15.05.02 Commento all’inizio di campionato della
Fortitudo Italeri.
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La Fortitudo parte con grandi ambizioni nella
stagione 2002, presentando alcuni volti nuovi, fra i quali spicca il prima base
Liverziani, giocatore con un ottimo pedegree e proveniente da Rimini, gli
americani Seal e Dalton, con ottime referenze di battitore per il primo e di
difensore per il secondo, l’esperto Sheldon e il giapponese Shinada sul monte
di lancio. Di fianco ad alcuni altri innesti e giovani leve, come il lanciatore
Nava e i ricevitori Paganucci e Monari, vengono confermati gli inossidabili
Ricki Matteucci (classe ’57), Newmann (in veste di lanciatore partente di gara
2), Neri, e gli ottimi Dall’Ospedale, Lele Frignani, Landuzzi e Dall’Olio. Fra
i lanciatori inoltre la conferma di Betto come partente in gara 3 e dei rilievi
Corradini e Milano.
Le prime due gare vedono impegni molto abbordabili
con le neopromosse Codogno (al Falchi) e la facile trasferta di Firenze. Una
Fortitudo a luci e ombre vince queste prime sei partite, non senza qualche
problemino, in particolare nel recupero di gara 1 in terra toscana vinto agli
extrainning.
Al terzo impegno stagionale arriva al Falchi la
compagine modenese, già retrocessa e poi ripescata per la defezione di Caserta.
Un appuntamento in apparenza facile per la Fortitudo, che invece prende un po’
sottogamba l’impegno ed in un misto di errori difensivi, scelte sbagliate e
sciocchezze in attacco, con una prestazione deludentissima in particolare in
battuta in gara 1, recuperata di domenica. Dunque gara 1 e gara 2 lasciate ai
modenesi, anche in modo roccambolesco, come in gara 2, dopo un lungo recupero
fortitudino e la possibilità di dare il colpo di grazia nell’ottavo e nel nono
inning abbiamo ceduto all’extrainning incassando 3 punti in un colpo.
In particolare: gara 1 è stata persa 2 a 1, con un
punto al primo e un punto al nono inning per i modenesi, mentre l’Italeri segna
al quinto ed ottiene appena 4 battute valide contro il lanciatore esordiente
Lopez, davvero molto bravo, anche perché ha lanciato nove inning filati; gara 2
ha visto i modenesi segnare 3 punti al primo, ben 5 al quinto e, dopo un
graduale recupero fortitudino concretizzatosi all’ottavo, altri 3 punti,
vincenti a questo punto, all’extrainning, il tutto con 12 valide per l’Italeri,
ma 4 tremendi errori difensivi e 10
valide concesse all’avversario, oltre ad una serie di basi ball e toccate. Un
quadro quasi tragico, con due partite perse in casa contro una squadra
candidata alla retrocessione, almeno secondo i pronostici della vigilia, e che
invece ha dimostrato di valere molto di più, almeno in qualche suo elemento,
come il nuovo lanciatore Lopez e Muñoz, D’Agostino e Lucena in battuta. Un
quadro che però ha visto in gara tre la conferma dello splendido stato di forma
di Betto, il lanciatore dell’Italeri, reduce di un perfect game a Firenze,
confermando un’ottima prova sabato sera conclusa al settimo con un eloquente 14
a 1.
Che analisi fare alla vigilia della difficilissima
trasferta di Nettuno (ancora a 1000) e della pericolosa trasferta di Anzio? Pur
essendo un quasi neofita o comunque poco esperto di questo bellissimo sport,
credo di poter proporre qualche spunto per interpretare il momento della
squadra. Anzitutto vi è evidentemente un difficile inserimento dei nuovi, che stanno
deludendo in particolare in attacco, in quanto sicuramente Dalton, meno
Liverziani, in difesa stanno facendo il proprio dovere. Certo che sta
diventando imbarazzante vedere la successione di questi due giocatori più Seal
si sul box di battuta: questa successione doveva rappresentare il momento di
maggior pericolosità ed intimidazione del nostro line up, invece sta succedendo
l’opposto. Diverso è il discorso da fare su Shinada, che ha deluso nelle prime
due partite, ma si è nettamente migliorato con Modena, pur nella sconfitta,
dovuta, ripeto, a difficoltà in attacco. Credo che occorra ancora un po’ di
tempo, ed è giusto concederne, per vedere i veri Dalton, Liverziani, Seal e
Shinada. Certo che il baseball di tempo ne lascia davvero poco, vista la davvero
breve durata della stagione. Non credo però che la Fortitudo rischierà di
uscire dalle prime quattro, e nei playoff può sempre succedere di tutto.
Accanto al problema della forma fisica e mentale, vi
è forse un problema di mentalità. Con Modena, ma anche nelle gare precedenti,
la Fortitudo ha dato a volte l’impressione di prendere un po’ sottogamba certi
appuntamenti, mentre occorre essere spietati con tutti.
Un limite di questa squadra è sul monte di lancio.
Non forse per i partenti, perché sono convinto che Shinada migliorerà ancora,
Betto va già anche troppo bene così, mentre per Newmann credo che la partita
con Modena sia stato solo un episodio. Certo che alle spalle di questi tre
partenti non è emersa alcuna alternativa, se non forse utilizzando Sheldon sul
monte, o forse è il caso di pensare anche al vecchio Matteucci. I rilievi,
infatti, quando vanno bene durano al massimo per un paio di inning, poi
evidentemente, dopo un certo numero di lanci, perdono lucidità abbastanza in
fretta (vedi Milano in gara 2). Fra i
rilievi forse il più affidabile per ora è stato Corradini.
Fra i dati positivi invece possiamo spendere
l’approccio positivo dei veterani della Fortitudo, a partire proprio da Betto,
fino agli inossidabili Neri e Matteucci (loro finora è la miglior media
battuta), l’ottimo Lele Frignani in gran forma, l’ottimo Dall’Ospedale e, in
misura minore, Newmann, Landuzzi e Dall’Olio. Questi giocatori hanno il compito
di integrare ed infondere serenità ai nuovi arrivati, per costruire una squadra
coesa, concentrata in difesa e maggiormente pericolosa in attacco, aumentando
il numero di potenziali bocche di fuoco.
Per recuperare il passo falso con Modena si potrebbe
cominciare a vincerne due a Nettuno....