BRIVIDI BLU AL FALCHI

Prime due gare di finale degne di un film di Hitchcock. Corradini e Milano lanciatori vincenti su Cesario e Orta! Partite risolte al 9° e 11° inning. Punti decisivi battuti da Antigua e Dallospedale. Complimenti ai modenesi, a Ventura e Lucena, ma anche all'inossidabile Rollo Cretis e a "cuor di capitano", Lele Frignani.

28.09.03. Ricordati di scrivere che dobbiamo baciarci i gomiti per avere due come Corradini e Milano. Più o meno questa è stata la raccomandazione di Mauro "Loggione" all'uscita dal Falchi dopo gara 2, che raccolgo con molto piacere. Il primo, dopo le ultime due gare, ha qualche chilo di tortellini in meno da mangiare per eguagliare cotanto padre; il secondo, se Bossi scopre che è nato a Providence, Rhode Island, e si chiama Milano, lo propone come capitale degli States, o perlomeno suo Presidente.

Ma per dare un'idea della tensione che ha legato per 7 ore complessive migliaia di persone ai freddi gradoni di un Falchi già autunnale, basta dire che entrambe le gare sono state risolte dai rilievi, la prima nella seconda metà del nono inning e la seconda è andata agli extrainning, ed è finita nella seconda metà dell'undicesimo. Basta dire che Modena è stata lungamente in vantaggio in entrambi gli incontri, nel primo anche di tre lunghezze, e raggiunta solo al settimo inning; la seconda partita, ancor più stretta, ha visto la GB con il minimo vantaggio dal terzo al sesto inning, poi superata da un fuoricampo da tre di Antigua, ma non doma e capace nei due inning successivi di segnare i due punti del pareggio, mantenuto fino all'ingresso in campo di Orta all'undicesimo inning, con Lucena a lanciare 10 inning completi ed un totale di lanci impressionante, una ventina in meno di quota 200.

Ed ancora: gara 1, avvincente dal primo all'ultimo lancio, per i numerosissimi che hanno stipato un Falchi stracolmo come non si era visto dagli anni d'oro, forse non una partita da manuale del baseball; ha visto le squadre battere più o meno alla pari (11 valide Italeri contro 10) e sbagliare più o meno alla pari (3 errori biancoblù contro 4); pari anche nelle basi concesse (Bologna 4 basi ball, 1 intenzionale, 2 colpiti, Modena 5 basi ball, 1 intenzionale, 1 colpito) e nella moltitudine di uomini lasciati sulle basi (12 per parte); identico anche il numero dei doppi giochi difensivi (1 per parte), con la GB a legnare pesante da subito (4 valide al primo inning per i primi 4 uomini, altre 4 nei tre inning successivi) e l'Italeri a recuperare al settimo inning, con due out, grazie a 2 punti battuti a casa da "cuor di capitano" Lele Frignani, e vincere al nono con una valida di Antigua ,a basi piene ed un out, su Cesario. In gara 2 il collega Orta si è trovato nell'identica situazione, ma senza alcun out, a subire la beffarda rimbalzante di Dallospedale che ha scavalcato Munoz ed ha dato alla Fortitudo una vittoria pesantissima, in una gara nella quale l'Italeri è stata contenuta dalla "bestia nera" Lucena, schierato a sorpresa sul monte quando tutti si attendevano Toriaco, notoriamente più abbordabile per i biancoblù. Il pitcher modenese, nel corso dei 10 interminabili inning lanciati, ha lasciato all'Italeri appena 5 valide, ma ha commesso un errore: il fuoricampo da 3 di Antigua, che ha tenuto in partita l'Italeri fino alla fine. Un'Italeri che, come un famoso e leggendario Cinese, ha avuto la pazienza di aspettare di veder passare il cadavere del nemico sul fiume, un Lucena con un braccio grosso come un cocomero, per ripetere la regola della sera precedente, infierendo sul rilievo. Insomma la Fortitudo ha vinto come solo Modena ha saputo fare quest'anno, senza particolari big inning, anche nelle riprese finali, come eravamo stati abituati a Parma e Nettuno, per fare due esempi molto eclatanti, ma in modo ancor più cinico e di misura, sfruttando le occasioni concesse dall'avversario. Sette valide per parte alla fine, con in più un errore Italeri, ma risultato 4 a 3 per i padroni di casa, che lasciano addirittura 13 uomini in base, contro 3, anche in virtù delle numerose basi ball e colpiti, che Cretis e Milano si sono ben guardati dal concedere.

Passo alla cronaca citando un testo degli Smiths: "è ora che la storia venga raccontata" di come l'Italeri sbagliò di nuovo l'approccio alla prima gara della serie, con un Heredia ancora in panne, ma lasciato a lungo in pista, scelta che alla fine avrebbe pagato, non poco. Munoz e Garcia Bellizzi colpiscono a freddo il dominicano, poi Rosado batte a sua volta una lunga valida su Rigoli, che si incarta e consente l'entrata di due punti. Segue la quarta valida in sequenza, ad opera di Canate, fino al primo out, finalmente, su Mauro Laffi, con un pop in foul, ma le basi si riempiono per 4 ball su Tinti, e quando l'attonito e folto pubblico pensa già ad un remake di due settimane fa, Heredia serve uno strikeout a Roversi e costringe Malagoli ad una volata su Rigoli: 2 a 0 per Modena, ma 3 uomini rimasti in base. Danno sicuramente inferiore alla paura, e dall'altra parte la Fortitudo è subito decisa a rimanere in partita e piazza a sua volta tre uomini in base (singolo di Rigoli, base a Liverziani e Frignani), ma con Dallo e Solano out, Antigua non può andare per la volata di sacrificio, e sul conto pieno batte debolmente per una facile eliminazione, ed anche noi si muore grassi. Nei due inning successivi Heredia continua a soffrire, ma controlla la gara: il secondo inning comincia con Skinnon colpito (6 modenesi in base sui primi 9 al box) ed una battuta secca di Munoz che Dallospedale non riesce a trattenere; con corridori agli angoli e nessun out, Heredia mette strikeout in sequenza Garcia Bellizzi ed il temibile Rosado, con Canate incredibilmente terzo out, per regola, per aver trattenuto con il corpo un lancio rimbalzato su Antigua (interferenza); il terzo inning vede la valida di Tinti e null'altro. La Fortitudo ha dunque il tempo di accorciare le distanze, cosa che avviene grazie al solo homer di Claudio Liverziani, gran bordata delle sue fra l'esterno centro e l'esterno destro. 2 a 1.

Al quarto inning arriva un altro colpo che avrebbe steso un toro, ma non un bisonte ... Modena continua a colpire con la valida di Skinnon ed il gran doppio di Bellizzi, che vale il 3 a 1, poi la difesa va in bambola su una battuta non trascendentale di Rosado, con Fontana che non trattiene l'assistenza di Solano, mentre Belizzi segna indisturbato il 4 a 1: errore attribuito al dominicano. A questo punto viene ordinata una base intenzionale a favore di Canate, e l'attacco muore con l'inizio del turno debole modenese, con la GB a lasciare altri due uomini sulle basi, ed un'Italeri consapevole che il risultato a quel punto poteva essere di ben altre dimensioni. Nella seconda parte l'Italeri non va oltre ad una validina di Antigua, con complicità difensiva, mentre al quinto inning Modena lascia altri due uomini sulle basi, con il colpito su Malagoli ed un errore di Sheldon su Munoz. Quando tocca all'Italeri attaccare arriva la riscossa dello stesso Sheldon, che da leadoff piazza subito un singolo e va in seconda con un bunt di Rigoli; poi è il turno del Dallo che batte una rimbalzante interna che Modena non riesce a difendere: corridori agli angoli. Con un solo out a carico l'Italeri non riesce a trasformare in oro la situazione, ma solo in bronzo, con Liverziani eliminato ed un punticino che entra grazie ad un errore modenese su una battuta di Solano: 4 a 2 per Modena. Dopo un sesto inning che vede un sostanziale controllo dei pitcher, ed una prima metà del settimo nella quale Heredia dà dimostrazione di essersi meritato la fiducia, malgrado i primi inning disastrosi, è dopo il seventh inning stretch che arriva l'ennesima pagina da raccontare ai nostri nipotini, con Rigoli e Dallospedale subito out, ma anche con Liverziani e Solano in base (per ball il primo, singolo il secondo) ed in posizione punto (palla mancata di Malagoli), e soprattutto l'orgoglio del capitano a mandarli a casa con il singolo del pareggio: 4 a 4, e poco importa se la Fortitudo, dopo la valida di Antigua, lascia ancora due uomini sulle basi, con l'out di Fontana, opaco nel weekend.

Ultima parte di gara: praticamente si ricomincia. Heredia viene sostituito da Riccardo Corradini, che in due inning completi concederà appena una base ball a Canate al nono, a fronte di tre eliminazioni al piatto. Ventura invece resiste, e bene, anche per l'ottavo inning, poi i Sindacati impongono la sua sostituzione, perché di straordinari ne aveva fatti sin troppi (in nove giorni tre partite, tutte vinte, contro Rimini), ma al nono inning, il sostituto Cesario, non è San Cesario e non ha il Panaro vicino a proteggerlo, e viene subito beffato da Dallospedale, che guadagna la prima addirittura con un bunt a sorpresa, che il rilievo gialloblù si limita a raccogliere (E1 per gli appassionati di score), cosa che paradossalmente gli avrebbe "pirrescamente" salvato la media PGL. Liverziani fa il suo mestiere ed è colpito. Succede anche una cosa strana (o almeno io ho percepito così) mentre Claudione va in battuta, Mazzotti già si immagina che avrebbe avuto la base, probabilmente per ball, e già ordina a Solano, che lo segue in battuta, di eseguire un bunt, cosa che fa imbestialire il dominicano, che però, giunto al momento, espleta la mansione assegnatagli, sbagliando il primo colpo ma eseguendo perfettamente al secondo tentativo, mandando i compagni in seconda e terza base fra gli applausi e gli olè del pubblico. Con un solo out e corridori in posizione punto, Modena tenta il tutto per tutto e concede base intenzionale al temutissimo capitano biancoblù, così Antigua si trova a giocare il matchball a basi piene, e riesce ad eseguire perfettamente la volatona all'esterno sinistro, che tra l'altro cade: 5 a 4, risultato finale per l'Italeri, ore 24.20.

Curiosamente dopo 24 ore e 20 minuti si concludeva in modo analogo anche gara 2. L'Italeri si presentava, come annunciato, con Cretis sul monte, ma Modena sorprendentemente si giocava la carta Lucena, sempre ostico per i biancoblù, almeno da partente. Sul diamante Mazzotti inseriva Dall'Olio in prima base, dopo la prova incerta di Fontana in gara 1, anche se i classificatori non avevano assegnato alcun errore a suo carico; Robby era comunque della partita, nel ruolo di battitore designato Paglioli invece si limitava ad alternare a sua volta il DH, inserendo Generali al posto di Roversi. Pronti via, ed i primi otto uomini del lineup modenese si scioglievano come neve al sole, sotto i lanci di Cretis, che collezionava anche 3 eliminazioni al piatto, prima di cedere al nono uomo del lineup, Skinnon, che batteva valido, con due out, e veniva mandato a casa, per il vantaggio modenese al terzo inning, da un bel doppio di Munoz, autore di un secco lungolinea a destra, radente al suolo ed alla linea di foul, e che poi arrivava in terza per un'incertezza di Liverziani. Che la partita sarebbe stata "lunga e stretta" lo si era capito dai primi inning offensivi della Fortitudo, che non raccoglieva frutti dalla bellezza di tre basi regalate al primo inning e dal singolo di Dall'Olio al secondo. Ma dovevamo arrivare al sesto inning, dopo 3 riprese molto tranquille per Lucena, per vedere segnare l'Italeri. Altra base a Liverziani, poi, dopo due tentativi di bunt non riusciti, Solano batteva in diamante, per una facile eliminazione che non era eseguita dai modenesi; tutti salvi con Antigua che, dopo l'out di Frignani, depositava la pallina ben oltre il recinto, dalla parte sinistra del diamante. 3 a 1.

Nel mentre Cretis passava una serata pressoché tranquilla, salvo una situazione critica al quarto inning, con Rosado in terza base ed un solo out, eliminato però da una splendida giocata difensiva di Dallospedale, Antigua, Cretis e Sheldon, sulla battuta di Laffi. Al settimo inning doveva invece soccombere davanti alla rabbia modenese, limitando i danni ad un punto subito, frutto di un doppio di Canate, spinto a casa da un singolo di Malagoli (3 a 2). Nella seconda metà ripresa l'Italeri aveva l'occasione di rintuzzare il vantaggio (alla fine è andata bene lo stesso, ma se non fosse stato così ...), in quanto, si trovava con Sheldon in seconda base (colpito, poi bunt di Rigoli) e Dallospedale in valida, una delle sue. Inspiegabilmente Sheldon era fermato in terza base, e l'Italeri moriva così, perché né Liverziani, né Solano sfruttavano la situazione. Rollo veniva confermato anche all'ottavo inning, ma dopo la prima eliminazione (Skinnon) lasciava il posto a Milano dopo un'ottantina di lanci appena, lasciando Fabione ad affrontare dall'inizio il lineup avversario, a partire da Munoz, che era eliminato, e Garcia Bellizzi, che invece inchiodava un lungo treno (3 a 3) che non demoralizzava il nostro pitcher, forse ancora un po' freddo. Rosado era la sua prima vittima al piatto (alla fine dovranno essere 7 su 12 battitori affrontati!!!), ne seguivano altre due al nono inning ed altre quattro nei due extrainning lanciati (tre su tre al decimo inning). Fabio Milano si guadagnava dunque una meritata vittoria, senza nulla togliere alla grande prestazione di Rolando Cretis, che ha comunque lasciato il campo senza uomini in base e con l'Italeri in vantaggio. Vittoria che giungeva solo all'11° inning, dopo un 8° ed un 9° inning nei quali Lucena, con circa 150 lanci sul groppone, si prendeva il lusso di un "sei su, sei giu". Al decimo inning il pitcher modenese cominciava ad accusare la stanchezza, ma la F blu sprecava, lasciando due uomini in base (valide di Liverziani e Frignani), con Mazzotti che si ostinava ad ordinare bunt, regolarmente non riusciti (salvo quello di Rigoli, forse l'unico avvezzo a questo fondamentale). All'11° inning saliva finalmente Orta, ma c'era la "lima" Teo Dall'Olio al box, il quale si incollava la mazza al caschetto, andava anche in svantaggio, ma aspettava con pazienza il quarto ball, che arrivava puntualmente. Ennesima chiamata di Mazzotti per il bunt, che Sheldon falliva, poi David girava la mazza, per una valida fondamentale in campo opposto, che spingeva Landuzzi (pinch runner al posto di Teo) in terza base. Paglioli decideva la mossa della disperazione: base intenzionale a Rigoli e poi tutti dentro a difendere. Davide Dallospedale aveva l'occasione per farsi definitivamente perdonare un periodo disastroso, e lo faceva con una beffarda rimbalzante, non so se voluta, che scavalcava Munoz e valeva la vittoria. Una vittoria targata Milano/Dallospedale per il Re degli Achei è anche più gustosa di un piatto di Souvlaki (mikro) con patatine fritte, quelle fresche, pelate e tagliate a mano.

Che finale!!! Come dice giustamente Pachos nell'editoriale di "Fuoricampo", questa è la vera finale, quella sancita dal campo, altro che Bologna-Grosseto o Rimini-Modena, che mai come quest'anno erano davvero le semifinali. Modena ha dimostrato di valere la Fortitudo, la squadra che ha dominato il campionato ed ha stravinto la sua semifinale. Se queste due partite finivano con una vittoria per parte nessuno avrebbe avuto nulla da ridire, ed anche una doppia vittoria modenese avrebbe potuto starci tranquillamente. Dunque, ancor più onore al merito alla Fortitudo che, come un camaleonte, ha saputo cambiare pelle, vestendo quella degli avversari, capace di sfruttare ogni momento di debolezza dei rivali. Anche se in gara 2 tanti uomini biancoblù sono rimasti in base, emerge che il "cobra biancoblù" ha morso due volte: una volta al sesto inning, un homer da tre di Antigua, che poteva essere mortale ma non lo è stato, la seconda volta invece è stata letale, quando è stato aggredito il rilievo Orta, senza che Modena avesse ancora il tempo per replicare. Analogamente in gara 1, la Fortitudo ha aspettato Cesario per sferrare il colpo mortale, dopo che Ventura era vacillato solo al settimo inning, sotto i colpi del capitano coraggioso della Effe blù.

Modena, si dirà, si è giocata "la matta", il classico jolly delle carte, quello che si presentava ai mitici "giochi senza frontiere" per raddoppiare il proprio punteggio nella manche dove ci si riteneva forti, oppure il mitologico "special" del flipper, con i punti e la forza che si moltiplicava quando era acceso, e sicuramente Lucena è stato uno "special", mentre Ventura è "la matta" dei modenesi. E non giurerei, sempre rimanendo "sul pezzo", che queste due sconfitte abbiano mandato Modena in "tilt": gara 3 sarà un grande banco di prova, anche perché dopo c'è gara 4 e Cipriano Ventura. La GB Ricambi ha comunque un grosso problema: Ventura avrà tirato almeno 150 lanci e Lucena 180; in che condizioni saranno in gara 4 e nell'eventuale gara 5? Riuscirà Toriaco in gara 3 a sovvertire il pronostico che lo vede soccombere davanti alle mazze bolognesi? Ed i due rilievi, Cesario ed Orta, pur con pochi lanci sul groppone, riusciranno a superare il trauma della doppia sconfitta? Modena esce da Bologna con una media battuta bassa, ma abbastanza in linea con il suo trend, tuttalpiù è la Fortitudo che ha abbassato notevolmente le medie. Comunque va rilevato che pochi uomini hanno battuto con regolarità: l'inossidabile Munoz (4 su 10, 1 rbi, 1 doppio) e Garcia Bellizzi (3 su 10, 2 rbi, 1 doppio, 1 solo homer): sufficienti anche Rosado (2 su 10, 1 rbi, 1 doppio, ma sempre vivace al box), Canate (2 su 6, 1 doppio ed alcune basi ball), Malagoli (2 su 7, 1 rbi) e Skinnon (2 su 7). Male invece Laffi, Tinti, Generali e Roversi, che in quattro hanno ottenuto un misero 2 su 26.

Più articolata la situazione in casa Fortitudo. Luci ed ombre sulla prova di Heredia, che comunque alla fine ha limitato i danni e non esce sconfitto dal confronto con Ventura. Poteva anche andare molto peggio, ma questa volta Julian ha saputo reagire e non farsi prendere dal nervoso. Cretis ha giocato la sua solita gara, e solo un grandissimo Lucena dall'altra parte ne ha parzialmente offuscato la prestazione. Per fortuna, si diceva, ci sono Corradini e Milano. Pensate, su 7 gare finora giocate nei playoff, una è stata persa, la prima, da Heredia; 6 sono state vinte, tre delle quali da questi due rilievi, la metà. Le altre tre sono state vinte da Cretis, Heredia e Newman, ma in un paio di occasioni è servita la salvezza di Milano. Nello specifico, Corradini ha lanciato in due partite, vinte entrambe, Milano in tre: due salvezze ed una vittoria. Dopo la stagione che abbiamo vissuto e tutti ci ricordiamo, questi due ragazzi sono riusciti finora a far addirittura meglio nei playoff, quando la pallina scotta e ci si gioca tutto. In attacco la Fortitudo è stata limitata molto nelle valide, almeno in gara 2, anche se in questa partita vanno registrati numerosi accessi in base, per ball o colpito, 9 in tutto, per un totale di 16 accessi, più o meno quelli della sera precedente. La difesa ha ballato in gara 1, errori a parte, segno che quando il pitcher non dà garanzie tutta la squadra ne risente. "Facciamo le corna" pensando a gara 3. Mazzotti questa volta mi è piaciuto di meno, per la questione dei bunt. Non che avesse torto: nelle partite tirate, e soprattutto nei playoff, è quasi una regola chiedere il bunt per fare avanzare il corridori in base verso la posizione punto, specie se non ci sono out a carico, ma bisogna una volta per tutte prendere atto che gli atleti della F blu sono davvero poco portati alla smorzata, in particolare Dallospedale e Fontana, ma è anche un "mezzo crimine" chiedere un bunt a due come Frignani e Sheldon, ma anche allo stesso Solano. Sono consapevole che questa opinione non è condivisa da tutti.

Gli "eroi" del weekend sono stati Corradini, Antigua, Milano, Dallospedale e Frignani, ma se ci pensate tutti o quasi i biancoblù hanno portato un bel mattoncino alla causa, a cominciare da Cretis e Liverziani, finendo con Heredia. In gara 1 abbiamo messo un bel mattone, in gara 2 il calcestruzzo e qualche tondino. Ragazzi, continuate così, manca poco ....

Le Statistiche. 

lanciatori

Gara Giocatore SPEC IP H BB K ER
1 Heredia ST 7.0 10 3 4 3
1 Corradini WO 2.0 0 1 3 0
2 Cretis ST 7.1 6 0 7 2
2 Milano WO 3.2 1 0 7 1

attacco

Giocatore AB H Bave RBI Extrabasi Altro
Rigoli 6 1 167 0   2 bb, 1 sb, 1 cs, 2 sh, 1 E
Dallospedale 11 3 273 1   1 gwrbi
Liverziani  5 2 400 1 1 hr 1 4 bb, 1 hp, 1 E (mib 700)
Solano 8 2 250 0   1 bb, 1 sh, 1 cs, 1 E
Frignani  7 2 286 2   3 bb
Antigua 10 4 400 4 1 hr 3 1 gwrbi
Fontana  7 0   0   1 bb
Dall'Olio 4 1 250 0   1 bb
Sheldon 7 3 429 0   1 bb, 1 hp, 1 E
Landuzzi 0 0   0    
Matteucci 5 0   0    

Gara 1: Italeri 5 (11/33, bave 333, 4 rbi, 3 E) - GB Ricambi 4 (10/37, bave 270, 2 rbi, 4 E)
Gara 2: Italeri 4 (7/37, bave 189, 4 rbi, 1 E) - GB Ricambi 3 (7/39, bave 179, 3 rbi, 0 E)

Totale: Italeri 18/70, bave 257, 8 rbi, 4 E - GB Ricambi 17/76, bave 224, 5 rbi, 4 E


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