L'ITALERI RICOMINCIA DA DOVE AVEVA LASCIATO IN SOSPESO

Primo trofeo 2004
La supercoppa italiana


Maledizione lanciatori - Pronostico di inizio stagione 
Fortitudini in azzurro - Assetto biancoblù

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11 aprile 2004. E Giove pluvio fu ancora clemente. Dopo una vigilia molto piovosa venne sabato 10 Aprile, ed un pomeriggio leggermente rigido per il baseball, ma senza una goccia d'acqua a turbare la prima uscita casalinga dell'Italeri 2004, la prima partita ufficiale, in quanto in palio c'era la supercoppa italiana ed a contenderla i rivali di sempre, i Pirati di Rimini.

Ad una settimana dal playball la Fortitudo si è presentata pressoché al completo (deve ancora arrivare il pitcher straniero, ma questa gara era riservata ai lanciatori italiani) e tonica, mentre come al solito la Rimini di inizio stagione è incompleta e scadente, ma state certi che anche quest'anno ci saprà stupire da metà torneo in poi.

Basta il secondo inning per risolvere il tutto, 4 punti segnati, frutto di sei valide (sulle 12 totali biancoblù), che fissano definitivamente il risultato, anche perché i riminesi in nove riprese non vanno oltre ad una valida ed una base ball, entrambe concesse da un già ottimo Cretis, pitcher vincente ed autore di 6 strikeouts, che ha lanciato cinque riprese con la consueta sicurezza, affiancato da rilievi "perfetti" nei restanti quattro inning (2 per Bazzarini, 1 a testa per Betto e Milano).

Sugli scudi senza dubbio David Sheldon (a mio avviso MVP in attacco), autore di un paio di extrabasi capaci di suscitare l'entusiasmo di un pubblico non ancora delle grandi occasioni, complice la cattiva stagione e soprattutto la Pasqua imminente. Ma un eloquente biglietto da visita lo ha lasciato anche "Pipe Urueta", 3 su 4 per lui e buona presenza in esterno sinistro, a sostituire Lele Frignani, impiegato come DH a causa di condizioni fisiche non ancora perfette. Il giovane oriundo ha dimostrato una certa confidenza con il bastone, come del resto aveva dato vedere anche nella tournée in azzurro. Buona prova in attacco anche da parte di Nilson Antigua.

Poco da fare per la difesa biancoblù, comunque in palla (Pantaleoni, Rigoli e Urueta esterni, Liverziani, Dallospedale, Sheldon e Solano interni, con il "bandanato" Antigua a ricevere) anche per la pochezza offensiva dei riminesi, pericolosi solo con Osuna, schierato interbase ed autore dell'unica valida dei Pirati, poi giunto in terza grazie ad una rubata e ad una scelta difesa).

Una partita tutto sommato poco interessante, anche per il divario evidente fra le due squadre, con il pubblico più attento a seguire attonito le notizie di un Bologna capace di dare all'Ancona la gioia della prima vittoria di campionato, oppure a rallegrarsi per essere di nuovo lì dopo sei lunghi mesi, osservando e commentando le prestazioni dei nuovi arrivi.

Le potenzialità offensive di questa squadra sono comprovate da alcune semplici osservazioni: Liverziani è stato l'unico a non battere valido, Fontana e Landuzzi non sono neppure entrati, Dallo, Frignani, Solano e lo stesso Pantaleoni (battitori da .350 di media) sono stati semplici comprimari.

Una supercoppa dunque meritatissima, anche perché in fondo l'Italeri avrebbe dovuto giocarsela con se stessa, visto che nel 2003 ha vinto sia scudetto che coppitalia.

STATISTICHE: EC Rigoli (1 su 5), 2b Dallospedale (1 su 4), 1b Liverziani (0 su 3), INT Solano (1 su 4), DH Frignani (1 su 4), ES Urueta (3 su 4), RIC Antigua (2 su 4), 3b Sheldon (2 su 4), ED Pantaleoni (1 su 4); lanciatori: Cretis (v.) rl 5, so 6, bb 1, bv 1, pg 0; Bazzarini rl 2, so 4, bb 0, bv 0, pg 0; Betto rl 1, so 0, bb 0, bv 0, pg 0; Milano rl 1, so 2, bb 0, bv 0, pg 0.

Maledizione lanciatori

Le ottime prove dei pitcher biancoblù rappresentano la più bella notizia della giornata, visto che l'attacco non dovrebbe destare preoccupazioni, in quanto addirittura rafforzato rispetto a quello già devastante dell'anno scorso. Questo anche alla luce di quella che sembra una vera e propria maledizione che colpisce i lanciatori della Fortitudo da qualche anno a questa parte. E' ancora fresca la vicenda Wakita, uno dei migliori pitcher stranieri che hanno indossato la casacca biancoblù, infortunatosi nel corso della stagione 2001, compromettendo i sogni di gloria dell'Italeri. L'anno successivo l'altro nipponico Shinada subiva analoga sorte, rientrando in tempo per la fine stagione e playoff, ma non agli stessi livelli di prima. Nella stessa stagione si infortunava anche Fabio Betto, anch'egli reduce da ottime gare, che perdeva un anno completo di attività, due infortuni che a loro volta hanno influenzato sul piazzamento finale dell'Italeri. Nella pur fortunata stagione 2003 si è verificata la "questione Marchini", con il lanciatore di Codogno arrivato a Bologna forse già "rotto" e capace di collezionare appena un paio di inning in tutta la stagione, mentre lo stesso Newman è stato condizionato per quasi tutto il campionato da un fastidioso malanno ad un ginocchio, mentre Cerbone si infortunava nel riscaldamento di una gara di finale a Modena, evento propedeutico all'unica sconfitta della serie, che poteva anche costare cara. Non dimentichiamo che anche il taglio di Maeda è stato in parte dovuto alle condizioni fisiche del nipponico, sostituito poi da Heredia, che ha mostrato luci ed ombre nella stagione e nei playoff.

Infine quest'anno, a più di un mese dal playball, si infortuna subito gravemente al ginocchio il neo arrivo Ghesini, costringendo la dirigenza a richiamare Cerbone, mentre il grande colpo di mercato rappresentato dall'ingaggio dell'ex nettunese Ozuna, che aveva ottimamente impressionato nella parte di stagione che disputò lo scorso anno, ed in particolare proprio nella gara disputata al Falchi, viene vanificato dalla notizia di un grave infortunio subito in un'amichevole al suo arrivo in Italia, una brutta frattura al braccio che utilizza per lanciare, pericolosa anche per la sua carriera, dovuta ad una battuta dell'ex biancoblù Paganucci (...), dunque out quanto meno per tutta questa stagione e dirigenza ancora costretta ad optare per una seconda scelta, sempre di nazionalità dominicana (un certo Matos), le cui qualità le saggeremo direttamente venerdì prossimo, sempre con il San Marino, sperando che Paganucci non giochi ...

Pronostico di inizio stagione

Non voglio esimermi da questo rituale, prendendomi tutti i rischi del caso in termini di brutte figure. E' del tutto evidente - consentitemi almeno questo - che i giudizi sono condizionati dalla situazione attuale delle varie squadre, e dalle notizie di mercato fin'ora rese pubbliche. Sappiamo benissimo che lo sport moderno prevede la possibilità per le varie squadre di operare rilevanti modifiche in corso d'opera.

Diversamente dall'ultimo commento migliora il giudizio su Nettuno e soprattutto su Rimini, nonostante la prova di oggi. Credo ancora che non valgano le posizioni ricoperte negli ultimi dieci anni (anno scorso escluso), ma non sembrerebbero comunque in caduta libera. Rimini ha un monte di lancio fortissimo, forse il migliore del torneo, ma anche negli altri reparti non si è indebolita più di tanto. I nettunesi invece trovano proprio sul monte il loro punto debole, in particolare con l'addio di Vigna, mentre in attacco ed in difesa potrebbero essere all'altezza, se gli stranieri faranno il loro dovere. Grosseto e Parma rimangono a mio avviso le vere rivali dell'Italeri 2004, con i maremmani forse ancora "corti" sul monte (da verificare i nuovi rilievi), ma con tre partenti di lusso ed un pitcher straniero di grande qualità; una "rosa" lunga e forte, anche se ampiamente rinnovata, potrebbe competere davvero con la Fortitudo, sia in attacco che in difesa. I ducali si sono ancor più rinnovati in ogni reparto, e proprio l'amalgama potrebbe essere il loro problema; interessante il monte di lancio, mentre sul diamante si registrano innesti di qualità ed ancora una volta un impiego abbondante di oriundi. Obiettivo playoff.

Un discorso a parte lo merita Modena, il cui maggior pregio è quello di optare per la scelta del consolidamento di un gruppo che ha mostrato grandi doti tecniche e morali. Date le risorse non certo ingenti dei canarini non era pensabile inserire altri grandi giocatori, se non rinunciando a qualche campione. Allora è meglio continuare così, e se quest'anno non verranno i playoff sarà perché altri si sono potuti rafforzare.

Fra le quattro potenziali "cenerentole", spicca sicuramente il San Marino, che anche lo scorso anno aveva a tratti ben impressionato. I sudditi del Monte Titano vogliono ripetere la bella coppa campioni dell'anno scorso, anche perché si giocherà proprio a casa loro, ma anche disputare una stagione tranquilla e con qualche ambizioncella, vista la qualità di certi nuovi arrivi. Sia sul monte che negli altri reparti compagine di tutto rispetto, non certo una pericolante. Per esclusione le pericolanti potrebbero essere le due neopromosse, Rho e Paternò, ma anche l'Anzio, sulla quale si erano sparse voci poco rassicuranti quando sembrava essere in pericolo l'iscrizione al torneo, mentre oggi è obiettivamente indebolita dal forfait di Sangilbert. Sicuramente i laziali sono più abituati alla A1 rispetto alle neopromosse, ma mantengono ed accentuano i difetti (monte corto e rosa insufficiente) che già lo scorso anno diminuirono non poco la loro resa potenziale. Difficile esprimere un giudizio sulle altre due squadre, piene di oriundi sconosciuti e giocatori provenienti da altre categorie. I lombardi paiono avvantaggiati, avendo inserito alcuni elementi di una certa qualità, come Gasparri, Carrozza e Sanchez come lanciatore straniero.

In sostanza, se devo fare una previsione precisa, ecco la sequenza: Bologna, Grosseto, Rimini, Parma, Nettuno, Modena, San Marino, Rho, Anzio, Paternò. Questo vale per la regular season, mentre per i playoff ogni pronostico è oggettivamente velleitario.

Fortitudini in azzurro

La tournée preseason disputata dalla nazionale ha visto alcuni importanti successi contro rappresentative di college americani e la presenza di alcuni elementi dell'Italeri, a partire dal neoarrivo Urueta, aggregatosi alla troupe azzurra appena sbarcato nel Bel Paese. Le notizie sono giunte ancora una volta grazie ai resoconti di Schiroli su baseball.it, ed i nostri si sono distinti come al solito, pur fra luci ed ombre. Per quanto riguarda l'attacco un po' sotto tono Pantaleoni, che in sei partite ha totalizzato un poco edificante 3 su 20, mentre Frignani ha disputato appena due gare da designato, con un 1 su 5 totale, ma influenzato dalle condizioni fisiche. Proprio Urueta lo ha rimpiazzato all'esterno sinistro totalizzando un apprezzabile 6 su 18 in sei gare disputate, mentre il Dallo, che di gare ne ha giocate cinque, ha chiuso con un altrettanto apprezzabile 5 su 15. Sul monte di lancio ottima impressione hanno destato i pitcher italiani, fra i quali il migliore sembra essere stato proprio il nostro Fabio Milano, che in tre gare ha disputato 6 inning, dispensando ben 9 eliminazioni al piatto a fronte di una sola base per ball e tre battute valide, che non gli sono costate alcun punto pgl, risultando una volta lanciatore vincente, una volta partente ed un'altra rilievo.

Assetto biancoblù

A pochi giorni dall'inizio del torneo voglio dare un mio parere, o farmi qualche domanda, su un assetto che ho visto ieri, ma che pare anche essere quello che Mazzotti proporrà anche nelle prossime gare. Non sono convinto che sia la soluzione migliore in assoluto, anche se condivido che può essere la migliore in relazione ai giocatori a disposizione. Liverziani è meglio in prima base o all'esterno destro? Quando gioca in prima ne risentono le sue prestazioni in battuta? Al di là delle condizioni fisiche attuali, il ruolo di esterno sinistro è ancora di Frignani? Per me si. Ce la farà Mazzotti a far giocare due partite su tre ad Antigua, alternandolo costantemente con Landuzzi in una delle tre gare di ogni trittico? Quale e quanto sarà l'utilizzo di Fontana, che non è secondo ai pur eccellenti compagni di squadra? Il lanciatore partente di gara 2 sarà Bazzarini? Ottima impressione, ma è un partente o un rilievo? Non è meglio pensare a Betto come partente? E Cerbone?