Quelli che ... gli viene il magone ascoltando la
radio (come me)
Quelli che ... non hanno dormito la notte (oh yeah)
Quelli che ... han litigato con mogli e fidanzate (ahi ahi ahi)
Quelli che ... Dall'Ospedale han rischiato di andarci davvero (e sono guai)
Al di là del ritrovato umorismo del giorno dopo, della serie si ride per non piangere, il trittico di Nettuno è stato quanto di peggio si possa offrire ai propri tifosi, a chi ama la effe. Certo, per uno abituato a seguire la Fortitudo, sponda basket, nulla di nuovo, ma a queste sberle non ci si abitua mai abbastanza.
E senza il tempo di elaborare il lutto, eccoci già proiettati al Falchi, dove dobbiamo sostenere i ragazzi a squarciagola, per ottenere queste due vittorie e portarci a casa dai Pirati, già qualificati, a giocarci una meritata finale, che premierebbe una stagione comunque indimenticabile.
Leggendo lo speaker's corner di Ruphert the speaker (26/09/02) sul sito ufficiale della Fortitudo Italeri (www.fortitudobaseball.com), si evince come il "nostro speaker preferito" abbia preferito glissare sulle tre partite che ha visto direttamente al diamante nettunese, soffrendo (immagino) come un cane, come tanti di noi che hanno seguito le partite alla radio, molto ben commentate tra l'altro, malgrado ci fosse poco da commentare. La ferita è ancora fresca.
Voglio però infilarlo questo coltello nella piaga, per poter rileggere queste righe magari fra due o tre giorni per riderci un po' sopra; è un atteggiamento forse un po' troppo cabalistico, ma, tant'è, ognuno ha le sue.
Allora, in queste tre gare abbiamo battuto 18 su 97, con un miserabile .186, con davvero poche extrabasi (2 doppi e due fuoricampo, alla fine inutili, da 1 punto), segnando la miseria di 5 punti, dei quali solo 2 rbi, e subendone 20 (16 rbi e 15 guadagnati sui lanciatori biancoblù). Quattro errori per l'Italeri (ma in realtà i rilevatori sono stati sin troppo magnanimi con la nostra difesa, penalizzando i lanciatori), due rubate e due colti rubando, ed infine altri 11 accessi in base concessi dai lanciatori avversari, soprattutto a Liverziani.
I lanciatori avversari hanno lanciato delle complete, tutti e tre, concedendo appena 3 punti e mettendoci a sedere 24 volte.
Sono state tre gare molto diverse fra di loro, accomunate da pessime prestazioni in attacco e in difesa, reparti che, come ho detto, hanno notevolmente penalizzato i nostri lanciatori, dei quali mi sento di "condannare" i soli Shinada e Nava.
Gara 3 spero venga ricordata come una prestazione da incorniciare del nostro partente, Mark Cerbone, che alla fine dell'ottavo inning aveva concesso 3 battute e 3 basi ball, oltre a 5 strikeout e nessun punto guadagnato su di lui. La Fortitudo stava vincendo 2 a 1, risultato frutto di due solo homer biancoblù (Liverziani e Sheldon) e di un punto nettunese concesso dalla difesa. Mazzotti ha deciso di far partire Cerbone anche al nono e ultimo inning (decisione discutibile, vista la stanchezza accumulata da Mark) ed al momento della base ball concessa al leadoff avversario (la quarta totale) ha deciso di avvicendarlo (scelta ancor più discutibile, visto che comunque l'italoamericano negli inning precedenti aveva già risolto situazioni simili; se era da cambiare tanto valeva non fargli nemmeno iniziare l'inning, ma visto che lo ha iniziato, diamogli almeno la possibilità di rimediare all'errore). Alla fine quel corridore è arrivato in base (punto pgl a carico di Cerbone, pensate un po'!!), nonostante l'impegno del rilievo Corradini. All'extrainning il solito nulla dall'attacco bolognese, mentre per contro Corradini ha concesso qualche valida di troppo, ottenendo una eliminazione ma con una situazione nelle basi un po' preoccupante. In quel momento Mazzotti non ha trovato di meglio che proporre Matteo Nava, un lanciatore che veniva da un lungo periodo di scarso utilizzo e che ha risentito subito dell'enorme pressione su di lui, regalando immediatamente una base e venendo dunque sostituito dopo appena 4 o 5 lanci da Milano, il quale a quel punto ha fatto anche il suo, ma in una situazione del genere solo Mandrake avrebbe salvato la povera F (Mandrake = Danny Newmann?), ergo, un'eliminazione, ma una base per ball e un lancio non controllato da Landuzzi che ha dato la vittoria ai nettunesi.
E' stata una gara decisiva per l'inerzia della serie. Si è passati da un possibile 3 a 0, frutto di una vittoria che stavamo ottenendo inaspettatamente addirittura su Vigna, per mano di Cerbone, ad una rocambolesca sconfitta che avrebbe pesato non poco sul morale dei nostri, ed una serie sul 2 a 1, che in caso malaugurato di altre due repliche, come poi è avvenuto, ci avrebbe portato sotto nella serie.
Gara 4 è stata la serata della crisi del nostro giapponese. Shinada ha scelto la sera peggiore per andare in crisi. In meno di cinque riprese complete ha concesso 8 valide e 2 basi ball, per un totale di 5 punti guadagnati su di lui, in media uno per inning, ed appena 3 K. Non si può dire che l'attacco lo abbia sostenuto, anche se al secondo inning sono entrati due punti che ci hanno portato momentaneamente in vantaggio, ma ottenuti grazie ad errori del Nettuno. Milano ha rilevato il giapponese disputando 3 ottimi inning, nei quali ha ottenuto 5 K, ma ha avuto la disgrazia di lasciare le basi piene a Nava, che in appena 0.1 riprese ha subito i 3 punti addebitati a Milano, più 1 addebitato a se stesso, concedendo due doppi e una base ball, a fronte di un K (bontà sua).
Gara 5 è stata umiliante. Il povero Corradini è stato duramente penalizzato dalla nostra difesa, al di là di ciò che è riportato in statistica, trovandosi addebitati 4 pgl in 4.2 riprese, sui quali ha però una davvero minima responsabilità diretta. Gli ultimi 3.1 inning sono serviti a rinfrancare Matteo Nava, che non ha più subito valide ed ha concesso appena 2 basi ball, a fronte di appena 7 K, ma eravamo già sull'8 a 0 per Nettuno .....
In questo trittico abbiamo mostrato quanto di peggio si possa vedere sui diamanti. Alcuni esempi. Non realizzare punti malgrado i corridori agli angoli e un solo eliminato (è capitato almeno un paio di volte), commettere errori difensivi decisivi e mancate difese, non classificate errori, altrettanto decisive. Far lanciare per nove riprese filate un rilievo come Masin, colpendolo appena 5 volte e non segnando neppure un punto. Credo che Masin abbia effettuato più lanci in gara 5 che in tutto il campionato.
Voglio anche in questa circostanza dare una valutazione, un voto, ai nostri giocatori, come ho fatto negli ultimi tempi, evitando ancora per il momento un giudizio su Mazzotti, che esprimerò a giochi chiusi. Dopo un trittico del genere che voti si possono affibbiare ai nostri eroi? Vi sono tre possibilità: 8 a Cerbone e 2 a tutti gli altri, anche per rabbia e protesta per l'atteggiamento mostrato (e c'è anche il precedente di Rimini); 8 a Cerbone e 5 politico a tutti gli altri (in fondo hanno disputato un ottimo campionato, Rimini a parte, e meritano fiducia e sostegno per le prossime partite al Falchi: non siamo ancora fuori!!!); 8 Cerbone e voti differenziati, ma sempre un po' politici, agli altri, perché c'è chi ha demeritato di meno. E' quest'ultima la strada che scelgo.
Voto 8. Mark Cerbone, per la stoica prova offerta contro Vigna è il vincitore morale di gara 3. Se era per lui avremmo già molto più che un piede in finale, invece abbiamo un'unghia, spero robusta.
Voto 6. Fabio Milano, perché da lui non si poteva pretendere molto di più. Riccardo Corradini, vedi Milano, e comunque non è un partente e le statistiche lo hanno nettamente penalizzato. Claudio Liverziani, perché è stato fra i pochi che hanno retto il difesa, ed in attacco ha dato un minimo di contributo (se non può battere perché i lanciatori avversari lo temono e gli danno basi per ball non è mica colpa sua).
Voto 5. Matteo Nava: veramente pessimo nei momenti che contano, si distende a giochi fatti. Ma non era su di lui che bisognava contare quando la pallina scottava. Un po' di fantasia, su ... Alessandro Neri: non poteva essere certo lui a tener su la baracca. Riccardo Matteucci: sembra non nutra più la fiducia del manager, e d'altra parte con Nettuno deve ancora battere. Matteo Dall'Olio: ha pesanti responsabilità sul disastro iniziale di gara 5, anche se non certificate statisticamente; per contro è l'unico che ha battuto con continuità (4 su 8) e, come Liverziani, sa guadagnarsi anche basi per ball, anche se spesso spreca (due colti rubando a fronte di una rubata); anche lui delude dopo un gran campionato. Lele Frignani: lotta contro una condizione ancora precaria ma sbuffa, s'impegna ed evita danni in difesa, anche se batte in doppio gioco chiudendo un inning importante senza punti e con due compagni in base. Bidi Landuzzi: non prende quel lancio di Milano che ci costa la sconfitta in gara 3, ma non si è perso lì. Per il resto si salva dal 4 perché ha ricevuto per 5 partite filate in 6 giorni con 12 lanciatori succedutisi in pedana (roba da denuncia per sfruttamento e violazione dello Statuto dei Lavoratori).
Voto 4. Davide Dall'Ospedale: con estrema sofferenza, ma ha gravi responsabilità sulla sconfitta decisiva di gara 3, ed in attacco, diversamente da come ci ha abituato, non incide (3 su 13 con troppi K); 2 sono i pesanti errori "certificati" dalle statistiche, anche se quello in gara 5 in modo ingeneroso. Darrel Dent: è tornato il peggior Dent visto in regular season. David Dalton: meno peggio dei compagni in difesa, ma in attacco chiude con un 1 su 11 inaccettabile per un americano. David Sheldon: sta giocando una stagione al di sotto delle aspettative, e nei playoff non si sta certo facendo perdonare. Due pesanti errori, intervallati da un solo homer che poteva essere decisivo per la vittoria, ma a tale battuta ne ha fatta seguire un'altra sola, in gara 2, dove peraltro era schierato come battitore designato, senza aggravi difensivi a distrarlo. Ayahito Shinada: ha scelto il peggior momento per andare in crisi, anche se gli sono mancati giorni di riposo, mentre Ventura non ne aveva bisogno, visto che in gara 1 aveva lanciato appena 3 inning (anche qua è mancata una lungimirante gestione dei lanciatori).
Non giudicabili: Fabio Frignani, Eugenio Monari e Andrea Paganucci.
Le statistiche di gara 3, 4 e 5 di semifinale playoff 2002 (2-3; 3-9; 0-8).
battitori:
Dent 2 su 12, 1 rubata
Dallospedale 3 su 13, 2 errori
Liverziani 2 su 8 (1 solo homer), 1 rbi, varie basi per ball
Frignani 2 su 11 (1 doppio)
Sheldon 2 su 9 (1 solo homer), 1 rbi, 2 errori
Dall'Olio 4 su 8, 1 base rubate, 2 colto rubando
Dalton 1 su 11
Matteucci 0 su 3 (0 su 9 nella serie)
Landuzzi 1 su 9
Neri 1 su 9 (1 doppio)
Paganucci 0 su 2
Monari 0 su 1
Frignani Fabio 0 su 1
lanciatori:
Cerbone (ST) 8.0 RG, 3 H, 4 BB, 5 K, 1 ER
Corradini (LO) 1.0 RG, 2 H, 0 BB, 2 K, 1 ER
Nava (R) 0.0 RG, 0 H, 1 BB, 0 K, O ER
Milano (RF) 0.1 RG, O H, 1 BB, 0 K, O ER
Shinada (LO) 4.2 RG, 8 H, 2 BB, 3 K, 5 ER
Milano (R) 3.2 RG, 4 H, 3 BB, 5 K, 3 ER
Nava (RF) 0.1 RG, 2 H, 1 BB, 1 K, 1 ER
Corradini (LO) 4.2 RG, 8 H, 6 BB, 4 K, 4 ER
Nava (RF) 3.1 RG, 0 H, 2 BB, 7 K, 0 ER
lanciatori Nettuno:
Vigna (WO) 10.0 RG, 7 H, 1 BB, 5 K, 2 ER
Ventura(WO) 9.0 RG, 6 H, 3 BB, 11 K, 1 ER
Masin (WO) 9.0 RG, 5 H, 7 BB, 8 K, 0 ER
migliori battitori Nettuno:
Schiavetti 3 su 13, 2 rbi, 2 doppi
De Franceschi 4 su 10, 1 rbi, 2 doppi, 1 errore
Mazzanti 3 su 5, 2 rbi, 1 doppio
Miller 3 su 12, 1 rbi, 2 doppi, 1 errore, 1 rubata
Patrone 3 su 7, 1 doppio
Carvajal 4 su 12, 5 rbi, 1 rubata
totale Caffé Danesi Nettuno 27 su 100 (.270), 16 rbi,
2 errori, 11 basi ball concesse
totale Italeri Fortitudo Bologna 18 su 97 (.186), 2 rbi, 4 errori, 20 basi ball
concesse