SKIPPER: PRIMO OBIETTIVO FALLITO
COPPA ITALIA ALLA BENETTON
SKIPPER SCONFITTA IN SEMIFINALE

Contro Pesaro, Skipper tradita da Vujanic e ... dagli ex.

29.02.04. La crisi di crescita continua, ancora una volta Pesaro ci punisce nella semifinale di Coppa Italia, e tanti altri titoli e sottotitoli ancora si potrebbero dare a quest'ennesima delusione biancoblù.

La gioia della qualificazione meritatissima alla top 16 di Eurolega (spero di dedicare un altro pezzo alla competizione europea, che ci vede in un girone abbordabile) e il grande exploit nella gara di esordio contro Napoli non sono bastati a trovare il piglio giusto per battere in volata i rivali pesaresi, dopo una partita avvincente giocata punto a punto.

La Coppa Italia è una manifestazione che si gioca in quattro giorni, e vi sono squadre che in tre giorni giocano altrettanti incontri (come è successo alla Scavolini), ognuno ad eliminazione diretta. Non è vero che non frega a nessuno la Coppa Italia: si sono viste come gli altri anni partite combattute, e non sono mancate le sorprese o le quasi sorprese.

Spesso e volentieri la Coppa è vinta dalla squadra che domina il torneo, dunque onore al merito alla Benetton, perché rimane la migliore squadra italiana, e complimenti per come riesce a non sbagliare alcun acquisto, compresi gli americani. Bisognerebbe spiare i trevigiani, poi anticiparli quando stanno per stringere sul giocatore che hanno adocchiato.

Poca è la voglia di commentare, ma non intendo assolutamente colpevolizzare i biancoblù o Repesa: l'impegno è stato il massimo ed il risultato rispecchia l'attuale equilibrio di valori che c'è in Italia: prima Treviso, seconda Pesaro, terza Bologna, Siena che si può inserire in ognuno di questi tre posti, e Cantù a guidare la fila degli outsider.

La Fortitudo ha avuto un grande capitano, il Baso, ed un grandissimo Van den Spiegel, che ci ha spiegato che il problema attuale della Skipper non è il pivot, ma qualcos'altro. Quel qualcos'altro si spiega molto in fretta ed attiene a quei giocatori che più di altri avevano illuminato la scena in avvio di stagione, ed il cui calo si è sentito non poco negli ultimi due mesi. Milos Vujanic, il desaparecido della semifinale è l'indiziato numero uno, ma anche Hanno Mottola non è da meno, con la sua difesa di burro, e non più utile come un tempo anche in attacco.

Ma è forse ingeneroso criticare una squadra che in due gare ha realizzato qualcosa vicino ai 180 punti. Certo, la difesa è stato il nostro punto debole ancora una volta contro Pesaro, che ci ha punito in particolare con gli ex, amati e meno amati, del calibro di Djordjevic, Frosini e Milic. In particolare, mentre in attacco più o meno abbiamo reso nello stesso modo in entrambe le gare, in difesa contro la Scavolini abbiamo subito quasi il doppio dei punti che avevamo concesso a Napoli, che non sono gli ultimi arrivati. Ancora un velo pietoso, a proposito, sulle dichiarazioni di Mazzon.

Jasmin Repesa avrà molto da urlare e molto da lavorare. Peccato, perché l'obiettivo sarebbe stato alla nostra portata se avessimo giocato tre mesi fa. Ora buttiamoci sull'Eurolega, visto che in campionato a mio avviso non arriveremo oltre il quarto posto. Spero davvero di sbagliarmi. Arrivare a Tel Aviv potrebbe essere il vero obiettivo della stagione.


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