EUROLEGA: NON E' UNA VITTORIA DI PIRRO!!!

10.04.03 Sono convinto che quando fra una settimana la Fortitudo entrerà in campo per giocare la sua ultima partita dell'Eurolega 2002-2003 sarà accolta da una meritata standing ovation. Ieri sera la truppa di Repesa, espugnando Siena, si è meritata idealmente un posto nelle final four di Barcellona, sottratto da un regolamento assurdo che non ha premiato la tenacia che questa squadra ha dimostrato quest'anno a livello europeo, rappresentando nel migliore dei modi la nostra città nel continente, come raramente era successo nel suo passato.

Certo, si può dire che Siena sapeva già prima del fischio iniziale che poteva anche perdere, a patto di contenere lo scarto nei 15 punti che ci aveva inflitto al Paladozza, nell'unico match europeo che la Skipper ha sbagliato, con una assurda e deleteria amnesia avvenuta negli ultimi tre quarti di match, dovuta anche all'ancor fresco infortunio di quello che era divenuto progressivamente il suo uomo simbolo: Carlos Delfino. Quella sconfitta ha compromesso mesi di lavoro, favorendo una squadra, Siena, che nella regular season era stata la peggiore delle 16 squadre che hanno avuto accesso alla top 16, qualificandosi come miglior sesta dei tre gironi per differenza canestri.

Un regolamento assurdo quello dell'Eurolega, ma in particolare quello della fase decisiva all'accesso alle final four, cioè i gironcini di quattro squadre che permettono l'accesso alla finale solo per la prima classificata, azzerando di fatto tutto quanto è avvenuto in regular season. Per di più se una squadra inizia male il girone, come è capitato all'Ulker, perde subito ogni possibilità di qualificazione e quindi interesse ad impegnarsi nelle restanti partite. Quando Siena è andata ad Istanbul non ha certo trovato quel clima che la Skipper ha trovato nella seconda giornata, quando i turchi avevano ancora intatte le loro chances.

Penso che l'Uleb debba seriamente rivedere i propri regolamenti, magari inserendo una griglia di playoff dopo i gironi iniziali di regular season, dove le squadre che si sono meglio comportate abbiano la possibilità di concretizzare i propri meriti potendo giocare l'eventuale bella davanti al pubblico amico, sia che si giochi al meglio delle tre o delle cinque gare.

Comunque se la Skipper non può più arrivare prima, almeno il secondo posto del girone è un fatto assodato, che pone i biancoblù meritatamente fra i primi 8 in Europa, posizione che paradossalmente la Fortitudo fatica ad ottenere nel campionato italiano, che dunque viene premiato quest'anno come il torneo più equilibrato ed interessante del continente, ed anche quest'anno, salvo inciampi dell'ultima ora della Benetton, dovremmo avere due squadre in final four di Eurolega.

Fra le delusioni del torneo europeo, dunque, il Panathinaikos si unisce alle altre celebrità uscite demolite da questa competizione, tra le quali la Virtus (finalista dell'anno scorso proprio contro i greci), il Real Madrid ed il Tau Vitoria.

Dunque merito ai ragazzi di Repesa, coach accolto da tutti noi con una certa freddezza, ma dimostratosi di sicuro valore, se non altro come motivatore per una squadra basata soprattutto su giovani, di sicuro valore, ma con ancora poca esperienza. Si è creato un gruppo - e si vede soprattutto nell'ultimo periodo caratterizzato da gravi assenze per infortunio - si è creata una mentalità difensiva, che all'inizio di stagione a dir poco latitava.

Per quanto riguarda il campionato, domenica scorsa abbiamo ottenuto una sconfitta molto onorevole al PalaDozza contro la corazzata Benetton. Certo, in quel caso la difesa non ha funzionato, ma in attacco poco si sono sentite troppo le assenze di Delfino, Pozzecco, Barton e Van den Spiegel, grazie anche ad una prova strepitosa di Kovacic. Bisogna però aggiungere che se a Reggio Calabria la partita decisamente sotto tono di Basile non impedì la nostra vittoria, con i trevigiani occorreva che tutti gli uomini si esprimessero almeno a livelli decenti; non è accaduto per qualche giocatore, in particolare Skelin, ridicolizzato nel confronto diretto con Marconato, e si è perso.

Ora siamo fra il sesto e il settimo posto, ma pagherei per quest'ultimo. Infatti, in una visione già proiettata ai playoff, arrivare quinti significherebbe molto probabilmente scontrarsi già agli ottavi con la "mina" Virtus, e per noi per ovvi motivi potrebbe essere davvero un brutto cliente, poi negli eventuali quarti si dovrebbe affrontare di nuovo la Montepaschi, che comunque al di là di tutto ci è superiore, dunque occorrerebbero altre prove come quella di ieri (va detto che per limitarci è bastato il talento di Ford ed un po' di Chiacig). Se dovessimo espugnare Siena in semifinale ci toccherebbe poi la Benetton ....

Arrivando sesti o settimi si affronterebbe negli ottavi una squadra fra Trieste e Biella, decisamente più abbordabili in questo momento rispetto alla Virtus, mentre negli eventuali quarti avremmo Roma, in caso di arrivo al sesto posto, oppure Cantù, in caso di arrivo al settimo. In questo momento preferirei decisamente affrontare Cantù, piuttosto che una Roma che da quando ha inserito Parker è diventata forse l'unica squadra a poter davvero impensierire la Benetton.

Dunque, speriamo di arrivare settimi, ipotesi anche abbastanza verosimile visto i difficili incontri che ci attendono, in quanto le squadre che stiamo per affrontare sono improvvisamente diventate anch'esse candidate al dodicesimo posto (si tratta in particolare di Udine, Livorno e Varese, mentre Biella è già ormai qualificata), Virtus permettendo (e ovviamente anche Scavolini, che però sembra in caduta libera). 


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