TORNA LA BELLA STAGIONE E L'ITALERI RIFIORISCEBologna - Parma. Tre facili vittorie per i biancoblù, ma Parma non è mai in partita. Solano: medie da basket e grande slam. Homer anche per il capitano. Matos straordinario. Italeri prima a pari merito con Grosseto. Cronaca - Commento finale - Le altre squadre - Statistiche e classifica Torna alla home page |
16 Maggio 2004. Il sole del sabato pomeriggio e due serate piacevoli e fresche nel modo giusto per essere ancora in primavera sono il miglior supporto per poter vedere del buon baseball, e l'Italeri ne trae grande giovamento. La Fortitudo demolisce in fretta i pitcher avversari, e il solo Newman, graditissimo ex, sembra poter resistere al furore delle mazze biancoblù. Ma non c'è partita, anche perché lanciatori e difesa Italeri mettono la sordina all'attacco ducale. Matos è autore di una quasi completa in gara 1, otto inning nei quali non ha fatto praticamente veder palla agli ospiti, lasciando loro appena 5 valide e nessuna base per ball, a fronte di 11 eliminazioni al piatto, delle quali 3 nel secondo inning ed altrettante all'ottavo. Betto e Cretis provano ad imitare il dominicano, e ci riescono piuttosto bene, mentre i rilievi mettono nella cassaforte tre gare già acquisite, terminate ai limiti della manifesta inferiorità (ci sarebbe stata in gara1 ma non è possibile per regola), per un complessivo 32 a 2 che la dice tutta in merito alla differenza fra le due squadre in campo, viste in un Falchi ancora troppo vuoto per una squadra tutta da ammirare. Il test con il Parma si presentava infatti succoso, essendo i ducali la prima vera insidia per l'Italeri nel 2004, e ci si poteva tranquillamente aspettare almeno un paio di gare equilibrate, visto quanto dimostrato dall'avversaria fin'ora. La Fortitudo doveva farsi perdonare l'inciampo di Anzio, e lo ha fatto nel migliore dei modi, con prestazioni eccellenti al box di battuta da parte di tutti o quasi i giocatori impiegati.
Solano & Antigua mi ricordano sempre più Starks & Jordan, due indimenticati americani della Fortitudo basket di inizio anni '80. Entrambi alti 2 metri e 5 centimetri, Marcellous (Marcel) Starks era il più "serioso" e giocava pivot: prendeva 15 rimbalzi a partita e faceva sempre 10 su 15, proprio come Solano, ma tirava sempre da sotto; Charles Jordan era un mattacchione, proprio come Antigua, giocava ala forte in difesa, mentre in attacco giocava praticamente da play, guardia ed ala piccola, ed aveva medie molto più basse (10 su 25 o giù di lì), ma tirava sempre da metà campo, oppure dall'angolo, a oltre 7 metri dal canestro, scostato quel tanto che bastava per non pestare le righe e praticamente dietro al tabellone avversario. Metà dei tiri che sbagliava erano preda di rimbalzo offensivo da parte di Starks e convertiti in canestro. Un connubio perfetto, che da solo bastava per vincere campionati di A2 e ben comportarsi in A1, vincendo anche qualche derby. Se si può fare davvero un paragone, questa Italeri, oltre ad avere Starks & Jordan, ha anche Basile, Myers, Vrankovic, Galanda, Fucka, Pozzecco, Djordjevic, etc, etc, etc... Mi perdonino ovviamente i troppo, troppo numerosi tifosi virtussini che frequentano il Falchi, infiltrati persino in società...
La formazione di gara1 è la solita, con Fontana finalmente dentro dall'inizio e nel ruolo di battitore designato. Robert ripagherà la fiducia del manager con cinque turni eccellenti: 2 su 3, 3 rbi, 2 basi per ball. Dopo un primo inning di studio, l'Italeri decolla al secondo, con cinque valide consecutive che valgono il primo vantaggio (Antigua, Fontana, Pantaleoni, Sheldon e Rigoli): tre a zero e nessun out, con Sheldon che batte il primo punto e Rigoli i due successivi. Al terzo inning arriva finalmente la prima valida ducale, è di Vasini, l'unico a vedere i lanci di Matos, ma non fa danni, mentre nella seconda metà l'Italeri consolida il proprio vantaggio, con una battuta in doppio gioco di Antigua. Al quinto inning arriva un altro punto da una battuta di Fontana in scelta difesa: 5 a 0. Medina decide comunque di confermare il suo partente, ma nell'inning successivo, con due uomini sulle basi e due out, Catanoso sceglie di far passare Liverziani con una base intenzionale: un errore marchiano, visto che Solano è attualmente il miglior cleanup del torneo, e infatti arriva il secondo fuoricampo biancoblù di questa stagione, uno splendido grande slam che dà altri 4 rbi alle statistiche dell'interbase dominicano, che chiuderà il trittico con uno stratosferico 10 su 15, ed una media bombardieri intorno al 1.000, vincendo un metro di pizza. A questo punto finisce tristemente la prova di Medina, con 9 punti, tutti pgl, sul groppone, mentre dall'altra parte Matos continua a raccogliere scalpi. Gli ultimi tre punti, per un umiliante 12 a 0, arrivano sul rilievo Facchin all'ottavo inning, anche se non pgl, perché c'era stato un precedente errore di Parisi aveva mancato una facile presa di un pop in foul dietro al piatto. Solano spinge a casa il suo quinto punto, mentre Fontana due dei suoi tre punti battuti a casa. Corradini lancia senza patemi la nona ripresa, con tre volate preda della difesa biancoblù, mentre Matos aveva chiuso l'ottavo inning con tre K, ma anche con un po' di stanchezza, visto che aveva concesso due delle cinque valide subite in tutti gli otto inning. Purtroppo la festa è stata rattristata da un infortunio subito da Landuzzi, che dopo essere andato a correre sulle basi al posto di Antigua, si produceva una brutta distorsione alla caviglia, nel tentativo - peraltro fallito - di rientrare salvo in seconda base, dopo una battuta di un compagno presa dalla difesa avversaria. Probabilmente lo sfortunato Bidi ne avrà per diverse settimane.
Gara2 vede sul monte di lancio quel Massimino che tanto ci aveva fatto penare nell'ultima trasferta in quel di Parma datata agosto 2003. Smontato in meno di una ripresa: Rigoli apre con un doppio, Dallospedale lo fa arrivare in terza con un sacrificio, Liverziani batte il primo punto, con una battuta in scelta difesa, ma è salvo in prima per errore, il solito Solano batte valido e arriva il, fuoricampo a sinistra di Frignani (4 a 0), poi Antigua subisce due strike poi viene colpito, e mandato in terza da un doppio di Fontana, permettendo a Pantaleoni di battere due punti a casa (6 a 0). A quel punto Catanoso non ne può davvero più e si gioca la carta Olemberger. L'oriundo, attualmente forse il pitcher più affidabile dei ducali, frena le mazze biancoblù per diversi inning, ma la partita è ormai compromessa, e molti si chiedono se non era il caso di giocarselo per la gara del sabato sera, anziché fargli limitare i danni in una gara ormai persa. Forse Catanoso contava su un crollo di Betto, considerato il punto debole fra i partenti dell'Italeri, ma Fabio risponde con una prova convincente, concedendo il minimo: tre valide e tre basi ball, ma mai in seria difficoltà, se non al quinto inning, quando si limita a subire il punticino della bandiera, su una battuta di Morelo, che manda a casa La Fera, in base per ball, poi avanzato. Mazzotti e Radaelli comprendono che Fabio attualmente può lanciare per cinque inning o poco più e, visto il risparmio di rilievi della gara precedente, decidono di far lanciare tre inning (il sesto e il settimo e l'ottavo) a Corradini, facendo chiudere la gara a Milano, consentendogli di rimanere "abbastanza fresco" per il rilievo serale. La differenza fra la gestione dei pitcher è un simbolo di quanto sia ampio il solco che attualmente divide Bologna e Parma. Bologna ha poche alternative, ma le gestisce al meglio, Parma ne ha sicuramente di più, anche se di qualità nettamente inferiore, e le gestisce in modo discutibile. Tornando a noi, la partita si era portata sul 7 a 0 al terzo inning, grazie ad un doppio di Antigua, in terza sull'eliminazione di Fontana ed a casa sulla volata di sacrificio di Pantaleoni (grande prova dopo una gara1 opaca), e si sarebbe poi chiusa sul 10 a 1 in virtù del calo di Olemberger all'ottavo inning, nel quale subiva tre punti, non pgl per un precedente episodio simile a quello di gara1, con Liverziani che sparecchiava le basi con un gran doppio.
In gara3 Urueta è battitore designato al posto di Fontana, visto che Parma schiera lanciatori mancini, a partire da Danny Newman, applaudito dal pubblico biancoblù. Al suo ingresso nella seconda parte del primo inning c'è anche la sua musica (Heroes di David Bowie) a salutarlo. I battitori fortitudini non gli fanno grossi sconti, anche se "se la cava" con due punti subiti già nel primo inning. La Fortitudo capitalizza due basi per ball concesse a Dallospedale e Liverziani, con la battuta di Solano (1 a 0) e la volata di sacrificio di Frignani (2 a 0). La Fortitudo non dilaga come nelle precedenti gare, e sicuramente un bel po' di merito è da accreditare a Danny. Al quarto inning arrivano tuttavia altri due punti per i biancoblù, grazie a due gran doppi di Frignani e Pantaleoni (3 a 0), avanzato per una battuta data valida a Urueta (ma in realtà frutto di una grave indecisione della difesa ducale), ed a casa per la prima delle tre volate di sacrificio di Sheldon (4 a 0). Al sesto inning c'è Bova in pedana, quando la Fortitudo segna altri due punti: base ball a Pantaleoni e colpito su Urueta, mandati a casa delle valide di Rigoli e Dallospedale (6 a 0). Dall'altra parte Cretis, dopo aver condotto la solita gara tranquilla, concedendo agli avversari poco o niente, cominciava a risentire di un po' di stanchezza, e al settimo inning entrava l'inevitabile punto della bandiera ducale, frutto delle valide di Balgera, Squarcia e il solito Vasini. Milano lanciava le ultime due riprese, lasciando ai parmensi solo alcune valide infruttifere, mentre l'Italeri dilagava con quattro punti all'ottavo inning, sfiorando l'interruzione per manifesta inferiorità, con Salsi sul monte, rilevato a sua volta da Roberto Corradini, quarto pitcher schierato da un sempre più confuso Catanoso. Valida di Pantaleoni, base per ball ad un positivo Urueta, terza volata di sacrificio per Sheldon (8 a 1), valida di Rigoli, gran triplo di Dallospedale (9 a 1). Corradini entra e fa l'errore di giocarsi Liverziani (10 a 1) e Solano (ennesima valida, che però non porta punti), prima di ottenere quell'eliminazione che evita l'onta della manifesta.
Non c'è molto da commentare di fronte a prestazioni del genere. O si passa il tempo a comporre lodi per questa corazzata biancoblù, o ci si sofferma nel guardare il pelo nell'uovo, magari criticando Dallospedale perché ha battuto "solo" 250. Non è il caso di fare né l'una e né l'altra cosa, dunque voglio solo dire: grandi ragazzi, continuate così. Ma qualcosa bisognerà pur dire, perché questa squadra se lo merita davvero per l'impegno e il lavoro della settimana e del weekend, a fronte di stipendi da fame, se paragonati ai colleghi del calcio o di qualche altro sport, che magari passano il loro tempo più in qualche discoteca famosa a spendere "fior di eurini" guadagnati facilmente, piuttosto che sul campo a sudare. E voglio dire che questa era una prima prova del nove, contro una squadra accreditata che non ha avuto il tempo di dire "beo" e si è trovata sommersa da una grandinata di palline colpite dalle mazze biancoblù, con i lanciatori bolognesi che sembravano il Cerbero che fa la guardia all'Ade. Trittico importante, che lava l'onta di Anzio, se di onta si può parlare, e getta un colpo di spugna, almeno fino al prossimo weekend, su alcune lecite perplessità in merito allo stato di forma di alcuni giocatori, che tra l'altro in questo periodo hanno tutti i diritti di non essere in forma. Matos ha sfoderato una prestazione da pitcher di razza, e sarà pirotecnica la sfida di venerdì con Navarro, anzi forse poco pirotecnica per entrambi i lineup. Robert Fontana ha fatto vedere che se impiegato con continuità è lo stesso dell'anno scorso, almeno al box, ma sono sicuro anche in difesa, se ce ne sarà bisogno. Fabio Betto ha dimostrato ancora una volta che il suo unico limite è la tenuta, ma per il resto è del tutto adeguato al ruolo di partente, dunque peccato per il continuo forfait di Bazzarini - raggiunto purtroppo in infermeria da Bidi Landuzzi - perché è più che mai necessario rinforzare il bullpen, almeno in ottica Coppa dei Campioni. Con il forfait di Bidi sarà maggiormente responsabilizzato il giovane Deligia, unica alternativa ad Antigua dietro al piatto, consigliando al prode Nanni di mantenersi allenato...
La Ceci&Negri vista al Falchi è la sorella minore delle altre squadre anonime che Parma è stata capace di mettere in campo negli ultimi anni, nonostante le marce trionfali suonate dopo l'ultimo mercato. Ci si deve augurare che sia solo una questione di amalgama e di forma, ma quello che si deve commentare oggi è quello che si è visto sul campo, ed è davvero pochino. Al box di battuta i sudditi di Maria Luigia hanno tenuto medie da retrocessione, ed il solo Vasini è parso in grado di battere con continuità. La linea degli esterni, a partire proprio dallo stesso Vasini, ha lasciato più di una perplessità nel difendere le battute insidiose dei biancoblù, una volta nel texas, una volta vicino alla recinzione. Laidel Chapelli, che doveva essere un fenomeno, è stato ribattezzato a Bologna "L'èt da ciapér", e Catanoso ha dovuto schierare il redivivo Schianchi in gara3 per dare qualche problema alla difesa biancoblù (tralasciamo di commentare la prova difensiva di Leo). Non parliamo poi dei lanciatori, regolarmente battezzati dai bombardieri biancoblù, senza favoritismi di sorta. Che dire poi di Catanoso, bah... Parisi è formidabile a cogliere i nostri fuori base, un po' meno nelle prese al volo dietro il piatto... Forse il vero problema di Parma degli ultimi anni è che nel dugout si sentono davvero poche "erre moscie" alla parmense e molte d'oltreoceano. De toute façon, i ducali hanno finora affrontato una sezione di calendario impegnativa, e sono attesi da quattro turni più abbordabili, da qua alla fine del girone. In realtà le prossime due avversarie si chiamano Paternò e San Marino, ergo tanti auguri ai cugini della nobile città parmense.
IL GIUDIZIO SUI SINGOLI.
OTTIMI: Matos, offre una prestazione strepitosa annichilendo i battitori avversari a suon di K; un gran controllo, ottima selezione di lanci, e quando occorre, volta la schiena e la pallina non la vede più nessuno, se non il fondo del guanto di Antigua. Senz'altro MVP fra i lanciatori; Betto, l'autonomia è quella che è, ma in fondo è al rientro come partente dopo una stagione di stop e raccoglie il quarto successo stagionale, su cinque partite disputate; Cretis, the machine colpisce ancora ed aggiunge l'ennesima vittoria al suo ricco album dei ricordi; Solano, medie da giocatore di basket, saldamente in testa alle classifiche dei battitori del campionato, e stavolta non compie nemmeno un errore, neanche veniale. Che dire: 10 su 15, un grande slam e un doppio, altri sei punti battuti a casa, sono statistiche che parlano da sole. Non sbaglia un colpo, d'autorità MVP fra i battitori; Rigoli, dopo un avvio di stagione stentato, sembrerebbe tornato alle sue abituali medie al box, mentre in difesa non era mai mancato all'appello anche prima; Pantaleoni, dopo una gara1 in continuità con le precedenti, il sabato offre due prove ai limiti della perfezione; Sheldon, oltre a difendere, questa volta si fa sentire in attacco: le tre volate di sacrificio in gara3 se non sono un record, poco ci manca; Liverziani, sembra quasi che non ci sia, invece riguardando le statistiche c'è, eccome se c'è.
BUONI: Corradini, non è ancora quello dell'anno scorso, ma chiude con mestiere con rilievi che concedono poco agli avversari; Milano, anche per lui due rilievi tranquilli tranquilli, anche se non al suo top: 4 valide in tre inning non fanno danni, ma sono un po' troppo per le sue medie, ma rimedia con altrettante eliminazioni al piatto; Frignani, il capitano e la sua rabbia, che esplode mandando a sbattere la pallina contro i tabelloni dietro la recinzione a sinistra: grande, anche se come media battuta è inferiore a molti compagni; Antigua, con il forfait di Landuzzi tornerà stakanovista dietro al piatto, ma in fondo era già così. Non si esalta più di tanto in battuta, ma in questo weekend basta e avanza, e comunque una pallina a sbattere contro la recinzione la manda quasi sempre almeno una volta in un weekend; Fontana, il nostro Robert ha "tenuto botta" ed ha avuto due partite intere per dimostrare che è uno dei titolari di questa squadra. In gara1 una risposta straordinaria a chi pensava si fosse smarrito: in cinque turni due valide, due basi per ball ed una battuta che ha fruttato un punto, anche se un suo compagno è stato eliminato per scelta difesa. Per un dh questa si chiama perfezione. Peccato per quell'errore nel finale di gara3, quando ha sostituito in prima base Liverziani, un errore veniale, del tutto ininfluente, se non per le sue statistiche; Urueta, lascia spazio a Fontana nelle prime due gare contro i lanciatori destri, ma in gara3 torna dh e si comporta bene, niente da dire.
DISCRETI: Dallospedale, al di là dell'errore che non influisce sul giudizio sempre positivo sulla sua difesa, questa volta il Dallo batte con meno continuità, anche se quando batte si fa sentire: un doppio ed uno stupendo triplo, per un totale di tre punti battuti a casa; Deligia, ovviamente si vede pochissimo, ma quel poco dietro al piatto piace, un po' meno al box, molto quando corre verso il bullpen per "allenare" i pitcher.
Mazzotti & C., il confronto con Catanoso è imbarazzante per il secondo. Avere una Ferrari è senza dubbio un grande vantaggio, ma bisogna saperla guidare, e anche se Mazzotti non fosse Schumaker, quanto meno sa dov'è il cambio e la frizione.
punti
H / AB
BAVE RBI E
punti
H /
AB BAVE
RBI E
gara1
Italeri
12
16 /
36
444 11
0 VS
Ceci&Negri
0 5
/ 32
156
0
2
gara2
Italeri
10
14 /
35
400 10
1 VS
Ceci&Negri
1 6
/ 31
194
1
3
gara3
Italeri
10
14 /
32
438 10
1 VS
Ceci&Negri
1 9
/ 35
257
1
0
totale Italeri 32 44 / 103 427 31 2 VS Ceci&Negri 2 20 / 98 204 2 5
Due squadre in testa, due squadre che dominano la classifica di media battuta; Italeri e Prink, che si sfideranno la prossima settimana al diamante di Grosseto, in un trittico che promette scintille. I grossetani si impongono nella trasferta di Nettuno, cedendo ai locali solo una rocambolesca gara3, nonostante le 10 valide in più. Sorprendentemente al quarto posto San Marino (che in gara3 nega a Rho la prima vittoria stagionale rimontando con un homer di Collicchio) e Paternò (che liquida Anzio), mentre Rimini è sempre più in crisi e rimedia una sola vittoria, in gara3, allo stadio dei Pirati, contro il Modena, dopo 3 extrainning.
Guardando la classifica si conferma il trio di testa, con Nettuno attardato di una lunghezza, che potrà però sfruttare lo scontro diretto fra le capoliste, mentre la gara per il quarto posto utile per i playoff è apertissima, con Parma e Rimini in ritardo, ma comunque solo a due lunghezze dalla coppia inedita San Marino - Paternò. In coda sembrano già spacciate Anzio e Rho.
Curiosità fra le partite disputate: In Nettuno - Grosseto (0-3; 2-7; 9-8) Peppe Mazzanti batte una sola volta in tutto il trittico, con l'attacco nettunese in panne in gara1 contro Navarro (8 ip, 1 h, 2 bb, 10 k, 0 er), mentre i grossetani trovano i lanci di Chavez, in particolare l'ex Casolari (3 su 4). In gara2 la coppia Rollandini-Coppola limita ancora le mazze laziali, concedendo in 9 inning appena 4 valide e 4 basi ai laziali, che segnano due punti viziati da errori della difesa maremmana, dunque non pgl. A Rimini (Rimini - Modena 3-4; 3-9; 6-5 al 12°) arriva la quarta sconfitta consecutiva di Saipe, e solo in gara3, dopo una serie interminabile di inning, i locali rompono la striscia negativa giunta alle 8 sconfitte consecutive. In evidenza per tutto il trittico l'inossidabile Mauro Laffi in battuta, ma ottime anche le prove di altri canarini, come i soliti Munoz e Canate, ma anche Malagoli, che in gara2 chiude con 4 su 5 e 2 rbi. Completa da 7 valide, 11 k e 3 pgl per Cipriano Ventura, vincente di gara1, inutili i solo homer di Oropeza (al 9° in gara1) e Castrì (in gara2) per i Pirati, mentre in gara3 Rimini vince una gara piena di errori, basi per ball, colpiti, con Gaiardo in evidenza al box di battuta. Male Patrone in gara2, smontato in meno di 4 inning, con Toriaco che vince ancora. Decisamente il mare di Rimini porta bene ai modenesi. Paternò - Anzio (3 a 0; 6 a 5; 2 a 1) vede le mazze locali letteralmente scatenate per tutto il trittico, con Heredia che però cede in gara1 solo all'ottavo inning, quando è stanco e la sua squadra era ancora sullo 0 a 1. La partita del sabato pomeriggio è stretta nel punteggio, ma i cinque punti nascono tutti fra l'ottavo e il nono inning, con Torres che soffre, dopo che la sua squadra si è permessa di lasciare ben 15 uomini sulle basi. Gara3 è invece strettissima per davvero, risolta dalla coppia di lanciatori Alibardi-Torres che si dividono pressoché equamente i nove inning, concedendo due sole valide (entrambe di Santolupo), ma anche 9 basi per ball. Punto della vittoria al nono inning. Infine a San Marino (San Marino - Rho 4 a 0; 3 a 0; 9 a 8), dopo le solite due gare stitiche, il lombardi rischiano in gara3 di vincere la loro prima partita stagionale, quando si trovavano a condurre per 7 a 2 dopo la prima metà del settimo inning, ma erano bruscamente risvegliati da un grande slam di Collicchio, e dopo il pareggio, al nono inning arrivava il punto decisivo per i locali. Fra i pitcher ancora sconfitto Sanchez, contro un ottimo Lopez, autore di una completa vincente da 0 pgl, 4 valide, una base per ball e 6 K, mentre in gara2 il solito Martignoni si impone a sua volta con una completa senza pgl, con 6 valide, 4 basi e altrettante eliminazioni al piatto. Per Rho benino Bernazzani in gara2, nonostante la sconfitta, ancora in difficoltà Stefani.
statistiche lanciatori
lanciatore
gara spec.
inning l. h bb
k er
Matos
1
WO 8.0
5 0
11 0
Corradini
1
RF 1.0
0 0 0 0
Betto
2
WO 5.0
3 3 4 1
Corradini
2
R 3.0
2 1 1 0
Milano
2
RF 1.0
1 0 2 0
Cretis
3
WO 7.0
6 0 2 1
Milano
3
RF 2.0
3 0 2
0
statistiche battitori
battitore valide a.b. media
p.b.c. extrabase
altro
Solano
10 15
667 6
1 2b, 1 hr4
1 cs, 1 gwrbi
Rigoli
7 12
583 2
2 2b
1 sb, 1 cs
Pantaleoni
6 11
545 4
1 2b
1 sf, 2 sb
Urueta
1 2
500 0
Sheldon
4 9
444 4
1 2b
3 sf, 1 gwrbi
Fontana
3 7
429 3
1 2b
1 sb, 1 cs, 1 E
Liverziani
4 12
333 5
2 2b
1 cs, 1 gwrbi
Frignani
3 11
273 3
1 2b, 1 hr3
Antigua
3 11
273 1
1 2b
1 sf
Dallospedale
3 12
250 3
1 2b, 1 3b
1 sh, 1 E
Deligia
0 1
0
totale Italeri
44 103
427 31 11 2b, 1 3b, 2 hr
5 sf, 1 sh, 4 sb, 4 cs, 2E
classifica dopo la quarta giornata
squadra vinte
perse pct. differenza
Prink
Grosseto 13 2
867 ==
Italeri
Bologna 13 2
867 ==
Danesi
Nettuno 12 3
800 1
T&A
San Marino 8 7
533 5
Città
Normanni Paternò 8 7 533
5
Fiume
Modena 7
8 467
6
Ceci
& Negri Parma 6
9 400
7
Telemarket
Rimini 6
9 400
7
Elettron
Anzio 2
13 133
11
Saim Rajo Ambrosiano 0 15 000 13