LA FORTITUDO COMINCIA A GIRARE"Testacoda" senza sorprese per l'Italeri contro la matricola Rajo Cronaca - Commento
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2 Maggio 2004. Ancora una volta la pioggia galeotta rimanda la partita del venerdì sera al salotto del Falchi ad una scomoda domenica mattina, e di nuovo tocca al giallo della casacca di gara2 inaugurare il weekend. Questa volta porta bene, ed in gara 2 si rivede l'Italeri versione frantoio sbriciolare la difesa della neopromossa Saim Rajo Rho, colpendo a ripetizione uno dopo l'altro la lunga schiera di lanciatori lombardi. Mentre i cugini del basket venivano a loro volta sommersi nella loro prima finale di Eurolega, la sera del sabato l'Italeri si limitava al minimo indispensabile per sbrigare la pratica, forti della presenza di Cretis sul monte, che è sempre una garanzia. Un grande Matos vince il recupero di domenica mattina. In tre gare i lombardi arrivano appena tre volte a casa base.
Gara2, pronti via. L'Italeri schiera la formazione tipo, con Urueta dh e Betto sul monte. Il ritrovato pitcher biancoblù, autore di una eccellente prova di sei inning, subisce a freddo la battuta del leadoff avversario, che però viene colto rubando (ottimo Antigua), e l'attacco finisce velocemente con un K e la prima delle svariate assistenze (alcune da urlo) di David Sheldon, l'imperatore dell'angolo caldo. Dall'altra parte Jason Stefani dimostra per il terzo weekend consecutivo come sia differente lanciare in A2 piuttosto che in A1, subendo quattro valide in successione (Rigoli, Dallospedale, Liverziani e Solano per l'uno a zero), prima di essere graziato da Frignani ed Antigua, che batte in doppio gioco. Il dominicano si rifà con gli interessi al terzo inning, quando spara un doppio al centro che vale i due punti del 3 a 0 (Liverziani base per ball, Frignani singolo). La partita di Jason Stefani finisce qua: 15 battitori affrontati, 7 valide concesse (due doppi) e due basi per ball... Entra Selmi, che esordisce con un lancio pazzo ed un singolo concesso a Pantaleoni, che vale il 4 a 0, che poi ruba e viene mandato a casa dal singolo a destra di Sheldon (5 a 0), che praticamente chiude la gara. Un'Italeri non sazia, forte della grande prova del suo lanciatore, infierisce con un altro punto al quarto inning, frutto di due doppi sulla destra di Liverziani e Frignani, complice la maldestra difesa di Saccardo, mentre nell'inning successivo ne entrano altri due (8 a 0): con due out, Urueta batte valido, poi Rigoli (triplo) e Dallospedale colpiscono senza pietà. Al settimo inning Bazzarini rileva Fabio Betto, applaudito con convinzione dallo sparuto pubblico. A tal proposito ho udito un commento di alcuni spettatori al seguito del Rajo, stupiti di come i bolognesi disertassero questo magnifico tempio del baseball e con la squadra che si ritrovano. Condivido in pieno, ma forse è più trendy far la fila nell'autostrada per il mare. Tornando a Bazzarini, l'ex riminese, probabilmente a difetto di condizione (e per questo non utilizzato a Paternò), esordisce con un'eliminazione al piatto, poi subisce tre singoli in sequenza e due punti forzati, a causa di due basi per ball concesse, per poi concludere quello che sarà l'unico suo inning del trittico. Lancerà Fabio Frignani l'ottava ripresa. Sull'8 a 2 la Fortitudo è punta sull'orgoglio e piazza altri 3 punti nella seconda metà del settimo inning (tripli di Dallospedale e Solano, poi a casa per lancio pazzo), mentre il punto dell'12 a 2 finale (manifesta inferiorità) arriva per inerzia difensiva, dopo una battuta del baby Breveglieri all'ottavo inning. MVP senz'altro Sheldon e Betto, ottime percentuali di battuta per tutto il lineup titolare, con l'Italeri che chiude il match con un eloquente 21 su 41.
Gara3 inizia sotto la pioggia, che per fortuna dura pochi minuti. La Fortitudo colpisce subito con tre punti al primo inning (singolo Rigoli e Liverziani, base Dallo, volata Solano e valida Pantaleoni), ma i lanciatori lombardi schierati per la gara serale, a partire proprio dal nuovo oriundo Bernazzani, schierato come partente, fanno decisamente una figura migliore dei colleghi pomeridiani, mettendo in sordina l'attacco biancoblù negli inning successivi. Al quinto inning c'è un sussulto degli ospiti, che battono un doppio con Ballerini, giunto poi a casa per il punto che sarà "della bandiera" grazie ad una battuta in scelta difesa e ad un singolo di Bassi. Nella seconda metà il "gatto" fa capire al "topo" che proprio non ce n'è, ed entrano i punti del 5 a 1, con gli stessi protagonisti del primo inning. Sarà il risultato definitivo, messo in cassaforte dalla coppia Cretis - Corradini, mentre in attacco i biancoblù erano ancora presi dalla difficile digestione, a seguito dell'abbuffata pomeridiana. Alcuni episodi di spiccata comicità da parte del dugout ospite hanno ravvivato la serata, con il manager Rigoberto Blanco Diaz che si è lamentato delle musichette con l'arbitro (potete immaginare la sarcastica reazione del pubblico del Falchi, loggionisti in prima fila, che ovviamente è durata fino alla fine del match), mentre un individuo in bermuda, di probabile origine lombarda, è stato allontanato dagli arbitri e rispedito nelle tribune, dopo che si era infiltrato, evidentemente in modo abusivo, nello stesso dugout del Rho, facendosi poi notare - se ho capito bene - per azioni di disturbo ai danni di Sheldon.
Il recupero di gara 1 vede la prima base occupata da Robert Fontana, con Liverziani lasciato a riposo, ed il resto della formazione confermata. Parte Matos che non ha problemi a controllare lo sterile attacco ospite, al quale concede davvero il minimo, rappresentato da due sole valide in sette inning, a fronte di sette eliminazioni al piatto. Il solito Milano conduce la nave in porto concedendo il terzo singolo ai lombardi e null'altro. Basta poco, dunque, a vincere questa gara, in pratica basta il solito Solano, che fra il terzo e il quinto inning manda a casa 3 compagni, aiutato dal capitano che porta a casa il terzo punto del terzo inning. E' fra il terzo inning e l'inizio del quinto che viene "smontato" il buon Sanchez, sicuramente ancora a corto di condizione, a dimostrare che la Fortitudo di questo trittico è stata davvero cinica con questa matricola. Il pitcher lombardo ha subito cinque valide che gli sono costati 4 punti guadagnati su di lui in 4 riprese lanciate; meglio ha fatto Quisini che ha completato la gara senza danni ulteriori, lanciando gli altri 4 inning, ma l'Italeri era ormai sazia dal punto di vista sportivo, e magari affamata dal punto di vista dell'alimentazione, vista l'ora.
Se la primavera 2004 resta ancora "pazzerella" (ma è una buona notizia, in fondo), le condizioni dell'Italeri volgono decisamente al sereno. La matricola lombarda non era certo un banco di prova di quelli severi, ma l'Italeri, mantenendo un'estrema affidabilità del monte di lancio ed una difesa ordinata e talvolta ermetica, dà impressioni positive anche in attacco, che pare essersi sbloccato ed in grado di colpire come e quando lo ritiene opportuno. Poche le rotazioni concesse da Mazzotti, che continua ad insistere con il gruppo di titolari con i quali ha iniziato il torneo: scelta condivisibile, che sta portando i suoi frutti. Urueta sembra sulla buona strada, rigorosamente utilizzato come DH; Liverziani è una garanzia in prima base, così come Pantaleoni in esterno destro: per il resto tutti ruoli ben sperimentati e consolidati. Rimane il rammarico vedere pressoché inoperosi gente come Landuzzi e Fontana, ma verrà sicuramente il loro momento. Sul monte di lancio l'unico neo è rappresentato da Bazzarini, che evidentemente soffre di guai fisici, mentre su Betto ormai si può dire senza timore alcuno che è quello di due anni fa. Cretis invece sembra quello dell'anno scorso, capace di farci dormire sonni tranquilli nelle gare 3 ed alla rincorsa dei suoi record di partite vinte, che a questo punto paiono decisamente alla portata. Matos si dimostra un pitcher di tutto rispetto, da verificare contro dei lineup più forti di quelli affrontati finora. Complessivamente dunque questo monte di lancio rappresenta un grande punto di forza, e sei lanciatori sono sicuramente sufficienti per la regular season. Rimane la necessità di ingaggiare un altro partente nell'ottica della coppa e dei playoff, ma è una scelta che ora non riveste caratteri di urgenza.
A questo punto ci si augura una trasferta senza troppi patemi in quel di Anzio, poi finalmente una serie di scontri diretti in rapida successione ci diranno se davvero l'Italeri è anche quest'anno la squadra da battere, perché sembra che la concorrenza scherzi poco.
La Saim Rajo Rho, dopo i grandi proclami del precampionato, sembra destinata al ruolo di cenerentola del torneo, destinata a tornare in fretta da dove era venuta. E' un peccato, perché come tutte le matricole dimostra entusiasmo e simpatia, ed in molti vedremmo con molto piacere la permanenza di squadre come il Rho, il Codogno, il Paternò, la Reggiana e la Fiorentina nella massima serie: purtroppo se le squadre debbono essere dieci, non c'è spazio per tutti. La particolarità di questa squadra è l'abbondanza del monte di lancio: un numero di pitcher che va bene per formare una squadra di calcio, ma che nel baseball ci azzecca poco. Mi sembra che si sia optato sulla quantità, piuttosto che sulla qualità, con tutto il rispetto. Nel baseball tre lanciatori "mediocri" non equivalgono ad un lanciatore "buono", ma mi sembra che sia così un po' in tutti gli sport. E' vero che forse ci si aspettava un po' di più da Jason Stefani, dopo il campionato dello scorso anno, ma, come detto, la massima serie è un'altra cosa. L'ingaggio di Sanchez può dare una mano non piccola, in particolare negli scontri diretti. In attacco il lineup pare complessivamente piuttosto debole, anche se spicca qualche individualità. In difesa mi è piaciuto Bassi, l'esterno centro, dotato di una corsa bella e veloce, mentre il resto è da rivedere ma non mi è dispiaciuto, a parte Saccardo, quando è stato schierato all'esterno destro: consiglierei al buon Rigoberto di non ripetere l'esperimento.
IL GIUDIZIO SUI SINGOLI.
OTTIMI: Betto, partita vincente con 6 inning, nessun pgl, 4 valide e 3 K: non serve commentare; Cretis, ennesima vittoria, in 7 inning ha concesso 5 valide, un solo pgl, 4 strikeouts: ennesima prova eccellente, una sicurezza; Matos, sette inning, stesso numero di strikeout, due valide concesse e zero pgl: così il dominicano si è presentato al pubblico del Falchi; Solano, un avvio di stagione straordinario, anche in questo weekend si conferma: 3 punti vincenti battuti a casa, 417 in battuta, 7 rbi (!!!), un doppio, un triplo, nessun errore. Che dire: MVP; Pantaleoni, si fa finalmente sentire anche in battuta (455 e 4 rbi), oltre ad una difesa perfetta, grande acquisto; Liverziani, nel recupero di gara 1 l'Italeri si concede di fare a meno di lui, quasi perfetto in battuta (5 su 7) nelle due gare precedenti, oltre alle solite basi per ball e palle raccolte da terra in prima base: pronto per Atene.
BUONI: Corradini, solito rilievo affidabile nei due inning lanciati, classificato salvezza, unica pecca una base per ball (una rarità); Milano, vale il discorso precedente: due inning, due K, 1 valida concessa; Fabio Frignani, tre out sul diamante a partita abbondantemente vinta, ma comunque utilissimo alla causa; Daniele Frignani, 400 in battuta è poco sopra alla media Italeri del trittico, ma non è certo male per il capitano, che unisce 2 rbi e la solita grinta, in difesa come al box; Dallospedale, anche per lui 400, ma quest'anno sembra migliorato anche nella selezione dei lanci; Urueta, tre gare da battitore designato, 5 su 11, dopo l'oblio torna quell'ottimo prospetto che ci attendevamo, prova rimarchevole; Rigoli, letteralmente scatenato in gara 2, poi si calma, ma la in mezzo è una sicurezza; Breveglieri, entra e batte in gara 2, non è facile trovare spazio in questa squadra, e farsi trovare presente nei rari momenti in cui si entra è ancor più arduo; Sheldon, siamo alle solite: se la media battuta fosse al livello della sua difesa sarebbe da Major, ma quando servirà state sicuri che le sue valide non mancheranno.
DISCRETI: Antigua, grande dietro al piatto, male in battuta, anche se più disciplinato dell'anno scorso.
INSUFFICIENTI: Bazzarini, purtroppo condizionato da malanni fisici, due punti forzati a basi piene non sono un gran bel segnale.
NON GIUDICABILI: Fontana e Landuzzi, anche se il primo ha una partita intera per dimostrare il suo valore, è difficile esprimere il giudizio su due campioni che per ora non possono trovare lo spazio sufficiente per mettersi in mostra in questa corazzata.
Mazzotti & C., nulla da dire sulla conduzione tecnica, nell'ambito di un trittico molto tranquillo. La scelta di insistere su Urueta ha per ora pagato. Da manuale anche la scelta di consolidare un gruppo di titolari, lasciando il turnover a quando ce ne sarà bisogno reale, anche se è triste vedere certi talenti in panca.
punti | H | / | AB | BAVE | RBI | E | punti | H | / | AB | BAVE | RBI | E | ||||
gara1 | Italeri | 4 | 8 | / | 32 | 250 | 4 | 0 | VS | Saim Rajo Rho | 0 | 3 | / | 29 | 103 | 0 | 0 |
gara2 | Italeri | 12 | 21 | / | 41 | 512 | 10 | 0 | VS | Saim Rajo Rho | 2 | 7 | / | 29 | 241 | 2 | 1 |
gara3 | Italeri | 5 | 8 | / | 27 | 296 | 5 | 0 | VS | Saim Rajo Rho | 1 | 5 | / | 31 | 161 | 1 | 0 |
totale | Italeri | 21 | 37 | / | 100 | 370 | 19 | 0 | VS | Saim Rajo Rho | 3 | 15 | / | 89 | 169 | 3 | 1 |
La notizia del weekend è senz'altro quella relativa alle tre vittorie ottenute da Grosseto sul campo del Rimini. La prima in gara uno, maturata all'ottavo inning (3 a 2 per i toscani), con i pitcher stranieri autori di un'eccellente prova, le altre due nette ed indiscutibili. Ai maremmani risponde Nettuno, che non lascia neppure una partita ai parmigiani, che a loro volta hanno vissuto un weekend terribile nel basso Lazio, e solo in gara 3, in rimonta, hanno perso di stretta misura. Dunque, con la tripletta dell'Italeri viene fuori, dopo 9 partite giocate, una situazione non del tutto prevista, con un terzetto di testa guidato da Nettuno ancora a mille e la coppia Bologna - Grosseto ad un'incollatura. Staccato, un'altro terzetto, guidato da Rimini e Modena, che comprende San Marino (che perde inaspettatamente due partite su tre sotto l'Etna). Parma, data tra le favorite, insegue mesta con 3 vittorie e 6 sconfitte (ma già tre scontri diretti), guidando il gruppo delle pericolanti, che vede il Rho ancora a secco di vittorie ed il Paternò autore della prima "doppietta" stagionale, dimostrando, se ce n'era bisogno, il valore delle tre autorevoli vittorie colte dall'Italeri in Sicilia solo una settimana prima.
A proposito dei siciliani, da rimarcare il weekend di Casimiro, autore di due solo homer e di altre valide, e la completa di Sanchez Lopez, che ha subito i 4 punti (del 7 a 4) solo al nono inning, ormai stanco. San Marino è stata ancora una volta tradita, soprattutto in gara 2, dalla carenza di rilievi: partita persa grazie ad un big inning all'ottavo su Rovinelli e Spadoni (perdente); ottima la completa di Casseri, che consente al San Marino l'unica vittoria del trittico.
Nella gara 1 di Rimini strepitose le prove dei pitcher stranieri: Saipe cede solo all'ottavo inning, ma conclude una prova con tre sole valide concesse ed una base per ball a fronte di 7 K; dall'altra parte sono ben 14 le eliminazioni al piatto di Navarro (vincente) in otto inning. In gara 2 sono le 12 valide dei maremmani a fare la differenza, tutte realizzate dal quintetto Francia, Ramos, Carvajal, Casolari e Ozuna, peraltro autore di un solo homer. Gara 3 vede la debacle riminese negli ultimi 4 inning (crollo di Marchesano prima, Bartolucci poi), con Francia ed Ozuna a fare i mattatori, ed il solo Di Pace a rendere un po' meno amara la serata dei Pirati, con un inutile homer da tre punti all'ultima ripresa.
Le vittorie di Nettuno sono nel segno del monte di lancio (ottimo Chavez, buono Bilisi, quasi perfetto Diego Ricci, autore di una completa da 9 inning, 0 pgl, 3 valide, 3 basi ball, 6 K) e di un box di battuta che batte poco, ma quando serve.
Per quanto riguarda la tripletta modenese (i canarini hanno dato l'addio definitivo a Garcia Bellizzi), spicca la completa da 10 inning dell'inossidabile Cipriano Ventura, di fronte ad un ottimo Heredia, nel recupero di gara 1, l'unica vinta di misura. Complete anche per Toriaco in gara 2, e Lucena (7 inning) in gara 3, ma l'Anzio è parsa davvero poca cosa, mentre l'attacco modenese, seconde linee comprese, si è fatto trovare pronto sui lanci dei deboli pitcher laziali.
statistiche lanciatori
lanciatore | gara | spec. | inning l. | h | bb | k | er |
Matos | 1 | WO | 7.0 | 2 | 0 | 7 | 0 |
Milano | 1 | RF | 2.0 | 1 | 0 | 2 | 0 |
Betto | 2 | WO | 6.0 | 4 | 0 | 3 | 0 |
Bazzarini | 2 | R | 1.0 | 3 | 2 | 2 | 2 |
Frignani F. | 2 | RF | 1.0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Cretis | 3 | WO | 7.0 | 5 | 0 | 4 | 1 |
Corradini | 3 | SA | 2.0 | 0 | 1 | 1 | 0 |
totale italeri | 15 | 3 | 19 | 3 |
statistiche battitori
battitore | valide | turni a.b. | media | punti b.c. | extrabase | altro |
Liverziani | 5 | 7 | 714 | 1 |
1 2b |
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Breveglieri | 1 | 2 | 500 | 0 |
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Pantaleoni | 5 | 11 | 455 | 4 |
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1 sf, 1 sb |
Urueta | 5 | 11 | 455 | 0 |
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1 cs |
Solano | 5 | 12 | 417 | 7 |
1 2b, 1 3b |
1 sf, 3 gwrbi |
Frignani | 4 | 10 | 400 | 2 |
1 2b |
1 sh |
Dallospedale | 4 | 10 | 400 | 1 |
1 3b |
|
Rigoli | 4 | 12 | 333 | 1 |
1 2b, 1 3b |
1 sb |
Fontana | 1 | 5 | 200 | 0 |
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Sheldon | 2 | 11 | 182 | 1 |
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Antigua | 1 | 8 | 125 | 2 |
1 2b |
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Landuzzi | 0 | 1 | 0 | 0 |
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totale Italeri | 37 | 100 | 370 | 19 |
5 2b, 3 3b |
2 sb, 1 cs, 1 sf, 1 sh |
classifica dopo la terza giornata
squadra | vinte | perse | pct. | differenza |
Danesi Nettuno | 9 | 0 | 1000 | == |
Prink Grosseto | 8 | 1 | 889 | 1 |
Italeri Bologna | 8 | 1 | 889 | 1 |
Telemarket Rimini | 5 | 4 | 556 | 4 |
Fiume Modena | 5 | 4 | 556 | 4 |
T&A San Marino | 4 | 5 | 444 | 5 |
Ceci & Negri Parma | 3 | 6 | 333 | 6 |
Città Normanni Paternò | 2 | 7 | 222 | 7 |
Elettron Anzio | 1 | 8 | 111 | 8 |
Saim Rajo Rho | 0 | 9 | 0 | 9 |