13.03.03. In appena 8 giorni una Skipper giunta al punto più basso dell'era Repesa è capace di autorivoltarsi come un calzino e dare di nuovo un senso alla stagione.
Dopo la delusione della mancata final eight in coppa italia, parzialmente lenita dal buon comportamento in Europa, il girone di ritorno sembrava iniziato nel migliore dei modi, dopo la vittoria con Trieste. Il punto di svolta della stagione, come più volte detto nei commenti precedenti, poteva e doveva passare dal "sacco" del campo di Roseto, mancato purtroppo nei minuti finali. Là la Fortitudo ha dato l'addio all'idea di occupare uno dei primi quattro posti alla fine della regular season.
Pochi, però, potevano prevedere che da lì a poco sarebbe iniziato un periodo nero, che avrebbe portato i biancoblù ai margini della zona playoff. L'effimera e netta vittoria con Avellino è stata l'eccezione di una serie negativa che ha visto la Skipper soccombere in Europa, con orgoglio nell'ultima inutile del girone iniziale a Zagabria, sempre con orgoglio nella prima del gironcino top 16, nella fredda tana del Panathinaikos, dove è rimasta in partita per 37 minuti, crollando miseramente negli ultimi 3 e rimediando un passivo sin troppo ingeneroso, ma ha visto i nostri purtroppo soccombere con molta meno gloria nelle gare di campionato: sconfitta ingloriosamente nel non impossibile campo di Milano e a Siena, sconfitta anche al Paladozza dalla Virtus Roma di Carlton Myers, decisivo nell'ultimo quarto ad affondare la sua ex squadra.
Poi la Skipper che non ti aspetti, con l'eroica vittoria di Istanbul, contro l'Ulker, a dare una grossa speranza per arrivare addirittura a Barcellona, apripista per le due schiaccianti vittorie interne, tanto con il fanalino di coda Fabriano, quanto con la vice regina del torneo, Cantù, mai sconfitta così nettamente nell'era Sacripanti.
Ora, con gli scongiuri dovuti del caso, si può pensare che la stagione biancoblù possa acquistare un senso, e tale considerazione va di pari passo al consolidamento e la crescita di alcuni giocatori.
Prima di tutto gli obiettivi della stagione possono essere riaggiustati, in campionato, prendendo di mira il quinto o il sesto posto, attualmente a pannaggio della Pippo Milano e di Roseto, in caduta libera - a proposito, come avevo previsto una ddelle tre "terze" è davvero crollata, è toccato a Roseto - anche se queste due squadre vantano sulla Fortitudo due punti di vantaggio ma soprattutto gli scontri diretti favorevoli. E' comunque fondamentale tenere anche a distanza gli attuali coinquilini del settimo posto e le squadre che seguono a poca distanza. In particolare vi è stata la forte ripresa di Trieste, ma anche il calo di Napoli e Reggio Calabria. Più giù, la Virtus rischia di rimanere fuori dai 12, anche se penso che attualmente abbia un roster niente male (guardie come Bell, Dial, Murdock e Scarone non li hanno tutti), Pesaro è in rimonta, Biella è sempre più pericolosa, mentre pure la Metis si sta affacciando. Penso che da qua alla fine ci saranno delle sorprese.
In Europa prima di tutto occorre mantenere il fattore campo per essere sicuri di vincere quattro gare su sei, che potrebbero essere sufficienti per vincere il girone a patto di tenere a nostro favore la differenza canestri negli scontri diretti. Viste le ultime due prove casalinghe in campionato la Skipper è chiamata a vincere nettamente al Paladozza anche con Montepaschi e Panathinaikos.
Per quanto riguarda i giocatori va evidenziata la forza dimostrata dal nostro pacchetto lunghi che quasi sempre domina ai rimbalzi e risulta spesso fondamentale anche nell'apporto offensivo, in particolare con Jack Galanda e Kovacic. Il rendimento di Basile è ancora alterno, ma il capitano è stato davvero decisivo nel finale ad Istanbul, mentre Pozzecco ha fatto coincidere il suo peggior momento con quello della squadra, dunque anche lui ora sembra essersi ripreso. Una particolare nota di merito va spesa su Lubos Barton, mai appariscente ma sempre concreto, soprattutto in Europa e soprattutto nei momenti più caldi. Carlos Delfino è cresciuto straordinariamente nel corso della stagione soprattutto come presenza, sia in attacco, sia in difesa. L'argentino in sostanza non è più un giovane da lanciare o la ciliegina della squadra, ma una parte fondamentale della stessa, anche se talvolta insiste un po' troppo nel tiro. Anche se non l'ho citato, pure Skelin merita un cenno. Il croato si fa sempre più sentire sotto canestro e se ad Istanbul Blair - fino a quel momento mvp dell'eurolega - ha disputato una gara indecente, buona parte del merito va al lento ma efficace Mate. Buono anche il rientro di Van den Spiegel dopo i problemi fisici e buone anche le prove dei baby Fultz e Mancinelli nei pochi minuti a loro disposizione. Infine il buon Scepanovic dà buoni segnali quando i malanni gli danno qualche attimo di respiro. Pensate se a questa squadra potessimo innestare il Vlado che ci aspettavamo ad inizio stagione ...
Per finire un piccolo riferimento alla "mattanza" dei canturini avvenuta questa sera. Punteggio 94 a 67; Valutazione 120 a 60 (!!!); parziali: 19 a 11, 23 a 20, 25 a 24, 27 a 12 (con Cantù che non segna nei primi 7 minuti dell'ultimo quarto); Cantù tira con il 26,5% da due contro il 66,7% della Skipper; Rimbalzi 41 a 31; Stoppate 7 a 1. Da quanto visto stasera, la vera anti Benetton potrebbe essere proprio la Skipper, che però si accontenta del ruolo di mina vagante.