema esiguità del monte di lancio de La Gardenia, priva del miglior pitcher italiano De Santis, ma con Lopez e Ginanneschi che appaiono in forma, ma anche con l'incognita Luciani ed un Badii partito davvero male, forse anche perché ha la pressione di risultare in pratica l'unico rilievo a disposizione. Se gara 3 sarà lanciata presumibilmente da Luciani, non si sa chi lancerà gara 5: forse lo stesso Ginanneschi, in base alla situazione parziale che ci sarà in quel momento nella serie; comunque, almeno ad un'osservazione superficiale, parrebbe che in una delle due partite (gara 5 ed eventuale gara 6) la Gardenia sarebbe costretta ad inventarsi un partente, oppure utilizzare prima Ginanneschi, poi Luciani consentendo loro appena 4 giorni di riposo dalla partita precedente. Per questo motivo sono convinto che, nonostante tutto, la Fortitudo mantenga un certo vantaggio nei pronostici, anche se sarà molto importante gara 3, una delle gare chiave della serie, che darebbe un vantaggio non piccolo a chi la vince.

Il commento sulla prestazione dei grossetani è in parte già svolta: ottimo Lopez, molto bene anche Ginanneschi, male Badii; difesa sempre affidabile, con un solo errore, quello di Bindi, in due gare, e forse una scelta sbagliata e di inesperienza di De Santis, che ha trasformato in triplo e punto una battuta di Dall'Olio, bella, ma che sarebbe potuta risultare un singolo. A mio avviso il ragazzo si è ben rifatto in gara 2, mostrando però gravi problemi al box di battuta, chiudendo il weekend con uno 0 su 8, unico maremmano che non ha battuto, oltre a Sgnaolin, che però ha avuto solo un turno utile, a proposito del quale va rilevato come La Gardenia si permetta il lusso di tenerlo in panchina, vista la qualità degli altri interni a disposizione. Al box di battuta il weekend dei toscani risulta molto positivo, ma solo grazie all'abbuffata del venerdì. La Gardenia chiude con 23 su 77 (299) e ben 14 punti battuti a casa. Il leadoff Martinez ha confermato ciò che ha fatto intravedere durante la stagione, chiudendo con un complessivo 5 su 9, mentre Bischeri e Ramos hanno chiuso con 4 su 9 (l'ultimo condito da 5 rbi e 2 doppi, tutti in gara 1). Bindi ha chiuso con 4 su 8, mentre Ermini con 3 su 9. Per il resto, oltre a De Santis, poco efficaci sono risultati anche Liu Rodriguez (1 su 8), Steven Rodriguez (1 su 9) e Manuel Gasparri (1 su 7). Dunque tre sole valide per quattro uomini del lineup, ma sappiamo che, soprattutto Gasparri e L-Rod, sono in grado di far molto meglio.

L'Italeri esce male sul piano statistico (vedi sotto), ma trova comunque l'orgoglio per reagire alla tremenda botta subita nella gara di esordio, che avrebbe ammazzato un toro; un toro, ma non un bisonte, e proprio Lele Frignani è da considerare il migliore dei nostri (escluso i lanciatori), proprio perché è stato quello che ha sbloccato la situazione, e in che modo! Anche in gara 1 aveva chiamato i suoi alla riscossa, con un singolo in apertura del quinto inning, trasformato in punto da Dall'Olio, ma come sappiamo non è stato sufficiente. La Fortitudo deve innanzitutto lavorare su se stessa, sulla sua mentalità. Quanto abbiamo messo in mostra fino ad ora non è frutto del caso, ma di una forza tecnica, atletica e soprattutto morale, che potrebbero essere incrinate e messe in discussione se ci spaventiamo alle prime difficoltà, come è avvenuto in gara 1, solo perché siamo nei playoff. La pazienza mostrata in gara 2 è significativa: prima o poi noi riusciamo a colpire; occorre mantenere la calma, soprattutto da parte di chi sale sul monte di lancio. Quanto ad Heredia, è sicuramente un simpaticone, ma non può permettersi di fare il Pozzecco della situazione, senza aver dimostrato in Italia quello che il Poz ha dimostrato. Non basta dipingersi i capelli per risolvere i problemi: Julian è stato chiamato, ed è pagato per farlo, per vincere delle partite, in quanto può disporre di un attacco e di una difesa di alto livello in questo campionato. Anche un lanciatore come Maeda, con evidenti limiti di controllo e di durata, ha comunque vinto di più di Satanal, che in 9 partite giocate ne è uscito vincente in appena 4 occasioni, con 3 sconfitte. Nei playoff non ci si può permettere di regalare il pitcher straniero, che può disputare fino a 3 partite sulle 7 totali, a maggior ragione se, come ci auguriamo, potessimo arrivare in finale, ed incontrare Rimini, che dispone di due pitcher stranieri da alternare, o anche Modena, che dispone del miglior lanciatore straniero del campionato. Ma anche in attacco occorre darsi una bella scossa. Comincio da Dallospedale, che ha chiuso le due gare con un 1 su 7 non degno di lui, anche se a suo merito vanno anche il bunt e la base ball nel finale di gara 2. Dopo il mancato record contro Reggio non è stato più lui: voglio sperare non sia per quello, perché sarebbe veramente una stronzata, scusate il termine. Spero sia solo un calo, normale, visto che fra squadra e nazionale non si è mai fermato. Visto che è un campione, occorre però che ritrovi quelle stille di energia per ripigliarsi, senza cercare, come mi sembra stia facendo, la battutona profonda, che non è la parte migliore del suo repertorio. Occorre però anche riflettere sulle prove in attacco (e anche in difesa in gara 1) di Solano, Antigua ed anche Fontana. Questi giocatori che ci hanno sostenuto per lunga parte del torneo non possono venire meno proprio adesso! Sveglia anche a voi, soprattutto i due stranieri. Ancora una volta sembra che il minor apporto avvenga appunto dagli stranieri, giocatori tra l'altro di solito più pagati degli altri, e soprattutto possono dedicarsi al baseball a tempo pieno. Non mi sembra di intravedere grosse responsabilità da parte di Mazzotti sul calo della Fortitudo, anche se il manager è comunque e sempre responsabile del rendimento della squadra. Anche le scelte effettuate in queste prime due gare mi sembrano del tutto corrette e pertinenti.

Eviterò questa volta di esprimere giudizi compiuti sui singoli, riservandomi di farlo a fine serie. Però è d'obbligo consegnare a Cretis il titolo provvisorio di MVP, con Frignani come vice, ma anche annotazioni molto positive per Claudio Liverziani (3 su 5 nel weekend e tante basi ball), ed un giudizio positivo sicuramente su Fabio Milano, che non ha patito l'emozione playoff, e David Rigoli, che sembra ripresosi dalle ultime gare, riconoscendo la sufficienza anche a Matteucci e Dall'Olio, anche se utilizzati solo come DH.

Un breve accenno all'altra semifinale: gara 2 è in questo momento in corso e vede Rimini davanti per 10 a 3 a due terzi di gara, con già tre fuoricampo: uno di Chiarini e uno a testa per i modenesi Rosado e Munoz. Gara 1 è stata invece vinta clamorosamente da Modena (in trasferta), per 3 a 1, grazie all'ennesima prova di Cipriano Ventura, con salvezza di Lucena, che hanno spiazzato la forte coppia Sanchez - Tonkin. Una partita dominata dai pitcher, come dovrebbe avvenire spesso nei playoff, decisa a metà gara quando sul monte c'era ancora un Sanchez comunque buono, che convalida l'impressione di un Modena che non si limiterà ad accontentarsi della gioia di questo primo playoff, ma cercherà di arrivare fino in fondo, e ne ha tutte le potenzialità. Qualche cattivo potrebbe anche dire che in questo momento Rimini - Modena è la vera finale, vediamo di smentirlo!

Le Statistiche. 

lanciatori

Gara Giocatore SPEC IP H BB K ER
1 Heredia LO 5.0 9 2 7 6
1 Betto R 2.1 6 2 1 6
1 Frignani F. RF 1.2 5 1 0 4
2 Cretis WO 6.2 3 0 4 0
2 Milano SA 2.1 0 1 4 0

attacco

Giocatore AB H Bave RBI Extrabasi Altro
Rigoli 8 3 375 1   2 sb
Dallospedale  7 1 143 0    
Liverziani  5 3 600 1    
Solano 7 1 143 0   1 cs
Frignani  7 2 286 3 1 hr2 1 sf, 1 gwrbi
Antigua  6 1 167 1   1 sf, 1 cs, 1 E
Fontana  7 1 143 1 1 2b  
Dall'Olio  3 1 333 1 1 3b  
Sheldon  6 2 333 2 1 2b 1 sb, 1 E
Landuzzi  1 0   0    
Matteucci 3 1 333 0    
Monari  1 0   0    

n.b. 1 errore anche per Heredia

Gara 1: Italeri 4 (7/31, bave 226, 2 rbi, 3 E) - La Gardenia 16 (20/47, bave 426, 14 rbi, 0 E)
Gara 2: Italeri 8 (9/31, bave 290, 8 rbi, 0 E) - La Gardenia 0 (3/30, bave 100, 0 rbi, 1 E)

Totale: Italeri 16/62, bave 258, 10 rbi, 3 E - La Gardenia 23/77, bave 299, 14 rbi, 1 E


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